Autore Topic: Le nostre Dolomiti svendute...  (Letto 7319 volte)

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manuel115

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Le nostre Dolomiti svendute...
« il: 19/03/2008 09:07 »
dal sito internet de l'Adige

Il nome Dolomiti svenduto ai cinesi"
Nel novembre scorso, la Leitner Technologies, colosso sudtirolese delle funivie, e il consorzio Dolomiti Superski, hanno inaugurato in Cina nella regione dello Haibei una stazione sciistica che è stata battezzata, pensate un po', «Dolomiti Saibei». Mellarini: "Vogliamo spiegazioni"

19/03/2008 09:02

 
VAL DI FASSA - Grazie a Michil Costa dell'«Union generela di ladins» e alla sua protesta per lo scempio che i cinesi stanno facendo in Tibet, anche qui da noi si sono accorti di una questione, certo meno drammatica, ma importante: con il nulla osta, anzi l'appoggio, di Durnwalder, nel novembre scorso, la Leitner Technologies, colosso sudtirolese delle funivie, e il consorzio Dolomiti Superski, hanno inaugurato in Cina nella regione dello Haibei una stazione sciistica che è stata battezzata, pensate un po', «Dolomiti Saibei». Le Dolomiti a 218 chilometri da Pechino! Un nome, dice Costa, da togliere, soprattutto ora che i cinesi stanno martoriando la minoranza tibetana. Questa storia dell'«esportazione» di un nome così importante per la nostra terra com'è quello delle Dolomiti è stata notata qui in Trentino solo grazie alla presa di posizione dei ladini. L'assessore al turismo Tiziano Mellarini non lo sapeva e l'ha presa male. «Un nome prestigioso come quello delle Dolomiti - afferma - non si può portare nel mondo in questo modo. Chiederemo spiegazioni di questa scelta della quale non siamo stati informati. Tra l'altro, c'è un Progetto Dolomiti coordinato dal Veneto e di questa vicenda parleremo anche in questa sede. Tra l'altro stiamo lavorando perché l'Unesco riconosca le Dolomiti come patrimonio dell'umanità». Insomma, il messaggio è chiaro: le Dolomiti non sono né della Leitner e neppure dei cugini sudtirolesi. «Mi sembra - afferma il vicepresidente del Consiglio regionale Mario Magnani - un vero obbrobrio che abbiano usato il nome Dolomiti per una località cinese. Una speculazione! Lodevole il fatto che l'Union generela abbia sollevato la questione del Tibet legandolo al nome delle Dolomiti. Usare le Dolomiti per una località cinese è addirittura offensivo. Dobbiamo stare attenti all'uso improprio di nomi che sono simboli della nostra terra». Luigi Chiocchetti , assessore regionale alle minoranze della Ual usa toni più pacati ma è sulla stessa linea di Magnani. «Una valutazione su questo - afferma - va fatta a mente fredda. Comunque, no: questo uso del nome Dolomiti non va bene. Sono d'accordo anch'io. Non è corretto usare con superficialità un termine a noi tanto caro e così importante». Anche per Chiocchetti ci vuole un supplemento di attenzione perché l'iniziativa dell'Unesco per le Dolomiti patrimonio dell'umanità è in corso. «Anzi - afferma l'assessore regionale - la battuta d'arresto è determinata da semplici motivi tecnici non politici. Certo che se svendiamo così il nome Dolomiti all'Unesco possono anche dire che non ci teniamo poi così tanto. Possono dirci: a queste Dolomiti non siete poi tanto attaccati!» Vero. Anche Giuseppe Detomas , segretario della Ual non condivide l'uso commerciale delle Dolomiti fatto dalla Leitner con il beneplacito della Provincia di Bolzano. «Però non so - aggiunge - come si possa fare ad impedire l'uso di un termine toponomastico». È amaro il discorso di Detomas: amarezza e preoccupazione per la situazione del popolo tibetano («come rappresentanti di una minoranza siamo preoccupati», afferma); amarezza perché nei confronti della Cina, del regime dittatoriale cinese, prevalgono gli affari. I diritti umani, quelli dei lavoratori del colosso asiatico non contano nulla. Quindi, non c'è da stupirsi più di tanto se l'azienda di Vipiteno e Durnwalder (che era presente all'inaugurazione del «Saibei Dolomiti resort») abbiamo esportato un nome che caratterizza i luoghi più belli della nostra terra. «Come si vede in questi giorni - afferma Detomas - gli affari prevalgono anche sul boicottaggio delle Olimpiadi».
 
Bruno Zorzi

Offline AGH

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Re: Le nostre Dolomiti svendute...
« Risposta #1 il: 19/03/2008 09:31 »
spiegazioni de che?

Noi facciamo lo stesso: sul latemar hanno "valorizzato" un rifugio trasformandolo in un "beach resort", con tanto di palme e sabbia portata dall'adriatico...
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https://www.fotoagh.it/

algol

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Re: Le nostre Dolomiti svendute...
« Risposta #2 il: 19/03/2008 09:34 »
spiegazioni de che?

Noi facciamo lo stesso: sul latemar hanno "valorizzato" un rifugio trasformandolo in un "beach resort", con tanto di palme e sabbia portata dall'adriatico...

Scherzi?
Cos'è che hanno fatto?

Offline radetzky

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Re: Le nostre Dolomiti svendute...
« Risposta #3 il: 19/03/2008 09:50 »
spiegazioni de che?

Quoto. La dolomia è una roccia e qualunque massiccio costituito da dolomia è una dolomite, magari con la minuscola.
"Dolomiti" è un marchio registrato ? Non credo. Tant'è che in Austria ci sono le "Linzer Dolomiten" (termine proprio in quanto trattasi di dolomiti).
Che poi l'uso, in Cina od altrove, possa essere improprio o addirittura far sorridere è un altro paio di braghe !
« Ultima modifica: 19/03/2008 09:54 da radetzky »
quando che le pegore le va a destra.. mi vago a sinistra. e quando le va a sinistra mi vago a destra !

Offline AGH

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Re: Le nostre Dolomiti svendute...
« Risposta #4 il: 19/03/2008 09:52 »
Scherzi?
Cos'è che hanno fatto?

non scherzo, purtroppo, il bello è che se ne vantano pure...
http://altoadige.repubblica.it/dettaglio/Se-la-montagna-diventa-Disneyland/1350105
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manuel115

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Re: Le nostre Dolomiti svendute...
« Risposta #5 il: 20/03/2008 15:04 »
"Dolomiti cinesi, perplessità dell'Apt di Fassa

Suscita perplessità da più parti l’autorizzazione concessa agli imprenditori dell’azienda Laitner, di battezzare una stazione sciistica a nord di Pechino, in Cina, “Saibei Dolomiti”. C’è chi, come il dierttore dell’Apt della Val di Fassa, Andrea Weiss, giudica sbagliato esportare il nome delle montagne più famose d’Italia, come dichiara all'Adige. Soprattutto in un periodo storico in cui il nome della Cina è affiancato alle pensati tensioni nel suo rapporto con il Tibet."


a voi la parola... ;)

papalla

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Re: Le nostre Dolomiti svendute...
« Risposta #6 il: 20/03/2008 15:41 »
"Dolomiti cinesi, perplessità dell'Apt di Fassa

Suscita perplessità da più parti l’autorizzazione concessa agli imprenditori dell’azienda Laitner, di battezzare una stazione sciistica a nord di Pechino, in Cina, “Saibei Dolomiti”.

"Dolomiti" è un marchio registrato ?
 

manuel115

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Re: Le nostre Dolomiti svendute...
« Risposta #7 il: 20/03/2008 18:44 »
"Dolomiti" è un marchio registrato ?
 
a mio parere no, cmq nn so, nn ne sono sicuro... ???

Offline JFT

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Re: Le nostre Dolomiti svendute...
« Risposta #8 il: 21/03/2008 07:59 »
"Dolomiti" è un marchio registrato ?
 

Beh, non commento il cattivo gusto del nome, ma non credo che abbia senso registrate il marchio Dolomiti. Non è mica un prodotto... Cioè, a Londra c'è Little Venice, non sarà mica un'usurpazione...
"La vita è fatta di rarissimi momenti di grande intensità e di innumerevoli intervalli. La maggior parte degli uomini però, non conoscendo i momenti magici, finisce col vivere solo gli intervalli."
Friedrich Nietzsche

Offline Mett

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Re: Le nostre Dolomiti svendute...
« Risposta #9 il: 21/03/2008 12:26 »
fiuuuuuuu!!
all'inizio leggendo il solo del titolo del topic pensavo al peggio!!!

I cinesi.. copiano tutto e tutti!

Possono copiare anche il nome "Dolomiti" a mio parere, sta di fatto che le vere Dolomiti sono qui... è come se noi chiamassimo il Calisio "Everest", oppure chiamassimo il lago di Garda "triangolo delle Bermuda".. nessuno ci cascherebbe!!  :D

cri

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Re: Le nostre Dolomiti svendute...
« Risposta #10 il: 21/03/2008 23:36 »
I cinesi esportano in Italia tutto, ma proprio tutto, dalle castagne all'abbigliamento tecnico (dove sono fatte le robe della salewa? se non è cina sarà turchia-messico-marocco) ed esportar un nome in cina fa del bailamme?Ma per favore!!!
Le nostre Dolomiti sono SVENDUTE IN ITALIA per denaro. Penso che Andrea Weiss farebbe meglio a preoccuparsi della proliferazione selvaggia delle giostrine di fassalandia sul Ciampedie piuttosto che d'un nome in Cina.
Scriveva Dino Buzzati:
"Ricordiamoci che la natura vergine, come l'ha fatta Dio, sta diventando un'autentica ricchezza.
Di tale ricchezza le Dolomiti sono una miniera prodigiosa che il mondo sempre più ci invidierà.
Ma se le si sfrutta ciecamente, per smania di pompar soldi, un bel giorno non ne resterà una briciola. Ci saranno sì ancora le montagne, ma deturpate, involgarite, istupidite, ridotte a mucchi di pietra senza senso."
 

Offline AGH

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Re: Le nostre Dolomiti svendute...
« Risposta #11 il: 22/03/2008 07:41 »
parole sante! Le tue e quelle di buzzati  :P
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