GIM - Girovagando in Montagna in Trentino
ESCURSIONI IN MONTAGNA => Escursioni fuori dal Trentino => Veneto => Topic aperto da: DDT - 13/03/2017 21:24
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Lo spunto viene leggendo un libro Liverio Carollo, autore di apprezzate guide sulle Prealpi Vicentine, nelle quali relaziona minuziosamente numerosi itinerari escursionistici.
Proprio a margine di una relazione, accenna ad un vecchio “sentiero dei Castei”, una traccia disegnata in tempo di guerra, che collegava una serie di postazioni in traforo da cui gli austriaci spiavano la vallata di Laghi.
Il sentiero si sviluppa tortuoso, superando esili forcellette e sfiorando talvolta le cime di un gruppo di pinnacoli bizzarri e selvatici: i Castei.
Definisce tale sentiero per escursionisti esperti: in parte infrascato, di difficile individuazione e in alcuni tratti franato.
Perfetto dico io, lo inserisco all’interno di un’escursione ad anello, trovo qualche compagno di avventura e si va.
Lasciamo l’auto in Contrà Collegio, poco sopra Laghi, ad una decina di km da Arsiero.
Per essere sabato mattina c’è parecchia vita, tra boscaioli e (immagino) proprietari di seconde case in ristrutturazione.
Chiedo ad una persona notizie sul nostro itinerario, che mi risponde:
“di qua dei torrioni c’è un sentiero che sale verso Campoluzzo….”
“No, questo che mi sta descrivendo è il sentiero della Val di Tovo”
“Di là ce n’è un altro che sale…”
“No, quello è il sentiero della Val Scarabozza; il nostro sentiero dovrebbe passare in mezzo ai Castei”
“Non esistono sentieri in mezzo ai Castei ???”
Con queste premesse, e considerando inoltre che la vegetazione potrebbe aver fagocitato tutto, visto che la relazione ha una dozzina d’anni, ci avviamo comunque; mal che vada, torniamo indietro e facciamo l’anello bypassando il nostro sentiero.
(http://ultraimg.com/images/2017/03/13/pazO.jpg)
Contrà Collegio
(http://ultraimg.com/images/2017/03/13/pau6.jpg)
i Castelli da Contrà Collegio
Seguiamo quindi la strada, prima asfaltata e poi sterrata, fino a Contrà Castellan (fantasia al potere nei toponimi ;D).
Dietro le case dovrebbe iniziare il ravanamento; la traccia che sale verso i Castelli c’è, ed è anche abbastanza chiara.
Saliamo faticosamente verso la base delle rocce del 1° Castello, che aggiriamo sulla destra per risalire un ripido canale.
Nella selletta tra i primi torrioni iniziano le testimonianze della Grande Guerra.
(http://ultraimg.com/images/2017/03/13/pazP.jpg)
il primo ripido canale da risalire
(http://ultraimg.com/images/2017/03/13/pazZ.jpg)
ricoveri della grande guerra
Qui in pratica la relazione termina augurandoci buona fortuna.
Non ci sono tracce ma seguiamo l’unica via possibile, risalendo con qualche metro di arrampicata vegeto-minerale sul Castello sucessivo.
La traccia più avanti ricompare e, anche se con qualche difficoltà, è sempre individuabile; l’incedere è logico e qualche ometto indica la via.
E’ un divertente su è giù per canalini, valloncelli boscosi, cenge, sellette; tratti nel bosco si alternano ad aperture verso il fondovalle o verso le rocche circostanti.
Su alcuni torrioni è possibile salire.
Con grande sorpresa troviamo anche una catena nuovissima che aiuta a superare una cengia un po’ esposta.
(http://ultraimg.com/images/2017/03/13/pazt.jpg)
torrioni strampalati
(http://ultraimg.com/images/2017/03/13/pazF.jpg)
su e giù tra le forcelle
(http://ultraimg.com/images/2017/03/13/paz4.jpg)
la catena luccicante
Un po’ alla volta ci avviciniamo al torrione più elevato, il Castellone appunto.
E’ separato dal resto dei Castelli da un ripido ma percorribile canalone, il Boal dei Lavassi, indicato dalla guida come via di discesa per non tornare a ritroso sui propri passi.
Giunti sotto al Castellon, la traccia prosegue su una cengia parzialmente franata; in alternativa, passando a fianco di una galleria-cucina con targa, si può scendere sul fondo del Boal per risalire sull’altro versante.
Confortati da altri ometti e da indubbie tracce di passaggio, proviamo a risalire il Castellone.
La tracce però si perdono su una forcelletta, a quota 1200 mt circa.
Torniamo quindi sui nostri passi fino al Boal che scendiamo con prudenza tra ghiaie, fogliame e ramaglie, fino ad incrociare il sentiero CAI 530.
(http://ultraimg.com/images/2017/03/13/paJk.jpg)
il Castellone dalla vetta di uno dei Castelli
(http://ultraimg.com/images/2017/03/13/paKK.jpg)
la cengia malmessa sopra il Boal dei Lavassi
(http://ultraimg.com/images/2017/03/13/paKT.jpg)
galleria-cucina austriaca
(http://ultraimg.com/images/2017/03/13/paKY.jpg)
discesa per il Boal dei Lavassi
Riprendiamo quindi la marcia in salita su mulattiera militare, lungo la Val di Tovo, fino all’uscita sul pianoro superiore, ormai in vista della Strada della Cuccà.
Lasciamo ancora il segnavia CAI e per facili tracce in pochi minuti siamo sulla cima del Castellone mt. 1293.
Il panorama è notevole, grazie anche alla bella giornata.
(http://ultraimg.com/images/2017/03/13/paKn.jpg)
(http://ultraimg.com/images/2017/03/13/paKv.jpg)
in alta Val di Tovo
(http://ultraimg.com/images/2017/03/13/paKi.jpg)
il Castellon da N
(http://ultraimg.com/images/2017/03/13/paKM.jpg)
dalla cima verso la Val di Tovo
(http://ultraimg.com/images/2017/03/13/paKZ.jpg)
gruppo Priaforà – Novegno, dorsale Maio-Borcoletta, sullo sfondo il Pasubio
Rientrati sul sentiero segnalato, proseguiamo per pochi minuti in salita fino ad un bivio: da qui in discesa su SV 525 lungo la Val Scarabozza per completare l’anello.
(http://ultraimg.com/images/2017/03/13/paK9.jpg)
discesa per la Val Scarabozza
(http://ultraimg.com/images/2017/03/13/paKF.jpg)
alcuni dei Castelli dalla Val Scarabozza
(http://ultraimg.com/images/2017/03/13/pauH.jpg)
fioriture
In sostanza ,il Sentiero dei Castei è stata una bella sorpresa: non banale ma neanche difficile.
Assolutamente consigliato agli amanti dell’avventura.
La traccia: 7,5 Km, D+ 850 mt
(http://ultraimg.com/images/2017/03/13/payi.jpg)
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Bella esplorazione, complimenti! Bellissima anche l'iscrizione sul frontone della galleria, strano che qualche vandalo non la abbia ancora asportata. Sono posti che non conosco assolutamente, dalle foto mi ricordano la Val di Ledro, che ha una morfologia simile.
Per i Castelloni, se già non li conosci, ti segnalo i bellissimi Castelloni di S. Marco (a est di Oritigara e Caldiera) con un labirinto di camminamenti della Grande Guerra all'interno
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Bella esplorazione, complimenti! Bellissima anche l'iscrizione sul frontone della galleria, strano che qualche vandalo non la abbia ancora asportata. Sono posti che non conosco assolutamente, dalle foto mi ricordano la Val di Ledro, che ha una morfologia simile.
Per i Castelloni, se già non li conosci, ti segnalo i bellissimi Castelloni di S. Marco (a est di Oritigara e Caldiera) con un labirinto di camminamenti della Grande Guerra all'interno
Grazie! Speriamo nessun tocchi la targa; leggendo le guide della zona ce ne dovrebbero essere varie altre.
I Castelloni di San Marco li conosco: l'ultima volta ci sono stato lo scorso inverno mentre la prima volta risale a circa trent'anni fa, quando non c'era il "tour guidato" come adesso. Ti assicuro che senza indicazioni era facile perdersi nei meandri della vetta.
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Escursione interessantissima...la traccia l'hai rilevata con gps o l'hai disegnata tu?
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Escursione interessantissima...la traccia l'hai rilevata con gps o l'hai disegnata tu?
Rilevata con GPS, se serve te la giro senza problemi.
L'ho anche già mappata su OpenStreetMap.
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Rilevata con GPS, se serve te la giro senza problemi.
L'ho anche già mappata su OpenStreetMap.
Grazie, ma ho visto il percorso su OpenstreetMap e va più che bene così. Complimenti di nuovo per il percorso e la celerità nel renderlo fruibile a tutti.