Escursione di mezza giornata risalente a venti giorni fa.
Il Monte Gamonda è una tozza montagna che separa la Valposina dalla Valle di Ferro.
Ha forma vagamente triangolare e, nonostante l'altezza modesta, profili energici, anche se poco appariscenti a causa della folta vegetazione.
Durante la prima guerra mondiale fu un importante caposaldo italiano, da cui si potevano controllare le postazioni austriache nei monti circostanti.
E' solcato da numerosi sentieri e mulattiere di stampo militare in particolare nel versante sud-est, il più aspro ma al riparo dalla prima linea nemica.
Molti di questi sono andati perduti, alcuni fagocitati dalla vegetazione, altri a causa di frane e dilavamenti.
Alcuni sono stati recuperati e vengono manutenuti dal CAI e da associazioni locali.
Qualche foto
Monte Gamonda dai pressi di FusineIn località Pope de Penta, lungo la mulattiera di guerra che aggira il versante sud-estFusineBellissimo rampicante, purtroppo mortoSulla forcelletta in località PonteAlcune delle iscrizioni militari lungo il percorsoNumerose anche le postazioni ancora visitabili, in particolare nel sentiero di arroccamento che porta a quota 975Sull’anticima quotata 975 mt.In primo piano il Monte Maio, dietro la catena del PasubioIn vettaPriaforà – Cima Alta – Vaccaresse – Rione – Cogolo - Caliano - SpinDal Monte Pelle la dorsale verso la cima del GamondaNumerosi resti bellici anche sul Monte Pelle, accompagnati da accurate descrizioni (fa parte dell’Ecomuseo della Grande Guerra delle Prealpi Vicentine)Il tracciato (9,5 km, dislivello 650 mt)N.B. tanto per cambiare i sentieri CAI delle carte commerciali della zona sono errati