Autore Topic: politica AVS  (Letto 24217 volte)

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Offline ellek

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Re: politica AVS
« Risposta #75 il: 17/10/2011 21:26 »
già che ci sei leggiti anche questo:
http://www.libritrentini.it/index.php?cPath=37&sort=3a&filter_id=28


per chi ha voglia di leggersi qualcosa sull'alto adige-sud tirolo due libri che a me eran piaciuti molto son questi.
- sebastiano vassalli - sangue e suolo
- sud tirolo italia il calicanto di magnago - riccardo dello sbarba

diversi non solo per epoca (il primo della metà degli anni ottanta e il secondo del 2006) ma per il punto di vista dell'autore. vassalli analizza il sofisticato meccanismo di apartheid degli italiani in alto adige, vent'anni dopo dello sbarba in tanti brevi racconti parla di convivenza (inutile aggiungere quale preferisco!).
un saluto



Offline Sandro

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Re: politica AVS
« Risposta #76 il: 18/10/2011 18:25 »
Sono molte le pubblicazioni uscite negli ultimi anni che trattano di questo tema, ne cito due molto  interessanti:

„Eva dorme“ di Francesca Melandri - Mondadori

Eva è una quarantenne altoatesina, una donna libera e affermata nella sua professione di PR. Alla vigilia di Pasqua riceve una inattesa comunicazione da Reggio Calabria. Vito è molto malato e vorrebbe vederla per un’ultima volta. Ma chi è Vito? È un carabiniere che ha prestato servizio per anni in Alto Adige. Anni cupi, di tensione, di attentati, quelli di fine Sessanta. Anni che non impedirono l’amore tra uno smarrito giovane carabiniere italiano e una ragazza madre altoatesina, una giovane cuoca, Gerda, sorella di un terrorista e mamma di Eva. Vito è l’unico uomo che Eva abbia mai sentito come possibile padre. Ma perché è tornato in Calabria? Che cosa è stato del grande, struggente, forse impossibile amore tra lui e Gerda? Per Eva è arrivato il momento di sapere.

Lucio Giudiceandrea
“SPAESATI”
Italiani in Südtirol – Edizioni Raetia
 
Il “disagio degli italiani” è uno dei temi dominanti nel dibattito politico in Alto Adige. Un “disagio” che la maggior parte degli osservatori considera il risultato della politica revanscista attuata dal partito di raccolta dei sudtirolesi. Senza dimenticare le responsabilità della Südtiroler Volkspartei, questo volume propone un'interpretazione radicalmente diversa. Esso ricerca le cause dell'attuale condizione di debolezza del gruppo altoatesino analizzando scelte e comportamenti del mondo politico e dalla società italiana. Lo Stato, i governi, le diverse tradizioni politico-culturali, la scuola, l'informazione: sono questi i soggetti che hanno guidato e accompagnato la comunità italiana nei decenni in cui si costruiva in questa terra il sistema dell'autonomia. E' alle loro azioni e alle loro omissioni che bisogna guardare per spiegare le difficoltà del presente.
“Spaesati – Italiani in  Südtirol” è un libro scritto da un altoatesino per gli altoatesini. Un invito argomentato e appassionato a riflettere sulle manchevolezze e sulle insufficienze della nostra storia, perché solo conoscendo i nostri errori potremo, in futuro, evitarli.
 
Ultimamente ho letto una guida escursionistica con accenni storici su tutti i percorsi sulla val Venosta, che mi è piaciuta molto (edita in lingua tedesca): “Schüttelbrot und Wasserwosser” Rotpunkt Verlag

Offline Oma

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Re: politica AVS
« Risposta #77 il: 19/10/2011 10:19 »
Sono molte le pubblicazioni uscite negli ultimi anni che trattano di questo tema, ne cito due molto  interessanti:

„Eva dorme“ di Francesca Melandri - Mondadori

Eva è una quarantenne altoatesina, una donna libera e affermata nella sua professione di PR. Alla vigilia di Pasqua riceve una inattesa comunicazione da Reggio Calabria. Vito è molto malato e vorrebbe vederla per un’ultima volta. Ma chi è Vito? È un carabiniere che ha prestato servizio per anni in Alto Adige. Anni cupi, di tensione, di attentati, quelli di fine Sessanta. Anni che non impedirono l’amore tra uno smarrito giovane carabiniere italiano e una ragazza madre altoatesina, una giovane cuoca, Gerda, sorella di un terrorista e mamma di Eva. Vito è l’unico uomo che Eva abbia mai sentito come possibile padre. Ma perché è tornato in Calabria? Che cosa è stato del grande, struggente, forse impossibile amore tra lui e Gerda? Per Eva è arrivato il momento di sapere.

Ho letto questo libro tempo fa e mi è piaciuto molto, ora lo sto rileggendo ...
invio il link dell'intervista alla Melandri http://www.misteriditalia.it/altoadige/IntervistaMelandri.pdf

Già che son qua ne approffitto per allegare questa foto, fatta domenica, non lungo un sentiero ma in centro del paese dove da anni vado in vacanza ... dopo la ristrutturazione del Municipio, la nuova tabella ... mi dispiace un po' non conoscere il significato di tutte le "indicazioni" ... :)

Offline pianmasan

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Re: politica AVS
« Risposta #78 il: 19/10/2011 10:31 »
Ho letto questo libro tempo fa e mi è piaciuto molto, ora lo sto rileggendo ...
invio il link dell'intervista alla Melandri http://www.misteriditalia.it/altoadige/IntervistaMelandri.pdf

Già che son qua ne approffitto per allegare questa foto, fatta domenica, non lungo un sentiero ma in centro del paese dove da anni vado in vacanza ... dopo la ristrutturazione del Municipio, la nuova tabella ... mi dispiace un po' non conoscere il significato di tutte le "indicazioni" ... :)

Molto interessante l'intervista, grazie.

Offline Guido

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Re: politica AVS
« Risposta #79 il: 19/10/2011 11:14 »
Già che son qua ne approffitto per allegare questa foto, fatta domenica, non lungo un sentiero ma in centro del paese dove da anni vado in vacanza ... dopo la ristrutturazione del Municipio, la nuova tabella ... mi dispiace un po' non conoscere il significato di tutte le "indicazioni" ... :)

Ecco, a prescindere delle ragioni altoatesine o italiane che possono essere più o meno legittime e se ne può discutere, questo idealmente non è tollerabile, così come nei sentieri; cioè nel privato ok, ognuno è libero, ma nella cosa pubblica siamo ancora in italia, che piaccia o meno.
"...sarà da chiedersi se esistano ancora escursionisti capaci di divertirsi sulle medie difficoltà, per trovare sè stessi anche in una giornata senza ambizioni, trascorsa serenamente all'insegna della natura più delicata." Giampaolo Sani

Offline Mau

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Re: politica AVS
« Risposta #80 il: 19/10/2011 11:21 »
Ecco, a prescindere delle ragioni altoatesine o italiane che possono essere più o meno legittime e se ne può discutere, questo idealmente non è tollerabile, così come nei sentieri; cioè nel privato ok, ognuno è libero, ma nella cosa pubblica siamo ancora in italia, che piaccia o meno.

 :D :D :D :D :D :D :D :D :D :D
La montagna è...l'abbraccio di un amico ed il fuoco di un bivacco condiviso.

Foto qui https://picasaweb.google.com/101452674008708650686?gsessionid=pC6VWv221ZhsNxdPABmQrw

Offline Sandro

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Re: politica AVS
« Risposta #81 il: 19/10/2011 19:14 »
@ Oma: Il cartello raffigurato nell’immagine indica le sale che sono ubicate nel palazzo sito nel comune di Naz Sciaves, ma potrebbe essere anche altrove in AA. Credo che la sala sia dedicata a Hans Heinrich Hansen, presidente della FUEV (federazione delle minoranze nazionali europee), per il suo impegno per le minoranze linguistiche. Per l’indicazione dell’ufficio turistico si è scelto una lingua neutra, per quella del medico una dicitura bilingue, mentre per le altre sedi delle associazioni di lingua tedesca  (coro, associazione degli anziani e poligono di tiro) si è optato per il  loro nome proprio. Niente di scandaloso, qui non si perderà nessun turista.
Tra i sudtirolesi di entrambi gruppi linguistici si è diffuso almeno il bilinguismo passivo, ognuno parla la propria lingua e capisce quella dell’altro. Nelle sedi istituzionali, così come nelle associazioni si opta sempre più per questo tipo di bilinguismo passivo, le lunghe traduzioni annoiano il pubblico e non si finisce più.



Offline Mau

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Re: politica AVS
« Risposta #82 il: 19/10/2011 19:29 »
@ Oma: Il cartello raffigurato nell’immagine indica le sale che sono ubicate nel palazzo sito nel comune di Naz Sciaves, ma potrebbe essere anche altrove in AA. Credo che la sala sia dedicata a Hans Heinrich Hansen, presidente della FUEV (federazione delle minoranze nazionali europee), per il suo impegno per le minoranze linguistiche. Per l’indicazione dell’ufficio turistico si è scelto una lingua neutra, per quella del medico una dicitura bilingue, mentre per le altre sedi delle associazioni di lingua tedesca  (coro, associazione degli anziani e poligono di tiro) si è optato per il  loro nome proprio. Niente di scandaloso, qui non si perderà nessun turista.
Tra i sudtirolesi di entrambi gruppi linguistici si è diffuso almeno il bilinguismo passivo, ognuno parla la propria lingua e capisce quella dell’altro. Nelle sedi istituzionali, così come nelle associazioni si opta sempre più per questo tipo di bilinguismo passivo, le lunghe traduzioni annoiano il pubblico e non si finisce più.
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Offline danieled

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Re: politica AVS
« Risposta #83 il: 19/10/2011 19:44 »
Ecco, a prescindere delle ragioni altoatesine o italiane che possono essere più o meno legittime e se ne può discutere, questo idealmente non è tollerabile, così come nei sentieri; cioè nel privato ok, ognuno è libero, ma nella cosa pubblica siamo ancora in italia, che piaccia o meno.

quoto al 2000 %
Non abbiamo ricevuto questo pianeta in eredità dai nostri padri, ma in prestito dai nostri figli.

Offline danieled

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Re: politica AVS
« Risposta #84 il: 19/10/2011 19:49 »
@ Oma: Il cartello raffigurato nell’immagine indica le sale che sono ubicate nel palazzo sito nel comune di Naz Sciaves, ma potrebbe essere anche altrove in AA. Credo che la sala sia dedicata a Hans Heinrich Hansen, presidente della FUEV (federazione delle minoranze nazionali europee), per il suo impegno per le minoranze linguistiche. Per l’indicazione dell’ufficio turistico si è scelto una lingua neutra, per quella del medico una dicitura bilingue, mentre per le altre sedi delle associazioni di lingua tedesca  (coro, associazione degli anziani e poligono di tiro) si è optato per il  loro nome proprio. Niente di scandaloso, qui non si perderà nessun turista.
Tra i sudtirolesi di entrambi gruppi linguistici si è diffuso almeno il bilinguismo passivo, ognuno parla la propria lingua e capisce quella dell’altro. Nelle sedi istituzionali, così come nelle associazioni si opta sempre più per questo tipo di bilinguismo passivo, le lunghe traduzioni annoiano il pubblico e non si finisce più.

Secondo me il principio non è che nessuno comunque si perderà anche se sono in lingua tedesca... Trovo comunque (come dice molto bene guido) doveroso che le indicazioni (visto che sono per i turisti e non per i locali che sapranno benissimo dove si trova il medico o la farmacia senza la necessità di una insegna) siano in lingua italiana. Parimenti sennò, in ogni comune d'Italia potrebbero essere nel dialetto locale... sarebbe la medesima cosa! e non sarebbe giusto.
Non abbiamo ricevuto questo pianeta in eredità dai nostri padri, ma in prestito dai nostri figli.

Offline Sandro

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Re: politica AVS
« Risposta #85 il: 19/10/2011 22:03 »
Forse non sono stato abbastanza chiaro, anche se trovo un poco ridicolo dilungarci su un cartello all’esterno di un caseggiato. L’insegna che indica la direzione per arrivare all’ufficio turistico è in inglese, lingua neutra comprensibile dalla maggior parte dei turisti. Gli  esercizi alberghieri di queste località hanno sempre più turisti provenienti dalla repubblica ceca e dagli stati baltici, come da voi sul Bondone con i polacchi e con loro si parla l’inglese. L’insegna del medico di famiglia è bilingue, mentre le insegne delle associazioni sono denominate nei nomi propri dato che sono frequentate da cittadini di madrelingua tedesca.
Direi di concludere questa assurda discussione su questi cartelli.

Tornando al libro di Francesca Melandri, “Eva dorme”, mi permetto di consigliarne la lettura, l’ho letto più di un anno fa e mi era piaciuto. La scorsa settimana l’autrice ha girato per l’AA e ho assistito ad una serata nella quale si è discusso sulla sua pubblicazione.

Domani sera inizia il’IMS (International mountain summit) a Bressanone, il programma è vasto c’è ne per tutti i gusti, non si discute di cartelli ma di temi molto più importanti:
http://www.ims.bz/

Offline Claudia

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Re: politica AVS
« Risposta #86 il: 19/10/2011 22:42 »
Ecco, a prescindere delle ragioni altoatesine o italiane che possono essere più o meno legittime e se ne può discutere, questo idealmente non è tollerabile, così come nei sentieri; cioè nel privato ok, ognuno è libero, ma nella cosa pubblica siamo ancora in italia, che piaccia o meno.
d'accordo col guidone al 100%

Per l’indicazione dell’ufficio turistico si è scelto una lingua neutra, per quella del medico una dicitura bilingue, mentre per le altre sedi delle associazioni di lingua tedesca  (coro, associazione degli anziani e poligono di tiro) si è optato per il  loro nome proprio. Niente di scandaloso, qui non si perderà nessun turista.
...
le lunghe traduzioni annoiano il pubblico e non si finisce più.
a parte che di cose che annoiano ma bisogna sopportare è piena la vita quotidiana... se io come cittadino italiano turista volessi trovare il poligono di tiro?  ;D resto dell'idea che, per quanto in alto adige non si sentano italiani, non dovrebbero vedersi dei cartelli così. sui sentieri ormai ci ho fatto l'abitudine ma in paese...

Offline xymox

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Re: politica AVS
« Risposta #87 il: 20/10/2011 16:10 »
Domani sera inizia il’IMS (International mountain summit) a Bressanone, il programma è vasto c’è ne per tutti i gusti, non si discute di cartelli ma di temi molto più importanti:
http://www.ims.bz/

Se abitassi più vicino ci andrei sicuramente  :(
ciao marco

Offline Guido

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Re: politica AVS
« Risposta #88 il: 20/10/2011 17:20 »
Forse non sono stato abbastanza chiaro, anche se trovo un poco ridicolo dilungarci su un cartello all’esterno di un caseggiato.

Direi di concludere questa assurda discussione su questi cartelli.


Sei stato chiarissimo, non ti preoccupare, ma non è che per forza debba essere d'accordo con te nè nel merito, nè nell'idea, e non lo è, o quantomeno non lo dovrebbe essere, nemmeno lo stato italiano, visto che comunque, per quanto si possano avere tutte le ragioni del mondo, l'Alto Adige è suolo italiano e bilingue, quindi le indicazioni devono essere in 2 lingue...non credo che sia uno smacco così grave alla vostra identità...e se lo è, vuol dire che non volete convivere con gli italiani, e se non volete convivere con gli italiani, non so,  iniziate a dirlo apertamente e ad adoperarvi chennesò per riunirvi all'austria o per una totale autonomia. 

In termini di autonomia, identità etc. etc. vorrei vedere se uno andasse a Alleghe e trovasse tutto scritto in veneto stretto....

P.S. trovo oltretutto maleducato e supponente nei confronti dei propri interlocutori liquidare la questione come "assurda" e "ridicola".
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Offline Mau

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Re: politica AVS
« Risposta #89 il: 20/10/2011 19:51 »
Sei stato chiarissimo, non ti preoccupare, ma non è che per forza debba essere d'accordo con te nè nel merito, nè nell'idea, e non lo è, o quantomeno non lo dovrebbe essere, nemmeno lo stato italiano, visto che comunque, per quanto si possano avere tutte le ragioni del mondo, l'Alto Adige è suolo italiano e bilingue, quindi le indicazioni devono essere in 2 lingue...non credo che sia uno smacco così grave alla vostra identità...e se lo è, vuol dire che non volete convivere con gli italiani, e se non volete convivere con gli italiani, non so,  iniziate a dirlo apertamente e ad adoperarvi chennesò per riunirvi all'austria o per una totale autonomia. 
In termini di autonomia, identità etc. etc. vorrei vedere se uno andasse a Alleghe e trovasse tutto scritto in veneto stretto....
P.S. trovo oltretutto maleducato e supponente nei confronti dei propri interlocutori liquidare la questione come "assurda" e "ridicola".
Credo di aver detto già parecchio sull'argomento nelle pagine precedenti ... sono contento, però, di non essere una "mosca bianca" come credevo all'inizio ... ovviamente condivido assolutamente ogni riga  di quanto detto da Guido e qualche altro ...anche a me non è piaciuto quel  " ..Direi di concludere questa assurda discussione su questi cartelli ..." [/i ... è perfettamente legittimo pensarla diversamente, un po' meno questo "metodo" ... del resto quella di minimizzare la questione (sui cartelli SAT  si dice: si è vero, però sono toponimi nati come "tedeschi" e non vanno italianizzati ...; sui cartelli stradali e cittadini: sì, ma sono scritti solo in tedesco, perchè rivolti solo alla popolazione locale ;D ... insomma esiste sempre una spiegazione ... logica .. si dice ;D ... ma, ribadisco, non eravamo noi "italiani" un po' pasticcioni e soprattutto menefreghisti riguardo alle regole ed alla legge? .. mah ... :D
Poi su "... vorrei vedere se uno andasse a Alleghe e trovasse tutto scritto in veneto stretto...." .. forse non ci arriveremo ... ma qualcuno ci sta tentando ...  ;D

La montagna è...l'abbraccio di un amico ed il fuoco di un bivacco condiviso.

Foto qui https://picasaweb.google.com/101452674008708650686?gsessionid=pC6VWv221ZhsNxdPABmQrw