GIM - Girovagando in Montagna in Trentino
ESCURSIONI IN MONTAGNA => Trentino Orientale => Escursioni invernali in Trentino => Vigolana - Marzola - Calisio - Monti di Cembra => Topic aperto da: pianmasan - 18/02/2012 15:50
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Oggi ennesima uscita fuori porta sulla Marzola, ma questa volta punto alla quota massima con l’intenzione di fare tutta la cresta e scendere da qualche parte per rientrare a baita. Solito percorso fino alla cima, vale a dire (san Rocco), Bindesi, Sass del Carpen, Maranza, le zete, bivacco Bailoni. Tempo splendido, ma freddino: non leverà mai i guanti e la fascia. L’innevamento è continuo, anche se non abbondante, dai boschi sopra la Maranza. Le zete sotto il Bailoni sono bianche e non presentano che pochissimi tratti ghiacciati che non creano problemi. Al bivacco un caldo solicello. Sul cocuzzolo che sovrasta il bivacco incontro un tale che è salito da Vigolo Vattaro. Sarà l’unica persona della mattinata. Mi fermo alla croce (di Villazzano) dove tira una brezzolina che mi induce a indossare la giacca a vento. Sbinocolo quel poco che basta per verificare lo sconfortante panorama delle cime verso est. Tutte mostrano ampie zona pulite e non c’è alcuna continuità nel manto nevoso. Verso gli altipiani la situazione sembrerebbe migliore. Si vede uno squarcio di Vezzena bello bianco. Mah…
Scendo alla sella della Marzola. Qui un’ombrellone, una sdraio e una bibita fresca non sarebbero male. Risalgo alla croce di Povo (quota di 1 metro più alta di quella di Villazzano) e imbocco il sentiero che porta ai Stoi del Chegul. Indosso le ghette perché la neve è più abbondante che in precedenza: siamo sul crinale nord della montagna. Passo a salutare “el popo” che troneggia sopra valloni impervi e spettacolari quinte rocciose. La Marzola mostra su questo versante il suo aspetto più solitario e scosceso: canaloni inacessibili scendono ripidissimi e si perdono in basso nell’ombra lontana, dove riposa immobile e intatta la neve. Posti da camosci!
Salgo al doss del Formigar per alcune foto e poco dopo el doss dei Corvi, quando la mulattiera comincia a scendere verso il Chegul… ravaning blitz. Mi butto giù per le sinistre nel bosco rado, su bellissima neve con sottofondo scricchiolante di fogliame. Infilo un canalino, poi lo attraverso e giungo infine sul sinter delle Pegore che mi porterà a malga Nova e Maranza. Ma prima di queste cambio ancora e mi dirigo alla fontana dei Gai, dove però non arrivo, perché di nuovo mi fiondo ad attraversare una magnifica faggeta. Lungo un “taboga”, di cui la Marzola è ricca, calo fino alla strada di Maranza. Discesa alla Pinara della Grotta e rientro a casa per i “miei” sentieri. Gambe ok (16 km e quasi 1600 di disl.), tempo super ok, neve… lasciamo perdere.
Alcune foto per mostrare l'innevamento.
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Ancora foto
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Ultime quattro foto
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Interessante come giro!Domanda . Il popo si può salire ? ??? La Marzola nonostante la quota relativamente modesta è un bellissimo belvedere, altro argomento interessante è l'aspetto geologico della montagna la cui base è formata da rocce molto antiche formatesi 300 500 milioni di anni, le creste invece formate da dolomie risalgono come formazione geologica a "solo" 200 milioni di anni fa :)
PS Ho cercato qualche info e ho scoperto che negli anni 40 50 la via di salita al Popo era attrezzata con un cordino per facilitarne l' accesso :o
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Interessante come giro!Domanda . Il popo si può salire ? ??? La Marzola nonostante la quota relativamente modesta è un bellissimo belvedere, altro argomento interessante è l'aspetto geologico della montagna la cui base è formata da rocce molto antiche formatesi 300 500 milioni di anni, le creste invece formate da dolomie risalgono come formazione geologica a "solo" 200 milioni di anni fa :)
Credo proprio di sì, cioè so di certo che lo salgono senza problemi, ma guarda che saranno 20 metri. C'è una sentierino - una brevissima deviazione di quello che scende dalla cima - che porta ad una crestina piuttosto stretta: da una parte un canalone orrido, che si attraversa in alto per arrivare alla crestina, dall'altra balze coperte da cespugli che precipitano verso i boschi di Susà. E' quasi una forcelletta. Da questo punto, tempo 5 minuti, sei sulla sommità. A occhio un 3° grado. Interessanti le tue notizie geologiche. Effettivamente la roccia della cresta sembra dolomia s'ceta.
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Grazie per le info. Un giorno ci voglio salire partendo da Susà! Tempo libero permettendo ::)
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Simpatica uscita;confermo la desolazione in fatto di neve.Ero in baita,e quasi tutta la neve è sulla strada e lì in giro.La val Larga e Ilba sono
ARIDE! Temperatura da girare tranquilli in maglietta,cielo terso e aria dal tipico profumo tardo primaverile.
Del resto al ritorno in paese c'erano 11°....
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Discesa alla Pinara della Grotta e rientro a casa per i “miei” sentieri. Gambe ok (16 km e quasi 1600 di disl.), tempo super ok, neve… lasciamo perdere.
bel giro, credo di averlo fatto a pezzi e bocconi, hai la traccia gps?
La Marzola è una montagna sempre interessante. Una mini traversata che ho fatto parecchi anni fa, molto bella, è stata partendo da san Cristoforo (raggiunta col treno) salendo l'erto versante est (camosci), poi facendo le due cime e quindi giù per la cresta fino al Chegul, e poi giù tagliando per sentieri fino in piazza a Villazzano. Di qui in autobus fino in città.
PS: io ricordo un disl di 1350 m, come hai calcolato 1600?
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bel giro, credo di averlo fatto a pezzi e bocconi, hai la traccia gps?
La Marzola è una montagna sempre interessante. Una mini traversata che ho fatto parecchi anni fa, molto bella, è stata partendo da san Cristoforo (raggiunta col treno) salendo l'erto versante est (camosci), poi facendo le due cime e quindi giù per la cresta fino al Chegul, e poi giù tagliando per sentieri fino in piazza a Villazzano. Di qui in autobus fino in città.
PS: io ricordo un disl di 1350 m, come hai calcolato 1600?
La traccia è qui: http://www.everytrail.com/view_trip.php?trip_id=1454450
Il dislivello me lo hanno dato GPS (che ho anche acceso quando ero nel bosco...) e vari sw cartografici. Tu fai conti e tiri via per difetto, io non mi permetto di far torto alle mie gambe ;D.
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La traccia è qui: http://www.everytrail.com/view_trip.php?trip_id=1454450
Il dislivello me lo hanno dato GPS (che ho anche acceso quando ero nel bosco...) e vari sw cartografici. Tu fai conti e tiri via per difetto, io non mi permetto di far torto alle mie gambe ;D.
mah io ho visto che i sw e i gps esagerano decisamente, quindi faccio, se non ci sono saliscendi importanti lungo il percorso, la sottrazione tra quota di arrivo e di partenza, Mi pare più serio :) Comunque gran bel giro bravo:)
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Alla fine i conti li fa il GPS. Io taro l'altimetro solitamente al primo punto quotato dopo la partenza. Ieri mi sono scordato ma alla sella della della Marzola (q. 1692) il GPS segnava 1694 e non l'ho toccato.
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Beeello il popo! mai salito però
la marzola sempre bellissima
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Arrivati a Trento venerdi' sera, sabato siamo usciti con l'intenzione di fare un giro in quota in Lagorai, ma visto il tempo poco promettente (eufemismo) abbiamo 'ripiegato' sulla Marzola.
Lasciamo la macchina a Vigolo Vattaro a quota circa 800m. Poco sopra si stacca dalla forestale il sentiero 440 lungo la dorsale sud, che seguiamo. E' un sentiero davvero bello, vario, panoramico, spesso aperto. Si hanno ottime viste della Vigolana e delle cime piu' oltre. Si passa per interessanti trinceramenti e fortificazioni. In due tratti rocciosi il percorso e' addirittura attrezzato con un cavo metallico (puo' sembrare un eccesso di zelo da parte del SAT, ma ed esempio Woman, che non ama anche il minimo accenno di roccia, ringrazia sentitamente).
Intercettando il sentiero 338 arriviamo al lindo Bivacco Bailoni, un vero salottino. Vediamo un tappo di spumante e ci chiediamo quale sia l'uso di questo bivacco...Di qui in pochi minuti raggiungiamo la cresta (vista magnifica sul lago) e in breve la cima Sud. Nevica ma si sta benone perche' non fa molto freddo e non c'e' vento, la vista a 360 gradi e' magnifica anche se limitata nella distanza per la foschia. Siamo contenti di essere usciti in barba al maltempo.
La cresta e' innevata, e siamo i primi a passare di li' (e penso anche gli ultimi visto che e' gia' tardino: Trentini pigroni!). Vediamo pero' 2 persone alla sella sottostante, che raggiungiamo seguendo la cresta, per poi risalire alla cima Nord.
Per il ritorno, decidiamo di scendere per il panoramico e aperto versante Est (sentiero 433). E' ripido e si scivola una meraviglia sulle pietre bagnate e poi sulle foglie e il fango nel bosco (io, che dall'alto del mio oltre metro e novanta non brillo per equilibrio, volo 2 volte ;D ).
Verso quota 1000m si intercetta una forestale che in 5-6 km ci riporta sul lato 'giusto' del monte. Lungo la strada troviamo utile un cartello esplicativo delle vette circostanti, e interessante un grosso bunker.
Con un dislivello di neanche 1000m e' difficile pensare ad una passeggiata piu' varia, facile, panoramica, e vicina alla citta'! Eppure, viste solo 2 persone in tutta la giornata.
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altre 4
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bravi per la tenacia. Marzola sempre belle e con un sorprendente panorama dalla cima. Peccato per il meteo non proprio clemente...
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bravi per la tenacia. Marzola sempre belle e con un sorprendente panorama dalla cima. Peccato per il meteo non proprio clemente...
Ti diro'...ci stiamo proprio 'scozzesizzando': siamo abituati a quel tipo di meteo, e con Woman si diceva che tutto sommato, in un percorso cosi' scoperto, non ci dispiaceva poi tanto avere il riparo delle nuvole...
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Ho fatto lo stesso giro verso fine febbraio, la mia prima volta sulla Marzola, in clima decisamente più primaverile. Nel sentiero di discesa, avendo con me i ramponi, avevo avuto una mezza idea di sfruttarli per evitare di scivolare per il mix di uno spessore di una decina di cm di fogliame e fango sopra al fondo ghiacciato.
Va da se che, scartando il pensiero balzano, ho avuto il piacere pure io di saggiare con le terga il ripido terreno ;D
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Ammirevoli, l'avete fatta in barba al tempo. Il sentiero che avete percorso da Vigolo V. è quello del Croz delle ore che ho descritto all'inizio?
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Il sentiero che avete percorso da Vigolo V. è quello del Croz delle ore che ho descritto all'inizio?
Mmh, credo di si', sicuramente siamo passati per Croz delle ore (e' vicino ad un fortino no?), pero' non Maranza. Scusa la vaghezza ma ammetto che non avevamo la cartina...(il piano era tutt'altro :) )
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Non si passa in Maranza, in effetti. Si raggiunge il sentiero delle zete, che proviene da Maranza, poco sotto il bivacco e dopo aver tagliato un ripido costone. La traversata della Marzola, partendo da casa, è uno dei progetti che cercherò di realizzare appena mi libero da tutti i miei impegni.
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Un anno fa alla fine sono salito sul "El popo" chiamato anche "L'omenet". Pochi metri di facile arrampicata sui quali non è obbligatorio usare corde o protezioni.