
Cascata di Gares
Da
Canale d’Agordo (BL) ci inoltriamo in
Val di Gares fino alla
Capanna Cima Comelle m 1330, dove parcheggiamo. Qui apprendiamo dal gestore che una intensa precipitazione recente ha danneggiato il sentiero e ci viene consigliato di
partire dall’abitato di Gares, che raggiungiamo a piedi. Da qui con un traverso nel bosco raggiungiamo la bellissima
Cascata di Gares che prorompe dal canyon soprastante con un salto spettacolare di una ventina di metri.

L'ingresso dell'orrido con passerelle
Il sentiero sotto la cascata aggira la parete verticale e rimonta lo sbalzo per
infilarsi nell’orrido tramite alcune passerelle e scalette. Il percorso ora si snoda facilmente all’interno del canyon, con modesti sbalzi di dislivello, per brevi tratti attrezzati con cavi e scalette, risalendo tra grandi macigni e il rio che echeggia rumorosamente tra le gole rocciose.

Risalendo l'orrido dentro le gole rocciose

Tratti pianeggianti si alternano a gradoni attrezzati con scalette o cavi

Grandi macigni dentro la gola

Salendo per l'orrido, costeggiando il rio
Si sale tortuosamente costeggiando il torrente, il canyon si sviluppa perlopiù orizzontalmente, con vari gradoni e tratti in piano, fino a uscire definitivamente dal canyon nello spettacolare
Pian delle Comelle, una lunga valle pianeggiante di oltre 1 km dove l’acqua scompare sotto le bianche spianate di ghiaia. Il paesaggio è dominato dalla gigantesca
Cima Comelle di quasi tremila metri (2951).

Lo spettacolare Pian delle Comelle

Macigni nel letto in secca

Le slanciate guglie
Facciamo una sosta panini e
rifornimento d’acqua da una provvidenziale fenditura rocciosa. Percorriamo la grande spianata punteggiata di colossali macigni nel letto del torrente in secca.
In fondo alla vallata c’è un altro canyon più ripido, che si supera di lato risalendo un dosso grazie ad un
tratto attrezzato con cavi (Lastedèl). Quindi, con un lungo traverso a mezzacosta ci colleghiamo al
Sentiero delle Farangole, proprio di fronte una restringimento della valle ai piedi di un ripido ghiaione.

In fondo al Pian delle Comelle

Salendo per il tratto attrezzato del Lastedel

Salendo vero il rif. Rosetta

Conca ghiaiosa

Incastro
Saliamo con vari zig zag per faticose ghiaie mobili, per affrontare poi un
tratto roccioso più ripido con staffe e cordino, fino a sbucare più in quota su una serie di
bei pianori ghiaiosi, risalendo il letto asciutto del torrente. Arriviamo finalmente
in vista del rif. Rosetta - Pedrotti, che però non raggiungiamo, per tagliare per un valloncello di conche e prati, dove uno stambecco pascolava placidamente, fino a intercettare la
mulattiera italiana costruita durante la Grande Guerra.

Ci siamo quasi, verso quota 2500

Sguardo indietro

La mulattiera italiana

Colossi rocciosi
A quota 2550 metri iniziamo la discesa. Siamo finalmente sull’altopiano nello
straordinario deserto roccioso delle Pale, un vero e proprio labirinto di avvallamenti, depressioni, doline, rocce, crepacci, dossi.
Siamo abbastanza stanchi, con quasi 15 km sul gobbo! Ora seguiamo la mulattiera per
incredibili lande rocciose, pare di essere sulla luna: la radente luce del tramonto rende l’atmosfera ancora più aliena e “spaziale”. Lo sfondo delle guglie che si slanciano ardite in cielo,
dai Bureloni fino ai vari campanili di Focobon e Lastei, ci fa sembrare di essere quasi
su un altro pianeta.

La strada militare verso passo Antermarucol

Paesaggi lunari

Ultime luci

Lungo la mulattiera militare

Come su un altro pianeta
Scendiamo abbastanza velocemente per la mulattiera fino al
Passo di Antermarucol m 2334, quindi per sentiero militare iniziamo una lunga, estenuante, eterna e sfinente discesa, passando per
Malga Valbona, che è ormai notte fonda. Alla luce delle frontali arriviamo finalmente alla macchina cotti come le rape, col gps che segna 28 km. Dislivello circa m 1250. Giro bellissimo, duro fisicamente, ma attraverso paesaggi da lasciare letteralmente senza fiato.

Paesaggi magici

La parete sud della Marmolada spunta all'orizzonte dal Passo Antermarucol

Il percorso