GIM - Girovagando in Montagna in Trentino

C'è qualcuno che ogni tanto si diverte a salire seguendo un cordino di ferro?
Personalmente un mio collega ferratista mi ha prestato l'imbrago l'anno scorso e ho fatto qualche ferrata. Poi quest'anno io e il mio socio abbiamo comprato il kit e abbiamo reiniziato a farne, non molte a dir la verità, 5-6 magari rifacendo quelle che avevo fatto. Poi un mesetto fa con 2 miei colleghi sono andato a fare la montealbano a mori (il mio socio non è venuto ...per fortuna, altrimenti chiamavamo il famoso elicottero giallo ). Beh devo dire che è altamente spettacolare, alla fine avevo la mano distrutta a forza di tirarsi su di braccia (è poco arrampicabile), però merita davvero.
Qualche ferrata da consigliare? va bene tutto dal sentiero attrezzato alla ferrata estrema. A me è piaciuta molto la ferrata di drena, seppur facile, o mori, per i passaggi esposti.
Domani teoricamente andiamo a fare la bolver-lugli sulle pale.
Mercoledì magari vado a fare le bocchette centrali in giornata (partendo col buio e la frontale in testa da molveno per evitare la ressa).

La giovannelli è stata la mia prima ferrata, l'ho poi rifatta con il mio socio (anche per lui, la sua prima). Hai ragione, è proprio bella.
Per ora ho fatto solo ferrate di fondovalle, nessuna in ambiente dolomitico:
-ferrata degasperi sul monte bondone, sarebbe chiusa, ma con un po' di attenzione è percorribile, merita davvero, difficoltà media.
-sentiero attr. chiesa in val scura (lochere), facilissima, bellissima per il paesaggio, non è molto ferrata
-sent. attr. giovanelli (mezzocorona), facile, bella la partenza in mezzo alla cascata, caratteristica quando si inoltra nel canyon
-ferrata favogna, facile con attacco medio, un classico per prendere feeling con l'esposizione, è abbastanza lunga tra salita e discesa, potrebbe essere considerata di difficoltà globale media per lo sforzo richiesto ma tecnicamente è facile.
-ferrata drena (rio salagone), facile, merita davvero, in mezzo a un canyon a volte stretto un metro e mezzo, sospesi da pochi a una decina di metri dal sottostante rio. C'è un ponte tibetano, volendo anche la carrucola e ci sono dei passaggi alternativi nascosti.
-sent. attr. bertotti (marzola), non andatela a fare apposta, se mai usate il sentiero come collegamento, perchè c'è una scala e un passaggio su ponticello e basta.
-ferrata montealbano (mori), difficile, esposta e esigente dal punto di vista atletico. Solo cordino e staffette sia su traversi orizzontali che camini verticali. Rientro attrezzato non banale (oppure sentiero normale)

Per la marmolada mi piacerebbe ma mi fa un po' paura lo scendere per il ghiacciaio (e poi non ho l'attrezzatura). Altrimenti bisognerebbe ridiscendere da dove si sale no?

C'è qualcuno che ogni tanto si diverte a salire seguendo un cordino di ferro?

Non molte, ma in Brenta ne ho fatta qualcuna:
- SOSAT
- Bocchette Centrali
- Bocchette Alte
- Brentari
- Castiglioni
- Benini
- Vidi

Stupende le centrali e le alte: se le attacchi per le 6.00/6.30 il traffico e' relativo.
Il piu' bel ricordo comunque ce l'ho del Brentari.

se non hai problemi di vertigino fai la pisetta a sarche.

bella quella del rio secco nei pressi di cadino

cadino è a qualche chilometro a nord di san michele (tn) sulla statale nr, 12 in dirzione di bolzano

la bolver lugli arriva subito sotto al cimon, al bivacco fiamme gialle praticamente (3005m) ma per arrivare in cima c'è un III° grado da quel che ho letto. Mentre per cima vezzana c'è il sentiero normale. E poi è più alta del cimon.

Avevo detto report a presto! vabbè
La bolver lugli è segnata in internet e sulle guide con difficoltà media-difficile, ma è medio-facile e mai troppo esposta (non sale quasi mai verticale). E soprattutto è arrampicabilissima, non ti devi appendere al cordino, appigli ce ne sono in quantità. Io almeno mi sono divertito come un porco! Per il mio socio era la terza ferrata della sua vita (c'è da dire che la sua seconda è stata montealbano!).
Dal col verde con buon passo arrivi all'attacco dopo mezz'ora e in 2 ore/2 ore e mezza sei al bivacco fiamme gialle, situato 2-3 minuti dopo la conclusione della ferrata.
Se si vuole continuare verso cima vezzana (salita 1 oretta) è necessario scendere un po' in una valletta (da dove parte anche la discesa verso il rifugio rosetta e a valle verso col verde), risalire fino a una forcella e seguire la cresta di cima vezzana sulla sinistra.
Per la discesa si ritorna indietro fino alla valletta dove dapprima si scende su ghiaia e tracce di ghiacciaio, poi si risale un passo di cui non ricordo il nome e si ridiscende un pezzo. Si intravede ora il rifugio rosetta con l'arrivo della funivia. A un bivio bisogna scegliere se arrivare con saliscendi al rosetta e scendere poi in funivia al colverde o scendere tramite sentiero al colverde; quest'ultimo è attrezzato con qualche metro di cordino verso la fine, niente di che.

Ricordo che fino a colverde ci si arriva e si scende con cabinovia, ma se dovessi tornarci almeno la salita me la farei a piedi (non è neanche lunghissima), per poter partire prima delle 8 (orario di apertura dell'impianto). Gente non è che ne abbia trovata poi moltissima, ma per un po' siamo stati in coda a 2 signori... se si parte prima è meglio comunque, ce la si gode di più. Senza contare il fatto che partendo prima è possibile integrare a tale itinerario la ferrata gabita d'ignoti e il sentiero delle farangole (un anello più lungo in poche parole). Era anche lo scopo della giornata, ma siamo partiti troppo tardi.

PS: orario di chiusura impianti 17:50. a presto foto.

skizz