Cima d’Auta Orientale 2620m: dalla Forcella del Medil (per la ferrata Paolin Piccolin) fino alla Forcella Pianezze per il Lago dei Neghèr.
Domenica 29/06 escursione ad anello nel solitario gruppo delle Cime d’Auta sopra Falcade.
Le Cime d’Auta sono due cime dolomitiche gemelle, occidentale 2610 m e orientale 2620 m, con vertiginose pareti che cadono a picco sull’abitato di Falcade.
Lasciata l’auto al rifugio Lagazzon q. 1350 m , alla forcella omonima (prendere la stretta stradina asfaltata che vi sale e che collega Caviola (Falcade) e Vallada Agordina, cercando, in direzione Vallada le evidenti tabelle, si prende la stradina bianca che conduce ad una vicina casa.
La stradina conduce alla Baita Col Mont (1h). Lì si devia a sx per il baita Giovanni Paolo I che si raggiunge poco dopo. Quindi si punta per sentiero verso la forcella del Medil (puntare al profondo e stretto intaglio e non ai ghiaioni sulla sx) dove si trova la tabella della ferrata Paolin Piccolin realizzata nel 1961 (2h) e in ottimo stato. La divertente ferrata permette di arrampicare a piacere e di uscire in forcella Medil, tra le cime d’Auta occidentale e orientale, dove si apre la vista della Marmolada (2.30 h) . Da lì si svolta a dx e si arrampica su cenge e lastroni - sempre su ferrata - verso la cima dell’Auta Orientale q. 2620 : dopo aver fatto un ultimo traverso ed aver incontrato la via normale che sale dal Lago dei Neghèr, si sale alla cima (2620 m - 3.30 h) con croce, libro di vetta e foto di due giovani alpinisti caduti.
Panorama a 360° sull’altipiano delle Pale di San Martino, sul Focobon, sul Mulaz a nord (parzialmente coperto l’Agner); a nord la Marmolada e tutte le più famose dolomiti, poi a est la Civetta e il Pelmo.
Si scende sul versante est, dalla via normale (tabelle) sempre aiutati da corde fisse nei punti più ripidi e ci si dirige con lungo saliscendi verso la forcella del Neghèr (5 h), con il bellissimo lago alpino poco più in basso (la foto non rende).
Dalla forcella del Neghèr si potrebbe rientrare da Col Mont verso forcella Lagazzon: oppure si può continuare per la successiva forcella Pianezze tra la Crepa Rossa e la cime di Pezze, per comodo sentiero scendendo verso il lago oppure su tracce su cresta in quota: sulla Crepa Rossa mi sono incrociato con un cornutissimo e pacifico stambecco, per niente impaurito.
Dalla forcella Pianezze q. 2000 (6 h) si potrebbe completare l’escursione, traversando a sud sotto le cime di Pezze, per arrivare alla forcella Valbona e quindi salire al Piz Zorlet q 2350 m, a picco su tutto l’agordino e a balcone sul Pelmo e la Civetta. In tutto il gruppo, le tabelle e i sentieri sono - diciamo - poco abbozzati ma in questa parte - in particolare - trovare gli attacchi dei sentieri è perlomeno difficoltoso…. dopo quindi un paio d’ore perse ad individuare invano l’inizio del sentiero per la forcella Valbona, (girovagando attorno a forcella delle Fontane e a cima Palazza) sono sceso a Lagazzon per un lungo e malagevole sentiero, invaso da pietre e erba (9 h).
Difficoltà: EE - EEA (portarsi la cartina! tabelle e segni un po’ sportivi)
Dislivello: 1500 m