Premessa questo è uno dei giri che mi ha dato in assoluto più soddisfazione, splendida giornata splendidi posti.
Il meteo metteva rinfresco delle temperature, ma non credevo fino a questo punto.
A Campiglio la temperatura è poco sopra lo zero, questo il panorama all'arrivo.
Dopo un buon aiuto della funivia...
Cima Grostè
Un pochino a memoria, un buon colpo d'occhio e si riesce ad individuare il sentiero.
Val Flavona, Turrion basso e alto.
Qui si decide se andare avanti o meno, sembra ostico, ma una volta calzati i ramponcelli il ghiaccio si spacca ed il grip è ottimo. Proseguo passo dopo passo, tornare indietro è un opzione da tenere sempre in considerazione. In alto si vede la targa di inizio ferrata, che a dire la verità non inizia li ma circa venti minuti dopo.
Dalla funivia fino all'attacco della ferrata la neve è sempre stata polverosa, ora la definirei decisamente zoccolosa e pesante. Ma vado avanti spettacolo di giornata spettacolo di posto.
Cima Roma.
Cima dei Camosci e cima Falkner (mi pare)
Punto all'apparenza impossibile da fare con la neve, in realtà si passa benissimo sulla cengia.
Uno sguardo indietro, senza parole.
Cima Falkner, era in programma la salita ma per ovvi motivi è rimandata.
Uno sguardo al lago di Molveno.
Il Castelletto Superiore
Cima Brenta
Inizio della discesa, in fondo l'unico pezzo pulito che si intravede è la Bocca del Tuckett. Non ho fatto altre foto della discesa perché letteralmente diluviava dalle pareti.
La parete appena attraversata, se aguzzate la vista un paio di scale si vedono.
Ed ecco l'affollatissima Vedretta di Tuckett.
Vista l'ora tarda in cui sono arrivato al Tucket decido di non completare il giro tornando al Grostè ma ridiscendo in Vallesinella per poi prendere l'autobus dove trovo con sorpresa un mio vecchio compagno di scialpinismo.
Non ero sicuro di riuscire a concludere il giro, ero sempre pronto ad una ritirata, ma non ci sono state difficoltà, tolto qualche attimo di incertezza sotto bocca di Vallesinella a trovare la traccia, la neve sventata era tanta. Da li in poi ho incrociato chi faceva il giro in senso contrario e tutto è diventato più facile.