Autore Topic: Ferrata Degasperi sul Palon del Bondone - Chiusa e definitivamente smantellata!  (Letto 20468 volte)

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Offline Skyzzato

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I cartelli in realtà c'erano già. Infatti non è poi così frequentata.
Io lascerei come ora, cioè che ognuno si prende la propria responsabilità!
ma poi... non è possibile aggirare più in basso il suddetto vallone? oppure accedere in qualche maniera dalle viotte...
E' veramente un peccato, era proprio bella.
Non si possono nutrire pensieri cattivi al di sopra di una certa altitudine
(François Mauriac)

manuel115

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I cartelli in realtà c'erano già. Infatti non è poi così frequentata.
Io lascerei come ora, cioè che ognuno si prende la propria responsabilità!
ma poi... non è possibile aggirare più in basso il suddetto vallone? oppure accedere in qualche maniera dalle viotte...
E' veramente un peccato, era proprio bella.
da una parte hai ragione, si potrebbe lasciare la ferrata come è, tanto ognuno si assume sempre le proprie responsabilità quando pratica certe cose... dall'altra però c'è l'etica morale di proibire,vietare, cose potenzialmente pericolose, da parte di enti o associazioni, x nn avere morti sulla coscienza...

manuel115

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posto un video della ferrata Degasperi recentemente smantellata... :'(

il video è veramente bello e da un idea di quello che doveva essere il tracciato...

PS:a metà filmato le immagini si interrompono, nn so perchè....

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« Ultima modifica: 03/05/2008 11:18 da manuel115 »

Offline AGH

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ahi ahi usa solo un moschettone e si aiuta col cavo nella progressione, nobbuono! :)))

Comunque io l'ho fatta tantissimi anni fa e non me la ricordavo cosi in piedi :) Sarà perché ero zòven!  :P
Blog di Montagna
https://www.fotoagh.it/

manuel115

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da l'Adige di oggi... :'(

Smantellata la ferrata «Pero Pitor»

Il nome tecnico era «sentiero attrezzato parete est del Palon 690» ma era nota a tutti come «a Pero Pitor» (l'alpinista Piero Degasperi a cui venne dedicata) sul Palon. Nata per lo sforzo comune dei soci Sat di Sardagna che nel 1975, e con i mezzi di allora la ferrata del Palon venne completata in un anno di tempo. Un'estate. Non proprio un'estate visto che i soci, ora splendidi sessanta-settantenni, ricordano uscite per sistemare via e cordini fino ad autunno inoltrato, sempre per non chiamarlo inizio inverno. La Piero Degasperi era stata inaugurata nel luglio 1976. Nei giorni scorsi è stata definitivamente dimessa dalle guide alpine Dolomiti Avventura. Triste a dirsi, ricordano i vecchi satini, ma nessun albergatore bondonero di allora mosse un dito per aiutare i soci nella realizzazione della ferrata. Un sentiero attrezzato che dal 1976 portò in vetta una media di 800-1000 persone ogni anno. Alla faccia della riqualificazione del Bondone e dei patti territoriali. Il giorno dell'inaugurazione fu una festa per 500 persone. La via ferrata la percorsero in pochi, la maggior parte accettò l'invito del commendator Giovanni Graffer a salire gratis con la funivia sulla cima del Palon, dove si tenne un memorabile rinfresco. Il declino per la Pero Pitor iniziò con il grosso incendio che devastò il Palon nell'estate 2003. Fino allora era stata mantenuta in perfetta efficienza dai giovani soci della Sat di Sardagna che ogni primavera facevano la manutenzione di via e cordini. L'incendio non danneggiò la ferrata ma i mughi che, sulla grande parete est, trattenevano i sassi. Chiusa in via precauzionale circa tre anni fa, è stata a lungo percorsa da alpinisti che hanno a più riprese sfidato la loro fortuna, sotto le imprevedibili scariche di massi che si liberavano a più riprese dalla montagna. Forse il disgaggio della immensa parete est del Palon per mettere in sicurezza almeno l'attacco della via (parete est del Cornetto di Mugon in prossimità dello Sperone) sarebbe stato un impegno economico molto gravoso . Forse sarebbe bastato l'uso di quel formidabile strumento che sono i patti territoriali del monte Bondone, un milione e mezzo di euro solo per costruire un albergo a Sardagna. Ma non ci sono più soldi per le ferrate, solo per le saune e i campi da tennis. In fondo non è più il 1975, dove bastava un pezzo di corda legato in vita e qualche idea per realizzare un sogno. La Sat di Sardagna ha celebrato la Piero Degasperi con una mostra fotografica nell'occasione del suo 40° anno di fondazione. Ringraziando quegli uomini che con il loro impegno hanno aperto quella che è stata la più bella ferrata della zona.

dati tecnici

La via

La via ferrata Piero Degasperi partiva dalla Baita Montesel (1480 m.) al tornante sulla strada per il Monte Bondone. Da lì, in direzione est, si traversavano i prati del Montesel fino a raggiungere località Camp (1520 m.). Dopo la lunga traversa delle ripide fiancate Sud Est del Montesel si traversavano ripidi valloni fino a raggiungere la «Supposta». Dalla Supposta il sentiero prendeva quota fino a una cengia da dove si raggiungeva la larga conca detta «Spiaza dei Fovi» . Quindi discesa con un cordino per la ripida Val del Lanz fino alla testa della Val de le Gole, che si risaliva per portarsi all'attacco vero e proprio della parete est del Cornetto del Mugon. Si risaliva per un centinaio di metri per poi traversare diagonalmente a sinistra e giungere a un piccolo terrazzo, dal quale si saliva pressoché verticali fino a cima Palon (2098 m.).



Offline nantes

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mi dispiace veramente
la ferrata degasperi la facevo regolarmente alcune estati fa praticamente tutte le domeniche quando con la famiglia andavo in bondone e mentre gli altri facevano la cura del sole, mi facevo il giro Montesel - Degasperi - Palon
Mi sarebbe piaciuto rifarla prima della chiusura; forse è ancora praticabile però con attrezzatura da arrampicata

manuel115

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mi dispiace veramente
la ferrata degasperi la facevo regolarmente alcune estati fa praticamente tutte le domeniche quando con la famiglia andavo in bondone e mentre gli altri facevano la cura del sole, mi facevo il giro Montesel - Degasperi - Palon

in teoria sta volta è definitiva... :'(

Mi sarebbe piaciuto rifarla prima della chiusura; forse è ancora praticabile però con attrezzatura da arrampicata

beh a questo punto diventa veramente una salita alpinistica!  ;D


Offline AGH

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mi dispiace veramente
la ferrata degasperi la facevo regolarmente alcune estati fa praticamente tutte le domeniche quando con la famiglia andavo in bondone e mentre gli altri facevano la cura del sole, mi facevo il giro Montesel - Degasperi - Palon
Mi sarebbe piaciuto rifarla prima della chiusura; forse è ancora praticabile però con attrezzatura da arrampicata

non credo sia una buona idea nantes, la ferrata è stata chiusa e smantellata perché in seguito all'incendio tutto il versante è diventato franoso, quindi molto pericoloso...
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Offline nantes

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A pensarci bene se uno ha voglia di farsi un arrampicatina ci sono posti migliori  ;D

Offline Mett

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ahi ahi usa solo un moschettone e si aiuta col cavo nella progressione, nobbuono! :))

Secondo me è perche voleva già iniziare l'opera di smantellamento.. :D

Comunque è un vero peccato che l'abbiano chiusa.

villaagnedo

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ahi ahi usa solo un moschettone e si aiuta col cavo nella progressione, nobbuono! :)))

invece il cavo andrebbe usato solo per attaccarsi col moschettone  ??? si potrebbe danneggiare alla lunga se tutti lo utilizzassero in questo modo o quali altri problemi potrebbe causare questa condotta?

Offline AGH

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invece il cavo andrebbe usato solo per attaccarsi col moschettone  ??? si potrebbe danneggiare alla lunga se tutti lo utilizzassero in questo modo o quali altri problemi potrebbe causare questa condotta?

infatti di solito il cavo dovrebbe servire solo per l'autoassicurazione, non per "tirarsi su"  ;D
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Offline Skyzzato

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Io l'ho percorsa 2 volte da chiusa.
La prima volta nel vallone subito prima dell'attacco ne venivano giù parecchi di sassi, anche massi da 1 metro e passa. Sentivi solo il fischio dell'attrito con l'aria!
La seconda volta poche e piccole scariche, dipenderà dal vento...
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(François Mauriac)

manuel115

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Io l'ho percorsa 2 volte da chiusa.
La prima volta nel vallone subito prima dell'attacco ne venivano giù parecchi di sassi, anche massi da 1 metro e passa. Sentivi solo il fischio dell'attrito con l'aria!
La seconda volta poche e piccole scariche, dipenderà dal vento...

non è stato un pochino rischioso x te?  :-[

MontagnaAmica

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Citazione
infatti di solito il cavo dovrebbe servire solo per l'autoassicurazione, non per "tirarsi su"

Su questo non sono molto d'accordo, il cavo nelle ferrate serve anche per la progressione, eccome.

Chiaramente non intendo con questo "tirarsi su" nel senso di salire solo di braccia, che resisterebbero ben poco, ma per l'equilibrio sì.

Ricordiamoci che non stiamo arrampicando e la caduta su una ferrata può essere molto pericolosa e anche fatale, e comunque molto più pericolosa rispetto ad una caduta su un'arrampicata (il dissipatore ammortizza molto meno di svariati metri di corda dinamica, senza pensare ai pericoli derivanti dalle strutture infisse nella roccia).

La ferrata, inoltre, si propone anche di facilitare la progressione dei percorsi, altrimenti non ci sarebbe molta differenza con l'arrampicata.

Per questo le tecniche di normale progressione su ferrate prevedono normalmente l'uso del cavo.

So che ci sono persone che salgono arrampicando usando la corda solo per autoassicurazione, ma questa è una loro scelta, e comunque non è la tecnica di progressione che andrebbe usata, se poi uno si ritiene così esperto da poterlo fare... è un altro discorso, fermo restando però come detto il forte rischio in caso di caduta, e la caduta su una ferrata può essere dovuta anche a fattori imputabili a terzi, come la caduta sassi dall'alto (in assoluto il rischio maggiore sulle ferrate), pericoli questi che sono tanto maggiori quanto maggiore un percorso viene frequentato, e le ferrate sono frequentate enormemente di più rispetto agli itinerari di arrampicata.

Non per niente esistono anche i guanti da ferrata (anche se spesso due guanti da lavoro suppliscono ugualmente), proprio per proteggere le mani.

Buona serata a tutti,

Stefano