GIM - Girovagando in Montagna in Trentino

ESCURSIONI IN MONTAGNA => Escursioni fuori dal Trentino => Veneto => Topic aperto da: trabuccone - 14/07/2014 14:13

Titolo: Dall'Adige alle cime del Baldo
Inserito da: trabuccone - 14/07/2014 14:13
11.07.14

Passata una fase quasi depressiva post scialpinismo, mi rimetto in moto sulle montagne di casa. Dopo un uscita in Lagorai sfigurata dal mal tempo domenica scorsa, finalmente riesco a beccare una giornata meritevole.
Partenza dunque da Belluno Veronese in Val d'Adige dove imbocco il sentiero 76 che conduce al ripiano superiore del Pian di Festa. Il cielo è ancora molto coperto ed una fine pioggerella non aiuta a motivarmi particolarmente. Raggiunta la zona pianeggiante a quota 600 metri circa, inizio nuovamente a salire tra la bassa vegetazione tipica delle quote inferiori fino ad un tratto dove posso scorgere il punto di partenza molto più in giù

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La Val d'Adige ed il paesino di Belluno Veronese

Avvicinandomi ai 1000 metri il bosco si fa più attraente, l'arbuso lascia posto al faggio e camminare diventa più piacevole. In breve raggiungo il Passo del Casello da dove si diparte la stradina forestale che conduce a Malga Gambon.

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Cavalli al pascolo

Giunto nei pressi della Malga, il cielo inizia ad aprirsi colorandosi di un bel azzurro brillante

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Stralci di bel tempo verso la Lessinia

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Malga Gambon

Prendo una strada carrozzabile che mi conduce in breve a Novezzina dove inizio a risentire il fastidioso suono della civiltà, soprattutto delle moto. Intanto alle mie spalle il sole fa capolino tra le nuvole.

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Il sole esce dalle nuvole

Dopo una breve sosta caffè al Rifugio Novezzina, inizio il percorso alto che sale lungo il Vallone Osanna. La luce dietro di me si fa più intensa, i prati ed il cielo appena aperto regalano uno spettacolo senza eguali

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Poco sopra Novezzina

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Escursionisti in cammino dietro di me

In breve giungo alla base del vallone vero e proprio da dove si diparte anche la via invernale

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Il Vallone Osanna, via scialpinistica al Telegrafo

Con andatura sostenuta percorro il sentiero dalle pendenze ben distribuite che con vari tornanti risale tra i mughi

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Verso Novezza

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Quasi in cresta

Finalmente raggiungo il sentiero di cresta e, con breve salita, mi trovo a cavallo tra i due versanti a poche decine di metri dalla vetta. Con un ultima tirata, sono sul Monte Telegrafo.

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A pochi metri da Cima Telegrafo

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Il Rifugio Barana

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Autoscatto sopra il Lago di Garda

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La cresta verso Cima Valdritta

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La croce di vetta verso la Lessinia

Qualche foto di rito e via verso il Rifugio Barana, sito poco sotto alla cima, dove una sosta panino è d'obbligo.
Riprendo dunque la marcia in direzione di Cima Valdritta seguendo il sentiero di cresta: verso la Riserva di Selva Pezzi alcuni camosci corrono liberi sui grandi nevai rimasti.

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Camosci

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Il sentiero di cresta del Baldo

Il percorso, con qualche saliscendi, porta al bivio col sentiero 66 che percorrerò in discesa, ma, nel frattempo, continuo in direzione della più alta vetta del Baldo.

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Verso Novezza

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Particolari formazioni geologiche

In un punto particolare del sentiero, si stacca la traccia che sale in cima: il percorso è semplice, basta solo un attimo di attenzione ad alcuni punti che danno sulla scarpata a sinistra.

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Sotto la vetta

Un breve punto di roccette e poi finalmente a Cima Valdritta, la più alta di tutta la corona di montagne del Lago di Garda. Splendida la visuale sul bacino lacustre blu scuro che contrasta le bianche rocce del Baldo.

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La croce di vetta

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Sguardo verso sud, si intravedono gli Appennini

Ora ripercorro a ritroso la via di salita e torno al bivio col sentiero 66 dove inizio la ripida discesa verso Novezza

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La ripida traccia di discesa

Dopo aver intercettato la strada Graziani, taglio ancora sotto dove scopro che il sentiero (già percorso l'anno scorso) è stato completamente devastato da una grossa valanga: tra alberi divelti e macerie devo più o meno indovinare il percorso fino alla più bassa mulattiera facente parte del "Giro delle Malghe" dove trovo ancora i resti di neve molto spessi lungo il vallone

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La valanga ancora presente a 1300 metri

Noto che la devastazione continua ancora per molti metri più in basso lungo il vallone, segno dell'enorme massa di neve che è caduta dall'alto. Io, per fortuna, lo abbandono per compiere il lungo traverso per Passo Cerbiolo: molto belle sono le vedute verso l'Altissimo e i prati colorati delle malghe sottostanti

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Verso l'Altissimo

Finalmente, con molti saliscendi che mettono alla prova le gambe stanche, sono a Passo Cerbiolo dove noto che un temporalone sta già tormentando le vette del Baldo.

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L'albero solitario

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Brutto tempo ad occidente

Dal passo prendo una mulattiera che risale dall'altro versante e imbocco il sentiero che ritorna in Val d'Adige

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La Val d'Adige verso il versante di salita dall'altro lato

La discesa da qui è sicuramente la parte più sofferta complice il gran caldo, il cambio di vegetazione più arbustiva e le gambe ormai fortemente stanche: in più questo sentiero non è precisamente ben tracciato e ben tenuto, ha molti risalti e talvolta scompare tra le sterpaglie (probabilmente viene percorso davvero pochissimo). A fine sentiero inizio a risentire il suono del torrente e una mulattiera segna il ritorno alla civiltà: in breve sono nuovamente a Belluno Veronese ricollegandomi precisamente al percorso di salita in centro la paese.

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La giunzione dei due percorsi con i rispettivi cartelli CAI

Difficoltà: E escursionistica
Tempi: circa 8 ore (buon allenamento)
Sviluppo: 28,5 Km
Dislivello: 2300 circa

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Titolo: Re:Dall'Adige alle cime del Baldo
Inserito da: radetzky - 14/07/2014 14:48
Bella idea e splendido giro !
Ma partendo da Ferrara di Monte Baldo non si riusciva a fare il giro (non ho cartina della zona) ? Avresti risparmiato un bel dislivello e la parte meno interessante....
Titolo: Re:Dall'Adige alle cime del Baldo
Inserito da: WinkToFear - 14/07/2014 15:28
Wow grande Trab e che bel giro!!! L'ho fatta svariate volte direttamente da Rif. Novezzina, come accennava Radetzky e in una con tanto di temporalone e grandinata compresa !!! Soprattutto in quella zona ho notato branchi numerosi di camosci ed ogni volta è un emozione osservarli in natura. Complimenti per il ricco dislivello e poi mi dici che non riusciresti a far  scarsi 1000 metri di Trail Running? non ti credooooooooooo !!!

La Fede
Titolo: Re:Dall'Adige alle cime del Baldo
Inserito da: Alan - 14/07/2014 15:52
Bel giro per allenarsi!! :)
Titolo: Re:Dall'Adige alle cime del Baldo
Inserito da: climbalone - 14/07/2014 17:48
Urka che mega-giro!
Mi piace moltissimo il Baldo, proprio per la sua posizione a cavallo tra la Val d'Adige e il Lago di Garda.
Mi hai fatto venir voglia di tornarci (ma non dal fondovalle!)
 ;D
Titolo: Re:Dall'Adige alle cime del Baldo
Inserito da: trabuccone - 14/07/2014 18:27
Bella idea e splendido giro !
Ma partendo da Ferrara di Monte Baldo non si riusciva a fare il giro (non ho cartina della zona) ? Avresti risparmiato un bel dislivello e la parte meno interessante....

Da Ferrara ho già fatto un giro ad anello ma era tutto nuvoloso, si dovrà ripetere  :) . Io non so come mai, ma nonostante le zone di bassa quota siano davvero poco suggestive, ho una forte attrazione per le salite su quei sentieri dimenticati, almeno sono sicuro che non trovo nessuno  ;D

Wow grande Trab e che bel giro!!! L'ho fatta svariate volte direttamente da Rif. Novezzina, come accennava Radetzky e in una con tanto di temporalone e grandinata compresa !!! Soprattutto in quella zona ho notato branchi numerosi di camosci ed ogni volta è un emozione osservarli in natura. Complimenti per il ricco dislivello e poi mi dici che non riusciresti a far  scarsi 1000 metri di Trail Running? non ti credooooooooooo !!!

La Fede

Grazie Fede!  ;) A camminare me la cavo bene, a correre è davvero fuori discussione (sono un pò sovrappeso e prima dei muscoli ne soffrirebbero le mie articolazioni  ::) ) . Correndo posso stare sui 500, oltre muoio  ;D

Bel giro per allenarsi!! :)

Direi di si  ;D per me è già un impresa questa

Urka che mega-giro!
Mi piace moltissimo il Baldo, proprio per la sua posizione a cavallo tra la Val d'Adige e il Lago di Garda.
Mi hai fatto venir voglia di tornarci (ma non dal fondovalle!)
 ;D

Grazie Climb! Il Baldo si presta più per l'autunno (vista la bassa quota), te lo consiglio per i colori delle faggete in contrasto con il Lago. Panorami favolosi!
Titolo: Re:Dall'Adige alle cime del Baldo
Inserito da: AGH - 14/07/2014 19:14
Il Baldo mi manca... bisognerà che mi decida prima o poi, di sicuro NON dal fondovalle  ;D
Bel giro trab come al solito :)
Titolo: Re:Dall'Adige alle cime del Baldo
Inserito da: gabi - 14/07/2014 21:30
Io non so come mai, ma nonostante le zone di bassa quota siano davvero poco suggestive, ho una forte attrazione per le salite su quei sentieri dimenticati, almeno sono sicuro che non trovo nessuno  ;D
Come ti capisco  :).
Bel giro e belle foto, complimenti
Titolo: Re:Dall'Adige alle cime del Baldo
Inserito da: Selig - 16/07/2014 14:59
 :) Bellissimo giro davvero! Non sono mai stata nè sul Telegrafo nè sulla Valdritta (pensavo infatti che il Monte telegrafo fosse la cima più alta del gruppo...). Mi hai fatto venire voglia di andarci!
Camosci: maggio-giugno è il periodo dei parti quindi in questa stagione si possono vedere anche i piccoli che fanno le loro piroette per aria sulla neve! Meraviglie della natura! Probabilmente quelli che hai visto tu sono dei maschietti!  ;)
Titolo: Re:Dall'Adige alle cime del Baldo
Inserito da: danj - 17/07/2014 11:55
Con soli 2300 m. di dislivello, proporrei di bannarti dal Forum!!

Io non so come mai, ma nonostante le zone di bassa quota siano davvero poco suggestive, ho una forte attrazione per le salite su quei sentieri dimenticati, almeno sono sicuro che non trovo nessuno
Pienamente d'accordo anch'io!!! E poi viste le foto, non mi sembrano zone poco suggestive, anzi...

Titolo: Re:Dall'Adige alle cime del Baldo
Inserito da: Claudia - 20/08/2014 10:18
ragazzo mio ma che dislivelli fai?! bravissimo!
Titolo: Re:Dall'Adige alle cime del Baldo
Inserito da: Jader - 21/07/2017 11:06
Il Baldo è il Baldo..per me la montagna di casa (tanto da tatuarmi lo skyline sotto il bicipite destro).
Io ho completato l'intero massiccio quest'inverno in 4 escursioni (avevo gia effettuato salite a Telegrafo, Valdritta, Corno della Paura e Altissimo ma mai conl'idea di completarlo interamente).

I ESCURSIONE
La prima finisce male, parto da Tratto Spino attraverso la funivia e nonostante l'ottima giornata soleggiata, un vento a 65km/h su neve senza traccia mi fa ripiegare conl'amaro in bocca.
Ritorno dopo 5 giorni (barcollo ma non mollo), stesso giro, parcheggio a Malcesine (ce la possibilità di salire dal paese ma il dislivello aumenta notevolmente) e risalgo con impianto di risalita fino a Tratto Spino, verso sinistra ce una breve passeggiata che porta allo strapiombo di Bocca di Navene con vista sull'Altissimo di Nago, io svolto a destra per il sentiero 651 "creste del Baldo" e in completa solitudine tocco cima Pozzette (sul sentiero), Cima Longino (una fievole traccia parte a destra del sentiero da un ometto, non facile da vedere, qualche tratto di I), poi passo dalla forcella Val Finestra e tocco sua maestà la Valdritta su deviazione segnata dal 651 (la categorizzerei in EE) per poi rientrare a Tratto Spino.

II ESCURSIONE
Dalla Valfredda risalgo il sentiero Ottaviani che in 40 minuti mi collega al sentiero delle Creste (658 da questo lato) con stratosferica vista sul Garda,toccando il rifugio Fiori del Baldo, Chierego e con segnata deviazione alla prima cima, la Costabella con osservatorio in vetta, rientro sul 658 e devio su Vetta delle Buse, riscendo e attraversando una difficile forcella a causa del ghiaccio (io l'ho fatta in doppia, normalmente è una camminata ripidina) mi porto sul versante della ValD'Adige in direzione Telegrafo. Supero l'aggancio al Telegrafo e mi dirigo verso cima Fontanelle, la seconda per elevazione del massiccio. Per questa cima non ce una via, si arriva sul 651 (al Telegrafo da 658 diventa 651) e all'altezza di un palo arancione spezzato si sale sulla cresta con un paio di passi di arrampicata aiutandomi con la piccozza, dopodichè cresta elementare fino all'ometto di vetta con vista mozzafiato. Riscendo fino al palo e proseguo fino a forcella Valdritta per completare la cresta e girandomi inizio a fare il percorso a ritroso, superata Fontanelle devio su cresta nuovamente toccando Punta Pettorina, poi per faticosa ma breve salita arrivo a Cima Maggiore (il vero nome di cima Telegrafo, chiamata così perche prima dei rilievi altimetrici si era convinti fosse la più alta del massiccio) senza difficoltà, sosto al Barana (chiuso) e mi dirigo verso l'ultima vetta del giorno, Cima Sascaga, che senon fosse per le condizioni invernali che chiedono puede fermo e qualche passo di arrampicata, è un percorso di 10 minuti divertente dal Telegrafo. Scendo da questultima e rientro alla Valfredda quasi col buio.

III ESCURSIONE
Qui il giro risulta piu leggero, il versante nord del Baldo è molto docile e si distacca quasi completamente dal massiccio principale e dall'Altissimo. Parto dal paese "fantasma" diSan Valentino e seguo il sentiero della pace 687 arrivo alle falde del Postemon, dimenticata sommità che un tempo si raggiungeva solamente per impianto di risalita sciistico "Rosa del Sole", ora abbandonato. Risalgo nel bosco  il pendio in percorso improvvisato tra fogliame e neve e arrivo in cima dove è presente una vecchia croce e un'edificio abbandonato (forse un rifugio ai tempi che si sciava). Scemdo sul SDP e proseguo in direzione Corno della Paura, altra sommità a nord del Baldo, tristemente celebre per le postazioni di guerra (presenti ancora in cima). Arrivo in cima (ci ero gia stato sulla direttissima 658 dal castello di Avio) con leggera deviazione e rientro poi sul SDP in direzione Monte Vignola, ultima cima di oggi. Il percorso fatto in condizioni estive è poco piu di una passeggiata, con neve fatico un po, ma nulla di impensabile. Faccio una leggera deviazione sull'anticima del Corno dove è posta la croce e poi via in direzione Vignola. Ad un certo punto, all'altezza del monumento dei caduti, il 687 devia per il paese di Polsa, noi invece proseguiamo dritti per apposito sentiero per cima Vignola, dove da mulattiera diventa traccia che in 20 minuti porta alle postazioni di artiglieria e all'antica croce di sommità. Rientro poi a San Valentino per la stessa via

IV ESCURSIONE
Ultima escursiome per completare il Baldo. Parcheggio al Rifugio Graziani sotto l'Altissimo di Nago e prendo subito la traccia verso nord che porta senza difficoltà alla sommità del Corno Piana, ricco di resti bellici tra cui molte trincee ancora conservate. Rientro al Graziani ed inizio un lungo anello che circonda l'altissimo arrivando via 650 a Malga Campo e da li a poco alla cima del monte Campo con bunker sotto la vetta. Rientro alla malga e inizio il ripido 622 che mi porta a Bocca Poltrane e tenendo la sinistra al rifugio Chiesa e alla vicina sommità dell'Altissimo di Nago.
Bene, manca una sola cima, il Varagna..tra le tante opzioni scelgo la peggiore ovviamente, arrivando a Bocca Poltrane e scendendo il faticoso vallone fino alla sella nord est del Varagna e poi per traccia all'ometto di vetta completando con soddisfazione l'intero gruppo.
Rientro sul 650 a malga Campo dal 624 e poi da li fino al Graziani dove ho la macchina.

Una settimana dopo sono dal tatuatore a firmare l'impresa su pelle! :)
Titolo: Re:Dall'Adige alle cime del Baldo
Inserito da: AGH - 21/07/2017 14:34
hai una immagine con le tracce gps?
Titolo: Re:Dall'Adige alle cime del Baldo
Inserito da: Jader - 21/07/2017 21:50
Mi hanno ciullato il telefono e ovviamemte, ciuccio come sono faccio il backup ogni morte di papa..ho perso 9 mesi di tracce, ora ho solo quelle dell'ultimo mese  ::)
Se serve qualche dritta comunque sono qua! :)
Titolo: Re:Dall'Adige alle cime del Baldo
Inserito da: trabuccone - 23/07/2017 19:04
Se serve qualche traccia del Baldo ho qualcosa anche io nel caso