Almeno una volta all’anno è d’obbligo una uscita nel gruppo del Sorapiss.
Stavolta siamo un gruppo numeroso e nell’arco di 4 gg, nella zona tra il Bivacco Slataper e Forcella Grande, allestiamo un vero e proprio campo base: alcuni devono salire Sorapiss e Croda Marcora, altri come me che li hanno già saliti optano per le Tre Sorelle, cime recondite e poco frequentate sia per il lungo avvicinamento, sia perché oscurate dalla fama del Sorapiss.
Parto quindi dal Sunbar, appena sopra San Vito di Cadore, zona teatro 3 anni fa della frana del Ru Secco che ha causato 3 morti.
Salgo di pomeriggio con la navetta fino al Rifugio Scotter e poi, passando dal Rifugio San Marco, supero Forcella Grande e raggiungo il mio socio accampato poco sotto il Bivacco Slataper.
Dai pressi di Forcella Grande: Sorapiss a sx tra le nuvole, Caccia Grande al centro e Tre Sorelle nell’angolino a dxDopo aver dormito (per modo di dire) in tenda, il mattino seguente ci incamminiamo verso la nostra meta: intercettiamo una discreta traccia che dal Fond de Ruseco si dirige verso E, alzandosi lentamente prima su un tavolato roccioso e poi sulle ghiaie, prima di immettersi in una cengia.
La cengia passa alta sopra del salti di roccia e contorna le pareti dei Monti della Caccia Grande, per attraversare un canalone che ne divide le cime.
Forcella del Bivacco (nascosto appena sotto c’è il Bivacco Slataper) e Croda Marcora Dall’inizio della cengia all’alba: Cima Bel Pra e in 2° piano l’Antelao Punta TaiolaLa traccia che attraversa il canalone tra le cime dei Monti della Caccia GrandeDal canalone verso Forcella GrandeDopo un passaggio esposto, si guadagna dislivello su delle terrazze erbose per riavvicinarsi alle pareti. Ora si aggira la base della Prima Sorella e, dopo aver superato un grosso torrione giallastro, si giunge ad un anfiteatro che verso l’alto si divide in vari canali.
Il passaggio esposto dopo il canaloneSulla terrazza erbosa verso il PelmoMarmaroleIl torrione poco prima dell’attaccoSiamo all’attacco della nostra salita a ca. 2700 m, il canale da seguire è il 2° da sinistra. Non conviene entrarci, ma è opportuno salire sulle più solide rocce della sx idrografica.
Si continua seguendo gli ometti sempre sulla stessa direttrice. L’arrampicata è facile (max I+) e i passaggi non sono mai obbligati, bisogna solo stare attenti ai detriti e in alcuni casi alla friabilità della roccia.
Solo molto più in alto si attraversa il canalone, si contorna una paretina su una cengetta rocciosa e si sale ancora ad un forcellino da cui appare sul versante opposto il Lago del Sorapiss 1000 mt più in basso.
L’attaccoLa prima parte della salitaSull’ultimo forcellino in vista della vettaLago del SorapissUn’ultima aerea arrampicata porta sul facile pendio detritico finale, per concludere in vetta alla Prima Sorella m. 3005.
Dalla vetta vediamo l’affollata cima del Sorapiss, mentre il nostro libro di vetta conta rarissime ripetizioni.
Dalla vetta: Caccia Grande in 1° piano, dietro il Sorapiss2^ e 3^ SorellaIn 1° piano la dorsale di Za Zesta, dietro Cristallo e Piz PopenaBel Pra e AntelaoPurtroppo non ho una buona giornata, sono stanchissimo nonostante il modesto dislivello e quindi non accompagno il socio sulle altre 2 Sorelle, ma inizio lentamente a scendere a ritroso sulla via di salita.
Il primo 3000 dell’anno è stato oltremodo faticoso.
Nei 2 gg complessivamente 17 Km. D+ 1650 m.