GIM - Girovagando in Montagna in Trentino

Sabato 19, incoraggiati dalle previsioni che davano cielo abbastanza limpido fino al primo pomeriggio, organizziamo insieme ad Edelweiss, Oma e mariti la salita a Cima Ortigara, facilmente raggiungibile dalla pianura e priva (o quasi di difficoltà). Partiamo dal Piazzale Lozze, che si raggiunge da Gallio dopo 20 km di strada, non asfaltata per 7 km (chissà perchè, sospetto una diatriba tra amministrazioni comunali, visto che il primo ed il terzo tratto sono asfaltati), e saliamo con comoda mulattiara verso la Chiesetta del Lozze e l'annesso Ricovero Tenente Cecchin, aperto ogni tanto a cura degli alpini (o almeno così mi risulta). Alla partenza ed al belvedere della chiesetta gli ottimi tabelloni del Museo all'aperto sulla Grande Guerra descrivono con chiarezza gli eventi che si svolsero su quelle cime. Dopo la chiesetta la mulattiera diventa sentiero, e con facili saliscendi raggiungiamo il piccolo, ma ben tenuto Baito Ortigara, nella sella tra le cime Caldiera ed Ortigara. Intorno a noi i colori dell'autunno sembrano iniziare in punta di piedi, con chiazze gialle in mezzo al verde dei mughi, ma già tra le prime chiazze di neve. Alle spalle si intravedono le cime sudest dell'Altipiano ed il Grappa. Di fronte a noi, man  mano che avanziamo verso il Passo dell'Agnella, al limite della cresta dell'Altipiano, appare uno spettacolare panorama che va dalle Dolomiti di Brenta alle Pale di San Martino. Decidiamo di salire dal sentiero nordovest, che risulta essere una ripida scalinata, con un passaggio in una breve galleria, uscendo dalla quale si ha la sensazione di sporgersi sul vuoto  . Per fortuna l'uscita è meno critica di quanto sembra, e facilmente raggiungiamo il Cippo Austriaco. Dal Cippo Austriaco in pochi minuti al Cippo Italiano, e lì sosta pranzo. Guardando queste montagne aspre e i suoi monumenti, mi vengono spontanee in mente le parole del Sommo Poeta genovese "chi diede la vita ebbe in cambio una croce".
Purtroppo sta salendo un pò di foschia, ed iniziamo a scendere per il versante sud (più dolce) fino al Baito Ortigara, e da lì per il sentiero dell'andata ritorniamo a Piazzale Lozze.

Km totali 8/9 dislivello totale compreso i saliscendi poco più di 400 metri. Ringrazio il marito di Edel per le informazioni tecniche del suo data logger. Il sentiero è il n. 840.

Che soddisfazione per me riconoscere tutte le cime dei Lagorai 

Una passeggiata adatta a tutti dalla tarda primavera all'autunno inoltrato, anche se in piena estate deve fare molto caldo, e non c'è acqua. Purtroppo d'inverno il Piazzale Lozze è inaccessibile, essendo la zona compresa nel Centro Fondo di Campomulo.

Qualche immagine

Ultime, con panoramica

qui il reportage completo

http://www.marc1.altervista.org/foto1.php?fotoAttuali=Ortigara_131019

Ciao!

Bella passeggiata e belle foto, e avete preso un'ottima giornata nonostante ci fossimo anche noi nei paraggi 

parli di sci da fondo, ma con gli sci d'alpinismo è fattibile?

Ciao South!    Bella la relazione e belle anche le foto  Grazie ancora a tutti per la piacevole giornata trascorsa in simpatica compagnia, alla prossima! 

L'Ortigara e la vicina Cima Caldiera  sono due montagne molto panoramiche e facili da raggiungere.... Da fare in tutte le stagioni (estate un pò meno ) Proprio una bella escursione e foto molto belle! Bravi!!!!   

Sono salito sia sull'Ortigara e sulla Caldiera d'inverno con le ciaspe, una volta partendo da Campomulo, lunghissima, una volta usufruendo del passaggio in motoslitta fino al rif. Adriana/malga Moline.
La salita all'Ortigara è facile a parte il tratto ripido dopo il baito, la Caldiera è più tosta, a pendii molto ripidi, la pista non era battuta e abbiamo faticato un bel po nei traversi ..........