Santa Polenta, è dura capirsi, giuro solennemente che me ne starò zitto e non tedierò più nessuno.
Nel caso di punture inosservate, cosa si può fare?
Niente, se non l'hai vista, la zecca, niente puoi fare
Di solito la zecca rimane attaccate per parecchie ore, quindi di solito la si vede il giorno dopo l'escursione...
...e quando la vedi, la stacchi.
Tento una riflessione finale; rigiuro che non tedio più nessuno.
Dai miei interessi personali e dalla mia esperienza professionale ho visto e penso questo:
-le zecche (nei limiti derivanti dall'altimetria e dalla copertura vegetazionale) sono ovunque; varia il grado di infestazione, ma non la loro presenza in assoluto;
-in media, la gente non ha la percezione di quanto sopra; anche chi ha avuto esperienza diretta, pensa che le zecche siano localizzate "in montagna"
-chi, escursionista, non si è mai accorto di niente, pensa sia tutta una manfrina remota
-la puntura della zecca è completamente indolore
-se la zecca viene staccata manualmente c'è una microlacerazione dei tessuti, se rimane il rostro c'è un canale aperto; mettendoci anche le reazioni allergiche e l'inoculo batterico indiretto, in questi casi il ponfo è sicuro, ma è anche sicuro che una zecca che si stacca da sola può non lasciare tracce
-anche nelle aree a rischio (tipo bellunese per TBE) non c'è, fortunatamente l'equazione puntura=malattia
-se camminare intorno a casa mia senza precauzioni vuol dire tirarne su almeno una, quante se ne portano dietro tutti questi che fanno il pic-nic qui intorno, con i bambini che scorazzano e si rotolano sull'erba?
Se uno non ha nemmeno in mente il problema, e non si controlla scrupolosamente, non avvertendo stimoli sensoriali, e non necessariamente ammalandosi, che tipo di consapevolezza può avere? Zero.
Sui Berici ho perso il conto di quante ne ho tolte dai pantaloni, eppure ogni volta che lo dico a qualcuno, non solo qui, tutti mi guardano come se stessi vaneggiando.
ecc. ecc.
Mantengo la promessa, fine della saga zeccologica.