Dall’abitato di Compet (455 m), alle spalle di Castel Beseno, mi avvio su una strada a fondo cementato
che risale senza alcun tornante il versante sud-est della profonda e selvaggia val Gola.
La strada presenta tratti assai ripidi, raccordati da pochi pezzi pianeggianti o in falsopiano, non cementati.
La pendenza della strada
Un lungo ringhierone quasi ininterrotto protegge dagli scoscesi dirupi e dalle balze rocciose, in gran parte coperti da boscaglia, che precipitano in val Gola.
Passo dal capitèl del Vignal,
e dopo il bivio con il segnavia 449, che contorna a sud il m. Mosna, mi fermo al caratteristico maso inferiore dei Masi alti di Val Gola.
Riprendo il cammino, passando dai masi superiori. Qui la strada ha termine e inizia un sentiero, in parte sassoso,
piuttosto ripido nel tratto iniziale, che rimonta una costa rocciosa, incrocia un sentiero segnavia non numerato che traversa verso ovest, e dopo un caratteristico passaggio in “pertugio” fra due rocce,
esce al passo delle Scalette.
Si passa nel versante nord-ovest, umido e ombroso, dove una comoda e larga mulattiera,
con le prime chiazze di neve,
transita dapprima al Prà di Gola,
con annesso piccolo, omonimo bivacco,
e porta sempre in falsopiano alla regale, direi quasi
ecclesiale, malga Palazzo, in ambiente pastorale aperto e luminoso.
La neve copre quasi interamente il pascolo (q. 1560 m). Un camoscio bruca tranquillamente l'erba a pochi metri dalla staccionata nella zona libera da neve.
No' 'l se squassa... Ripropongo una mia convinzione: non ci sono più i camosci di una volta!
In discesa giungo al segnavia senza numero e su un magnifico sentiero di cresta
scendo lungo un costolone erboso con brevi tratti rocciosi.
Verso nord si aprono gli orridi della valle delle Scalette. Al di la, il versante è punteggiato dai baiti di Scanuppia.
Sosto all’isolatissima Baita del Giudice (lavori di ristrutturazione in corso),
e su pendenze più dolci, raggiungo la sella Mosnetta.
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Sulle Mappe (Tabacco, Trekkart, CAI Valdagno) è qui indicata una traccia che ritorna verso la val Gola. Non la vedo e più non la cerco, perché il sentiero con segnavia, molto evidente, prosegue in leggera discesa, aggirando il versante settentrionale del m. Mosna, vero
perno di questi sentieri segnati e non.
Quando la discesa si fa ripida, e parecchio e riappare quella che si può definire una strada, ecco i primi quadratoni in cemento con punte smussate, non conosco il termine tecnico. In alcune curve particolarmente erte hanno questo aspetto, sembrano una curva parabolica.
Un solo tratto pianeggiante, questo.
Passo vicino ad alcuni baiti, qui Mas dei Saiani,
e arrivo in vista di Besenello, sulla strada che porta a Castel Beseno.
Mi aspetta il lungo rientro al Compet.
Vigolana sempre affascinante. Una montagna sulle porte di casa con moltissimi
siti da esplorare, almeno per il sottoscirtto.
Percorso.