Stupenda escursione ad anello nel maestoso San Sebastiano, tra la Val Zoldana e la Valle Agordina con panorami incredibili (ovviamente tempo permettendo) che spaziano dalla Moiazza, al Civetta, al Pelmo, l'Agner, l'Antelao, in lontananza i lastroni di Formin, la Tofana...e tante tante cime .... l'ambiente è selvaggio e solitario, e per una come me abituata al Lagorai la cosa è decisamente molto apprezzata!!
Siamo partiti da Passo Duran (1601 m.) imboccando il sentiero 524 inoltrandoci in un bel bosco in leggera salita; incontriamo successivamente mughi, erba e sassi fino ad incrociare un bivio dove ci teniamo sulla destra intravvedendo forcella "la Porta" che sarà il punto più alto dell'escursione. Strada facendo incontriamo un breve passaggio munito di corda in provvidenziale aiuto .... la salita alla forcella è abbastanza impegnativa, la pendenza si fa sentire e nel ghiaione ogni passo è ben ponderato per non scivolare ... ci sono delle belle lingue di neve, e la cosa a me fa immenso piacere vista la siccità della scorsa estate, percorribili senza problemi (avevamo portato i ramponcini dato che quindici giorni fa la situazione li richiedeva, ma non son serviti).
Finalmente la forcella e .... dietro a noi nuvole basse che non ci permettono di godere del panorama nel versante zoldano .... speravo di intravvedere le Pale ... ma niente !!
A questo punto giù, di nuovo ghiaione e stupende lingue di neve ... il paesaggio è indescrivibile tanta è la maestosità che mi circonda mentre, in lontananza, inizio a scorgere le cime che prima ho citato, indicatemi da persone ben più esperte di me .... non riuscirò mai a memorizzare forma e nome delle cime, ma la loro maestosità mi lascia sempre senza parole (a dire il vero il Cauriol e Cima d'Asta le riconoscerei lontano un miglio ... ma qui gioco in casa
)
A questo punto la discesa si addolcisce, nel bianco delle rocce scorgo coloratissimi fiorellini ... mi affascina la forza della natura che esplode dopo il rigido inverno!! Arriviamo ad un bivio, e qui teniamo la sinistra in direzione di Baita Angelini ... a cui finalmente arriviamo un pò stanchi ed affamati ... è un bel baito, sempre aperto dove volendo si può anche dormire, c'è il caminetto e una bella fontana (un laip) .... ripartiamo sul sentiero n.536 verso Passo Duran; il rientro è abbastanza lungo, si attraversano mughi e ghiaie fino ad incontrare il bosco, dove si incontra il sentiero che porta a Colcerver ... noi invece si prosegue sul 536 ... questi ultimi km sono decisamente pesanti con vari ed infiniti scollinamenti ma anche la bellezza del bosco aiuta a stemperare la stanchezza!! Finalmente sbuchiamo sulla strada del Passo Duran, un pò più verso est rispetto il sentiero di partenza.
L'escursione viene indicata come EE (CAI), all'incirca sono 1100 m di dislivello per 12/13 km ... diciamo che impegna molto ginocchia e caviglie tra ghiaioni e saltini di roccia (niente di pericoloso ) ... provo ad allegare qualche foto, chiedendo venia per la qualità che non è eccelsa ... fotografo con il cuore tutto ciò che mi circonda