.Al rientro il solito bolettino di guerra dai media...Non sò cosa dire,ma resto dell'idea che sia necessario prendere atto del bollettino valanghe,ma che poi questo vada "integrato" e "adattato" alla esperienza/sensibilità del singolo e soprattutto al percorso che si sceglie.Per finire una nota:in zona c'era un rapporto scialpinisti/ciaspolatori di 1 a 4 e quelli che hanno rischiato di più erano i ciaspolatori,con tracce alquanto discutibili.
ero sicuro che oggi qualcuno ci avrebbe rimesso la pelle

Andare a fare sci alpinismo ultimamente sembra più una roulette russa che un'attività sportiva

Oggi mi sono accontentato di salire sul solito Monte Costalta, una mèta quasi sempre sicura. In cima c'era un vento patagonico, il versante sud da cui sono salito era praticamente tutto pelato...mentre in quello nord e quello nel bosco a est c'erano quasi 40 cm di neve fresca, polverosa. Peccato che Costalta sia praticamente insciabile

Perlomeno se non si considerano le stradelle che però offorono poche soddisfazioni sciatorie. In basso invece si stava bene, a Malga Cambroncoi c'era quasi ressa, complice l'apertura della Malga.
Riguardo ai ciaspolatori hai ragione, loro rischiano tantissimo perché spesso non hanno nessuna conoscenza della montagna e vanno in giro senza alcuna cognizione di causa e soprattutto dei possibili pericoli.