Autore Topic: [PREALPI VICENTINE] Pedescala - Albaredo per il Sentiero delle Cenge  (Letto 38470 volte)

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Offline DDT

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Avevo messo gli occhi sul sentiero delle Cenge da tempo, ma trattandosi di un percorso a bassa quota l’avevo lasciato per il periodo invernale.
Si tratta di un vecchio sentiero da lavoro, dove i montanari della zona di Rotzo facevano legna o coltivavano qualche scampolo di terra.
Il sentiero, inselvatichito per lo scarso utilizzo, è stato recuperato una ventina d’anni fa dalla Spettabile Reggenza dei Sette Comuni.
Partiamo dal paesino di Pedescala m 331, allo sbocco della Val d’Assa con la Valdastico.
Attraversiamo un sottopasso oltre il quale prende avvio un sentiero che prima supera alcuni orti e poi inizia a salire.
Intersechiamo un paio di volte la strada del Piovan (quella che da Pedescala sale sull’Altopiano) e dopo qualche centinaio di metri sull’asfalto, in corrispondenza del 6° tornante, a circa 570 m, inizia il vero e proprio Sentiero delle Cenge.


le pareti che dovremo aggirare


inzia il Sentiero delle Cenge

Ogni tanto ci sono dei bolli gialli ma è impossibile sbagliare: la traccia sale nel bosco avvicinandosi alla pareti solcate da numerose scafe. Siamo sospesi sulla Val d’Assa ma con poca esposizione, mitigata dalla vegetazione.
Il sentiero, con almeno 2 possibilità di uscita verso l’alto (1 per Castelletto e 1 per Rotzo più altre per ravanatori), si snoda attraverso un sistema di cenge tra i 700 e gli 800 mt con numerosi saliscendi, attraversando vari punti caratteristici, corredati da esaustive tabelle.
-   la Clausa, una stretta forra che si supera con l’aiuto un cordino metallico
-   il Pulpito, una propaggine rocciosa sopra la Val d’Assa
-   Il Vignale del Ghit, vecchie terrazze inselvatichite su cui un antico proprietario di Rotzo coltivava viti e ortaggi, ora popolate da numerose specie di piante e corredate da tabelle esplicative
-   la cascata del Pach (secca quando siamo passati), un salto di una quarantina di metri tra bellissime scogliere che poi sprofondano in Val d’Assa
-   la Scovola, una cengia a tetto che permetto di avanzare quando le pareti sembrano impedire il passaggio




La Clausa


La 1^ uscita verso Castelletto




Il Pulpito


Vignale del Ghit




Sempre in cengia con i vari covoli




Cascata del Pach




la Scovola

Dopo la Scovola la traccia si fa più esile e tende a perdersi: dopo aver attraversato dei rovi la ritroviamo più avanti, su quello che dovrebbe essere l’ultimo crinale da scavalcare prima di incrociare il sentiero che sale dal fondo della Val d’Assa.
Inizia una dura lotta con altri rovi e schianti su un pendio scoperto, dalla quale ne usciamo con difficoltà.
Il GPS dice che siamo sulla retta via, ma del sentiero neanche l’ombra. Ci abbassiamo su un ripidissimo pendio finchè la ritroviamo, per poi seguirla facilmente in salita fino ad Albaredo m 1000.


Sguardo indietro sui fianchi dirupati dove siamo passati




la continuazione della Val d’Assa

Dopo la dura battaglia ci meritiamo un pranzo come si deve e decidiamo di scendere a mangiare al caldo a Rotzo.
Abbandoniamo quindi l’idea iniziale di tornare lungo il fondo della Val d’Assa e caliamo a Castelletto dove prendiamo il sentiero delle Banchette SV 631.
E’ la vecchia via di comunicazione con l’Altopiano, sostituita alla fine del XIX° secolo dalla strada del Piovan, una mulattiera con 26 tornanti (perfetta per gli appassionati di MTB) che ci riporta diretti a Pedescala.
Da segnalare lungo il rientro, all’altezza di una fascia rocciosa sulla dx, la Voragine delle Banchette, una grotta con un pozzo principale di circa 25 m di profondità e con diverse sale interessanti.


L’inizio del sentiero delle Banchette


Voragine delle Banchette


In discesa

Rientriamo quindi molto soddisfatti per una escursione che non ci aspettavamo così varia ed interessante.
14,5 km, D+ 950 mt

E’ possibile accorciare a piacimento l’itinerario partendo dal 6° tornante della strada del Piovan (organizzarsi con le auto) oppure direttamente da Castelletto o da Rotzo ed evitando il ravanaggio finale per Albaredo.

Offline kobang

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Altra bella gita da tenere buona per questo periodo in cui sci e pelli riposano desolatamente....

Offline piesospinto

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Molto interessante questa, grazie!
Non l'ho trovata su nessuna delle mie cartine della zona, probabilmente sono un po' datate, ante-risistemazione del sentiero.
La metto in lista, spero per il prossimo autunno.
Mauro

Offline DDT

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Prego.
Ho appena caricato su OSM la parte di sentiero mancante.

Offline Xtreme

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Interessante.
Sulla cartina della guida sentieri altopiano dei sette comuni, delle sez. vicentine del cai. ed. 2008 è segnata

Offline DDT

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Qualche giorno fa sono tornato in zona per una breve perlustrazione: salita per lo "Strodo dei Damari" (sentiero attrezzato un po' esposto di cui avevo sentito parlare) e discesa per quella che avevo indicato come 1^ possibilità di uscita per Castelletto.
Escursione molto interessante, allego qualche foto e le tracce:




Strodo dei Damari




raccordo Castelletto (Bostel) - sentiero delle Cenge


traccia della 1^ escursione


tracia della 2^ escursione