Autore Topic: [GRUPPO MONZONI] Sentiero attrezzato "Sass dale Doudes" e ferrata "Gadotti"  (Letto 3046 volte)

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Offline nantes

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Ho fatto questo percorso domenica 17 giugno insieme ad alcuni amici...

Siamo partiti nei pressi di malga Crocifisso dove abbiamo lasciato la macchina, da qui, per strada in parte asfaltata abbiamo raggiunto la baita Monzoni a 1792m, abbandonata la strada e seguendo il sentiero 637, che taglia il versante est del sasso delle undici, ci si ricongunge con il 615 che porta al Bivacco Zeni a quota 2100 circa;
Il bivacco si trova su un piccolo ripiano verde incastonato nel vallone della "Vallaccia" è il tipico classico arancione/rosso rivestito in lamiera e dispone di 9 cucette.
C'erano qui un gruppo di arampicatori, le pareti della Vallaccia e del Sasso delle undici offrono parecchie vie interessanti con roccia ottima.
Il sentiero attrezzato 617 (Sass dale Doudes) inizia poco sopra, molto bello panoramico e abbastanza semplice; inizia con una serie di passaggi su roccette esposte; dopo un primo tratto obliquo si immette in un lungo colatoio attrezzato con cordino; esce e si porta a destra verso secondo colatoio che porta ad una forcelletta (un po di ghiaie mobili); da qui si scende in un avvalamento per poi raggiungere facilmente la cima Dodici (2446m).
Seguendo ora il sentiero attrezzato 630 (via ferrata F.Gadotti) si risale la parete nord del Sass Aut, circondati da panorami sempre stupendi, seguendo vallette e creste si giunge sul pianoro erboso della cima (2555m). Il panorama da qui è tra i più completi delle dolomiti.. dal Latemar... Catinaccio... Sassolungo... Sella... Piz Boe... Marmolada... ecc...
Si prosegue scendendo in un canalone ghiaioso, purtroppo messo malissimo, le pioggie e la neve hanno praticamente portato via i gradini di legno e ci siamo trovati a proseguire su un pendio melmoso mooolto instabile... fortunatamente nei tratti più critici c'era ancora il cordino in acciaio ma non sempre bastava...
con la massima attenzione siamo scesi fino al passaggio del "Bus del Diaol", una grotta verticale attrezzata con pioli e cordino ma sempre bagnata e scivolosa; al suo termine finisce la ferrata vera e propria e il sentiero prosegue con tratti verticali fino alla forcella Baranchie ed infine sulla Punta Vallaccia (2637m).
Scesi alla forcella La Costella (dove ha inizio la mia tanto sognata "alta via Federspiel") con il sentiero 624 si raggiunge, per pascoli, il rifugio Vallaccia, molto accogliente (la titolare fa una torta "Linz" che non ha eguali.. ) ed infine si chiude l'anello ritornando al punto di partenza.
Il giro è molto panoramico ed istruttivo, pochissimo frequentato (non capisco perchè ma in fondo è meglio così), con le dovute soste richiede circa 8 ore (non ero con "gente che corre"  ;) )
 tra saliscendi sono circa 1400 metri di salita.

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sentiero attrezzato...

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infine...  :)
« Ultima modifica: 19/06/2012 22:10 da nantes »

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Seguendo ora il sentiero attrezzato 630 (via ferrata F.Gadotti) si risale la parete nord del Sass Aut, circondati da panorami sempre stupendi,

ma sta gadotti com'è? Tieni conto che come ferratista faccio schifo, il mio massimo penso sia la ferrata di favogna :)
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Offline SPIDI

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ma sta gadotti com'è? Tieni conto che come ferratista faccio schifo, il mio massimo penso sia la ferrata di favogna :)

Facile  ;) Da 1 a 10 direi 5  :)
Bisogna andare dove pochi sono andati per vedere   
ciò che pochi hanno visto

Offline nantes

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ma sta gadotti com'è? Tieni conto che come ferratista faccio schifo, il mio massimo penso sia la ferrata di favogna :)
uno come te, abituato a ravanare  8), la fa senza problemi;
a parte un paio di tratti c'è sempre il cordino in acciaio,
non ci sono scale perchè i piedi poggiano sempre sulla roccia, a parte nel "bus del diaol";
l'imbrago seve più che altro per sicurezza psicologica.