Autore Topic: Giro del Sorapis  (Letto 9824 volte)

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Offline piesospinto

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Giro del Sorapis
« il: 19/08/2014 23:17 »
Breve resoconto di un giro classico sul circuito di ferrate, cenge, percorsi attrezzati e sentieri che circondano il Sorapis. Nonostante da queste parti passino ben due alte vie delle Dolomiti, la zona è estremamente solitaria. Forse le foto sono un po' troppe, ma il posto è talmente bello che non sono riuscito a scemarle di più!
Giro effettuato dal 15 al 17 agosto 2014

15 agosto
Data la finestra di meteo favorevole (almeno nelle previsioni), con Nadia, Mariangela ed Alessandro partiamo alla volta del passo tre Croci. Lasciata l'auto, ci incamminiamo per il segnavia 213. Il cielo è più scuro di quanto si pensava, il 'repentino miglioramento' previsto dal pomeriggio evidentemente è un po' in ritardo. Infatti, dopo mezz'ora inizia a piovere, forte. Stazioniamo per quasi due ore sotto un albero, non vogliamo arrivare zuppi già il primo giorno. Quando la situazione migliora, riprendiamo a salire per il 216 a forcella Marcuoira. Rinunciamo per ovvi motivi alla salita programmata alla cima la Cesta, intravvediamo nella nebbia l'enorme frana caduta qualche mese fa dal cadin del Loudo e iniziamo a scendere verso il rifugio Vandelli, attirati dall'azzurro magnetico del lago del Sorapis, che riasalta ancor di più nell'atmosfera cupa.
Il sentiero è piuttosto impegnativo, reso scivoloso dalla pioggia (che continua a cadere, anche se con meno intensità).
Arriviamo al rifugio, e, dopo pochi minuti, arriva anche il sole. Si va subito al lago, dove aspettiamo il tramonto, che qui, data l'orografia,  arriva piuttosto presto.


Il lago di Misurina sbuca in lontananza tra le nebbie


Poco dopo ci appare il lago del Sorapis, che risalta in maniera incredibile


Arrivati al rifugio, il primo a rompere le nubi è il dito di Dio...


... ed il lago si accende di riflessi






E finalmente si vedono i cadini di Misurina


Tramonto sul lago

16 agosto
Cielo sereno, con le prime velature. Temperatura ideale. Attacchiamo la ferrata Vandelli, ben attrezzata. Arrivati al suo culmine, dove si scapola a nord la cresta, abbiamo la sorpresa di incontrare un piccolo branco di giovani stambecchi, al solito molto ben disposti alla presenza umana. Scendiamo quindi al bivacco Comici, in buone condizioni, per poi risalire alla forcella bassa del Banco. Di qui facciamo una piccola deviazione a nord per un sentiero non marcato ma tagliato tra i mughi, fino alla croda del Banco, che sarà l'unica cima toccata oggi.
Iniziamo ora il sentiero Minanzio, che scorre su cenge mugose con costanti e faticosissimi saliscendi. Alcuni tratti franati ci costringono a qualche acrobazia, ed inizia anche a piovigginare. Per fortuna che la pioggia forte è sui cadini di Misurina... ma starà lì per poco.
Alla fine del tratto ostico, inizia a piovere, più forte di ieri. E meno male che oggi il tempo doveva essere più stabile. Dopo qualche problema ad azzeccare il bivio che sende nella valle di san Vito (cartello divelto e appoggiato in modo ambiguo, e numerazione del sentiero che non aiuta, 247 sia di là che di qua) ci allaciamo al sentiero 226 col quale saliamo alla forcella Grande, intuendo nella nebbia la presenza della torre dei Sabbioni. Scendiamo al rifugio San Marco, dove arriviamo che ha appena smesso di piovere ed inizia ad uscire il sole. Giornata comunque molto positiva, ma faticosa: siamo stati in giro 9 ore, abbiamo visto 5 persone in tutto.


La Cesta, dalla conformazione particolarissima


Lasciamo alle spalle il dito di Dio e la Cesta


Cristallo e piz Popena, col sentiero percorso il giorno prima


Sulla ferrata Vandelli


Giovani stambecchi guardano il lago di Misurina...


... e si allenano a diventare adulti


Forcella bassa del Banco, con dietro la Croda de Marchi e il corno del Doge


La torre dei Sabbioni dal sentiero Minanzio. Tra poco non vedremo più nulla


Al rifugio San Marco migliora: Antelao...


... e Pelmo


L'ultimo scroscio di pioggia

17 agosto
Cielo sereno, oggi niente scherzi dal meteo. Saliamo alla forcella Grande, e prendiamo a sinistra per il bivacco Slataper (in buone condizioni). Alla forcella del bivacco ci sporgiamo sull'abisso della val del Boite, 1500 metri più sotto. Sulla ferrata Berti fa decisamente freddo. La ferrata ha ottimi infissi, ma percorrerla in discesa fa una certa impressione. Poco oltre inizia la lunghissima cengia del banco, che con qualche saliscendi e qualche tratto attrezzato ci porta lungo tutta la parete del Marcora. Alcuni tratti li percorriamo di gran carriera per la costante caduta di sassi, che ci sibilano a pochi metri di distanza: essere colpiti qui sarebbe ancor meno piacevole che altrove.
Scapolata la cresta, scopriamo che il bello deve ancora venire: per scendere nel vallone sottostante ci sono un paio di nevai piuttosto ripidi da attraversare. Per fortuna la neve aveva già mollato, ma se avessimo fatto il giro al contrario avremmo avuto dei problemi, come ci hanno riferito un paio di persone incontrate, che ringrazio per le informazioni. Per inciso, il gestore del Vandelli su mia richiesta al telefono aveva escluso che ci fosse bisogno di ramponi. Li avessi avuti, probabilmente li avrei usati. Tra i due nevai, ci sono due tratti dove si deve fare qualche passo di arrampicata, che in discesa e dopo 6 ore che siamo in giro richiede (almeno a noi) parecchia concentrazione. In salita non ci sarebbe stato nessun problema.
Dopo una bella sosta ristoratrice, risaliamo a sinistra (segnavia 215) per il tratto attrezzato lungo una cengia inclinata piena di detriti che ci porta a forcella di punta Nera. L'intento di salire la cima è già sfumato date le energie profuse in questi giorni, e ci accontentiamo della cimetta nei pressi della sella, comunque molto panoramica.
Scendiamo adesso verso forcella Faloria, e poi con un lungo traverso sul 213 torniamo al tre Croci. Oggi 10 ore in giro, avremo viso sì e no 10 persone, ed è una bella domenica di agosto.
In conclusione: giro solitario e molto faticoso, che per conformazione del terreno che si attraversa richiede concentrazione dall'inizio alla fine. Però, che bel giro e che soddisfazione!


Salendo alla forcella Grande: Pelmo, Rocchetta di Prendera, Becco di Mezzodì, cima Ambizzola e Croda da Lago


Da forcella Grande: Marcora, Sorapis, Caccia Grande, Tre Sorelle, torre dei Sabbioni


Antelao ancora ben innevato


Gran disordine nei pressi della forcella del bivacco


Verso il bivacco Slataper in un bianco abbacinante


Caliamo nel freddo abisso sulla ferrata Berti


San Vito, 1600 metri più in basso


Sulla cengia del Banco






All'uscita dalla cengia: punta Nera, Cristallo, la Cesta


Ci incamminiamo verso la sella di punta Nera


Il Sorapis da un landro lungo la cengia


Ecco che spunta di nuovo il lago del Sorapis. Il giro volge al termine (versione un po' più grande: http://www.panoramio.com/photo/110661144)


Scendendiamo verso forcella Faloria: croda Rossa, Cristallo, Popena.
Mauro

Offline Claudia

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Re:Giro del Sorapis
« Risposta #1 il: 20/08/2014 10:00 »
Che meraviglia di giro!
Anche io sono in vacanza in zona, siamo arrivati proprio il 16 pomeriggio. Avevamo programmato anche noi un giro nella zona del Sorapiss: ma quindi il sentiero che va alla forcella marcuoira è stato riaperto? a inizio luglio c'era il divieto causa sentiero spazzato via da una frana...

Offline hardhu

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Re:Giro del Sorapis
« Risposta #2 il: 20/08/2014 10:05 »
Splendido giro, complimenti, uno di quelli che da anni sogno di fare. Ma perché l'avete percorso facendo la Berti in discesa? Anche i nevai successivi  di cui scrivi, non sarebbe stato meglio affrontarli in salita?

Per la questione dei rifugisti e dei loro consigli...ricordo un episodio capitatomi qualche anno fa: dovevo fare la ferrata Santner al Catinaccio agli inizi di settembre dopo una giornata bruttissima che aveva portato la neve a bassa quota, e chiesi al gestore del rifugio Vajolet se servissero i ramponi. La risposta fu anche in quel caso no, e, nonostante la Santner sia abbastanza facile, ad un certo punto mi trovai in un tratto senza attrezzature dentro un canalino esposto in discesa in cui una scivolata avrebbe significato un volo di 300 metri. Il canalino in questione non avrebbe costituito un grosso problema...se non fosse stato completamente ricoperto di neve compatta (era tutto in ombra), e me la sono vista davvero brutta, sono stato fermo più di mezz'ora a valutare se era il caso di passare o meno, poi è arrivato un gruppo di tedeschi che, alla vista della neve, hanno prontamente calzato i ramponi e sono passati, mi sono allora fatto coraggio e seguendo le loro orme sono riiuscito a calarmi quei 3-4 metri che mi separavano dalle attrezzature successive.
Da quella volta in poi tendo tendo sempre a diffidare, o perlomeno a soppesare bene i consigli dei rifugisti.

Offline southernman

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Re:Giro del Sorapis
« Risposta #3 il: 20/08/2014 10:24 »
Zone molto belle, stranamente poco frequentate nonostante la relativa facilità con la quale si raggiunge il Vandelli e la vicinanza della funivia del Faloria. Ho fatto il giro Tre Croci - Vandelli - Forcella Marcoira due volte, una in giornata ed un'altra dormendo addirittura due volte, al Vandelli ed al Faloria (deserto causa due precedenti giornate di brutto tempo). Con l'occasione ce la siamo presi veramente con calma ed abbiamo zampettato per tutta l'alpe (erano le mie uniche vacanze, e me la sono ben goduta).

Le foto non sono mai troppe  :)

Offline SPIDI

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Re:Giro del Sorapis
« Risposta #4 il: 20/08/2014 19:16 »
Bel giro complimenti  :)
Ho fatto qualcosa in zona ma il giro completo mi manca  :'(  Era in progetto alcuni anni fa ma purtroppo e rimasto tale  :(
Bisogna andare dove pochi sono andati per vedere   
ciò che pochi hanno visto

Offline AGH

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Re:Giro del Sorapis
« Risposta #5 il: 20/08/2014 19:53 »
bellissimo giro, magnifici posti, splendide foto complimenti! :)
Blog di Montagna
https://www.fotoagh.it/

Offline gabi

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Re:Giro del Sorapis
« Risposta #6 il: 20/08/2014 21:17 »
Mi unisco ai complimenti  per il giro e per le bellissime foto (merito dei luoghi e del fotografo)  :)

Offline trabuccone

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Re:Giro del Sorapis
« Risposta #7 il: 20/08/2014 21:34 »
Cavolo che scatti!!!  :o Davvero complimenti per foto e giro, ti sei fatto una bella full-immersion dolomitica  :) L'Antelao innevato in questa stagione è pura gioia!!
per sempre oppressi da desiderio e ambizione c'e' una fame non ancora soddisfatta,
i nostri occhi stanchi ancora vagano all'orizzonte sebbene abbiamo percorso questa strada così tante volte

Offline Oma

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Re:Giro del Sorapis
« Risposta #8 il: 20/08/2014 21:46 »
Bello, bello, bello!  :D Il lago Sorapis è sempre una meraviglia!  :) Foto spettacolari e complimenti per il gran giro!!

Offline piesospinto

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Re:Giro del Sorapis
« Risposta #9 il: 20/08/2014 22:03 »
Citazione da: Claudia
ma quindi il sentiero che va alla forcella marcuoira è stato riaperto? a inizio luglio c'era il divieto causa sentiero spazzato via da una frana...
Il sentiero della forcella Marcuoira è aperto, non mi è parso nemmeno rovinato, probabilmente quello che intendi tu, interessato dalla frana che l'ha completamente seppellito è il 223 (alta via 3), appena più alto, che va alla forcella Ciadin. Quest'ultimo non è chiuso, è sparito del tutto!

Citazione da: hardhu
Ma perché l'avete percorso facendo la Berti in discesa? Anche i nevai successivi  di cui scrivi, non sarebbe stato meglio affrontarli in salita?
Per i nevai sarebbe stato meglio, hai ragione. Il giro l'abbiamo fatto in senso orario perchè in questo modo veniva più equilibrato come tempi di percorrenza, e poi dato il meteo incerto era meglio mettersi alle spalle i tratti ferrati già al mattino.
Inoltre, girando in senso opposto, avremmo fatto in discesa la ferrata Vandelli, il che è più o meno equivalente.

Citazione da: hardhu
Da quella volta in poi tendo tendo sempre a diffidare, o perlomeno a soppesare bene i consigli dei rifugisti.
In effetti sarebbe bastato che il rifugista fosse un po' più preciso o esplicito, tipo poteva dirmi che se fossimo passati di mattina avremmo potuto trovare neve dura, lasciandomi un margine di dubbio. Ma è stato così categorico da farmi andar via del tutto tranquillo...

Citazione da: gabi e altri
Mi unisco ai complimenti  per il giro e per le bellissime foto (merito dei luoghi e del fotografo)  :)
Grazie, girerò i complimenti anche alla co-autrice. Le 'mie' foto infatti sono (quasi) sempre un affare di famiglia. Siamo in due a scattare ;)
 
Mauro

Offline Alan

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Re:Giro del Sorapis
« Risposta #10 il: 21/08/2014 10:20 »
Complimenti per il giro, complimenti per i posti, complimenti per le foto!!
Il lago di Sorapis è qualcosa di straordinario visto così!

Offline Claudia

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Re:Giro del Sorapis
« Risposta #11 il: 22/08/2014 18:06 »
Il sentiero della forcella Marcuoira è aperto, non mi è parso nemmeno rovinato, probabilmente quello che intendi tu, interessato dalla frana che l'ha completamente seppellito è il 223 (alta via 3), appena più alto, che va alla forcella Ciadin. Quest'ultimo non è chiuso, è sparito del tutto!
sinceramente non mi ricordo, so che alla sbarra che c'è all'inizio del sentiero 215, nei pressi del passo tre croci, c'era un cartello con l'avviso di sentiero chiuso, ma non so se si riferiva al 213 o al 223, non l'ho fotografato purtroppo! ieri siamo passati e ho visto cmq che il cartello non c'è più...