Una piccola premessa, si è spesso portati a pensare che i sentieri di bassa quota e in zone come Liguria e Garda, siano più semplici di quelli ad alta quota, e a volte presi sotto gamba. In questa escursione la ferrata di Cima Sat in sé è una ferrata semplice e senza difficoltà tecniche, la sua caratteristica sono le due scale molto lunghe ed esposte. I sentieri attrezzati per Cima Rocca e il Foletti e parte del Susatti sono anch’essi semplici ma sul Foletti è già la seconda volta che troviamo persone in difficoltà per l’esposizione. Inoltre, anche il resto del percorso si snoda su sentieri per la maggior parte del tempo stretti ed esposti con altri tratti attrezzati, visto quindi anche la lunghezza dell’escursione la cosa non è da sottovalutare.
Partiamo quindi da Riva del Garda dove miracolosamente troviamo posteggio nei pressi del sentiero. Prendiamo la strada lastricata in direzione del Bastione e Capanna Santa Barbara. Al Bastione la strada lascia il posto al sentiero che a tornanti in poco più di un’ora arriva alla Capanna Santa Barbara (bivacco sempre aperto).
Ancora pochi minuti e siamo all’attacco della ferrata. Nonostante sia tutta al sole, grazie al venticello che spesso qui troviamo non patiamo troppo il caldo. Davanti a noi solo altre quattro persone, che ritroveremo sulla piccola cima. La ferrata termina scendendo dalla cima sul lato opposto, il tratto forse più impegnativo.
Proseguiamo per il Giochello, qui si trovano ancora resti di trincee e casermette. La stessa cosa lungo la panoramica cresta che porta alla Bocchetta di Concolì.
Dalla Bocchetta decidiamo di proseguire verso Bocca Pasumer e scendendo troviamo la sorgente d’acqua che ricordavamo. A Bocca Pasumer facciamo il punto della situazione. L’orario è buono, il tempo ottimo per cui decidiamo di proseguire per la Rocca e le Gallerie della Guerra. Proseguiamo quindi in mezzo alle trincee e con percorso attrezzato saliamo a Cima Rocca. Scendendo attraversiamo altre gallerie e arriviamo al Bivacco Arcioni (a volte gestito), dove si trova altra acqua (non ci è sembrata molto buona però). Facciamo sosta pranzo, oggi c’è molta gente qui, per lo più stranieri che arrivano dalla ferrata di Cima Capi. Quello che ora ci preoccupa è il sentiero attrezzato Foletti che noi dobbiamo percorrere in senso inverso a quelli che arrivano da Cima Capi, speriamo quindi stiano finendo, per il momento non sembra però.
Ripartiamo e risaliamo per andare prendere il sentiero Foletti, rimettiamo l’imbrago e per fortuna incontriamo solo poche persone e nel punto più semplice, dove lasciare spazio. Al bivio per cima Capi svoltiamo a sinistra e andiamo a prendere la parte terminale del sentiero Susatti che da Biacesa (Val di Ledro) sale a Cima Capi.
Si apre davanti a noi una bellissima valle e un ardito sentiero a mezza costa la contorna tutta, arriviamo quindi alla Bocchetta di Enzima. Scendiamo un poco e arriviamo ad un bivio, poco sotto il bivio c’è un’altra fonte e il sentiero scende poi direttamente a Riva, noi prolunghiamo il percorso proseguendo diritti tornando quindi alla Capanna Santa Barbara.
Si risale ancora un poco e poi con ancora alcuni tratti attrezzati e una breve scaletta giungiamo alla Cappella Santa Barbara e poco sotto all’omonimo rifugio, dove concludiamo il giro ad anello. Non ci resta ora che tornare a Riva. Gran bella escursione tra storia e natura.
DATI GPS
Dislivello 1877 m – KM 17,29 per circa 9 ore di cammino soste incluse
Le foto settimana prossima