Altra escursione "bellica" nel settore di Fanes/Ampezzo.
Meta: giro ad anello, partenza da Armentarola, salita all'alpe di Fanes per raggiungere, prima la cima di Furcia Rossa III, quindi scendere al Monte Castello con pernotto al Bivacco della Pace. Prosecuzione sulla linea di cresta con visita al Monte Casale, quindi al Monte Cavallo. Si tratta della prima linea austriaca che, come naturale prosecuzione del Vallon Bianco, dominava la Val Travenanzes dall'alto. Il giorno successivo, discesa appunto in Val Travenanzes, scendendo l'emozionante sentiero n.17 che precipita a valle per quasi 1000 mt. Quindi risalita della valle per ritornare a forcella Lagazuoi e scendere al Falzarego.
Accesso all'alpe di Fanes
Nei pressi di Malga Fanes, sguardo verso le cime di Ciampestrin, a destra; sul lato sinistro, sullo sfondo, il roccione squadrato è il Monte Castello, sotto il quale si trova addossato il Bivacco della Pace.
Prima, però, risaliamo il Vallon del Fosso per puntare alla Furcia Rossa III
In vetta alla Furcia Rossa III, sguardo verso nord
Dalla vetta, si deve scendere una parete attrezzata con scale e funi per qualche decina di metri, giungendo alla base del vallone:
in primo piano galleria di guerra austriaca; sullo sfondo, il Monte Castello e, a seguire, il Monte Casale
arrivo al Monte Castello e al sottostante Bivacco.
Retrospettiva dal Bivacco alla Furcia Rossa III scesa in precedenza
Proseguiamo la linea di cresta, verso il Monte Casale, lasciandoci alle spalle il Monte Castello
Qui i resti della stazione di arrivo della teleferica che riforniva questa postazione e la linea difensiva, dalla Val Badia.
Saliamo alla cima del Monte Casale
Qui si trovava un grande faro, incavernarto, che illuminava il "masarè" cioè il macereto sul rovescio della frontistante ma lontana Tofana di Rozes, dove italiani e austriaci si contendevano la zona.
La vista dal Casale verso le Tofane e il Masarè, cioè la zona di sfasciumi tra la Tofana di Rozes e quelle di Mezzo e di Dentro.
Da questa fotografia, scattata dalla punta di Fanis Sud in altra gita, si nota, al centro, il Monte Casale con l'evidente caverna nella quale si trovava il faro.
Guardando indietro, si può notare invece la sommità del Vallon Bianco, dove si possono notare le feritoie della galleria austriaca.
Infine, il Monte Cavallo, raggiungibile proseguendo oltre, sempre su sentiero di guerra: ma, non ora...
Alba dal Bivacco: il sole sorge sopra la punta Tre Scarperi
Ci incamminiamo verso il Monte Cavallo
Dalla vetta del Cavallo, panorama magnifico verso le creste di Fanes, la Torre Travenanzes e, lontano, la Civetta, a sinistra e la Marmolada, a destra.
Se non sbaglio, la foto avatar dell'utente DDT
Ritorniamo sui nostri passi per pochi minuti e incrociamo la forcella Casale da dove inizia la discesa "nell'abisso"
il sentiero, su rocce e ghiaie instabili, scende infatti ripidissimo, con pendenze anche di 40 gradi.
qui il sentiero visto dalla parte opposta della valle, cioè dalle Tofane: si tratta del colatoio su ghiaie rossastre tra le due cime, Casale e Cavallo
a metà del percorso, pressapoco dove si collocano quegli speroni, si trovano delle postazioni avanzate austriache, con caverne e resti interessanti
un coperchio di stufa austriaca: troppo pesante da portarsi a casa come cimelio...
Zona raramente percorsa, per i notevoli dislivelli e la ghiaia friabile: facile imbattersi in branchi di camosci.
Finalmente si giunge in Val Travenanzes: là in cima, al centro, il Monte Casale, da cui è iniziata la nostra discesa.
I bellissimi colori della Val Travenanzes
Anello veramente meritevole: se spezzato in 2 giorni, con pernottamento al bivacco, è impegnativo ma fattibile da un buon escursionista, con la soddisfazione di panorami magnifici.