Autore Topic: politica AVS  (Letto 24220 volte)

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Offline Mau

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Re: politica AVS
« Risposta #60 il: 26/09/2011 21:55 »
Italiano perfetto, eh, loro mica sono ignoranti....
Ho dato ulteriori dati generici perchè individuino il rifugio, ma già dalla mia e-mail auf Deutsch dovevano capire: avevo detto: a 1/2 percorso, gestori cambiati... a meno che impadronendosi anche della gestione dei rifugi non li abbiano cambiati tutti...
Ho pure aggiunto che si trattava solo di ignoranza e non altro.

" ... Ho dato ulteriori dati generici perchè individuino il rifugio, ma già dalla mia e-mail auf Deutsch dovevano capire ..."
Un famoso proverbio afferma che «non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire».   ;D

La montagna è...l'abbraccio di un amico ed il fuoco di un bivacco condiviso.

Foto qui https://picasaweb.google.com/101452674008708650686?gsessionid=pC6VWv221ZhsNxdPABmQrw

Offline Claudia

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Re: politica AVS
« Risposta #61 il: 26/09/2011 22:53 »
se si fa, legittimamente, una rimostranza, penso sia utile indicare con esattezza luogo e circostanze. Anche per dare modo "all'accusato" eventualmente di difendersi o ribattere al meglio :) E se ci sono problemi di provi rimedio.
idem, se l'"accusa" è vera non vedo il motivo di non dire il nome!

Online AGH

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Re: politica AVS
« Risposta #62 il: 27/09/2011 08:59 »
idem, se l'"accusa" è vera non vedo il motivo di non dire il nome!

capisco la giusta prudenza nel pubblicare lamentele su un forum pubblico (grazie), c'è in giro gente molto permalosa e con la querela facile... :P Nel caso della lettera privata invece il nome si poteva fare per dar modo al gestore di fare eventualmente un controllo, e all'accusato di poter ribattere. Magari quel giorno aveva le palle girate  :)
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https://www.fotoagh.it/

Offline Claudia

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Re: politica AVS
« Risposta #63 il: 27/09/2011 20:46 »
capisco la giusta prudenza nel pubblicare lamentele su un forum pubblico (grazie), c'è in giro gente molto permalosa e con la querela facile... :P Nel caso della lettera privata invece il nome si poteva fare per dar modo al gestore di fare eventualmente un controllo, e all'accusato di poter ribattere. Magari quel giorno aveva le palle girate  :)
sì infatti io intendevo nella lettera privata, non qui  :)

Offline Sandro

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Re: politica AVS
« Risposta #64 il: 28/09/2011 13:57 »
Caro Johanan
Mentre voi trentini frequentate assiduamente le nostre montagne, anche noi sudtirolesi ci spostiamo volentieri nei fine settimana alla scoperta delle vostre. Da molti anni in compagnia di alcuni amici frequento in primavera ed in autunno le zone più temperate lungo il Garda ed in estate le Dolomiti del Brenta o delle Pale. Abbiamo soggiornato spesso anche nei vostri rifugi, nei quali ci siamo trovati quasi sempre molto bene. La qualità dei servizi non era sempre la stessa, ma in genere più che soddisfacente. La qualità dei servizi dei rifugi siti in Sudtirolo, è forse leggermente migliore ma non uniforme. In alcuni si mangia molto  bene, in altri le camere sono arredate in modo migliore, ma per me la funzione di un rifugio non è quella di un albergo. Come menù mi sono trovato ad esempio meglio in Piemonte lo scorso anno lungo l’alta via del Monviso. Ma tornando alla tua polemica, visto che parli dell’alta via di Sarentino da percorrere in sei giornate, di cui una sola, la terza in un rifugio di proprietà del CAI di Fortezza, mentre gli altri sono esercizi pubblici privati, non riesco a comprendere il problema. Conoscevo molto bene chi ha gestito negli anni ottanta e novanta il rifugio, poi non ci sono più tornato, ma alcuni amici di lingua italiana ci sono tornati spesso e non ho sentito nessuna lamentela. Qui l’Alpenverein non centra proprio per niente.
vedi: http://www.rifugio-forcella-vallaga.it/index.php

Saluti
Domenica scorsa siamo stati sul Bondone a far il giro delle tre cime, peccato che la visibilità non era buona.

Offline Guido

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Re: politica AVS
« Risposta #65 il: 29/09/2011 12:01 »
Caro Johanan
Mentre voi trentini frequentate assiduamente le nostre montagne, anche noi sudtirolesi ci spostiamo volentieri nei fine settimana alla scoperta delle vostre. Da molti anni in compagnia di alcuni amici frequento in primavera ed in autunno le zone più temperate lungo il Garda ed in estate le Dolomiti del Brenta o delle Pale. Abbiamo soggiornato spesso anche nei vostri rifugi, nei quali ci siamo trovati quasi sempre molto bene. La qualità dei servizi non era sempre la stessa, ma in genere più che soddisfacente. La qualità dei servizi dei rifugi siti in Sudtirolo, è forse leggermente migliore ma non uniforme. In alcuni si mangia molto  bene, in altri le camere sono arredate in modo migliore, ma per me la funzione di un rifugio non è quella di un albergo. Come menù mi sono trovato ad esempio meglio in Piemonte lo scorso anno lungo l’alta via del Monviso. Ma tornando alla tua polemica, visto che parli dell’alta via di Sarentino da percorrere in sei giornate, di cui una sola, la terza in un rifugio di proprietà del CAI di Fortezza, mentre gli altri sono esercizi pubblici privati, non riesco a comprendere il problema. Conoscevo molto bene chi ha gestito negli anni ottanta e novanta il rifugio, poi non ci sono più tornato, ma alcuni amici di lingua italiana ci sono tornati spesso e non ho sentito nessuna lamentela. Qui l’Alpenverein non centra proprio per niente.
vedi: http://www.rifugio-forcella-vallaga.it/index.php

Saluti
Domenica scorsa siamo stati sul Bondone a far il giro delle tre cime, peccato che la visibilità non era buona.


lungi da me polemizzare con le autorità A.A. o Suedtirol, ma mi è successo questo. Nel mio giro sui monti sarentini ho trovato un rif.  come l'avevo lasciato l'anno scorso ristruttorato benissimo con i fondi UE. MA la gestione era cambiata. Nessuno dei gestori conosceva l'italiano, salvo qualche parola, e peggio, non conoscevano neanche il tedesco! Ora il sottoscritto una volta il tedesco lo sapeva benino, e l'anno scorso aveva pure fatto un ripasso. Tutti i tedeschi o suedtiroler con cui ho detto 1/2 discorso mi hanno confermato che non ero male. Ma nè io capivo cosa mi dicevano nè ancor peggio quelli capivano bene quello che io dicevo loro. Evidentemente il dialettaccio suedtiroler era la loro quasi unica lingua. Sospetto che il guaio sia opera della Provincia Autonoma che ha requisito tutti i rifugi siti in A.A. e non ha rinnovato la convenzione con i gestori, mettendo al posto dei vecchi... boh? Oltretutto pare che non vogliano rimborsare al CAI le spese straordinarie/migliorative che ha anche effettuato. In genere stimo i tirolesi, alcuni sono stati anche amici di famiglia, ma mi pare che ora esagerino in rivalse


magari bisognava leggere un po' meglio il topic, per avere info un po' più aggiornate  ::) visto che i rifugi in concessione al cai sono tornati alla provincia di BZ e su ciò verte un aspra polemica tra provncia e cai.
"...sarà da chiedersi se esistano ancora escursionisti capaci di divertirsi sulle medie difficoltà, per trovare sè stessi anche in una giornata senza ambizioni, trascorsa serenamente all'insegna della natura più delicata." Giampaolo Sani

Offline Sandro

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Re: politica AVS
« Risposta #66 il: 29/09/2011 19:50 »
Da quel che ho letto, i contratti con i vecchi gestori dei rifugi in concessione al CAI, sono stati rinnovati per l’anno in corso. Per il 2012 si spera di trovare una soluzione ragionevole, che accontenti in parte le sezioni dal cai, i gestori, l’avs e la provincia (forse una gestione comune dei 25 rifugi e uno scambio con un altro rifugio per il rifugio Bolzano).

Comunicato stampa della provincia
http://www.provinz.bz.it/agenzia-ambiente/service/attualita.asp?_action=201&aktuelles_action=4&aktuelles_article_id=348357
Gestore riconfermato:
http://www.altoadige-suedtirol.it/infoturismo/rifugi/zona.php?compr=bolzano

Il tema è complesso, ma spero che si trovi una soluzione condivisa. Se i toni nazionalistici si abbassano forse è possibile trovare anche una soluzione ragionevole per la segnaletica di montagna.
Il tema della toponomastica accende di più gli animi tra chi non frequenta assiduamente la montagna, per chi si muove spesso, conta di più una buona segnaletica chiara ed evidente.
La montagna dovrebbe unire e non dividere.!!

Online AGH

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Re: politica AVS
« Risposta #67 il: 29/09/2011 20:19 »
Il tema della toponomastica accende di più gli animi tra chi non frequenta assiduamente la montagna, per chi si muove spesso, conta di più una buona segnaletica chiara ed evidente.
La montagna dovrebbe unire e non dividere.!!

ma infatti, queste polemiche cretine sono sollevate puntualmente dai politici, la gente seria che va in montagna se ne sbatte di queste scemenze, al massimo chiede una segnaletica decente :)
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Offline Mau

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Re: politica AVS
« Risposta #68 il: 29/09/2011 20:26 »
Se i toni nazionalistici si abbassano forse è possibile trovare anche una soluzione ragionevole per la segnaletica di montagna.
La montagna dovrebbe unire e non dividere.!!
Se i toni nazionalistici si abbassano forse è possibile trovare anche una soluzione ragionevole per la segnaletica di montagna ... d'accordissimo con te, ma non facciamo gli struzzi che mettono la testa sotto la sabbia ... chi è che OGGI (non 30 anni fa o 100 anni fa ...) accende i toni nazionalistici in Alto Adige? ;D
La montagna dovrebbe unire e non dividere.!! anche su questo punto, d'accordissimo con te ... il punto vero è che una certa parte prende a pretesto e strumentalizza temi "montani" per cavalcare altre battaglie ... ??? Certo anche a me, quando vado in montagna in Alto Adige, come escursionista, interessa solamente una buona segnaletica e posso pure imparare a memoria che "Wilder See" vuol dire "Lago Selvaggio" e non perdere il sentiero x questo, e far finta di niente, ma siccome ho lo strano difetto di pormi domande ... vado un po' più in là col ragionamento e non riesco ad essere solamente un "escursionista puro", facendo finta che i cartelli - ovviamente quelli in italiano - scompaiano per qualche strano fenomeno o che quello che è successo a Jochanan sia solo un caso fortuito ... senza voler per questo "accendere il fuoco" - ci pensano già gli altri - credo che alla fine questo nostro (per "nostro" intendo delle persone di madre lingua italiana) approccio alla questione sempre così buonista, non paghi ...  :D
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Offline Sandro

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Re: politica AVS
« Risposta #69 il: 30/09/2011 13:33 »
Da mistilingue, di padre trentino e madre sudtirolese non mi sono mai posto il problema dell’orientamento sui  sentieri di montagna e sulle cime, in base alle denominazione del Tolomei. Le mie mete le ho sempre denominate con il toponimo conosciuto localmente in lingua tedesca. Sia per rispetto per la realtà locale e sia per praticità, se si chiedeva un’informazione ad un malgaro o in maso, pochi conoscevano l’indicazione nella seconda lingua. Tra i sudtirolesi di lingua italiana che frequentano assiduamente la montagna, sono pochi pure quelli che conoscono gran parte dei toponimi rinominati dal Tolomei. Alcuni toponimi, tra le cime più importanti si sono diffusi, ma molti sono caduti nel dimenticatoio, neppure i più accesi nazionalisti li conoscono.
Se il tema fosse stato affrontato subito dopo il secondo conflitto mondiale, come è stato fatto da voi in Trentino con i toponimi mocheni oppure con quelli della valle d’Aosta, il tema oggi non avrebbe quel peso.
Per depotenziare la problematica è stata nominata una commissione prefettizia, che ha individuato circa 1.500 toponimi di montagna diffusi e d’uso quotidiano, tratti dal prontuario del Tolomei. Il nostro presidente della provincia, non soddisfatto del compromesso ha chiesto di toglierne alcuni, la problematica è ancora materia di contrattazioni con il ministro agli affari regionali.  Per fortuna il tema ora si è spostato sul tipo di cartello, di legno in larice come fino ad ora in uso, oppure in metallo con scritte nere su sfondo giallo e con pittogrammi per indicare la meta (rifugio, malga, funivia, ecc.).
Per me ognuno può chiamare la propria cima con il nome che gli è più caro ( la denominazione ufficiale potrebbe limitarsi a quella originale)  e i sudtirolesi di madrelingua italiana dovrebbero potersi sentirsi in casa (senso di Heimat), senza dover ricorrere al prontuario del Tolomei e essere costretti a difendere i simboli del dominio storico che li hanno accompagnati quando si sono traferiti in questa terra. E’ qui secondo me che sta il nocciolo del problema, per gli altri sia per voi trentini che per gli ospiti italiani, cechi, polacchi, spagnoli, inglesi ecc. il problema è influenente.
Tornado però al tema centrale dei topic precedenti, sono senz’altro d’accordo della assoluta necessità di dover garantire un equo trattamento di tutti gli ospiti negli esercizi pubblici. La conoscenza della lingua italiana ed inglese dovrebbe essere garantita ed ognuno dovrebbe sentirsi a proprio agio nel rispetto della propria provenienza.

Offline pianmasan

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Re: politica AVS
« Risposta #70 il: 17/10/2011 11:53 »
Lungi da me rinfocolare le polemiche.
Durante il soggiorno presso "l'hotel Tappeiner" di Merano (tutto gratis, servizio eccellente, ma solo cucina dietetica, una sera mi hanno anche tagliato i capelli senza spese aggiuntive  ;D ;D), ho avuto modo di leggere un po' di storia dell'Alto-Adige. Seguendo la presente discussione, alla quale ho partecipato con alcun interventi, mi ero ripromesso di aggiornarmi su questo argomento. A chi ne fosse interessato consiglio come lettura propedeutica, i due volumi di Klaus Gatterer (1924-1984) "Bel paese brutta gente" e "Italiani maledetti maledetti austriaci", tra l'altro ben scritti dal punto di vista puramente letterario.
Al termine del ciclo di letture, che mi accompagneranno nella convalescenza, le mie impressioni.

Offline radetzky

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Re: politica AVS
« Risposta #71 il: 17/10/2011 13:28 »
A chi ne fosse interessato consiglio come lettura

già che ci sei leggiti anche questo:
http://www.libritrentini.it/index.php?cPath=37&sort=3a&filter_id=28

testo molto rigoroso e basato esclusivamente sulla documentazione storica
quando che le pegore le va a destra.. mi vago a sinistra. e quando le va a sinistra mi vago a destra !

Offline pianmasan

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Re: politica AVS
« Risposta #72 il: 17/10/2011 13:47 »
già che ci sei leggiti anche questo:
http://www.libritrentini.it/index.php?cPath=37&sort=3a&filter_id=28

testo molto rigoroso e basato esclusivamente sulla documentazione storica
Appena posso muovermi, vado ad acquistarlo. Grazie.

Offline jochanan

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Re: politica AVS
« Risposta #73 il: 17/10/2011 14:50 »
mi  tocca reintervenire. Tempo fa ho letto un articolo su un giornale locale (natuerlich, auf Deutsch) che diceva bene del museo di S.Michele. Ma MA lamentava che le didascalie fossero in italiano. OK OK. MA allora come la mettiamo col museo di Moessner nel castello di BZ dove POCHE didascalie sono bilingui? E lo stesso vale per le antiche chiese dal Winschgau... 2 pesi e forse non 2 misure, ma 1 e 1/2 si....
Attenzione: dati di alcuni anni fa per cui non metto la mano sul fuoco per l'oggi
il mondo sarebbe veramente noioso senza le montagne (E.Kant, mi sembra, che tra l'altro è sempre vissuto in pianura)

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Re: politica AVS
« Risposta #74 il: 17/10/2011 15:06 »
mi  tocca reintervenire. Tempo fa ho letto un articolo su un giornale locale (natuerlich, auf Deutsch) che diceva bene del museo di S.Michele. Ma MA lamentava che le didascalie fossero in italiano. OK OK. MA allora come la mettiamo col museo di Moessner nel castello di BZ dove POCHE didascalie sono bilingui? E lo stesso vale per le antiche chiese dal Winschgau... 2 pesi e forse non 2 misure, ma 1 e 1/2 si....



il Museo di S. Michele è bellissimo. Non mi ricordo come fossero le didascalie ma a mio parere dovrebbero essere, e non solo al Museo di S. Michele, almeno trilingue, cosa che purtroppo in italia non sempre accade. Spesso c'è solo l'italiano... oppure un testo lungo in italiano e uno striminzito in tedesco o inglese. Meno male che siamo una regione turistica...  ;D
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