Domenica 12 settembre...sveglia ormai consueta alle 3.30
...preparo armi e bagagli d'alta quota e...mi fiondo direttamente...al forno del mio paese a prendere 70 pezzi di pane fresco, anzi, pardon, ancora caldo, fragrante e profumato
...e raggiungo i miei amici e compagni d'avventura del GAM di Schio
Stavolta si parte...alle 5 in punto...alla volta del rifugio Auronzo (m.2330)...meta finale: il monte Paterno (m.2746)
Giunti col pulman a destinazione verso le 9.30, proseguiamo a piedi verso il rifugio Lavaredo (m.2344). Da qui saliamo alla forcella Lavaredo (m.2454) e, su percorso parzialmente attrezzato su gallerie, camminamenti e sentieri di guerra, raggiungiamo la Forcella Passaporto (m.2530). Proseguiamo lungo cengie artificiali fino a giungere alla base di un ripido pendio, che superiamo per salire alla Forcella del Camoscio (m.2650). Da qui, con l'aiuto di corde fisse, si vincono alcune rampe abbastanza esposte. La la via, di media difficoltà, è però ben attrezzata e ci sono parecchi appoggi. Il percorso prosegue poi, fino alla vetta del Paterno (m.2746), per facili roccette. La vista dalla cima è a dir poco magnifica...un'emozione unica...provare per credere
Dopo una meritata pausa ristoratrice, ridiscendiamo alla Forcella del Camoscio, da dove ha inizio la seconda parte del tragitto lungo il sentiero attrezzato delle Forcelle. Questo interessante e bellissimo itinerario ci porta al rifugio Pian di Cengia (m.2522) e da lì, per il sentiero n.101, arriviamo al rifugio Locatelli (m.2405). Prendiamo infine il sentiero n.105, che ci riporta alla Forcella Lavaredo e al rifugio Auronzo, concludendo così un grandioso anello in un ambiente mozzafiato...e dove ci attende un lauto banchetto