Dopo aver scartato in extremis il Becco di Filadonna (dal Casarota), che mi tengo per una delle prossime, mi dirotto sulla cima della Marzola, potendo così partire dalla porta di casa, in pieno buio, - ore 6 - ma con il mio bel frontalino. Il percorso è classico: Bindesi, Maranza, non bivacco ma Sella della Marzola, cima, bivacco e discesa rapida che mi permette di arrivare con comodo a casa per pranzo e di fare pure una suonatina con l'armonica assieme a mia figlia seduta al piano
.
Tempo ottimo, non freddo, pochissimo vento in cima, qualche pigra nebbia in val d'Adige e una certa nuvolaglia sopra i laghi di Caldonazzo e Levico. Le cime a est e a ovest pulitissime. Bello carico il Brenta e in genere le montagne occidentali, meno il Lagorai, ma può essere una mia impressione. La vicina Vigolana, nel visibile versante nord, è appena spruzzata. In Marzola una decina di cm dai 1600 in su, proprio poca roba. Neve sulla quale è piovuto nel pomeriggio e nella serata di ieri, come mi dicono due persone che hanno pernottato al bivacco Bailoni.
Bellissimo il bosco intriso di umidità che ha il fascino misterioso dell'attesa della neve, sembra quasi un bimbo che chiude gli occhi per il sonno
, prima del lungo riposo invernale.
Alcune foto.
Primo sole sul Brenta
Alla sella della Marzola, che ha due cime di quota quasi identica, una di Villazzano o Sud, l'altra di Povo o Nord, divise da questa sella.
Sette Selle, Sasso rotto, Gronlait e Fravort
Ruijoch, Croce, passo Cagnon, Conca e Palù
Cima Marzola Nord salendo alla cima Marzola Sud
Croce di vetta
Nuvole sui laghi