GIM - Girovagando in Montagna in Trentino
TRENTINO => Turismo in Trentino => Topic aperto da: Alan - 11/07/2012 18:01
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Siamo tutti superdrogati di montagna, non mi vergogno a dirlo, la amo più della mia fidanzata (che non ho ;D "per fortuna" :-X) e oggi guardando il giornale della SAT che arriva agli iscritti a casa ho riletto un'articolo che parlava di un Trekking nel Nepal.
Ecco, qui vorrei capire in ordine e cercando di non fare troppa "polvere", che tipo di esperienze avete voi, se avete mai fatto un trekking con un'agenzia internazionale o locale o italiana per andare a vedere di prima persona certi posti che credo siano un pò per tutti il mito e la destinazione dei propri sogni.
Parlo di Nepal ma mi fischiano le orecchie, ovviamente ognuno ha il suo trek, Nepal, Patagonia, Pakistan, Alaska, Australia, Nuova Zelanda....
Io sono anni che guardo, ci penso, poi mi tiro indietro, poi dico, lo farò, poi trovo un'altro poi... etc etc
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Il trekking della vita... Vediamola così... La vita è tutta un trekking... :) ;) :D
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Mio cognato è andato in Nepal due volte, fisicamente si è preparato bene, ha organizzato il tutto da solo. Informandosi prima da chi ci era già stato, la prima volta sbagliando clamorosamente attrezzatura, tenda e giacca a vento troppo leggere ( ha rischiato di tornare a casa nella stiva di un aereo )
Classico viaggio " fai da te " ;)
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Qualche anno fa un amica mi aveva ventilato questa possibilità, (nepal) era un periodo economicamente pessimo, e se non sbaglio il viaggio di 15 giorni veniva 4.000€. In seguito moltissimi bacco, tabacco e venere hanno fatto il resto. Sinceramente mi piacerebbe vedere come si respira a 5 o 6.000 metri. Ma se non vinco al superenalotto non credo che avverrà mai. Lo rimpiangerò ma non ci posso fare nulla.
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a parte pian che probabilmente non ha capito il senso del mio thread... vi ringrazio per ora...
Non ho raccolto quel che speravo, speriamo nel prossimo turno di forumisti che si collegheranno!!
Intanto continuo a informarmi su altri forum.
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Avevo cercato qualcosa qui (http://www.planetmountain.com/mountaininfo/guidealpine/guidealpine.lasso).. volevo andare in marocco..
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Il trekking della vita... Vediamola così... La vita è tutta un trekking... :) ;) :D
E' una battuta semifilosofica :)
Due anni fa avevo la possibilità di andare in Pakistan per un trek karakorumiano di due settimane. Ma a me non piacciono i talebani quindi ho rinunciato e non me ne sono pentito. Non sono nemmeno tanto esterofilo ma se proprio dovessi scegliere....Patagonia, per sempre.
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Patagonia,versante argentino e cileno (questo è più bello paesaggisticamente)Trecking affrontabile senza bisogno di guide,salvo voler fare traversate dei ghiacciai o arrampicate.Costi complessivi ragionevoli,ambienti unici e ancora integri.
NuovaZelanda:amore a prima vista,è ancora un richiamo costante.Un mese è il minimo per un viaggio così impegnativo e piuttosto costoso.
Infinite le possibilità di trecking.Organizzazione locale efficientissima seppure essenziale.Costa tanto arrivarci,poi là i costi sono abbordabili,ci si muove con voli interni (piccoli aerei od elicotteri) o si compra una macchina da rivendere al rientro;questa pratica è molto diffusa e meno costosa del noleggio.
Una prima esperienza potrebbe essere anche l'Islanda che con l'attuale situazione economica è più accessibile di un tempo e sicuramente meno lontana ed impegnativa per la tempistica.
Nepal,Tibet....a detta di amici che ci sono stati da poco sono ormai dei parchi gioco per turisti.Le mete esenti dai costosissimi permessi sono un caos di viaggiatori,immondizia ecc dove le magiche montagne fanno da lontano sfondo.
Girare lì da soli è fattibile,ma impegnativo;è però il solo modo di uscire dalla calca e forse vedere qualche angolo non ancora rovinato dal turismo di massa.
Marocco,ci sono quasi di casa ed ho contatti locali.C'è una sufficiente organizzazione di guide locali,indispensabile se si và a fare montagna:altrimenti si rischia di perdere giorni in giri oziosi,ricerca di informazioni,reclutamento di asini per il materiale,reperimento dei trasporti per i trasferimenti.L'Atlante è spettacolare.
Il "grande viaggio,o trecking della vita resta ancora un'obiettivo forte per tanti e sicuramente bisogna scegliere i posti che ancora (ma per quanto ?) non sono stati snaturati dal turismo .
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Nel mio caso non è proprio il "trekking della vita" ma il viaggio della vita. Un viaggio di 6 mesi, fatto da solo nel 1987, dall'america australe a quella (per gli imprevedibili destini di chi viaggia senza programmi) boreale. Dalla Terra del Fuoco, punta estrema del continente sudamericano, fino allo Yukon nel grande nord canadese. Essendo un viaggio piuttosto complicato da gestire, totalmente fai da te (sono partito col biglietto di sola andata per Rio :))) non ho fatto trekking particolari ma solo escursioni a piedi di un solo giorno.
Questa estate mi sarebbe piaciuto andare in Africa e salire il Kilimanjaro ma ho dovuto rinunciare per motivi famigliari :(
Forse il prossimo anno, chissà, anche se l'ìdea di fare trekking organizzati non mi entusiasma troppo. Ma capisco che in certe circostanze (poco tempo a disposizione) è l'unico modo per combinare qualcosa.
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Grazie Leo sei stato efficiente e delucidante!!!
Non penso di avere le capacità tecniche e avere le esperienze per organizzarmi un viaggio trek.
La meta ovviamente è il "sogno" che uno dice di voler vivere, quindi se dovessi scegliere tra marocco e Patagonia ahimè 0 a 1, tra Nuova Zelanda e Nepal 0 a 1...
Non sò se per l'effetto dell'attrazzione verso le montagne più alte della terra, di sicuro probabilmente si, ma di contro anche i vari problemi con la quota, in Patagonia penso questo non si verifichi, ma di contro c'è il fresco :P. Insomma ogni posto ha svariati pro e svariati contro...
Ovviamente non sto cercando il viaggio in Nave per andare a toccare il Perito Moreno, e neanche il trek con lo Sherpa che mi tira su in qualche vetta...
Sto cercando un trek da fare con altre persone, condividere esperienze, storie di vita e sopratutto bei posti, montagne più o meno faticose, senza arrampicare... magari qualche ghiacciaietto si :)
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Non so, Alan.
Conoscendo anche i "limiti", dovresti informarti con qualcuno che ha gia' fatto esperienze del genere con i problemi che tutto il resto, da'.
Di "cammini per la vita", ancora non ne ho in mente di fare. Ma sono cose personali che ognuno di noi sceglie di fare, piu' o meno con cognizione di causa.
Se avessi piu' fisico, ti direi che ti farei compagnia. Ma per ora.... :'(
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Io sono anni che guardo, ci penso, poi mi tiro indietro, poi dico, lo farò, poi trovo un'altro poi... etc etc
:) Ciao Alan,
anch'io ho fatto qualche esperienza di trekking all'esterno (non in Nepal però): ogni volta che ci penso mi si riscalda il cuore! Come giustamente dici tu, ogni viaggio ha un suo perchè, un suo dove, un suo... colore!
Ho visto posti, gente, situazioni inimmaginabili: quando ho letto il tuo topic mi sono emozionata al solo ripensarci!
Sono esperienze incredibili, che meritano di essere vissute e che porti nel cuore per tutta la vita.
Secondo me, se hai la possilbità di andare in un posto che ti piace... prepara lo zaino e parti! ;) Da solo, in compagnia, con un gruppo organizzato ... ognuno può scegliere di progettare il viaggio secondo le proprie capacità ed i propri limiti.
Rientrerai sempre con qualcosa di prezioso e significativo! Non deve essere per forza una vetta: basta uno sguardo, un profumo, un gusto nuovo, una fatica...
Il mio motto? Sempre pronta a partire!!!
In bocca al lupo ;)! Lu
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:) Ciao Alan,
anch'io ho fatto qualche esperienza di trekking all'esterno (non in Nepal però): ogni volta che ci penso mi si riscalda il cuore! Come giustamente dici tu, ogni viaggio ha un suo perchè, un suo dove, un suo... colore!
Ho visto posti, gente, situazioni inimmaginabili: quando ho letto il tuo topic mi sono emozionata al solo ripensarci!
Sono esperienze incredibili, che meritano di essere vissute e che porti nel cuore per tutta la vita.
Secondo me, se hai la possilbità di andare in un posto che ti piace... prepara lo zaino e parti! ;) Da solo, in compagnia, con un gruppo organizzato ... ognuno può scegliere di progettare il viaggio secondo le proprie capacità ed i propri limiti.
Rientrerai sempre con qualcosa di prezioso e significativo! Non deve essere per forza una vetta: basta uno sguardo, un profumo, un gusto nuovo, una fatica...
Il mio motto? Sempre pronta a partire!!!
In bocca al lupo ;)! Lu
Vedo che ci capiamo!!!!
Prendere 3 settimane e dire, ciao ciao vita di sempre, vado a camminare a sbanfo su altre montagne, con gente nuova, guardando appunto colori diversi, gusti e profumi diversi, non voglio un viaggio organizzato come vecchietti, ma un viaggio itinerante, dove c'è gente che ha voglia di camminare, di montagna, di scoprire la montagna.
Ho già viaggiato, non sono un novello, a 18 e 19 anni ho fatto 2 settimane (annue) di interrail girando mezza europa con 2 amici, ho sperimentato anche la vita di "montagna" con la translagorai, insomma non penso di essere un esperto, ma neanche un completo pivello. Solo nell'organizzazione e nella conoscenza di queste "agenzie" sono abbastanza scettico, dovrei provare a parlare con chi è già stato, e sentire pareri ed idee!!!
@Muller Thurgau : sò cosa intendi, e per quello non ce nessun tipo di problema per me, ho già chiesto! Si parla di 3 settimane (massimo 1 mese), non di un anno o 2
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Ahaha, alan....
per tre settimane, manco mi informo... minimo due mesi se devo fare una cosa del genere. Ma minimo minimo.... ;D ;D ;D
A me piace vivere i luoghi, in pace e tranquillità. Senza corse...
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per tre settimane, manco mi informo... minimo due mesi se devo fare una cosa del genere. Ma minimo minimo.... ;D ;D ;D
A me piace vivere i luoghi, in pace e tranquillità. Senza corse...
concordo... io ho sempre evitato i viaggi organizzati, e non ho mai fatto ferie, quando si potevano fare, più corte di un mese e mezzo. Certo oggi sarebbe impossibile, i tempi sono cambiati
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Esattamente, i tempi sono cambiati, non ci si può permettere 1 mese di ferie, per lo meno, non qui dove lavoro io!
é possibile forse dopo 7 anni di contratto chiedere il mese, ma per una volta sola nella vita ( o quasi ), li penso te lo diano, un mio collega è partito per 1 mese per fare l'Aconcagua quindi insomma se l'hanno data a lui.....
Logico che anche a me piace vivere il popolo le tradizioni etc etc, ma ahimè non sono un milionario e devo mettere via i soldi per un viaggio così, quindi ovvio che andrò a risparmio, ma voglio però che sia un viaggio indimenticabile, sotto tutti gli aspetti, e perchè no? anche con un pò di comodità ma sempre con spirito d'avventura!
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Vorrei chiarire che mai nei miei viagi mi sono appoggiato ad agenzie e che ritengo questo il sistema più in sintonia col mio modo di viaggiare.La NZ l'ho organizzata da casa sul PC ed ,avendo a che fare con l'inossidabile affidabilità e concretezza della "cultura" anglosassone,tutto è andato a meraviglia.Viaggio fatto in quattro,io moglie e figli.
Patagonia:la parte organizzativa si è limitata a trovare il passagio aereo più economico.Eravamo in 8 tutti del CNSAS o cmq con buona esperienza di montagna.Una idea di massima degli obiettivi e poi il bello è anche trovare le soluzioni in loco,cosa che spesso diventa occasione di incontri curiosi ed interessanti.
Il nord Africa è una cosa a sè:la cultura locale ha aspetti assai differenti da quella genericamente occidentale;il concetti di tempistica,programmi,necessità sono spesso lontani dai nostri.
Molte informazioni si reggono sul passa parola e magari risultano assai datate.C'è un fatalismo diffuso,una tendenza a sbattersene allegramente se qualcosa non gira per il verso,una certa abitudine a preoccuparsi poco di quele cose che per noi sono magari prioritarie.Lo dico non certo come critica,ma come constatazione derivante da una frequentazione ventennale della gente e dei luoghi.Se hai tempo e non hai fretta il tutto può anche essere simpatico e rilassante,ma se hai un progetto e tempi limitati le cose si complicano.Ecco perchè dico che se uno vuole fare scialpinismo o montagna in Marocco,è utile appoggiarsi a organizzazioni locali che sanno rapportarsi ai ritmi europei e consentono di non trovarsi impantanati ad Erfoud o Ouarzazate in attesa di una corriera che mai passerà,su una nuova strada mai costruita o alla ricerca di un conduttore di muli che magari è a 200km di distanza!
Poi con gli anni si impara a gestire anche questi particolarissimi aspetti,al punto che più di una volta ho organizzato io i giri per amici o conoscenti,portandomeli a spasso per il deserto o per i monti dell'Atlas
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è utile appoggiarsi a organizzazioni locali che sanno rapportarsi ai ritmi europei e consentono di non trovarsi impantanati ad Erfoud o Ouarzazate in attesa di una corriera che mai passerà,su una nuova strada mai costruita o alla ricerca di un conduttore di muli che magari è a 200km di distanza!
in sudamerica, non ricordo se in ecuador o perù, avevo chiesto info su una certa tratta da fare in treno. Ricevute svariate assicurazioni, quando sono arrivato sul posto la stazione e la ferrovia erano stati smantellati 4 (quattro!) anni prima! ;D
Sempre in sudamerica, ho constatato un'usanza diffusa: tu chiedi info a uno, non la sa e allora chiama qualcuno per strada. In breve si forma un capannello dove in seguito a vari conciliaboli o discussioni, il più "autorevole" del gruppo di solito da' una risposta. Poi scoprire poi che era del tutto casuale o infondata. Sembra quasi si sentano obbligati a dare una risposta purchessia :)
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Ammiro la vostra capacità organizzativa, bravi bravi!!!
L'avevo capito che voi eravate capaci, ma qui ho chiesto un aiuto, una specie di strada da prendere o provare a fare, e analizzando quello che ci si aspetta da un thread di questo tipo ahimè ho pochissimo materiale...
Sò che Kobang ha girato il mondo , Agh pure, Selig è molto estasiata dai viaggi di quel tipo.....
Tutte belle cose che però non mi servono ad organizzare un eventuale mio viaggio, e ad avere un'infarinatura di come gira questo ambiente.
Forse era meglio non aprirlo questo thread :-[ :-[
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Alan,non hai capito il senso delle risposte!Nessuno nasce "imparato" come mi pare dicesse Totò.Io ,un anno dopo aver incontrato Flavia,ho comperato la mia prima LandRover,la vecchia 88.Flavia mi regalò il libro "Sahara,guida al deserto" che ho letto a nottate intere,poi ho comperato 4 taniche e pochi altri accessori e ci siamo imbarcati per Tunisi.Un mese di traversate in Algeria,a digiuno di tutto: roba che col senno di poi mi fà ancora venire i brividi.Così secondo me si fà e si inizia.Allora era diverso in tante cose,ma ancora oggi i viaggi li faccio così.Si parte e,salvo andarsela a cercare in paesi in guerra civile o notoriamente ostili,si viaggia:è il viaggio stesso che ti insegna!Eppure dovresti averlo verificato con la tua traversata del Lagorai:ricordi quante domande hai fatto prima di andare?Poi sei partito e basta e mi sembra che l'esperienza sia stata più che positiva.Tanto guarda che per quanto programmi, il viaggio è una combinazione di imprevisti tanto nel bene che nel male!
Casomai fatti un'idea del dove vorresti andare,leggiti libri di autori del posto,report di viaggiatori,la storia e le consuetudini del Paese.Non farti condizionare dalle immagini spesso iconografiche che sono date per certi posti (Il Nepal ed il Tibet ne sono un tragico esempio).A portata di mano ci sono le montagne del Caucaso,i Tatra,gli Urali:zone davvero selvagge e ancora relativamente poco sfruttate.
La preparazione più metodica deve essere quella del viaggio di trasferimento dall'Italia ed un minimo di nozioni sul clima che affronterai,sulla possibilità di comunicare in inglese o altro,sulle norme di cambio valuta e documenti/permessi,sulle eventuali allerte sanitarie.Il resto lo affronterai sul posto,giorno per giorno.
Detto questo è ovvio che se dovessi andare in un posto che conosco,sarà un piacere darti tutte le info e suggerimenti possibili,anche per valutare se il tempo di cui disponi è compatibile con il viaggio o ti obbliga a fare un rally/raid
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Hai ragione Kobang, il tutto si fa con l'esperienza.
Dai Alan, non ti scoraggiare.... sono sicuro che ce la puoi fare, hai la determinazione per farlo! ;)
Io ho fatto il giro dell'ex jugoslavia quando si erano appena calmati dallo spararsi addosso, quest'agosto ci ritorno e mi godro' di nuovo tutto ma con la sicurezza che almeno di pallottole non ne prendo!! ;D ;D ;D
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Hai ragione Kobang, il tutto si fa con l'esperienza.
Dai Alan, non ti scoraggiare.... sono sicuro che ce la puoi fare, hai la determinazione per farlo! ;)
Io ho fatto il giro dell'ex jugoslavia quando si erano appena calmati dallo spararsi addosso, quest'agosto ci ritorno e mi godro' di nuovo tutto ma con la sicurezza che almeno di pallottole non ne prendo!! ;D ;D ;D
Allora occio alle mine :)!!!
Grazie Leo!
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Alan,non hai capito il senso delle risposte!Nessuno nasce "imparato" come mi pare dicesse Totò.Io ,un anno dopo aver incontrato Flavia,ho comperato la mia prima LandRover,la vecchia 88.Flavia mi regalò il libro "Sahara,guida al deserto" che ho letto a nottate intere,poi ho comperato 4 taniche e pochi altri accessori e ci siamo imbarcati per Tunisi.Un mese di traversate in Algeria,a digiuno di tutto: roba che col senno di poi mi fà ancora venire i brividi.Così secondo me si fà e si inizia.
concordo, a un certo punto è inutile star li' a farsi tante menate, ci si documenta per quanto è possibile e poi si va e ciao :)
Quando sono andato in sudamerica da solo (6 mesi, licenziandomi dal mitico posto fisso), allo sbaraglio più totale, tutti mi dicevano che ero un pazzo. Invece è stata la più bella esperienza della mia vita :)
Insomma a un certo punto, specie se si è giovani e si può, bisogna osare e seguire il proprio istinto.
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concordo, a un certo punto è inutile star li' a farsi tante menate, ci si documenta per quanto è possibile e poi si va e ciao :)
Quando sono andato in sudamerica da solo (6 mesi, licenziandomi dal mitico posto fisso), allo sbaraglio più totale, tutti mi dicevano che ero un pazzo. Invece è stata la più bella esperienza della mia vita :)
Insomma a un certo punto, specie se si è giovani e si può, bisogna osare e seguire il proprio istinto.
Lodevole la tua scelta, se ne avessi avuto la possibilità l'avrei fatto già qualche anno fa quello di partire. :)!!! (abbandonando il posto fisso)
Avevo premesso che di esperienze di viaggio non ero completamente a digiuno, anzi, quindi non è la logistica che mi preoccupa e nemmeno i rapporti umani..