Un anello fatto sabato 12 agosto, sulle montagne di casa a soli 50 km di strada, sulle Prealpi Vicentine.
Eravamo partiti da casa con calma, l'idea era di fare una breve passeggiata, trovare un bel posticino all'ombra nel bosco, goderci il fresco e fare picnic. Nello zaino avevamo il plaid, un buon libro da leggere, un lettore di musica...voglia di relax
Ma... arrivati a Recoaro Mille, vediamo che è in funzione la seggiovia del Monte Falcone
(è una vita che non prendiamo una seggiovia!) e ci balena l'idea di un itinerario mai fatto finora:
l'anello delle Montagnole Alte e Basse. Si cambia subito programma, relax e lettura rinviate alla prossima...
Sulle Montagnole Alte si percorre in quota tutta la cresta sommitale della
Catena delle Tre Croci, sulle Basse
il Sentiero dei Grandi Alberi che va dal rif.Battisti alle Casere di Asnicar.
Da località
Pizzegoro a mt. 1000, le seggioline volanti in pochi minuti ci portano
a quota 1600 mt sul Montefalcone. Solo con questo aiuto riusciremo ad effettuare il giro senza trovarci in difficoltà, così facendo risparmiamo 2 ore abbondanti di cammino e 600 mt di salita che per noi non è poco ... ormai conosciamo bene i nostri limiti
panorama dalla cima
Sengio Alto e Pasubio
Dal rifugio Gingerino (o Montefalcone) scendiamo alla
Sella del Campetto, bel panorama sulle valli dell'Agno e del Chiampo, e poi ci incamminiamo per il sentiero 202. La prima parte è all'ombra del bosco, poi si esce sui bei pascoli rilassanti di alta quota, passiamo davanti a
Malga Campodavanti e giungiamo alla
Bocchetta Gabellele.
all'ombra del bosco
malga Campodavanti
la valle del Chiampo
Proseguiamo ancora per la sterrata e poi iniziamo
il Sentiero Milani, un bel percorso a mezzacosta con leggeri saliscendi in uno scenario più severo, completamente diverso da quello visto finora.
E'
il sentiero di arroccamento 202, una stradina scavata durante la prima Guerra mondiale, esattamente 100 anni, tra guglie rocciose e profondi canaloni. Era stata chiusa a causa di una grossa frana, ma è stata recentemente ripristinata e resa percorribile.
Incontriamo una quindicina di preziosi volontari che armati di pale picconi e carriole stanno sistemando il sentiero anche se è sabato. Sono in pausa pranzo, di buonumore e scherzano un po' con noi, ci raccontano delle loro manutenzioni. Sono giustamente molto orgogliosi della loro opera e...non ci resta che ringraziarli per il servizio che svolgono
la squadra di volontari al lavoro
Attraversiamo una galleria, poi il sentiero si stringe ed arriviamo al
passo della Scagina da dove si apre una splendida vista sui pascoli sottostanti e
Malga Fraselle di Sotto, davanti a noi il
Monte Zevola (1976 mt) , il più alto delle tre cime delle Montagnole.
dal passo della Scagina, Malga Fraselle di sotto e Monte Zevola
Proseguiamo il cammino ai piedi della Cima del
monte Gramolon ed arriviamo sopra i pascoli della bella
Malga Fraselle di Sopra... pochi metri di salita e siamo al
passo Ristele a mt. 1695.
Sosta!
... per sgranocchiare qualcosa e per goderci i panorami.
Poco sotto di noi c'è un bel gregge vicino la malga, e un paio di pastori le sorvegliano a distanza, rilassati, dall'alto del Monte Gramolon.
alta Val Fraselle e malga Fraselle di sopra
monte Gramolon
il passo Ristele
Dal passo Ristele ora si potrebbe scendere per il
sent. 121 e raggiungere i pascoli sottostanti delle
Montagnole Basse. Accorceremmo così il giro, ma decidiamo di proseguire ancora e riprendiamo il cammino.
Raggiungiamo il
passo Zevola a mt. 1820 da dove abbiamo una splendida vista sul
Gruppo del Carega e poi il
Passo Tre Croci (chiamato anche
Passo della Lora) a mt. 1716 da dove ora scenderemo (segnavia 110).
sguardo indietro, malga Fraselle di Sopra e monte Gramolon
dal passo Zevola vista sul Carega. In primo piano il Monte Plische
zoom rif. Fraccaroli e cima Carega.
dal Passo Tre Croci, il Passo Pertica e rif. Revolto più sotto e sullo sfondo i Lessini
sotto di noi il pianoro della Gazza e rif. C. Battisti
Tre Croci
Con un po' di attenzione percorriamo il sentiero sassoso che scende sul ghiaione con ampie e numerose serpentine, perdendo i 450 mt. di dislivello che ci separano dal
rif. C. Battisti in loc. Gazza a 1265 mt. Carega, le Guglie del Fumante
la piana della Gazza e rif. C. Battisti
uno sguardo all'indietro, a ds sono visibili i due monoliti dell' Omo e la Dona
Da qui ci incamminiamo a destra per il
Sentiero dei Grandi Alberi, le Montagnole Basse, una passeggiata molto piacevole e rilassante su comoda stradina con qualche saliscendi, un bel percorso di ca 5-6 km.
Si cammina in parte nel bosco e tra bei pascoli. Si incontrano malghe, baite, e si possono ammirare alberi secolari muniti di pannello didattico con la relativa descrizione. Vicino a Malga Podeme c'è anche un piccolo laghetto, il Sea del Risso, ma quest'anno purtroppo è ridotto proprio ad una pozza, spero di rivederlo in condizioni migliori la prossima primavera
malga Pace
Non possono mancare alcuni fiori visti durante il percorso, oltre a tanti ciclamini. I fiori alpini spontanei sono tutti stupendi!
genzianella germanica
Genziana asclepiade
uno dei Grandi Alberi, un faggio, anzi
“el fagaro de Malga Morando” .
Sbuchiamo sulla strada che sale da Recoaro e dovremo ora percorrere i 3 noiosi km su asfalto per raggiungere l'auto al parcheggio e chiudere così l'anello.
Si tratta di un bel giro circolare molto vario e con panorami appaganti, un po' lunghetto, sono circa 21 km.
Usufruendo della seggiovia il dislivello è stato molto contenuto, sui 300 mt. in salita e 600 ca. in discesa oltre a vari saliscendi.
Questa la traccia