GIM - Girovagando in Montagna in Trentino

non ho specificato: le 2 scaline finali sono in discesa e come difficoltà trascurabili.

Qualcuno ha fatto la ferrata Tridentina?  volevo quasi farla domani visto il tempo!si arriva a fare anche Cima Pisciadù?

ECCO la mia descrizioni con foto della tridentina:
http://www.clubaquilerampanti.it/ferrata_brigata_tridentina.htm

io amo particolarmente il sentiero attrezzato delle scalette, in val di fassa. Anche ad agosto, nonostante la zona, non si incontra nessuno, e poi costeggi il gruppo del larsec che è solitario al punto giusto. E' tecnicamnte molto facile.Il tratto attrezzato è molto corto. L'anno prossimo dal sentiero voglio deviare e arrivare, per tracce, a cima scaliaret. Mi han promesso una grande solitudine a due passi dalle folle del vajolet, su una cima da dove si domina il catinaccio.
sempre in zona, in val monzoni, collaterale sempre di fassa ma anch'essa poco frequentata (non so per quanto!)ci sono dei bei sentieri attrezzati: bepi zac, gino badia, alta via federspidel (non ricordo come si scrive, in questo momento sono a 60 km dalla mia carta!).
non l'ho ancora fatta ma ho letto diverse schede della ferrata del santner, sempre sul catinaccio. Me l'han data tutte per facile, con solo un piccolo tratto esposto alla fine.

....ma il gran traguardo per me sarebbe la Pisetta (Sarche)

Bè se alleni le braccia la pisetta non è impossibile, il mio (ex)fidanzato mi aveva assicurata come per arrampicare, io usavo i moschettoni e lui teneva la corda. La ferrata è lunga e per questo faticosa...anche se mi ero un po' allenata mi hanno fatto male le braccia per qualche giorno però secondo me la montalbano è più corta ma più difficile tecnicamente.

Sì tutto aiuta...soprattutto qualcuno che ti tiene la corda ben tesa 
per me è stato fondamentale, non credo che sarei riuscita a salire senza. Non ti so dire la ferrata del dos d'abramo perchè non l'ho mai fatta.

Ma sono tanti anni che vai? (io iniziato quest'anno...)
A dirla tutta andavo a fare queste cose quando ero fidanzata  , all'inizio per fare piacere a lui e poi perchè mi piaceva, ma dopo a parte il tempo e il lavoro non ho fatto più niente, solo camminate.

Le Pale non deludono mai...maschie e dure per soffrire, divertendosi. Son cresciuto alpinisticamente lassù. Ne avrei di cose da raccontare ma sconfinerei sull'alpinistico. Per le ferrate in Dolomiti, potete fare la Bolver certamente e il Velo della Madonna. Meravigliosi itinerari sopra il Primiero, al cospetto di Sass Maor e il famoso Velo. Preferisco la Stella Alpina all'Agner, più alpinistica (occhio al ritorno, passaggi di II in discesa non per tutti). Quando avete fatto queste, passate alla Costantini in Moiazza. Evitate la ressa delle Tofane. Occhio alla Marmolada, il ghiacciaio si è ritirato non poco. Sulla Costantini vi divertirete certamente. Mica è così difficile come dicono, basta esser fisicamente in forma e un po' smaliziati nella roccia. Da non sottovalutare comunque, le nove ore dettate dalle guide del settore ci son tutte. Ma ripagano di ogni fatica, lassù in cresta è fantastico. Una ferrata fatta bene per panoramicità, esposizione, sicurezza della attrezzatura. Le ferrate del Garda son invece prettamente atletiche, come la Pisetta o il Monte Casale. Ce n'è per tutti i gusti, comunque..basta aver voglia di girare. A chi piacciono, si prenda una bella guida specifica....e il tempo libero soprattutto.
 

A parole mie, of course. E nessun maschilismo, che non fa parte di me. Ho forse un po' infelicemente detto "maschie" semplicemente per evidenziare a modo mio il carattere "rude" di queste montagne. Perché son cime spesso imbronciate ed incappellate dalla nuvole, cime dove poter trovare ancora l'avventura e la solitudine, dove misurarsi senza scampo o baro. Avvicinamenti mai banali, la scarsissima frequentazione al di fuori dei soliti itinerari, quella brezza che spira perenne e sferza il viso, quegli altopiani desertici che ne fan quasi un paesaggio buzzatiano, rendono questa catena di montagne un po' un mondo a parte. Non a caso il Buzzati, ne è stato un frequentatore. Credo di percepire cosa vi ha trovato. Una dolce ruvidezza. Come le Marmarole e le Dolomiti d'Oltrepiave del resto, altrettanto affascinanti quanto remote. Forse perché non c'è un rifugio dietro ogni angolo? O forse perché ho iniziato proprio su questi gruppi montuosi ad andar per monti. Luoghi rudi e ruvidi, deserti quanto basta per sentirsi davvero serenamente, felicemente liberi. Con la melodia di mille violini che sale da Paneveggio, avvolgendo di magia ogni cosa. Per chi sa comprendere questo aspetto della montagna, chiaramente un po' filosofico e personale.. e certamente non da tutti condivisibile.