Riaperta sabato scorso la «Ferrata dell'Amicizia» sul Monte Rocchetta, dopo i lavori di messa in sicurezza voluti per garantire la «pubblica incolumità» in relazione alla riscontrata, ma per fortuna limitata, situazione d'instabilità geologica.
Riaperta sabato scorso la «Ferrata dell'Amicizia» sul Monte Rocchetta, dopo i lavori di messa in sicurezza voluti per garantire la «pubblica incolumità» in relazione alla riscontrata, ma per fortuna limitata, situazione d'instabilità geologica. L'intervento è stato eseguito tra il 13 e il 20 maggio. Era stata la percezione della non perfetta stabilità di un blocco roccioso lungo la ferrata, a indurre l'Amministrazione comunale a incaricare un geologo di un'accurata e complessa indagine. La verifica (le cui conclusioni sono pervenute all'inizio dello scorso marzo) ha rivelato una situazione di moderato allarme. Tecnicamente, sulla base dei monitoraggi eseguiti, l'esito è che non si può escludere, anzi è possibile, che «vi siano stati dei movimenti gravitali, non dovuti a escursioni termiche, di una limitata porzione rocciosa in corrispondenza della ferrata». Da qui la scelta di chiudere subito la via attrezzata (provvedimento attuato all'inizio del mese di marzo con un'ordinanza del sindaco) per poi provvedere ai lavori di messa in sicurezza del versante.
Il pratica il blocco roccioso instabile è stato ancorato con sette barre d'acciaio lunghe 4 metri. Per poter realizzare la "gabbia" è stato necessario trasportare in elicottero attrezzature e materiali, quindi predisporre il cantiere, con i necessari disgaggi e le protezioni provvisorie. Personale specializzato ha poi eseguito le perforazioni della roccia (del diametro di 4,2 centimetri), nelle quali sono state inserite le barre d'acciaio filettate, cui sono state infine fissate le piastre finali di ripartizione e il dado di bloccaggio. Il tutto s'è concluso con la sigillatura delle barre all'interno dei fori in roccia. Diecimila euro il costo dell'intervento, affidato alla ditta Orbitari di Dorsino.
L'Adige 26/05/200