GIM - Girovagando in Montagna in Trentino

TRENTINO => Turismo in Trentino => Topic aperto da: jochanan - 10/09/2011 01:07

Titolo: politica AVS
Inserito da: jochanan - 10/09/2011 01:07
lungi da me polemizzare con le autorità A.A. o Suedtirol, ma mi è successo questo. Nel mio giro sui monti sarentini ho trovato un rif.  come l'avevo lasciato l'anno scorso ristruttorato benissimo con i fondi UE. MA la gestione era cambiata. Nessuno dei gestori conosceva l'italiano, salvo qualche parola, e peggio, non conoscevano neanche il tedesco! Ora il sottoscritto una volta il tedesco lo sapeva benino, e l'anno scorso aveva pure fatto un ripasso. Tutti i tedeschi o suedtiroler con cui ho detto 1/2 discorso mi hanno confermato che non ero male. Ma nè io capivo cosa mi dicevano nè ancor peggio quelli capivano bene quello che io dicevo loro. Evidentemente il dialettaccio suedtiroler era la loro quasi unica lingua. Sospetto che il guaio sia opera della Provincia Autonoma che ha requisito tutti i rifugi siti in A.A. e non ha rinnovato la convenzione con i gestori, mettendo al posto dei vecchi... boh? Oltretutto pare che non vogliano rimborsare al CAI le spese straordinarie/migliorative che ha anche effettuato. In genere stimo i tirolesi, alcuni sono stati anche amici di famiglia, ma mi pare che ora esagerino in rivalse
Titolo: Re: politica AVS
Inserito da: pianmasan - 10/09/2011 07:03
C'è qualcuno che sa spiegare tutta la faccenda CAI/Durni? Magari Mau, che è (o era?) nei quadri direttivi del suo Cai.
Titolo: Re: politica AVS
Inserito da: Mau - 11/09/2011 12:24
C'è qualcuno che sa spiegare tutta la faccenda CAI/Durni? Magari Mau, che è (o era?) nei quadri direttivi del suo Cai.
Non tanto sullo specifico problema sollevato qui, ma in generale sul tema "bilinguismo e cartelli mono lingua, ovviamente, tedesca ;D",   ho già detto la mia poco tempo fa in un'altra parte del forum e qualcuno si è acceso ...  ;) ... non aggiungo altro .. ;) faccio mie le parole di Jochanan  "in genere stimo i tirolesi, ma mi pare che ora esagerino in rivalse "
Sul tema specifico dei Rifugi, non so dire nulla ... la mia esperienza nel direttivo del CAI di Rovigo si è chiusa nel 2006, ma, a parte questo, è un tema che non avevamo affrontato, troppo occupati nelle nostre piccole, ma x noi importanti, questioni di sezione ... x noi
Titolo: Re: politica AVS
Inserito da: gabi - 11/09/2011 14:36
Sul tema specifico dei Rifugi, non so dire nulla ...
Sullo Scarpone di questo mese c’è un articolo “Rifugi_Quali prospettive in Alto Adige” a p.4 e la lettera scritta dal vicepresidente generale del CAI Torti a Durnwalder a p.5.

"…Di fatto il CAI non ha più niente a che fare con quei 25 rifugi ricostruiti dopo le distruzioni della guerra del 15-18, affidati all’associazione dal Ministero della Difesa, e conservati per tanti anni da 14 sezioni del CAI nel territorio dell’Alto Adige-Südtirol.
 Il regime di concessione è scaduto e la Provincia di Bolzano, cui ora appartengono, si è limitata a prorogare di un anno le licenze concesse ai gestori. Tutto previsto, tranne un particolare. Chi risarcirà le opere eseguite per la ristrutturazione e il miglioramento degli immobili? C’è ancora il margine per una trattativa?
È dal 1999, in realtà, che questi rifugi sono di proprietà della Provincia di Bolzano e il 31 dicembre 2010 si è esaurita la proroga della concessione a favore del CAI. In questi ultimi 10 anni, spiega Torti, la Provincia ha dato delle contribuzioni parziali, oltretutto spesso attingendo a fondi europei per la manutenzione straordinaria, perché le strutture fossero di volta in volta adeguate alle nuove normative di sicurezza e d’igiene, mentre molto è stato fatto, con denaro proveniente da sottoscrizioni, mutui ed elargizioni e con il lavoro di moltissimi soci, da parte delle associazioni affidatarie. Con l’avvicinarsi della scadenza sono state avviate una serie di trattative fra il CAI e la Provincia…Un barlume d’intesa sembrava profilarsi con la disponibilità manifestata dal presidente della Provincia qualora fosse intervenuta un’intesa gestionale con l’altra associazione alpinistica del territorio, l’Alpenverein. Da parte di quest’ultima c’è stato subito una disponibilità a collaborare nella creazione di un nuovo soggetto a partecipazione paritetica, con il compito di assumere la concessione dei rifugi secondo un progetto preventivamente condiviso che era già stato individuato, d’intesa con tutte le sezioni interessate. Va detto che l’ipotesi considerata prevedeva, su espressa richiesta di Alpenverein, che tutti i costi fossero a carico della Provincia autonoma, a differenza di quanto sin qui avvenuto , cioè con importanti oneri supportati dalle sezioni del CAI.
Peccato che l’accordo non sia stato giudicato sufficiente dalla Provincia, che dopo aver compiuto un’ulteriore riflessione ha annunciato di voler entrare a fare parte di un nuovo soggetto nel quale evidentemente il CAI si troverebbe in minoranza...
La vera ragione per la quale la Provincia intende mantenere i rapporti con il CAI non ha tardato a venire a galla . Si trattava dell’acquisto della proprietà dello storico rifugio Bolzano della Sezione di Bolzano..
"

Resta ancora aperta la questione del rif. Bolzano.
"Dopo la scadenza della concessione dei rifugi grava il silenzio su nuove forme di gestione o su un doveroso rimborso al CAI per le importanti opere eseguite dal nostro volontariato…Dalla Provincia neanche un grazie."


Titolo: Re: politica AVS
Inserito da: jochanan - 11/09/2011 16:54
vorrei scrivere una letterina rigorosamente auf Deutsch all' AVS lamentando il problema. Non mi importa di mangiare stuzzicanti piatti tipici o di avere acqua calda, ma che accanto a un po' di italiano i gestori sappiano l'Hochdeutsch. Faccio bene?
Titolo: Re: politica AVS
Inserito da: danieled - 12/09/2011 08:58
vorrei scrivere una letterina rigorosamente auf Deutsch all' AVS lamentando il problema. Non mi importa di mangiare stuzzicanti piatti tipici o di avere acqua calda, ma che accanto a un po' di italiano i gestori sappiano l'Hochdeutsch. Faccio bene?


Secondo me più che bene!!!!
Titolo: Re: politica AVS
Inserito da: AGH - 12/09/2011 09:14
vorrei scrivere una letterina rigorosamente auf Deutsch all' AVS lamentando il problema. Non mi importa di mangiare stuzzicanti piatti tipici o di avere acqua calda, ma che accanto a un po' di italiano i gestori sappiano l'Hochdeutsch. Faccio bene?

si, le critiche "costruttive" come si dice aiutano a migliorare...
Titolo: Re: politica AVS
Inserito da: danieled - 12/09/2011 09:30
Infatti.
Questa è sicuramente una cosa su cui la provincia dell'
A.A. potrebbe lavorare!
Titolo: Re: politica AVS
Inserito da: Herman - 13/09/2011 19:04
lungi da me polemizzare con le autorità A.A. o Suedtirol, ma mi è successo questo. Nel mio giro sui monti sarentini ho trovato un rif.  come l'avevo lasciato l'anno scorso ristruttorato benissimo con i fondi UE. MA la gestione era cambiata. Nessuno dei gestori conosceva l'italiano, salvo qualche parola, e peggio, non conoscevano neanche il tedesco! Ora il sottoscritto una volta il tedesco lo sapeva benino, e l'anno scorso aveva pure fatto un ripasso. Tutti i tedeschi o suedtiroler con cui ho detto 1/2 discorso mi hanno confermato che non ero male. Ma nè io capivo cosa mi dicevano nè ancor peggio quelli capivano bene quello che io dicevo loro. Evidentemente il dialettaccio suedtiroler era la loro quasi unica lingua. Sospetto che il guaio sia opera della Provincia Autonoma che ha requisito tutti i rifugi siti in A.A. e non ha rinnovato la convenzione con i gestori, mettendo al posto dei vecchi... boh? Oltretutto pare che non vogliano rimborsare al CAI le spese straordinarie/migliorative che ha anche effettuato. In genere stimo i tirolesi, alcuni sono stati anche amici di famiglia, ma mi pare che ora esagerino in rivalse

Be in generale i sarentini sono tutt altra cosa rispetto alle altre vallate sudtirolesi, infatti il loro dialetto è molto differente dal resto del sud tirolo e questi ultimi hanno difficoltà a capirli.
Riguardo al fatto di cambiare gestione, prima bisognerebbe almeno sapere come e quando  erano state fatte le concessioni ed a che titolo
Riguardo alle rivalse, penso senza vena polemica, ma se si sapesse la storia post 18 di quel territorio con tutto quello subito forse non si penserebbe che esagerino per alcuni nomi o proprietà di rifugi sul loro territorio
 :)
Titolo: Re: politica AVS
Inserito da: Herman - 13/09/2011 19:10

Riguardo al fatto di cambiare gestione, prima bisognerebbe almeno sapere come e quando  erano state fatte le concessioni ed a che titolo


Qualcosa ho trovato, infatti gran parte dei rifugi costruiti dall'alpeverein, nel 1923 furono dati in concessione dal demanio militare (italiano ovviamente) al cai.
Titolo: Re: politica AVS
Inserito da: jochanan - 13/09/2011 20:35
 a memoria: i rifugi erano proprietà del DuOEAV (CAI tedesco e austriaco erano riuniti allora). Presi in consegna dall'Italia come "preda di guerra" e dati in gestione al CAI. Le strutture poi devono in qualche modo essere passate alle 2 provincie autonome in proprietà, e ovviamente BZ ha scelto il AVS come gestore. Tuttavia il Suedtirol non è rigorosamente monolingua, e i locali CAI (come anche le sezioni "straniere") hanno speso dei soldini in migliorie. Ci vorrebbero forse un po' di indennizzi. Il fatto poi che a un gestore tirolese, esperto dei luoghi, dall'ottimo tedesco ne subentri uno sarntaler DOC che nè sa l'italiano nè il tedesco mi fa pensare a una pratica paramafiosa.
Ma capisco ora perchè non capivo niente. Scriverò all'Alpenverein con calma.
Titolo: Re: politica AVS
Inserito da: gabi - 13/09/2011 20:59
Rifugi, scontro tra Cai e Provincia

anche il quotidiano "Alto Adige" ne parla:
http://altoadige.gelocal.it/cronaca/2011/09/08/news/rifugi-scontro-tra-cai-e-provincia-4927137 (http://altoadige.gelocal.it/cronaca/2011/09/08/news/rifugi-scontro-tra-cai-e-provincia-4927137)
Titolo: Re: politica AVS
Inserito da: Mau - 14/09/2011 11:09
Mi ero ripromesso con forza di non intervenire più su questi argomenti ... ma non ce la faccio ...  >:(
Cerco di dirlo con tutta la diplomazia possibile ... ma senza essere ipocrita ... credo che nessuno, io per primo, voglia scatenare "guerre sante", ma mi pare che non si possa sempre avere, come mi sembra da tanti interventi qui, e altrove, un approccio così soft alla questione ...  :) (ho il sospetto che si abbia paura di intervenire + duramente, xchè si teme di essere "etichettati" ..) d'accordo sul dover espiare le colpe storiche del fascismo e, in qualche caso, anche del post fascismo; d'accordo sul comprendere un certo spirito di rivalsa dei sudtorolesi x i torti, molti veri, altri presunti, subiti dagli "italiani"; d'accordo sulla necessità da parte di noi "italiani" di adattarsi e, arrivando in un Rifugio sudtirolese (che, se non sbaglio, dovrebbe rientrare ancora nel territorio italiano  ;D) ove spesso si parla solo tedesco, cercare, sforzandosi, di comunicare col gestore, con quelle poche parole di tedesco che si conoscono, imparate magari dai manualetti turistici (a meno che uno non lo abbia studiato bene a scuola); d'accordo  ;)sul  doversi imparare a memoria, dalle cartine, prima di una escursione, il nome in tedesco del Picco della Croce o del Lago Selvaggio, perchè, quando si va da quelle parti le denominiazioni italiane sono state eliminate dalla segnaletica - con la scusa della cattiva traduzione -  ma credo che sarebbe ora di "darci un taglio" e di guardare al futuro ...  magari indignandosi un po' di più  ... nei confronti di chi, secondo me, vuol dividere invece che unire, xchè continua a guardare al passato ... perfino il peccato originale, mi risulta, può essere cancellato ed espiato .. quello che
è successo a Jochanan in un Rifugio della Val Serentina  è SCANDALOSO ... niente italiano ... e va beh ... niente tedesco, ma solo dialetto tedesco ... è troppo... insomma se non vogliamo farci sentire, almeno indignamoci ...
Titolo: Re: politica AVS
Inserito da: AGH - 14/09/2011 11:21
Mi ero ripromesso con forza di non intervenire più su questi argomenti ... ma non ce la faccio ...  >:(
è successo a Jochanan in un Rifugio della Val Serentina  è SCANDALOSO ... niente italiano ... e va beh ... niente tedesco, ma solo dialetto tedesco ... è troppo... insomma se non vogliamo farci sentire, almeno indignamoci ...

hai fatto bene a intervenire, anche perché l'interveto viene da uno con una lunga esperienza...
Io al riguardo non sono così drastico. Sarà perché nei rifugi metto raramente piede. ;D

Se in un rifugio o qualsiasi altro esercizio pubblico parlano solo dialetto (o magari fingono di non conoscere l'italiano come capita talvolta) penso che il gestore non sia molto furbo. Cosi perde clienti e basta, o no? 
Titolo: Re: politica AVS
Inserito da: gabi - 14/09/2011 11:37
ho il sospetto che si abbia paura di intervenire + duramente, xchè si teme di essere "etichettati" ...
??? fosse solo quello  :P. Io mi sono sentita dare della razzista  :(.
E mi guardo bene dal dire certe cose qui  :-X
Per quanto riguarda i rifugi, dove non mi sono trovata bene non sono più tornata  ::). Ci sono tantissimi posti che non conosco e volgo la mia attenzione altrove. Per la lingua  ;D, ho aggiornato le mie cartine  ;) acquistando in loco quelle scritte in tedesco.
Sai Mau che bello uscire con 2 cartine dello stesso posto, una in italiano e l'altra in tedesco. Così facendo riesco a fare girare l'economia  ::)
Titolo: Re: politica AVS
Inserito da: pianmasan - 14/09/2011 11:44
Riguardo alle rivalse, penso senza vena polemica, ma se si sapesse la storia post 18 di quel territorio con tutto quello subito forse non si penserebbe che esagerino per alcuni nomi o proprietà di rifugi sul loro territorio
 :)

Ecco, così come è scritto sembra quasi che si stia parlando di una terra e di una popolazione straniera...
Lasciatemi poi dire che questi miti della tradizione, della terra, della storia ecc. verranno spazzati via dall'ondata globalizzante multietnica. Tempo una o due generazioni.
Titolo: Re: politica AVS
Inserito da: Mau - 14/09/2011 11:45
hai fatto bene a intervenire, anche perché l'interveto viene da uno con una lunga esperienza...
Io al riguardo non sono così drastico. Sarà perché nei rifugi metto raramente piede. ;D
Se in un rifugio o qualsiasi altro esercizio pubblico parlano solo dialetto (o magari fingono di non conoscere l'italiano come capita talvolta) penso che il gestore non sia molto furbo. Cosi perde clienti e basta, o no? 
" ... l'intervento viene da uno con una lunga esperienza..." grazie della "lunga esperienza" ... purtroppo la "lunga esperienza", di solito, come nel mio caso, si accompagna a un'età non + giovanissima ...  :D va beh .. non si può avere tutto ... :)
^^^^^^^^^^^
"Se in un rifugio o qualsiasi altro esercizio pubblico parlano solo dialetto (o magari fingono di non conoscere l'italiano come capita talvolta) penso che il gestore non sia molto furbo. Cosi perde clienti e basta, o no? "
D'accordissimo :), ma allora, escludendo nella stragrande maggioranza dei casi, che il Gestore sia stupido ... perchè lo fa? ;D Nella risposta, almeno quella che ho in mente io, c'è il succo del problema .... ;) ... tu stesso hai detto "fingono .." ecco forse qualcuno finge x convinzione, qualcun altro perchè plagiato da chi cavalca la questione ... ;D
Titolo: Re: politica AVS
Inserito da: AGH - 14/09/2011 11:50
D'accordissimo :), ma allora, escludendo nella stragrande maggioranza dei casi, che il Gestore sia stupido ... perchè lo fa? ;D Nella risposta, almeno quella che ho in mente io, c'è il succo del problema .... ;) ... tu stesso hai detto "fingono .." ecco forse qualcuno finge x convinzione, qualcun altro perchè plagiato da chi cavalca la questione ... ;D

che lo faccia apposta o no, la questione rimane intatta: perde clienti :)
Comunque penso che gli esercizi pubblici abbiano degli obblighi di legge, tra questi non c'è quello del bilinguismo?
Titolo: Re: politica AVS
Inserito da: Oma - 14/09/2011 13:01
Comunque penso che gli esercizi pubblici abbiano degli obblighi di legge, tra questi non c'è quello del bilinguismo?
Si, esiste l'obbligo del bilinguismo negli esercizi pubblici ... il patentino è diversificato in 4 livelli a seconda della struttura in cui si presta servizio: il D è il livello più basso l'A quello più alto; questo il link della Provincia di Bolzano http://www.provinz.bz.it/ebt/temi/4-patentini.asp
Titolo: Re: politica AVS
Inserito da: danieled - 14/09/2011 13:38
Mi ero ripromesso con forza di non intervenire più su questi argomenti ... ma non ce la faccio ...  >:(  Cerco di dirlo con tutta la diplomazia possibile ... ma senza essere ipocrita ... credo che nessuno, io per primo, voglia scatenare "guerre sante", ma mi pare che non si possa sempre avere, come mi sembra da tanti interventi qui, e altrove, un approccio così soft alla questione ... 
 .. quello che è successo a Jochanan in un Rifugio della Val Serentina  è SCANDALOSO ... niente italiano ... e va beh ... niente tedesco, ma solo dialetto tedesco ... è troppo... insomma se non vogliamo farci sentire, almeno indignamoci ...

Concordo ogni singola parola!
Riterrei opportuno non solo che i gestori sappiano il tedesco (siamo pur sempre in una terra di "confine"), ma anche l'Italiano. Siamo pur sempre in Italia NO?
Ecco credo che questo argomento ben si sposi con il tema ampiamente dibattuto, riguardante la proprietà dei rifugi (soprattutto altoatesini). Probabilmente è in corso un'opera di propaganda (anche mediatica) con la quale si cerca di sottolineare la proprietà, nonchè la provenienza storica e geografica dei rifugi in questione...
jochanan se scrivi quella lettera io la sottoscrivo!
 ;D
Titolo: Re: politica AVS
Inserito da: Claudia - 14/09/2011 17:41
Non mi è mai successo di trovare un rifugista che non parlasse l'italiano, anche se l'alto adige lo frequento da un po'! Son stata fortunata, ma se ciò mi dovesse accadere non credo che farei il minimo sforzo per farmi capire... uscirei senza comprare niente! (alternativa, fingere poi di non capire quando c'è da pagare...  ;D ).
Penso pure io che pur essendoci motivi storici più o meno validi, resta il fatto che siamo comunque sempre in italia! non si può ignorare totalmente la lingua, almeno le forme base!!!
Non ho mai visto come un problema invece il fatto del bilinguismo su cartelli e mappe, sia perchè mi piace comunque sempre girare con la mappa (che riporta sempre i due nomi, quindi giro tranquilla...) sia perchè non disdegno imparare qualcosa di nuovo (per quel che riguarda i termini tecnici e i menù, stò imparando il tedesco mai studiato a scuola  ;D ).
Titolo: Re: politica AVS
Inserito da: Mau - 14/09/2011 20:30
mi piace comunque sempre girare con la mappa (che riporta sempre i due nomi, quindi giro tranquilla...)
 
Beh ...  :) speriamo allora che la Tabacco - che è di Udine - non venga acquistata da Durnwalder e company ... se no sarebbe proprio un guaio ... :D ;D
Titolo: Re: politica AVS
Inserito da: Herman - 14/09/2011 20:57
Ecco, così come è scritto sembra quasi che si stia parlando di una terra e di una popolazione straniera...
Lasciatemi poi dire che questi miti della tradizione, della terra, della storia ecc. verranno spazzati via dall'ondata globalizzante multietnica. Tempo una o due generazioni.

Bello! vallo a dire ai sudtirolesi, ai baschi, ai ceceni, ai tibetani! ecc ecc ecc spero almeno che quelli che pretendono il sudtirolo italianizzato erano con i cinesi al tempo della moda del freetibet, altrimenti sai che coerenza
Titolo: Re: politica AVS
Inserito da: Herman - 14/09/2011 21:15
Forse non dovevo intervenire all'inizio, non mi sembrava di andare contro al vostro pensiero, ma solo di dare uno spunto per una diversa comprensione.
Per quanto mi riguarda mi attengo ai fatti del topic, ovvero i rifugi, esprimendo  non mie opinioni ma solo una semplicistica ed elementare analisi, per quanto riguarda la lingua ed i nomi ci sono decine di libri, tanti a casa anche di mio padre, che parlano del trattamento subito dai tirolesi post guerra , tanti ancora in vita, altri genitori e nonni della generazione attuale, quindi non di chissà quanti secoli fa.
Rifugi costruiti da loro, fine 800 inizio 900, presi dallo stato invasore  e dati in gestione al cai negli anni 20, quindi al tempo di recente costruzione,  senza nessun tipo di affitto, (espropriati rubati comodato gratuito poco importa il termine esatto), gestiti completamente dal cai per quasi 100 anni.


Titolo: Re: politica AVS
Inserito da: Herman - 14/09/2011 21:28
??? fosse solo quello  :P. Io mi sono sentita dare della razzista  :(.
E mi guardo bene dal dire certe cose qui  :-X
Per quanto riguarda i rifugi, dove non mi sono trovata bene non sono più tornata  ::). Ci sono tantissimi posti che non conosco e volgo la mia attenzione altrove. Per la lingua  ;D, ho aggiornato le mie cartine  ;) acquistando in loco quelle scritte in tedesco.
Sai Mau che bello uscire con 2 cartine dello stesso posto, una in italiano e l'altra in tedesco. Così facendo riesco a fare girare l'economia  ::)

Riguardo alla razzista, non è carino mischiare questioni ben argomentate discusse in contesti diversi solo perchè tutto fa brodo
Riguardo alla cartina non so che cartine usi, io sia sulle tabacco che sulle kompass ho sempre scritto entrambi i toponimi, visto che sei brava a far girare l'economia mi diresti che cartine sia italiane che tedesche  usi per l'a.A. così potrei prendere in considerazione il fatto di far girare meglio l'economia pure io  ;D
Titolo: Re: politica AVS
Inserito da: jochanan - 14/09/2011 21:32
Entschuldigung, Herman. I rifugi avenvano nome Dresda, Landshut ecc. perchè costruiti e di proprietà delle sezioni del DuOEAV. NON DEL TIROLO.
E circa i torti, la storia ne registra da ogni parte. Meinhard, conte del Tirolo ha importato tantissimi coloni di lingua tedesca in odio al principe vescovo di TN. La continuità linguistica ladina dai Grigioni all'alto Cadore è stata spezzata. Cose che succedono. Quello che importa è che dopo la messa in opera finalmente dell'Accordo DeGasperi Grueber gli italiani hanno riparato abbondantemente ai torti fatti durante il fascismo. Del resto in Italia nessuno tira in ballo i 360.000 profughi istriani.
Con questo spero di non essere OUT e che possiamo chiudere con soddisfazione la diatriba da me imprudentemente iniziata. 1 rifugio, uno solo! (per fortuna)
Titolo: Re: politica AVS
Inserito da: Herman - 14/09/2011 22:24
Entschuldigung, Herman. I rifugi avenvano nome Dresda, Landshut ecc. perchè costruiti e di proprietà delle sezioni del DuOEAV. NON DEL TIROLO.


Ma io mica volevo far polemica, l’avevo pure premesso  ;D, solo che sono l'unica campana contraria al vostro pensare e vedo che non è tollerata la cosa  ;)

Riguardo ai rifugi primi 3 esempi trovati:

 “nel 1906 che la Compagnia alpina „Edelraute“ del Club alpino austriaco di Vienna acquistò un terreno a Passo Ponte di Ghiaccio e vi edificò nell’ anno successivo l’„Edelrautehütte“.”

Rifugio passo vizze: Alois Rainer, bisnonno del proprietario attuale e gestore del Kanppenhof a San Giacomo nella Valle di Vizze, nel 1888 costruisce il primo rifugio sul Passo Vizze. Già negli anni 1890 viene aggiunto un’ulteriore edificio.

Tabaretta: rifugio Tabaretta è stato costruito alla fine del 19.secolo da Alois Schöpf, costruttore e proprietario del “Außerortlerhof” di Solda.

Poi la maggior parte  son stati fatti dal DuOEAV, ma ti ricordo che sta a significare " Deutscher und Österreichischer Alpenverein ", non serve certo spiegare dove era collocato il tirolo all'epoca... ::)

Salto a piè pari il capitolo dei torti subiti, che poco hanno a che vedere con il principato vescovile, e senza offesa mi permetto di sorridere alla tua affermazione "'Accordo DeGasperi Grueber gli italiani hanno riparato abbondantemente ai torti fatti durante il fascismo",

I discorsi sarebbero lunghi e non vedo la sufficiente (non tua è ma di altri) apertura mentale per affrontarli, quindi qua passo e chiudo


 ;)
Titolo: Re: politica AVS
Inserito da: Claudia - 14/09/2011 22:56
Io trovo molto interessanti queste cose che non sapevo, quindi Herman ti ringrazio per averle scritte!
Spesso non si sà valutare correttamente una situazione proprio perchè non si conosce tutto quello che stà dietro.
Titolo: Re: politica AVS
Inserito da: Mau - 15/09/2011 09:23
I discorsi sarebbero lunghi e non vedo la sufficiente (non tua è ma di altri) apertura mentale per affrontarli, quindi qua passo e chiudo
I discorsi sarebbero lunghi e non vedo la sufficiente (non tua è ma di altri ) apertura mentale per affrontarli :-X :-X :-X ;D ;D ;D
Titolo: Re: politica AVS
Inserito da: athanatos - 15/09/2011 13:40
Beh ...  :) speriamo allora che la Tabacco - che è di Udine - non venga acquistata da Durnwalder e company ... se no sarebbe proprio un guaio ... :D ;D

Io ho le Tabacco.
Bilingui.
Titolo: Re: politica AVS
Inserito da: pianmasan - 15/09/2011 17:30

I discorsi sarebbero lunghi e non vedo la sufficiente (non tua è ma di altri) apertura mentale per affrontarli, quindi qua passo e chiudo


Non capisco se questa affermazione è riferita al sottoscritto. Se sì, il mio non era uno spunto polemico, soltanto una impressione riguardo alla passaggio "... loro territorio", seguita da una previsione che si può anche definire cinica.
Titolo: Re: politica AVS
Inserito da: athanatos - 15/09/2011 21:12
Su certi temi qui (in AA) si corre il rischio di inoltrarsi su terreni impervi e pericolosi, dove il fraintendimento è dietro l'angolo e la prospettiva può mutare improvvisamente dal dettaglio all'insieme. Del singolo caso se ne può fare l'evidenza generale, e viceversa, di quanto avviene normalmente si può fare la regola giornaliera. Naturalmente le cose non sono mai così semplici o palesi e per fortuna spesso quella che è ritenuta l'evidenza politica (in senso quasi più etimologico) è lontana dall'agire comune.
La prospettiva di rispettiva rivalsa o rancore celato è propria di uno sguardo su cui si può sempre cadere.
Essendo molte le identità qui, come altrove, è nel saper riconoscere l'altro, la diversità, il primo punto per incontrarsi.
Titolo: Re: politica AVS
Inserito da: ellek - 16/09/2011 00:08
.... non mi faccio viva da un bel po' ma certi argomenti mi intrigano e mi fan rompere il silenzio per dire qualcosa, magari apparentemente fuori tema, ma forse anche no, perchè qualsiasi tema che tocca l'Alto Adige e che divide, nei forum come nella politica, è di solito tema etnico. E scrivo, per far compagnia a Herman ma anche per dire che son d'accordo con athanatos quando scrive che è nel saper riconoscere l'altro, la sua diversità, che ci si incontra. Ma vorrei aggiungere che dell' “altro” si devono conoscere le sofferenze patite, comprenderle e farle  proprie...così ci si incontra per davvero...altrimenti ci si vive accanto e basta.
Magari ecco non  si pretende di risalire con la conoscenza fino al XIII secolo (Mainardo conte del Tirolo...) ma ricordare la storia di pochi decenni fa si!  Perchè quelli di allora son quelli che incontriamo nei rifugi di adesso, o sono i loro figli, i fratelli... e se parlano una lingua che non comprendiamo e questo ci “infastidisce” è anche perchè sono i testimoni di una identità “espropriata”, perchè la lingua è identità di un popolo, senso di sé stessi e capacità di riconoscersi in una storia, in una cultura, su un territorio, nei presidi e rifugi incastonati nei monti....e se ancora quell'identità è contesa e conflittuale è proprio perchè è stata in un recente passato “rubata”.
Proviamo a pensare per esempio – solo per un attimo lasciando da parte il “qui è Italia e si deve parlare italiano”- che l'annessione del Sud-Tirolo all'Italia nel 1918 sia stata un'ingiustizia, un “gioco” di rapporti di forza nel 1918 e anche dopo. E immaginiamo che a un popolo, pochi anni dopo l'annessione all'Italia, vengano imposte politiche di industrializzazione, di immigrazione e di “educazione” per trasformare dei sudtirolesi in "buoni italiani", gli si vieti l'uso della lingua madre  nelle scuole e nell'amministrazione, si italianizzino i loro nomi e cognomi (non solo i toponimi) per ridare una presunta italianità ai luoghi, alle persone, ai paesi e alle città.
La popolazione sud tirolese di lingua tedesca, derubata del rispetto dei propri diritti e del proprio modo di essere, ha lottato  contro questo un processo di assimilazione e questo l'ha resa etnocentrica.
Ora immaginate che ad un certo punto, nel 1939, qualcuno si “inventi”, sempre per i soliti “giochi” di rapporti di forza (questa volta tra Hitler e Mussolini), anche le opzioni...perchè l'italianizzazione sia perfetta.... e si metta in atto la più grande tragedia umana che l'alto adige ha patito con un esodo forzato di centinaia di miglia di persone. Nel 1939 la popolazione di lingua tedesca dell'alto adige ha dovuto decidere -optare- se rimanere nella sua terra o andarsene, per chi rimaneva c'era l'accettazione dell'italianizzazione. Fu una tragedia, nel 1942 erano 70.000 i sudtirolesi trasferiti nel Reich. Una “deportazione” vera e propria e i masi e i terreni degli optanti furono “venduti” obbligatoriamente agli italiani, e se non a questi ad un ente, l'ENTV, che aveva il dichiarato scopo di accumulare terreni per un programma di "conquista del suolo" che avrebbe dovuto rendere possibile l'immigrazione in massa degli italiani (l'entv è stato abolito nel 1972, solo in parte recuperato il patrimonio?).

Come ha scritto athanatos...le cose non sono mai così semplici.
E quasi mai quantificabili in “risarcimenti” economici a metro cubo vuoto per pieno.
Un saluto.
Titolo: Re: politica AVS
Inserito da: loriz - 16/09/2011 05:51
Come ha scritto athanatos...le cose non sono mai così semplici.
E quasi mai quantificabili in “risarcimenti” economici a metro cubo vuoto per pieno.

Complimenti Ellek!!
hai saputo spiegare con molta sinteticità e chiarezza la storia dell'A.A Südtirol.
Ogni Italiano che passa il confine di Salorno se la dovrebbe stampare e studiare.
Aggiungo una cosa,  con quello che sta succendendo ora in Italia credo che il rimpianto e la voglia di ritornare alla vecchia patria da parte dei südtirolesi aumenti in modo esponenziale al degrado etico della nostra politica.
Poi e'vero che i sudtirolesi spesso parlano un dialetto loro, specialmente nelle valli, c'e' una chiusura nei confronti non solo dell'Italiano ma anche dell'Hochdeutsch, e' un po' l'idea del " noi bastiamo a noi stessi" non proprio conforme per una terra dedita soprattutto al turismo.

ciao Loriz
Titolo: Re: politica AVS
Inserito da: pianmasan - 16/09/2011 09:36
La discussione è nata da un'osservazione di Jochanan che chiederebbe l'uso ANCHE della lingua italiana - o di quanto basta di essa almeno per un dialogo di servizio con i turisti italiani - A me questa richiesta pare condivisibile. Posso dirlo senza che qualcuno se ne risenta? Ora anch'io, come ha fatto Herman, passo e chiudo.
Titolo: Re: politica AVS
Inserito da: radetzky - 16/09/2011 09:44
Come ha scritto athanatos...le cose non sono mai così semplici.
Complimenti Ellek!!
hai saputo spiegare con molta sinteticità e chiarezza la storia dell'A.A Südtirol.

quoto, perfetta la tesi di Ellek.
Aggiungo che ciascuno ha i propri difetti e che molto spesso noi italiani difettiamo di psicologia ed abbondiamo di egocentrismo ed individualismo.
Circa trent'anni fa mi capitò un episodio del genere in val Martello: mia moglie, che parla un tedesco perfetto, entrò in un bellissimo ristoro e chiese da bere "un'acqua brillante". Il gestore non capì o, forse, fece finta di non capire (erano i tempi del terrorismo..) e mia moglie si incavolò ed uscì. Bene, io me la presi con mia moglie perchè, pur conoscendo la loro lingua, non ebbe la cortesia di usarla.
Titolo: Re: politica AVS
Inserito da: Mau - 16/09/2011 09:57
Mi sforzo di dire qualcos'altro ... nonostante la mia insufficiente apertura mentale ... :)
Luoghi comuni "etnici" non detti apertamente, ma pensati, che stanno "dietro" a certe prese di posizione (il Tedesco:sempre preciso, lavoratore,sempre onesto; l'Italiano, pasticcione, pigro e diciamolo ... anche un po' imbroglione) Ripicche, rivalse, in qualche caso perfino vendette, atteggiamenti, per me sbagliati, che anche oggi trovano da parte di molti - vedi anche qui - comprensione (e va beh..) e giustificazione ;D (io faccio questo "torto" oggi a te - esempio: rimuovo i cartelli in lingua italiana ... o faccio finta di non conoscere l'italiano - perchè il tuo bisnonno aveva fatto questo "torto" al mio bisnonno ... >:() ... la storia, da quella + recente a quella più vecchia(manca solo di risalire a Caino ed Abele ... :D), letta  da ognuna delle 2 fazioni ... a modo suo ... :) nessuna delle due mente, ma ognuna ne "dimentica" qualche pagina, guarda caso quella meno adatta a portare avanti la propria tesi (a metà anni '70 frequentavo dei miei cugini "italiani" residenti a Bolzano - non nell'ultima sperduta valle dell'A.A.  - e mi raccontavano dei piccoli e grandi torti subiti quotidianamente ... preciso: erano tutto fuorchè "fascisti" ...) Posso essere anche d'accordo sull'attuale degrado etico della nostra politica ... anche se ricordo che in Austria fino a poco tempo fa furoreggiava un certo Haider, leader xenofobo,(non a caso visto con simpatia da una parte dellaSVP... ;D)  non certo esempio , nel pubblico e nel privato, di un fulgido rigore etico ... (della serie ... ognuno ha le sue rogne ... :D) ma da lì a giustificare il ritorno alla "vecchia patria" ... mah ...Sono anche d'accordo che i risarcimenti non sono mai sufficienti ... faccio però anche presente che l'Alto Adige, questa terra soggiogata e martirizzata x anni dagli "italiani" ... ;) è oggi tra le più ricche del Paese .. certo x merito anche delle laboriose popolazioni locali, "tedesca" e "italiana" insieme ... ma forse non solo x questo ;) ... x restare nei luoghi comuni: anche il montanaro bellunese è "preciso, lavoratore, onesto", ma non si capisce, allora, perchè la provincia di Belluno sia molto meno progredita ... Certo, è proprio vero che "... le cose non sono mai così semplici .." anche qui, in questi ultimi anni, nel "mio" Veneto c'è chi porta avanti - con grande successo a dire il vero - tesi "etniche", supportate da spade, elmi , ampolle varie ... e tesi geografiche  ...dimenticandosi che " a meno che un uomo non abiti al Polo Nord, c'è sempre qualcuno più a nord di te" ... qui mi fermo ...Poi alla fine sottoscrivo quanto detto da pianmasan:" Lasciatemi poi dire che questi miti della tradizione, della terra, della storia ecc. verranno spazzati via dall'ondata globalizzante multietnica. Tempo una o due generazioni".   Credo che oggi sia venuto il momento di spegnere il fuoco, non di buttarci benzina sopra ...
Titolo: Re: politica AVS
Inserito da: radetzky - 16/09/2011 10:26
Credo che oggi sia venuto il momento di spegnere il fuoco, non di buttarci benzina sopra ...
su questo non ci piove: ma bisogna sempre ricordarsi che noi siamo parte in causa ovvero per andare d'accordo bisogna essere in due a volerlo.
Sono d'accordo con te quasi su tutto salvo che, a mio avviso, dire "questi miti della tradizione, della terra, della storia ecc. verranno spazzati via dall'ondata globalizzante" è sbagliato e non è giusto che accada. La storia, la cultura e le tradizioni locali devono essere difese strenuamente così come lo sono ovunque all'estero beninteso senza mitizzarli a fini politici.

In quanto ad Haider (con tutti i suoi difetti anche segreti e venuti alla luce alla sua morte) ha governato benissimo in Carinzia dove gli immigrati sfiorano il 10% (slavi e turchi) ma sono perfettamente integrati nella società (anche perchè sanno che,, le leggi sono leggi e TUTTI DEVONO RISPETTARLE !) e sono stimati dai locali e non emarginati perchè parlano un'altra lingua e magari sono un poco scuri di pelle. Sostanzialmente in Carinzia (ci vado dal 1999) che governassero i socialdemocratici o Haider (generalmente si alternano ad ogni elezione) non fa assolutamente differenza perchè c'è un senso dello Stato che da noi non esiste
Titolo: Re: politica AVS
Inserito da: pianmasan - 16/09/2011 10:45
Avevo detto CHIUDO, ma poiché la frase è mia devo intervenire per chiarire.
Tu dai alle mie parole un significato non vero. Dove si legge che le tradizioni, la storia ecc non vanno salvaguardate? Ho affermato - e ho anche aggiunto in un successivo intervento che la mia affermazione poteva essere considerata "cinica" - che nel futuro pochissimo resterà di quanto ora viene strenuamente difeso. Ti lascio invece arguire, anche se non l'ho detto, che non vale la pena "scannarsi" per qualcosa che tra una o due generazioni TUTTI avremo perso. Questa la mia opinione.
Chiudo e tolgo il contatto!
Titolo: Re: politica AVS
Inserito da: Mau - 16/09/2011 11:08
1-ma bisogna sempre ricordarsi che noi siamo parte in causa ovvero per andare d'accordo bisogna essere in due a volerlo.
2-questi miti della tradizione, della terra, della storia ecc. verranno spazzati via dall'ondata globalizzante" è sbagliato e non è giusto che accada. La storia, la cultura e le tradizioni locali devono essere difese strenuamente così come lo sono ovunque all'estero beninteso senza mitizzarli a fini politici.
3- In quanto ad Haider ...
(
1 - Allora guardiamo all'oggi: oggi chi è che getta benzina sul fuoco?Chi non vuole a tutti i costi andare d'accordo con l'altro? Non mi  pare certo che siano gli "italiani" ... ;) ne trovo ampia conferma anche qui ... "ritorno alla vecchia patria" e cose del genere ...2- Premesso che riporto parole di Pianmasan, che peraltro condivido in pieno, faccio presente che ha-ho scritto "i miti della tradizione,i miti della terra, i miti della storia", e non "la tradizione, la terra, la storia", tutte cose da conservare gelosamente e tramandare, purchè appunto non diventino miti cioè elementi di divisione (un conto è essere gelosi della tradizione della Sagra della polenta del proprio paese ... questo non fa male a nessuno ... un conto è discriminare chi non mangia la polenta e guardarlo con sospetto ...) 3- In quanto ad Haider, ammetto di non conoscere bene come te la realtà della Carinzia, ma ... con tutta la buona volontà, non riesco a trovare niente di buono in un individuo che professa idee del genere ... le cose lì in Carinzia vanno bene, tu mi dici ...c'è l'integrazione ... mah ... anche qui in Veneto, si dice "tutto va ben madama la marchesa" ... si dice che c'è l'integrazione ... si dice che basta che l'immigrato lavori e non rubi viene stimato ed apprezzato dai locali ... non è così, ti assicuro ... va tutto bene se l'immigrato lavora ...in nero, non rompe con assurde richieste di sicurezza sul lavoro ...nella civilissima Provincia di Vicenza hanno appena scoperto, ma lo sapevano tutti, anche i bambini, tutti tranne i solerti  e legalitari amministratori locali, ovviamente di un certo colore ... che una conceria aveva assunto 800 lavoratori - x la maggior parte immigrati - in nero, con una enorme evasione fiscale ... questa è l'integrazione che si vorrebbe ...  per il resto, credimi, anche se è sbagliato generalizzare, c'è tanta xenofobia, non solo tra i giovani - nutriti a pane e razzismo - ma anche tra le vecchie generazioni, un tempo tra le più accoglienti ... in certi ricchi Comuni Veneti è stato presentato dalla TV come un grossisimo problema accogliere 10... ribadisco 10 profughi ...quasi tutti giovani e dotati di titoli di studio ... gli anziani del Comune non li volevano ...
Titolo: Re: politica AVS
Inserito da: AGH - 16/09/2011 11:19
Citazione
"questi miti della tradizione, della terra, della storia ecc. verranno spazzati via dall'ondata globalizzante"

non sono d'accordo. Proprio per effetto della globalizzazione ci sarà e già c'è una reazione contraria. Nessuno o quasi si sente "europeo", spesso neppure italiano, figuriamoci se "globale"  ;D
Tutti abbiamo bisogno di sentirci appartenenti ad una comunità, ma una comunità globale non esiste e non potrà mai esistere perché ogni identità si annullerebbe tra miliardi di individui di razza, cultura ed etnia totalmente diverse. E' vero che c'è il modello occidentale che sta invadendo il mondo, ma sta anche producendo fior di disastri. La globalizzazione a mio parere è una follia: è come pretendere di far indossare lo stesso vestito non solo a qualsiasi latitudine, ma perfino della stessa unica taglia.
Ugh, ho detto :)
Titolo: Re: politica AVS
Inserito da: radetzky - 16/09/2011 12:31
- In quanto ad Haider, ammetto di non conoscere bene come te la realtà della Carinzia, ma ... con tutta la buona volontà, non riesco a trovare niente di buono in un individuo che professa idee del genere ... le cose lì in Carinzia vanno bene, tu mi dici ...c'è l'integrazione ... mah ...
il discorso è molto semplice: là, indipendentemente dallo schieramento politico, si fanno gli interessi dello Stato, non gli interessi privati ricoprendo cariche pubbliche.
Ed i bimbi turchi,per strada, ti salutano anche se non ti hanno mai visto e non danneggiano i beni pubblici: perchè a scuola insegnano l'educazione civica !

anche qui in Veneto, si dice "tutto va ben madama la marchesa" ...  non è così, ti assicuro ...  

Mau, non mi devi convincere di nulla: hai perfettamente ragione ed io, purtroppo, vivo in Brianza dove, forse, è anche peggio ! Non è che uno che difende i diritti altrui, nel caso specifico dei Tirolesi, debba per forza essere accumunato ad una certa parte politica !

Tornando a bomba, non solo in SudTirolo ma anche in Trentino c'è tuttora nelle vecchie generazioni (chiedere ai nonni, queste cose me le hanno dette chiaramente amici trentini coi nonni che ricordavano) il rimpianto, per quanto ormai sopito, nelle ultime generazioni, dal trascorrere del tempo, per l'eccellente amministrazione austroungarica al cui confronto l'italico casino sembra una barzelletta. Non ci si può quindi meravigliare di certi comportamenti anche se deprecabili.
Titolo: Re: politica AVS
Inserito da: jochanan - 16/09/2011 13:13
mah, ragazzi... avete allargato il  discorso oltre misura. Aggiungo 2 piccole altre considerazioni. Il mio tedesco non sarà purtroppo fluessig come un tempo, ma la dizione resta buona. D'altra parte non credo che un gestore di rifugio sia un povero analfabeta. Nelle scuole certamente non si insegna gemmer ma gehen wir. E si insegna un po' di italiano, che uno scolaro per rivalsa, può cercare di studiare malamente e dimenticare al più presto. Anch'io mi metto a parlare in dialetto se accanto a me un "terrone" parla con accento pesantissimo e si comporta aggressivamente. Ma io ero ben felice di usare un po' la lingua di Goethe e non ero certo aggressivo. Deduco un livello di ostilità nei confronti dell'italiener un po' alto.
A parte questo conosco e so le prevaricazioni dei funzionari mandati in punizione (dal sud, ovviamente) in A.A.
Ma penso che sia proprio il caso di mettere una pietra sul passato e ripartire da 0, senza rivalse. Sono anche d'accordo di lottare per preservare le identità, le piccole patrie che sono ricchezza. La repubblica veneta per 1000 anni è stato uno stato amministrato BENE, molto meglio di altri... e l'Austria aveva anche operato abbastanza bene. Parenti miei erano "austriacanti" pechè non condividevano lo sfascio della lealtà allo stato che il regno d'Italia aveva ingenerato nei popoli soggetti. Credo che l'infiltrazione della regola "ccà nisciuno è fesso" abbia fortemente contribuito ad aumentare l'animosità... Perchè va contro il modo di essere dei veneti (ormai quasi assuefatti e cooptati) e soprattutto dei SUedtiroler
Titolo: Re: politica AVS
Inserito da: Mau - 16/09/2011 14:05
mah, ragazzi... avete allargato il  discorso oltre misura. ... Deduco un livello di ostilità nei confronti dell'italiener un po' alto.
Sì, hai ragione  jochanan ... forse ho-abbiamo allargato il discorso oltre misura ... :) ...ma, personalmente, ti sono molto grato x aver dato lo spunto a questa discussione che parte da un fatto specifico ... se da una parte è brutto generalizzare, cioè attribuire ad un singolo comportamento "sbagliato" una valenza generale, d'altra parte, questa è la mia opinione-sensazione personale bazzicando spesso in A.A., nel pieno rispetto delle idee di tutti - ci mancherebbe - sono abbastanza stufo di sentir sempre minimizzare-giustificare ogni cosa, di sentir dire "Ma sì è successo lì, ma in altri posti è diverso ...(succede in Val Sarentina, ma altrove ... :)) Forse, sarebbe il caso di dire, prendendo spunto dal tuo  "Deduco un livello di ostilità nei confronti dell'italiener un po' alto...", in  maniera meno ipocrita  "Da quelle parti, questa è l'aria che tira ..." e poi ognuno ne tragga le proprie personali considerazioni ... va bene fare i pompieri che spengono il fuoco, ma non si può far finta sempre che il fuoco non ci sia ... :P altrimenti i piromani ci sguazzano  ;)
No .. alla fine non sono più tanto convinto che abbiamo allargato troppo ... ;)
Certamente è più piacevole e ... comodo ... ;) anche per me, chiudere gli occhi e parlare solo di alpinismo e escursionismo ...
Titolo: Re: politica AVS
Inserito da: loriz - 16/09/2011 14:29
No .. alla fine non sono più tanto convinto che abbiamo allargato troppo .
Certamente è più piacevole e ... comodo ...  anche per me, chiudere gli occhi e parlare solo di alpinismo e escursionismo ...

oohh per una volta questo forum si apre ad una sana discussione che son sia il solito ** bravo, belle foto, bel giro, che invidia, che performance  etc etc. ...  questo e' crescere !!!
Andar per monti in questa terra significa incontrare anche situazioni particolari, che dovrebbero stimolare la curiosità e la conoscenza...
Io di mio sono anni che giro per monti anche in A. A. e non ho assolutamente mai avuto problemi, se qualche volta e' successo che l'oste o il rifugista  non mi capivano,( o io non riuscivo a farmi capire )  bastava un cenno o un sorriso per intenderci... ecco forse l'approccio a volte aiuta.

Cioe' un modo semplice e terra terra per interloquire al di la' di mille discorsi filologici, etimologici, storici, etnici,  usando un po' l'empatia piuttosto che la chiusura.

tschüss :-)


Titolo: Re: politica AVS
Inserito da: radetzky - 16/09/2011 15:00
oohh per una volta questo forum si apre ad una sana discussione che son sia il solito ** bravo, belle foto, bel giro, che invidia, che performance  etc etc. ...  questo e' crescere !!!
Andar per monti in questa terra significa incontrare anche situazioni particolari, che dovrebbero stimolare la curiosità e la conoscenza...
Io di mio sono anni che giro per monti anche in A. A. e non ho assolutamente mai avuto problemi, se qualche volta e' successo che l'oste o il rifugista  non mi capivano,( o io non riuscivo a farmi capire )  bastava un cenno o un sorriso per intenderci... ecco forse l'approccio a volte aiuta.

Cioe' un modo semplice e terra terra per interloquire al di la' di mille discorsi filologici, etimologici, storici, etnici,  usando un po' l'empatia piuttosto che la chiusura.

quoto
Titolo: Re: politica AVS
Inserito da: kobang - 16/09/2011 20:33
Concordo con Loris,anche se qualche volta un simpatico vaff...o in buon italiano sblocca,in AA, certe rigidità nel voler capire....Se capisci "l'invito" allora non fare il crucco e ammetti che capisci anche il resto...L'approccio comunque è sempre determinante e per lunga esperienza evito i preconcetti come la peste!
Titolo: Re: politica AVS
Inserito da: iw6bff - 17/09/2011 07:54
Questa mi è capitata in AA una quarantina di anni fa: io ed un' amico entriamo in un' osteria all' ora di cena, chiediamo di poter cenare e testatualmete la risposta con un forte accento tedesco fu: mi dispiace io non capire italiano, a quel punto la contro-risposta di due giovincelli fu: tu non capire italiano? noi mandare te grosso fanc@@@! seguita da una precipitosa fuga e relativo inseguimento, per fortuna era buio e alla prima stradina laterale ci infilammo e spegnemmo le luci ;D
Ettore
Titolo: Re: politica AVS
Inserito da: Herman - 19/09/2011 10:06
Non capisco se questa affermazione è riferita al sottoscritto. Se sì, il mio non era uno spunto polemico, soltanto una impressione riguardo alla passaggio "... loro territorio", seguita da una previsione che si può anche definire cinica.

In effetti la mie parole "chiusura mentale" a freddo poi capisco che potrebbero essere offensive, per questo rientro nel topic nonostante il mio chiudo, per dire che almeno nelle mie intenzioni non era intenzione offendere nessuno, era meglio se lasciavo la "non tolleranza verso altre campane" oppure meglio il non vedere le cose da una prospettiva diversa, o il non voler capire. Questo non riferito alla tua frase sulla perdità delle identità, per carita quello cinico o no è un tuo pensiero generale, ma al fatto che qualcuno pretenda di andare in un posto senza portare quel minimo di rispetto  a quelli del posto, pretendendo di parlare in italiano perchè "siamo in italia no?" magari alle stesse persone che sono state costrette a studiarlo con il bastone, con fatti di sangue, con privazioni, ripeto ho decine di libri a casa dei miei su questi argomenti, a quelli che "l'italiano" ha fregato tutti i posti di lavoro statali, quali poste polizia carabinieri ecc, quelli che hanno portato decine di caserme sparse sul territorio con migliaglia di militari che in linea generale hanno portato  arroganza e violenza, a quelli che, e fino ad una decina d'anni fa, solo per aver una carta d'identità verde e un cognome tedesco hanno patito l'inverosimile sotto la naja, e se certe persone lo sanno a fatica l'italiano, questo si "indigna" pure e  invita gli altri a indignarsi. Ecco invece a me hanno insegnato di portar rispetto alle persone, se vado in un altro territorio con storia cultura e tradizioni diverse di tenerne conto, e mi indignerei se qualcuno non lo facesse, non certo l'incontrario.
Comunque sinceramente, non ho grande esperienza magari ma in almeno una decina di rifugi a gestione sudtirolese ci son stato, e non solo parlavano italiano, ma erano pure simpatici. Magari come dicono altri è solo questione d'approcio ::)
Oltrettutto io ho studiato e anche lavorato accanto a molti sudtirolesi, posso confermare che i giovani sanno bene sia italiano che alto tedesco, mentre èp ovvio che certi anziani non lo sanno, ma anche nei paesi trentini tanti vecchi non sanno l'italiano e parlano solo dialetto, ci indignamo pure per questo?  ;D
Titolo: Re: politica AVS
Inserito da: PassoVeloce - 19/09/2011 10:44
Comunque sinceramente, non ho grande esperienza magari ma in almeno una decina di rifugi a gestione sudtirolese ci son stato, e non solo parlavano italiano, ma erano pure simpatici. Magari come dicono altri è solo questione d'approcio ::)
Infatti io idem...anzi direi che mi son trovata meglio nei rifugi in Alto Adige, "esteticamente" molti sono messi peggio di quelli trentini però l'ambiente è molto + accogliente e famigliare..poi si mangia benissimo  ;D
Non entro poi nel merito del discorso dell'ondata globalizzante perchè andrei fortemente OT  ::)
Altro discorso per i nomi in tedesco...c'è questa ostinazione di voler tradurre tutto in italiano, anche i nomi delle cime!! allora perchè anche qua non li traduciamo tutti anche in tedesco?  ;D

Titolo: Re: politica AVS
Inserito da: Mau - 19/09/2011 11:34
Altro discorso per i nomi in tedesco...c'è questa ostinazione di voler tradurre tutto in italiano, anche i nomi delle cime!! allora perchè anche qua non li traduciamo tutti anche in tedesco?  ;D
Eh sì ... è proprio davvero ...  ;) strana :) questa ostinazione a voler tradurre tutti i nomi in  italiano, essendo in Italia ... ;D  :)
Mi sa che è proprio vero che noi "italiani", fra i nostri innumerevoli difetti, soffriamo anche dela "sindrome di Tafazzi "... :D
Titolo: Re: politica AVS
Inserito da: PassoVeloce - 19/09/2011 11:49
Eh sì ... è proprio davvero ...  ;) strana :) questa ostinazione a voler tradurre tutti i nomi in  italiano, essendo in Italia ... ;D  :)
Mi sa che è proprio vero che noi "italiani", fra i nostri innumerevoli difetti, soffriamo anche dela "sindrome di Tafazzi "... :D
ah quindi tu una volta che passi Salorno se vai a trovare un amico in A.A. che si chiama con un nome tedesco lo traduci in italiano?  ;D
Titolo: Re: politica AVS
Inserito da: Mau - 19/09/2011 12:11
ah quindi tu una volta che passi Salorno se vai a trovare un amico in A.A. che si chiama con un nome tedesco lo traduci in italiano?  ;D
Credo di aver già chiarito in altri interventi come la vedo io ... certo se il mio amico "tedesco" si chiama "Joseph Kartofenn" (mi si perdoni la non corretta scrittura), passato Salorno, non mi sogno certo di chiamarlo "Giuseppe Patata"  :D ma, ribadito che certe "italianizzazioni" sono una stortura, resta il fatto che molti toponimi si sono consolidati anche in italiano da quasi cento anni ...(altrimenti non sarebbero indicati nelle cartine Tabacco e in tanti libri-guide) che alcuni sono storicamente italiani ... e sono stati "tedeschizzati" ... che in molti casi non vengono più tradotti in italiano non solo i toponimi ... e passi ... ma neppure i nomi comuni, come malga, rifugio, torrente ecc. ... che esiste un precisa legge - chiaramente violata - sul bilinguismo (ma non eravamo solo noi "italiani", furbi, imbroglioni e un po' pasticcioni, quelli irrispettosi della legge? ;D) ... che alla fine non si può essere così ingenui da non capire che dietro c'è un preciso progetto ... politico della SVP... che, x carità, si può anche legittimamente condividere ... ma non far finta di non vedere, nascondendosi dietro il fatto che "Wilder See" è più bello di "Lago Selvaggio"   ;)
Titolo: Re: politica AVS
Inserito da: Guido - 19/09/2011 12:36
I miei 2 cents: l'a.a. è bilingue e bilingue deve essere. Nei luoghi pubblici si deve sapere e parlare l'italiano con chi lo richiede, idem per i toponimi, questo in teoria da aosta a canicattì passando per salorno. Questo è indipendente da tutto, si chiama legge, si chiama sovranità popolare, è insito nell'idea di stato e nello spirito, della tanto citata a ca**o, costituzione. E' a mio occhio altrettanto ovvio che chiunque abbia il diritto di difendere con i denti la propria cultura e tradizione, io ad esempio vengo da una città multietnica dove al contrario sono gli "ospiti" che non sanno una parola d'italiano e non rispettano regole, cultura e tradizione del luogo, nè tantomeno abbiamo saputo difenderle,nessuno più tra i giovani sa il dialetto o la storia (così ricca) della città.... tanto che in meno di 30 anni la nostra "cultura e tradizione" è stata spazzata via con un battito d'ali in favore di una demenziale politca d'accoglienza che accetta e giustifica tutto; per dire che da noi i cartelli di non "sporcare" nei parchi sono in arabo e in italiano... E' ovvio che uno in casa propria parli come gli pare e faccia ciò che più gli aggrada come è ovvio che gli possano stare sulle balle gli italiani come i terroni per le più svariate ragioni o anche senza alcuna ragione, ma è altrettanto ovvio, a mio avviso, che se la popolazione alto-atesina non si trovasse bene con la sua appartenenza allo stato italiano dovrebbe andare nella direzione della secessione e cercare l'indipendenza e lo stato italiano gliela dovrebbe anche concedere.
Titolo: Re: politica AVS
Inserito da: pianmasan - 19/09/2011 19:07
In effetti la mie parole "chiusura mentale" a freddo poi capisco che potrebbero essere offensive...
Rientro.
Io non mi sono mica offeso, Herman. Ho spiegato più su che la richiesta di Jochanan, dal quale è partita questa interessante discussione, non mi sembra da condannare. Tutto qui. Che poi qualcuno ottemperi a questa richiesta facilmente, per amore o per interesse, mentre qualcun'altro per menefreghismo o per "antipatia", se posso dire così, non lo faccia, è un altro discorso, molto più ampio, al quale non tutti, io per primo, sono preparati. Le altre considerazioni sull'ondata globalizzante - alla quale, se ho ben capito le sue parole, ha fatto cenno anche Guido - sono soltanto una mia opinabile visione della società futura.
Riesco.
Titolo: Re: politica AVS
Inserito da: jochanan - 24/09/2011 10:24
posto qui la mail all'AVS  tradotta in italiano.

Cari signori è giusto sappiate cosa mi è capitato lo scorso agosto quando ero a 1/2 dell' Hufeisentour. Oggi il mio tedesco non è buono, ma una volta era meglio. MI sono fermato in un rifugio dove ero già stato. Il rif. era uguale, i gestori no. Non conoscevano l'italiano, solo qualche parola. Ok passo al tedesco. Ma non capivo quasi nulla di quel che mi dicevano. Il dialetto lo capisco un po', ma non quello.
Anche loro avevano difficoltà a capirmi. però quando mi capitava di scambiare qualche parola con alpinisti di lingua tedesca quasi tutti dicevano che non parlavo tanto male.
Sono sicuro che in A.A: viene studiato l'italiano, e che il tedesco è quello letterario.
Non voglio credere che si rifiutassero di collaborare.
Faccio notare che la mia famiglia ha passato molti anni in estate in Suedtirol..
Adesso sono anziano, ma questo non mi era mai capitato
vostro...

vediamo se e cosa rispondono. Vi terrò informati
Titolo: Re: politica AVS
Inserito da: AGH - 24/09/2011 10:27
posto qui la mail all'AVS  tradotta in italiano.

Cari signori è giusto sappiate cosa mi è capitato lo scorso agosto quando ero a 1/2 dell' Hufeisentour. Oggi il mio tedesco non è buono, ma una volta era meglio. MI sono fermato in un rifugio dove ero già stato. Il rif. era uguale, i gestori no.

ora non conosco la zona e non so se ci sono altri rifugi, nel caso non hai specificato quale?
Titolo: Re: politica AVS
Inserito da: jochanan - 25/09/2011 14:00
non volevo puntare il dito troppo chiaramente. Se vogliono, in base a quanto ho scritto sono in grado di risalire...
Titolo: Re: politica AVS
Inserito da: jochanan - 26/09/2011 20:22
Citazione
Egregio Signor .........,

grazie per la Sua informazione e Le posso confermare, che questo fatto ci dispiace. Posso chiederLe di quale rifugio si tratta, solo per sapere se è dell'Alpenverein o no.

Distinti saluti

Gislar Sulzenbacher
Direttore sede centrale

Italiano perfetto, eh, loro mica sono ignoranti....
Ho dato ulteriori dati generici perchè individuino il rifugio, ma già dalla mia e-mail auf Deutsch dovevano capire: avevo detto: a 1/2 percorso, gestori cambiati... a meno che impadronendosi anche della gestione dei rifugi non li abbiano cambiati tutti...
Ho pure aggiunto che si trattava solo di ignoranza e non altro.
Titolo: Re: politica AVS
Inserito da: AGH - 26/09/2011 20:58
non volevo puntare il dito troppo chiaramente. Se vogliono, in base a quanto ho scritto sono in grado di risalire...

se si fa, legittimamente, una rimostranza, penso sia utile indicare con esattezza luogo e circostanze. Anche per dare modo "all'accusato" eventualmente di difendersi o ribattere al meglio :) E se ci sono problemi di provi rimedio.
Titolo: Re: politica AVS
Inserito da: Mau - 26/09/2011 21:55
Italiano perfetto, eh, loro mica sono ignoranti....
Ho dato ulteriori dati generici perchè individuino il rifugio, ma già dalla mia e-mail auf Deutsch dovevano capire: avevo detto: a 1/2 percorso, gestori cambiati... a meno che impadronendosi anche della gestione dei rifugi non li abbiano cambiati tutti...
Ho pure aggiunto che si trattava solo di ignoranza e non altro.

" ... Ho dato ulteriori dati generici perchè individuino il rifugio, ma già dalla mia e-mail auf Deutsch dovevano capire ..."
Un famoso proverbio afferma che «non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire».   ;D

Titolo: Re: politica AVS
Inserito da: Claudia - 26/09/2011 22:53
se si fa, legittimamente, una rimostranza, penso sia utile indicare con esattezza luogo e circostanze. Anche per dare modo "all'accusato" eventualmente di difendersi o ribattere al meglio :) E se ci sono problemi di provi rimedio.
idem, se l'"accusa" è vera non vedo il motivo di non dire il nome!
Titolo: Re: politica AVS
Inserito da: AGH - 27/09/2011 08:59
idem, se l'"accusa" è vera non vedo il motivo di non dire il nome!

capisco la giusta prudenza nel pubblicare lamentele su un forum pubblico (grazie), c'è in giro gente molto permalosa e con la querela facile... :P Nel caso della lettera privata invece il nome si poteva fare per dar modo al gestore di fare eventualmente un controllo, e all'accusato di poter ribattere. Magari quel giorno aveva le palle girate  :)
Titolo: Re: politica AVS
Inserito da: Claudia - 27/09/2011 20:46
capisco la giusta prudenza nel pubblicare lamentele su un forum pubblico (grazie), c'è in giro gente molto permalosa e con la querela facile... :P Nel caso della lettera privata invece il nome si poteva fare per dar modo al gestore di fare eventualmente un controllo, e all'accusato di poter ribattere. Magari quel giorno aveva le palle girate  :)
sì infatti io intendevo nella lettera privata, non qui  :)
Titolo: Re: politica AVS
Inserito da: Sandro - 28/09/2011 13:57
Caro Johanan
Mentre voi trentini frequentate assiduamente le nostre montagne, anche noi sudtirolesi ci spostiamo volentieri nei fine settimana alla scoperta delle vostre. Da molti anni in compagnia di alcuni amici frequento in primavera ed in autunno le zone più temperate lungo il Garda ed in estate le Dolomiti del Brenta o delle Pale. Abbiamo soggiornato spesso anche nei vostri rifugi, nei quali ci siamo trovati quasi sempre molto bene. La qualità dei servizi non era sempre la stessa, ma in genere più che soddisfacente. La qualità dei servizi dei rifugi siti in Sudtirolo, è forse leggermente migliore ma non uniforme. In alcuni si mangia molto  bene, in altri le camere sono arredate in modo migliore, ma per me la funzione di un rifugio non è quella di un albergo. Come menù mi sono trovato ad esempio meglio in Piemonte lo scorso anno lungo l’alta via del Monviso. Ma tornando alla tua polemica, visto che parli dell’alta via di Sarentino da percorrere in sei giornate, di cui una sola, la terza in un rifugio di proprietà del CAI di Fortezza, mentre gli altri sono esercizi pubblici privati, non riesco a comprendere il problema. Conoscevo molto bene chi ha gestito negli anni ottanta e novanta il rifugio, poi non ci sono più tornato, ma alcuni amici di lingua italiana ci sono tornati spesso e non ho sentito nessuna lamentela. Qui l’Alpenverein non centra proprio per niente.
vedi: http://www.rifugio-forcella-vallaga.it/index.php

Saluti
Domenica scorsa siamo stati sul Bondone a far il giro delle tre cime, peccato che la visibilità non era buona.
Titolo: Re: politica AVS
Inserito da: Guido - 29/09/2011 12:01
Caro Johanan
Mentre voi trentini frequentate assiduamente le nostre montagne, anche noi sudtirolesi ci spostiamo volentieri nei fine settimana alla scoperta delle vostre. Da molti anni in compagnia di alcuni amici frequento in primavera ed in autunno le zone più temperate lungo il Garda ed in estate le Dolomiti del Brenta o delle Pale. Abbiamo soggiornato spesso anche nei vostri rifugi, nei quali ci siamo trovati quasi sempre molto bene. La qualità dei servizi non era sempre la stessa, ma in genere più che soddisfacente. La qualità dei servizi dei rifugi siti in Sudtirolo, è forse leggermente migliore ma non uniforme. In alcuni si mangia molto  bene, in altri le camere sono arredate in modo migliore, ma per me la funzione di un rifugio non è quella di un albergo. Come menù mi sono trovato ad esempio meglio in Piemonte lo scorso anno lungo l’alta via del Monviso. Ma tornando alla tua polemica, visto che parli dell’alta via di Sarentino da percorrere in sei giornate, di cui una sola, la terza in un rifugio di proprietà del CAI di Fortezza, mentre gli altri sono esercizi pubblici privati, non riesco a comprendere il problema. Conoscevo molto bene chi ha gestito negli anni ottanta e novanta il rifugio, poi non ci sono più tornato, ma alcuni amici di lingua italiana ci sono tornati spesso e non ho sentito nessuna lamentela. Qui l’Alpenverein non centra proprio per niente.
vedi: http://www.rifugio-forcella-vallaga.it/index.php

Saluti
Domenica scorsa siamo stati sul Bondone a far il giro delle tre cime, peccato che la visibilità non era buona.


lungi da me polemizzare con le autorità A.A. o Suedtirol, ma mi è successo questo. Nel mio giro sui monti sarentini ho trovato un rif.  come l'avevo lasciato l'anno scorso ristruttorato benissimo con i fondi UE. MA la gestione era cambiata. Nessuno dei gestori conosceva l'italiano, salvo qualche parola, e peggio, non conoscevano neanche il tedesco! Ora il sottoscritto una volta il tedesco lo sapeva benino, e l'anno scorso aveva pure fatto un ripasso. Tutti i tedeschi o suedtiroler con cui ho detto 1/2 discorso mi hanno confermato che non ero male. Ma nè io capivo cosa mi dicevano nè ancor peggio quelli capivano bene quello che io dicevo loro. Evidentemente il dialettaccio suedtiroler era la loro quasi unica lingua. Sospetto che il guaio sia opera della Provincia Autonoma che ha requisito tutti i rifugi siti in A.A. e non ha rinnovato la convenzione con i gestori, mettendo al posto dei vecchi... boh? Oltretutto pare che non vogliano rimborsare al CAI le spese straordinarie/migliorative che ha anche effettuato. In genere stimo i tirolesi, alcuni sono stati anche amici di famiglia, ma mi pare che ora esagerino in rivalse


magari bisognava leggere un po' meglio il topic, per avere info un po' più aggiornate  ::) visto che i rifugi in concessione al cai sono tornati alla provincia di BZ e su ciò verte un aspra polemica tra provncia e cai.
Titolo: Re: politica AVS
Inserito da: Sandro - 29/09/2011 19:50
Da quel che ho letto, i contratti con i vecchi gestori dei rifugi in concessione al CAI, sono stati rinnovati per l’anno in corso. Per il 2012 si spera di trovare una soluzione ragionevole, che accontenti in parte le sezioni dal cai, i gestori, l’avs e la provincia (forse una gestione comune dei 25 rifugi e uno scambio con un altro rifugio per il rifugio Bolzano).

Comunicato stampa della provincia
http://www.provinz.bz.it/agenzia-ambiente/service/attualita.asp?_action=201&aktuelles_action=4&aktuelles_article_id=348357 (http://www.provinz.bz.it/agenzia-ambiente/service/attualita.asp?_action=201&aktuelles_action=4&aktuelles_article_id=348357)
Gestore riconfermato:
http://www.altoadige-suedtirol.it/infoturismo/rifugi/zona.php?compr=bolzano (http://www.altoadige-suedtirol.it/infoturismo/rifugi/zona.php?compr=bolzano)

Il tema è complesso, ma spero che si trovi una soluzione condivisa. Se i toni nazionalistici si abbassano forse è possibile trovare anche una soluzione ragionevole per la segnaletica di montagna.
Il tema della toponomastica accende di più gli animi tra chi non frequenta assiduamente la montagna, per chi si muove spesso, conta di più una buona segnaletica chiara ed evidente.
La montagna dovrebbe unire e non dividere.!!
Titolo: Re: politica AVS
Inserito da: AGH - 29/09/2011 20:19
Il tema della toponomastica accende di più gli animi tra chi non frequenta assiduamente la montagna, per chi si muove spesso, conta di più una buona segnaletica chiara ed evidente.
La montagna dovrebbe unire e non dividere.!!

ma infatti, queste polemiche cretine sono sollevate puntualmente dai politici, la gente seria che va in montagna se ne sbatte di queste scemenze, al massimo chiede una segnaletica decente :)
Titolo: Re: politica AVS
Inserito da: Mau - 29/09/2011 20:26
Se i toni nazionalistici si abbassano forse è possibile trovare anche una soluzione ragionevole per la segnaletica di montagna.
La montagna dovrebbe unire e non dividere.!!
Se i toni nazionalistici si abbassano forse è possibile trovare anche una soluzione ragionevole per la segnaletica di montagna ... d'accordissimo con te, ma non facciamo gli struzzi che mettono la testa sotto la sabbia ... chi è che OGGI (non 30 anni fa o 100 anni fa ...) accende i toni nazionalistici in Alto Adige? ;D
La montagna dovrebbe unire e non dividere.!! anche su questo punto, d'accordissimo con te ... il punto vero è che una certa parte prende a pretesto e strumentalizza temi "montani" per cavalcare altre battaglie ... ??? Certo anche a me, quando vado in montagna in Alto Adige, come escursionista, interessa solamente una buona segnaletica e posso pure imparare a memoria che "Wilder See" vuol dire "Lago Selvaggio" e non perdere il sentiero x questo, e far finta di niente, ma siccome ho lo strano difetto di pormi domande ... vado un po' più in là col ragionamento e non riesco ad essere solamente un "escursionista puro", facendo finta che i cartelli - ovviamente quelli in italiano - scompaiano per qualche strano fenomeno o che quello che è successo a Jochanan sia solo un caso fortuito ... senza voler per questo "accendere il fuoco" - ci pensano già gli altri - credo che alla fine questo nostro (per "nostro" intendo delle persone di madre lingua italiana) approccio alla questione sempre così buonista, non paghi ...  :D
Titolo: Re: politica AVS
Inserito da: Sandro - 30/09/2011 13:33
Da mistilingue, di padre trentino e madre sudtirolese non mi sono mai posto il problema dell’orientamento sui  sentieri di montagna e sulle cime, in base alle denominazione del Tolomei. Le mie mete le ho sempre denominate con il toponimo conosciuto localmente in lingua tedesca. Sia per rispetto per la realtà locale e sia per praticità, se si chiedeva un’informazione ad un malgaro o in maso, pochi conoscevano l’indicazione nella seconda lingua. Tra i sudtirolesi di lingua italiana che frequentano assiduamente la montagna, sono pochi pure quelli che conoscono gran parte dei toponimi rinominati dal Tolomei. Alcuni toponimi, tra le cime più importanti si sono diffusi, ma molti sono caduti nel dimenticatoio, neppure i più accesi nazionalisti li conoscono.
Se il tema fosse stato affrontato subito dopo il secondo conflitto mondiale, come è stato fatto da voi in Trentino con i toponimi mocheni oppure con quelli della valle d’Aosta, il tema oggi non avrebbe quel peso.
Per depotenziare la problematica è stata nominata una commissione prefettizia, che ha individuato circa 1.500 toponimi di montagna diffusi e d’uso quotidiano, tratti dal prontuario del Tolomei. Il nostro presidente della provincia, non soddisfatto del compromesso ha chiesto di toglierne alcuni, la problematica è ancora materia di contrattazioni con il ministro agli affari regionali.  Per fortuna il tema ora si è spostato sul tipo di cartello, di legno in larice come fino ad ora in uso, oppure in metallo con scritte nere su sfondo giallo e con pittogrammi per indicare la meta (rifugio, malga, funivia, ecc.).
Per me ognuno può chiamare la propria cima con il nome che gli è più caro ( la denominazione ufficiale potrebbe limitarsi a quella originale)  e i sudtirolesi di madrelingua italiana dovrebbero potersi sentirsi in casa (senso di Heimat), senza dover ricorrere al prontuario del Tolomei e essere costretti a difendere i simboli del dominio storico che li hanno accompagnati quando si sono traferiti in questa terra. E’ qui secondo me che sta il nocciolo del problema, per gli altri sia per voi trentini che per gli ospiti italiani, cechi, polacchi, spagnoli, inglesi ecc. il problema è influenente.
Tornado però al tema centrale dei topic precedenti, sono senz’altro d’accordo della assoluta necessità di dover garantire un equo trattamento di tutti gli ospiti negli esercizi pubblici. La conoscenza della lingua italiana ed inglese dovrebbe essere garantita ed ognuno dovrebbe sentirsi a proprio agio nel rispetto della propria provenienza.
Titolo: Re: politica AVS
Inserito da: pianmasan - 17/10/2011 11:53
Lungi da me rinfocolare le polemiche.
Durante il soggiorno presso "l'hotel Tappeiner" di Merano (tutto gratis, servizio eccellente, ma solo cucina dietetica, una sera mi hanno anche tagliato i capelli senza spese aggiuntive  ;D ;D), ho avuto modo di leggere un po' di storia dell'Alto-Adige. Seguendo la presente discussione, alla quale ho partecipato con alcun interventi, mi ero ripromesso di aggiornarmi su questo argomento. A chi ne fosse interessato consiglio come lettura propedeutica, i due volumi di Klaus Gatterer (1924-1984) "Bel paese brutta gente" e "Italiani maledetti maledetti austriaci", tra l'altro ben scritti dal punto di vista puramente letterario.
Al termine del ciclo di letture, che mi accompagneranno nella convalescenza, le mie impressioni.
Titolo: Re: politica AVS
Inserito da: radetzky - 17/10/2011 13:28
A chi ne fosse interessato consiglio come lettura

già che ci sei leggiti anche questo:
http://www.libritrentini.it/index.php?cPath=37&sort=3a&filter_id=28 (http://www.libritrentini.it/index.php?cPath=37&sort=3a&filter_id=28)

testo molto rigoroso e basato esclusivamente sulla documentazione storica
Titolo: Re: politica AVS
Inserito da: pianmasan - 17/10/2011 13:47
già che ci sei leggiti anche questo:
http://www.libritrentini.it/index.php?cPath=37&sort=3a&filter_id=28 (http://www.libritrentini.it/index.php?cPath=37&sort=3a&filter_id=28)

testo molto rigoroso e basato esclusivamente sulla documentazione storica
Appena posso muovermi, vado ad acquistarlo. Grazie.
Titolo: Re: politica AVS
Inserito da: jochanan - 17/10/2011 14:50
mi  tocca reintervenire. Tempo fa ho letto un articolo su un giornale locale (natuerlich, auf Deutsch) che diceva bene del museo di S.Michele. Ma MA lamentava che le didascalie fossero in italiano. OK OK. MA allora come la mettiamo col museo di Moessner nel castello di BZ dove POCHE didascalie sono bilingui? E lo stesso vale per le antiche chiese dal Winschgau... 2 pesi e forse non 2 misure, ma 1 e 1/2 si....
Attenzione: dati di alcuni anni fa per cui non metto la mano sul fuoco per l'oggi
Titolo: Re: politica AVS
Inserito da: AGH - 17/10/2011 15:06
mi  tocca reintervenire. Tempo fa ho letto un articolo su un giornale locale (natuerlich, auf Deutsch) che diceva bene del museo di S.Michele. Ma MA lamentava che le didascalie fossero in italiano. OK OK. MA allora come la mettiamo col museo di Moessner nel castello di BZ dove POCHE didascalie sono bilingui? E lo stesso vale per le antiche chiese dal Winschgau... 2 pesi e forse non 2 misure, ma 1 e 1/2 si....

(http://www.girovagandointrentino.it/puntate/2004/primavera/s_michele/images/stube.jpg)

il Museo di S. Michele è bellissimo. Non mi ricordo come fossero le didascalie ma a mio parere dovrebbero essere, e non solo al Museo di S. Michele, almeno trilingue, cosa che purtroppo in italia non sempre accade. Spesso c'è solo l'italiano... oppure un testo lungo in italiano e uno striminzito in tedesco o inglese. Meno male che siamo una regione turistica...  ;D
Titolo: Re: politica AVS
Inserito da: ellek - 17/10/2011 21:26
già che ci sei leggiti anche questo:
http://www.libritrentini.it/index.php?cPath=37&sort=3a&filter_id=28 (http://www.libritrentini.it/index.php?cPath=37&sort=3a&filter_id=28)


per chi ha voglia di leggersi qualcosa sull'alto adige-sud tirolo due libri che a me eran piaciuti molto son questi.
- sebastiano vassalli - sangue e suolo
- sud tirolo italia il calicanto di magnago - riccardo dello sbarba

diversi non solo per epoca (il primo della metà degli anni ottanta e il secondo del 2006) ma per il punto di vista dell'autore. vassalli analizza il sofisticato meccanismo di apartheid degli italiani in alto adige, vent'anni dopo dello sbarba in tanti brevi racconti parla di convivenza (inutile aggiungere quale preferisco!).
un saluto


Titolo: Re: politica AVS
Inserito da: Sandro - 18/10/2011 18:25
Sono molte le pubblicazioni uscite negli ultimi anni che trattano di questo tema, ne cito due molto  interessanti:

„Eva dorme“ di Francesca Melandri - Mondadori

Eva è una quarantenne altoatesina, una donna libera e affermata nella sua professione di PR. Alla vigilia di Pasqua riceve una inattesa comunicazione da Reggio Calabria. Vito è molto malato e vorrebbe vederla per un’ultima volta. Ma chi è Vito? È un carabiniere che ha prestato servizio per anni in Alto Adige. Anni cupi, di tensione, di attentati, quelli di fine Sessanta. Anni che non impedirono l’amore tra uno smarrito giovane carabiniere italiano e una ragazza madre altoatesina, una giovane cuoca, Gerda, sorella di un terrorista e mamma di Eva. Vito è l’unico uomo che Eva abbia mai sentito come possibile padre. Ma perché è tornato in Calabria? Che cosa è stato del grande, struggente, forse impossibile amore tra lui e Gerda? Per Eva è arrivato il momento di sapere.

Lucio Giudiceandrea
“SPAESATI”
Italiani in Südtirol – Edizioni Raetia
 
Il “disagio degli italiani” è uno dei temi dominanti nel dibattito politico in Alto Adige. Un “disagio” che la maggior parte degli osservatori considera il risultato della politica revanscista attuata dal partito di raccolta dei sudtirolesi. Senza dimenticare le responsabilità della Südtiroler Volkspartei, questo volume propone un'interpretazione radicalmente diversa. Esso ricerca le cause dell'attuale condizione di debolezza del gruppo altoatesino analizzando scelte e comportamenti del mondo politico e dalla società italiana. Lo Stato, i governi, le diverse tradizioni politico-culturali, la scuola, l'informazione: sono questi i soggetti che hanno guidato e accompagnato la comunità italiana nei decenni in cui si costruiva in questa terra il sistema dell'autonomia. E' alle loro azioni e alle loro omissioni che bisogna guardare per spiegare le difficoltà del presente.
“Spaesati – Italiani in  Südtirol” è un libro scritto da un altoatesino per gli altoatesini. Un invito argomentato e appassionato a riflettere sulle manchevolezze e sulle insufficienze della nostra storia, perché solo conoscendo i nostri errori potremo, in futuro, evitarli.
 
Ultimamente ho letto una guida escursionistica con accenni storici su tutti i percorsi sulla val Venosta, che mi è piaciuta molto (edita in lingua tedesca): “Schüttelbrot und Wasserwosser” Rotpunkt Verlag
Titolo: Re: politica AVS
Inserito da: Oma - 19/10/2011 10:19
Sono molte le pubblicazioni uscite negli ultimi anni che trattano di questo tema, ne cito due molto  interessanti:

„Eva dorme“ di Francesca Melandri - Mondadori

Eva è una quarantenne altoatesina, una donna libera e affermata nella sua professione di PR. Alla vigilia di Pasqua riceve una inattesa comunicazione da Reggio Calabria. Vito è molto malato e vorrebbe vederla per un’ultima volta. Ma chi è Vito? È un carabiniere che ha prestato servizio per anni in Alto Adige. Anni cupi, di tensione, di attentati, quelli di fine Sessanta. Anni che non impedirono l’amore tra uno smarrito giovane carabiniere italiano e una ragazza madre altoatesina, una giovane cuoca, Gerda, sorella di un terrorista e mamma di Eva. Vito è l’unico uomo che Eva abbia mai sentito come possibile padre. Ma perché è tornato in Calabria? Che cosa è stato del grande, struggente, forse impossibile amore tra lui e Gerda? Per Eva è arrivato il momento di sapere.

Ho letto questo libro tempo fa e mi è piaciuto molto, ora lo sto rileggendo ...
invio il link dell'intervista alla Melandri http://www.misteriditalia.it/altoadige/IntervistaMelandri.pdf

Già che son qua ne approffitto per allegare questa foto, fatta domenica, non lungo un sentiero ma in centro del paese dove da anni vado in vacanza ... dopo la ristrutturazione del Municipio, la nuova tabella ... mi dispiace un po' non conoscere il significato di tutte le "indicazioni" ... :)
Titolo: Re: politica AVS
Inserito da: pianmasan - 19/10/2011 10:31
Ho letto questo libro tempo fa e mi è piaciuto molto, ora lo sto rileggendo ...
invio il link dell'intervista alla Melandri http://www.misteriditalia.it/altoadige/IntervistaMelandri.pdf

Già che son qua ne approffitto per allegare questa foto, fatta domenica, non lungo un sentiero ma in centro del paese dove da anni vado in vacanza ... dopo la ristrutturazione del Municipio, la nuova tabella ... mi dispiace un po' non conoscere il significato di tutte le "indicazioni" ... :)

Molto interessante l'intervista, grazie.
Titolo: Re: politica AVS
Inserito da: Guido - 19/10/2011 11:14
Già che son qua ne approffitto per allegare questa foto, fatta domenica, non lungo un sentiero ma in centro del paese dove da anni vado in vacanza ... dopo la ristrutturazione del Municipio, la nuova tabella ... mi dispiace un po' non conoscere il significato di tutte le "indicazioni" ... :)

Ecco, a prescindere delle ragioni altoatesine o italiane che possono essere più o meno legittime e se ne può discutere, questo idealmente non è tollerabile, così come nei sentieri; cioè nel privato ok, ognuno è libero, ma nella cosa pubblica siamo ancora in italia, che piaccia o meno.
Titolo: Re: politica AVS
Inserito da: Mau - 19/10/2011 11:21
Ecco, a prescindere delle ragioni altoatesine o italiane che possono essere più o meno legittime e se ne può discutere, questo idealmente non è tollerabile, così come nei sentieri; cioè nel privato ok, ognuno è libero, ma nella cosa pubblica siamo ancora in italia, che piaccia o meno.

 :D :D :D :D :D :D :D :D :D :D
Titolo: Re: politica AVS
Inserito da: Sandro - 19/10/2011 19:14
@ Oma: Il cartello raffigurato nell’immagine indica le sale che sono ubicate nel palazzo sito nel comune di Naz Sciaves, ma potrebbe essere anche altrove in AA. Credo che la sala sia dedicata a Hans Heinrich Hansen, presidente della FUEV (federazione delle minoranze nazionali europee), per il suo impegno per le minoranze linguistiche. Per l’indicazione dell’ufficio turistico si è scelto una lingua neutra, per quella del medico una dicitura bilingue, mentre per le altre sedi delle associazioni di lingua tedesca  (coro, associazione degli anziani e poligono di tiro) si è optato per il  loro nome proprio. Niente di scandaloso, qui non si perderà nessun turista.
Tra i sudtirolesi di entrambi gruppi linguistici si è diffuso almeno il bilinguismo passivo, ognuno parla la propria lingua e capisce quella dell’altro. Nelle sedi istituzionali, così come nelle associazioni si opta sempre più per questo tipo di bilinguismo passivo, le lunghe traduzioni annoiano il pubblico e non si finisce più.


Titolo: Re: politica AVS
Inserito da: Mau - 19/10/2011 19:29
@ Oma: Il cartello raffigurato nell’immagine indica le sale che sono ubicate nel palazzo sito nel comune di Naz Sciaves, ma potrebbe essere anche altrove in AA. Credo che la sala sia dedicata a Hans Heinrich Hansen, presidente della FUEV (federazione delle minoranze nazionali europee), per il suo impegno per le minoranze linguistiche. Per l’indicazione dell’ufficio turistico si è scelto una lingua neutra, per quella del medico una dicitura bilingue, mentre per le altre sedi delle associazioni di lingua tedesca  (coro, associazione degli anziani e poligono di tiro) si è optato per il  loro nome proprio. Niente di scandaloso, qui non si perderà nessun turista.
Tra i sudtirolesi di entrambi gruppi linguistici si è diffuso almeno il bilinguismo passivo, ognuno parla la propria lingua e capisce quella dell’altro. Nelle sedi istituzionali, così come nelle associazioni si opta sempre più per questo tipo di bilinguismo passivo, le lunghe traduzioni annoiano il pubblico e non si finisce più.
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Titolo: Re: politica AVS
Inserito da: danieled - 19/10/2011 19:44
Ecco, a prescindere delle ragioni altoatesine o italiane che possono essere più o meno legittime e se ne può discutere, questo idealmente non è tollerabile, così come nei sentieri; cioè nel privato ok, ognuno è libero, ma nella cosa pubblica siamo ancora in italia, che piaccia o meno.

quoto al 2000 %
Titolo: Re: politica AVS
Inserito da: danieled - 19/10/2011 19:49
@ Oma: Il cartello raffigurato nell’immagine indica le sale che sono ubicate nel palazzo sito nel comune di Naz Sciaves, ma potrebbe essere anche altrove in AA. Credo che la sala sia dedicata a Hans Heinrich Hansen, presidente della FUEV (federazione delle minoranze nazionali europee), per il suo impegno per le minoranze linguistiche. Per l’indicazione dell’ufficio turistico si è scelto una lingua neutra, per quella del medico una dicitura bilingue, mentre per le altre sedi delle associazioni di lingua tedesca  (coro, associazione degli anziani e poligono di tiro) si è optato per il  loro nome proprio. Niente di scandaloso, qui non si perderà nessun turista.
Tra i sudtirolesi di entrambi gruppi linguistici si è diffuso almeno il bilinguismo passivo, ognuno parla la propria lingua e capisce quella dell’altro. Nelle sedi istituzionali, così come nelle associazioni si opta sempre più per questo tipo di bilinguismo passivo, le lunghe traduzioni annoiano il pubblico e non si finisce più.

Secondo me il principio non è che nessuno comunque si perderà anche se sono in lingua tedesca... Trovo comunque (come dice molto bene guido) doveroso che le indicazioni (visto che sono per i turisti e non per i locali che sapranno benissimo dove si trova il medico o la farmacia senza la necessità di una insegna) siano in lingua italiana. Parimenti sennò, in ogni comune d'Italia potrebbero essere nel dialetto locale... sarebbe la medesima cosa! e non sarebbe giusto.
Titolo: Re: politica AVS
Inserito da: Sandro - 19/10/2011 22:03
Forse non sono stato abbastanza chiaro, anche se trovo un poco ridicolo dilungarci su un cartello all’esterno di un caseggiato. L’insegna che indica la direzione per arrivare all’ufficio turistico è in inglese, lingua neutra comprensibile dalla maggior parte dei turisti. Gli  esercizi alberghieri di queste località hanno sempre più turisti provenienti dalla repubblica ceca e dagli stati baltici, come da voi sul Bondone con i polacchi e con loro si parla l’inglese. L’insegna del medico di famiglia è bilingue, mentre le insegne delle associazioni sono denominate nei nomi propri dato che sono frequentate da cittadini di madrelingua tedesca.
Direi di concludere questa assurda discussione su questi cartelli.

Tornando al libro di Francesca Melandri, “Eva dorme”, mi permetto di consigliarne la lettura, l’ho letto più di un anno fa e mi era piaciuto. La scorsa settimana l’autrice ha girato per l’AA e ho assistito ad una serata nella quale si è discusso sulla sua pubblicazione.

Domani sera inizia il’IMS (International mountain summit) a Bressanone, il programma è vasto c’è ne per tutti i gusti, non si discute di cartelli ma di temi molto più importanti:
http://www.ims.bz/ (http://www.ims.bz/)
Titolo: Re: politica AVS
Inserito da: Claudia - 19/10/2011 22:42
Ecco, a prescindere delle ragioni altoatesine o italiane che possono essere più o meno legittime e se ne può discutere, questo idealmente non è tollerabile, così come nei sentieri; cioè nel privato ok, ognuno è libero, ma nella cosa pubblica siamo ancora in italia, che piaccia o meno.
d'accordo col guidone al 100%

Per l’indicazione dell’ufficio turistico si è scelto una lingua neutra, per quella del medico una dicitura bilingue, mentre per le altre sedi delle associazioni di lingua tedesca  (coro, associazione degli anziani e poligono di tiro) si è optato per il  loro nome proprio. Niente di scandaloso, qui non si perderà nessun turista.
...
le lunghe traduzioni annoiano il pubblico e non si finisce più.
a parte che di cose che annoiano ma bisogna sopportare è piena la vita quotidiana... se io come cittadino italiano turista volessi trovare il poligono di tiro?  ;D resto dell'idea che, per quanto in alto adige non si sentano italiani, non dovrebbero vedersi dei cartelli così. sui sentieri ormai ci ho fatto l'abitudine ma in paese...
Titolo: Re: politica AVS
Inserito da: xymox - 20/10/2011 16:10
Domani sera inizia il’IMS (International mountain summit) a Bressanone, il programma è vasto c’è ne per tutti i gusti, non si discute di cartelli ma di temi molto più importanti:
http://www.ims.bz/ (http://www.ims.bz/)

Se abitassi più vicino ci andrei sicuramente  :(
Titolo: Re: politica AVS
Inserito da: Guido - 20/10/2011 17:20
Forse non sono stato abbastanza chiaro, anche se trovo un poco ridicolo dilungarci su un cartello all’esterno di un caseggiato.

Direi di concludere questa assurda discussione su questi cartelli.


Sei stato chiarissimo, non ti preoccupare, ma non è che per forza debba essere d'accordo con te nè nel merito, nè nell'idea, e non lo è, o quantomeno non lo dovrebbe essere, nemmeno lo stato italiano, visto che comunque, per quanto si possano avere tutte le ragioni del mondo, l'Alto Adige è suolo italiano e bilingue, quindi le indicazioni devono essere in 2 lingue...non credo che sia uno smacco così grave alla vostra identità...e se lo è, vuol dire che non volete convivere con gli italiani, e se non volete convivere con gli italiani, non so,  iniziate a dirlo apertamente e ad adoperarvi chennesò per riunirvi all'austria o per una totale autonomia. 

In termini di autonomia, identità etc. etc. vorrei vedere se uno andasse a Alleghe e trovasse tutto scritto in veneto stretto....

P.S. trovo oltretutto maleducato e supponente nei confronti dei propri interlocutori liquidare la questione come "assurda" e "ridicola".
Titolo: Re: politica AVS
Inserito da: Mau - 20/10/2011 19:51
Sei stato chiarissimo, non ti preoccupare, ma non è che per forza debba essere d'accordo con te nè nel merito, nè nell'idea, e non lo è, o quantomeno non lo dovrebbe essere, nemmeno lo stato italiano, visto che comunque, per quanto si possano avere tutte le ragioni del mondo, l'Alto Adige è suolo italiano e bilingue, quindi le indicazioni devono essere in 2 lingue...non credo che sia uno smacco così grave alla vostra identità...e se lo è, vuol dire che non volete convivere con gli italiani, e se non volete convivere con gli italiani, non so,  iniziate a dirlo apertamente e ad adoperarvi chennesò per riunirvi all'austria o per una totale autonomia. 
In termini di autonomia, identità etc. etc. vorrei vedere se uno andasse a Alleghe e trovasse tutto scritto in veneto stretto....
P.S. trovo oltretutto maleducato e supponente nei confronti dei propri interlocutori liquidare la questione come "assurda" e "ridicola".
Credo di aver detto già parecchio sull'argomento nelle pagine precedenti ... sono contento, però, di non essere una "mosca bianca" come credevo all'inizio ... ovviamente condivido assolutamente ogni riga  di quanto detto da Guido e qualche altro ...anche a me non è piaciuto quel  " ..Direi di concludere questa assurda discussione su questi cartelli ..." [/i ... è perfettamente legittimo pensarla diversamente, un po' meno questo "metodo" ... del resto quella di minimizzare la questione (sui cartelli SAT  si dice: si è vero, però sono toponimi nati come "tedeschi" e non vanno italianizzati ...; sui cartelli stradali e cittadini: sì, ma sono scritti solo in tedesco, perchè rivolti solo alla popolazione locale ;D ... insomma esiste sempre una spiegazione ... logica .. si dice ;D ... ma, ribadisco, non eravamo noi "italiani" un po' pasticcioni e soprattutto menefreghisti riguardo alle regole ed alla legge? .. mah ... :D
Poi su "... vorrei vedere se uno andasse a Alleghe e trovasse tutto scritto in veneto stretto...." .. forse non ci arriveremo ... ma qualcuno ci sta tentando ...  ;D

Titolo: Re: politica AVS
Inserito da: xymox - 20/10/2011 21:27
Tra i sudtirolesi di entrambi gruppi linguistici si è diffuso almeno il bilinguismo passivo, ognuno parla la propria lingua e capisce quella dell’altro.

se ti riferisci al tedesco e al ladino, non mi sembra corretto quello che dici.
Anche quest'inverno ero in un maso a villabassa e la signora più anziana della famiglia, parlava ovviamente il ladino ma non sapeva il tedesco.
Ho frequentato per 4 anni un maso a Valdaora, quelli il ladino non lo conoscevano e tanto meno padroni dei masi che ho frequentato in Val Venosta (Slingia e Vallelunga).
Secondo me la maggior parte di quelli che parlano ladino conosco il tedesco, ma non viceversa.
Questa è la mia esperienza, poi se tu vivi in quelle zone conosci la realtà meglio di me.
Titolo: Re: politica AVS
Inserito da: Sandro - 20/10/2011 23:58
Non intendevo offendere nessuno !
Per chi non vive in questi luoghi è difficile comprendere la problematica. In tutti i territori di confine la ricerca di una soluzione condivisa che accontenti le controparti  è necessaria e nello stesso faticosa.
Il problema della toponomastica si è trascinato dal dopoguerra fino ad ora, perché i tempi non erano maturi per chiudere questo capitolo. Ora si sta prospettando una soluzione, che implica rinunce da entrambi gli schieramenti.
La Commissione prefettizia e quella tra Durnwalder ed il ministro Fitto, sta giungendo ad una soluzione condivisa. Oramai anche il centro destra italiano, ha abbandonato una posizione oltranzista e cerca un compromesso ragionevole. Questa settimana sulla rivista dell’associazione degli imprenditori sudtirolesi è stata pubblicata un’intervista con il presidente del consiglio provinciale del PDL molto accorta.
@xymox: quando parlavo del bilinguismo passivo intendevo tra la lingua italiana e tedesca e nei settori più scolarizzati. Per spiegarmi meglio, nelle associazioni sportive, culturali o ricreative frequentate da entrambi i gruppi linguistici, ci si intende in questo modo. Ognuno parla la propria lingua e comprende quella dell’altro, le traduzioni distraggono ed annoiano il pubblico. Dopo tutti questi anni di apprendimento della seconda lingua è già un grosso risultato.
@Guido:  Un’ indicazione di una sede di un’associazione in lingua veneta ad Alleghe, non confonderebbe nessuno. La scorsa estate ho seguito l’alta via attorno al Monviso, in molte località e rifugi era appesa la bandiera occitana e alcune diciture erano in lingua d’òc. In valle d’Aosta i toponimi sono stati ripristinati nella forma francoprovenzale dal 1946  vedi : http://it.wikipedia.org/wiki/Italianizzazione_dei_toponimi_dei_comuni_in_Valle_d'Aosta
In valle dei Mocheni in Trentino sono stati pure ripristinati i nomi mocheni anche nelle frazioni e nessuno si è scandalizzato:
Dal libro "Lagorai" di Franco de Battaglia, ed. Zanichelli, una sintetica ma interessante descrizione della toponomastica del Lagorai e della Val dei Mocheni

Difendere la toponomastica mòchena

„Assorbiti i mòcheni e resili italiani non c’è più ragione per conservare dei toponimi tedeschi incompresi, molto più trattandosi di restituire nella maggior parte dei casi la dizione italiana originaria alla dizione tedesca sovrapposta”. Così proponeva Ernesto Lorenzi nella sua Toponomastica mòchena del 1930. E faceva seguire l’affermazione da uno schema che oggi riproduciamo proprio per le ragioni opposte a quelle che lo studioso suggeriva; perché testimoni senza equivoci il diritto della toponomastica mòchena ad esistere e perché evidenzi, ancora una volta, a quali risultati incredibili possa portare la passione nazionalistica in toponomastica quando si propone di togliere ad un popolo di minoranza l’anima delle sue parole e dei suoi luoghi. Il Lorenzi era discepolo e collaboratore di Ettore Tolomei e cercava di applicare in val dei Mòcheni la stessa politica che Tolomei conduceva in Alto Adige: fortunatamente con meno successo.
Oggi la toponomastica mòchena non corre pericolo, la coscienza di studiosi ed alpinisti è mutata. Ma non è male forse ribadire come il conservare e il valorizzare questi antichi toponimi pastorali alto-tedeschi costituisca una ricchezza per tutto il Lagorai, per tutta questa “vera montagna delle minoranze”.

Titolo: Re: politica AVS
Inserito da: xymox - 21/10/2011 08:19
@xymox: quando parlavo del bilinguismo passivo intendevo tra la lingua italiana e tedesca e nei settori più scolarizzati. Per spiegarmi meglio, nelle associazioni sportive, culturali o ricreative frequentate da entrambi i gruppi linguistici, ci si intende in questo modo. Ognuno parla la propria lingua e comprende quella dell’altro, le traduzioni distraggono ed annoiano il pubblico. Dopo tutti questi anni di apprendimento della seconda lingua è già un grosso risultato.

pensavo ti riferissi al ladino, perdon.
per quanto riguarda tedesco-italiano il discorso cambia e anche per la mia piccola esperienza posso dire che ormai la maggior parte parla italiano in modo discreto.
 ;)
Titolo: Re: politica AVS
Inserito da: Mau - 21/10/2011 11:23
Premesso che il confronto di idee - anche contrapposte - è sempre positivo, mi pare che legare le problematiche della toponomastica mochena, occitana, della Val d'Aosta - posso anche aggiungere quella cimbra della trentina Luserna e di altri paesi della Lessinia - a quella dell'Alto Adige sia un tantinello ;D forzato ... in tutti i luoghi citati, non ci sono dietro certo le  complesse problematiche dell'Alto Adige-Sud Tirol ... in quei luoghi ci sono certo spinte più che legittime (anzi auspicabili) alla conservazione della lingua, dei toponimi, delle tradizioni, della cultura - e solo in questo senso "autonomiste" -ma non sicuramente spinte secessioniste vere e proprie, nè un partito intero che le aveva  ;).. ha cavalcate,  non c'è una storia passata, ma anche recente, di contrapposizioni-discriminazioni, da una parte e dall'altra, ed anche di lutti ... insomma, secondo me, dietro l'aspirazione, x esempio, a conservare il toponimo mocheno e a non italianizzarlo c'è solamente la voglia di tenere vive le proprie radici territoriali ... lo stesso non credo che valga x l'Alto Adige-Sud Tirol ... dove la questione toponimi - in sè + che legittima e comprensibile (troppi danni ha fatto Tolomei) - riproposta oggi,, mi sembra solo un un pretesto per riaccendere un fuoco che invece oggi andrebbe solo spento ...
Titolo: Re: politica AVS
Inserito da: danieled - 21/10/2011 14:19
TEMO che "municipio" o "sala della filarmonica" non rientrino nei TOPONIMI in quanto edifici o luoghi deputati a questo oppure a quello.
Penso sia cultura mantenre il nome originale di un passo, un monte o una cima seppur con la doppia lingua, ma municipio e tutto il resto proprio NO.

Mi è successo qualche anno fa di andare a Bressanone in un bar e chiedere in italiano un caffè al barista. Si è girato dall'altra parte, ha servito alcuni clienti entrati dopo di me e poi tornando da me mi ha detto... WAS?

inequivocabile.
Titolo: Re: politica AVS
Inserito da: Sandro - 21/10/2011 17:37
@Mau :non è facile spegnere quei fuochi, rimane una brace accesa che bisogna domare o estinguere. Da quel che mi sembra di comprendere dal tuo intervento, non è solo la questione della toponomastica ad infastidirti  (finalmente vicina ad una soluzione) ma la controversa situazione storica degli ultimi decenni e l’aspirazione ad una autonomia totale o all’autodeterminazione. Sono aspirazioni legittime, che se portate avanti con equilibrio potranno portare ad un nuovo quadro istituzionale all’interno della comunità europea, ma senza nuovi confini !! L’ euro regione trentino-tirolese potrebbe essere una possibile via, mentre un annessione all’Austria è una delle possibilità più remote. In tutti i casi dovrà essere un soggetto costruito  insieme alle tre componenti linguistiche storiche e con i nuovi cittadini italiani dal passato migrante, che stanno alimentando anche da noi il flusso demografico. Io prediligo una maggiore autonomia e sono assolutamente contrario a nuovi confini.
Per ritrovare vigore e superare remore del passato e normative che sono servite a riparare i danni quali la proporzionale, è assolutamente necessario investire più energie nel miglior apprendimento della seconda lingua e ricercare nuove soluzioni per il futuro.

Ma tornando alla montagna e alla passione che ci accomuna, ieri sera nell’ambito della rassegna dell’IMS ho seguito la proiezioni di un film polacco (what happened on Pam Island) ambientato in Groenlandia. Faceva freddo nel documentario e anche tra il pubblico che assisteva  in piazza alla proiezione. Il documentario era interessante vedi : http://www.youtube.com/watch?v=5p_YftR4GHg

@ danieled : io al bar a Bressanone ci vado almeno una volta al giorno, forse ti sarà capitata una cameriera slovacca che non ti ha capito (oramai negli eserciti pubblici più della metà del personale proviene dalla Slovacchia e loro capiscono meglio il tedesco). Mi dispiace che si cada sempre in questi luoghi comuni.
Titolo: Re: politica AVS
Inserito da: Mau - 21/10/2011 19:17
Grazie mille, Sandro, x il trailer del documentario. :D
Sulla questione Alto Adige-Sud. Tirolo che un po' ;) ... ci divide amichevolmente, non penso di avere la preparazione storico-culturale x affrontarla in modo approfondito, nè questa è la sede ...Constato, però, soprattutto in Italia, ma non solo, una generale "corsa" a creare "autonomie" spesso fondate sul nulla, magari inventandosi, secondo me solo x differenziarsi da altri, comuni radici etniche e culturali, che non hanno alcun fondamento storico (questo non è il caso dell'Alto Adige) - ogni riferimento alla nostra attualità è puramente ... "voluto"  ;D ... (sono veneto, di Rovigo ;D) ... quasi sempre le radici comuni "inventate" scompaiono, guarda caso, se c'è da ricomprendere in questa "autonomia" una zona povera ...(quale è ad esempio il Polesine rispetto al resto del Veneto) eh..sì ...  le radici comuni valgono, ma solo se si è tutti ugualmente ricchi.. ;)... nell'epoca della globalizzazione, dove è gia difficile presentarsi al mondo come Stato, mi pare assurda questa corsa provinciale e di campanile ..sul termine "autonomia", poi, tutto sta ad intendersi ...nascosto dietro la parola  "autonomia" ci può essere tutto e il contrario di tutto ;D ...  qui dalle mie parti si sono proprio specializzati in questo! ... tornando all'Alto Adige, che, casualmente, è molto ricco rispetto a molte altre parti d'Italia, francamente, mi pare difficile immaginare una "autonomia" più spinta di quella attuale ... altrimenti, è meglio lasciar perdere termini ipocriti e chiamarla con il proprio nome ... ;D
Titolo: Re: politica AVS
Inserito da: jochanan - 24/10/2011 17:17
a questa diatriba vorrei aggiungere altri 2 commentini: ad alcune isole etniche si fa ormai respirazione bocca a bocca per mantenere la diversità -a scopo turistico in gran parte penso- Così a Sappada - Plodn, o a Giazza (Lessini). A Sappada mi par di ricordare che solo un 4-5 vecchie ricordano il dialetto, che era ormai farcito di termini altocadorini se non italiani. E allora? Cartelli bilingui di luoghi, e magari corsi per ragazzi a scuola, laddove sarebbe assai più utile se non altro un corso di tedesco e non di dialetto, e poi il museo etnografico, per far vedere che forse certi strumenti contadini, in parte erano simili a quelli fatti oltralpe.
Dove andremo a finire con questi criteri? Il Baffelan (Sengio Alto) è Bolf-felan = ... del lupo, ecc. e poi si sa anche nei Berici c'era una comunità tedesca con parroco tedesco... nel 1600, e qualche toponimo potrebbe...
Una cosa è una comunità cultural-linguistica viva, che va preservata e una cosa è buttare soldi dalla finestra.
Poi: certi metodi,speriamo del passato usati in A.A. (scrivo così perchè più corto) non vanno  affatto bene: mio padre avrebbe voluto acquistare una casetta per le vacanza nel bel paese dove andavamo da anni. Nisba! Nel paese avevamo  amici il medico, il farmacista, altre persone, mio padre e io parlavamo discretamente il tedesco, ma... Niente! La cosa gli è molto dispiaciuta e ha dovuto ripiegare altrove, (non TN) avendo a che fare con gente più gretta, chiusa, ecc.
Sommessamente mi permetto di dire: non è che dopo le grandi ingiustizie prevaricazioni e oppressioni italiane il pendolo che ormai oscilla dall'altra parte non segni un tempo un po' da apartheid?
Titolo: Re: politica AVS
Inserito da: Sandro - 25/10/2011 14:02
Quello delle seconde case, è un flagello che colpisce molte zone alpine. In Sudtirolo/AA, il lungimirante piano urbanistico provinciale di Benedikter, ha limitato i danni negli ultimi decenni, accompagnato sicuramente ad una fondata titubanza a vendere a degli estranei.
Negli ultimi anni purtroppo anche se in forma ridotta, il fenomeno si è propagato, con alcune ricadute negative per i residenti. Nell’alta Pusteria, in val Gardena e nei dintorni di Merano, sono sempre più gli alloggi venduti sia a italiani da fuori regione che a stranieri. Nonostante prezzi molto alti, nelle zone turistiche gli appartamenti si vendono ancora. Alle giovani coppie locali che non dispongono di grossi risparmi, non rimane che trasferirsi nei paesi limitrofi fuori delle valli, (a Laion per esempio per i gardenesi).
Non conosco i dati delle seconde case nel Trentino, ma ho visto paesi desolati ed abbandonati fuori stagione turistica in Veneto.
Per chi trasferisce la dimora abituale nella nostra provincia per altri motivi, il discorso cambia.
Molti si trasferiscono per motivi professionali, altri specialmente gli anziani per l’ottima assistenza sanitaria, altri per motivi diversi. Tra questi i più cercano un alloggio in affitto, alcuni acquistano e non sono in pochi.
Le immigrazioni dal territorio nazionale, sono sempre costanti, mentre aumentano quelle dei cittadini stranieri, attualmente più di quarantamila.
Ho vicini bergamaschi, romani, pugliesi, albanesi ben integrati, tutto dipende da come ci si pone, rispetto al territorio ed alla cultura locale.