Autore Topic: [MARZOLA] Traversata della Marzola, iniziando dalla ferratina G. Bertotti  (Letto 14632 volte)

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Offline AGH

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Lago di Caldonazzo visto salendo a cima nord

Pur essendo di Trento non ho mai fatto la ferratina intitolata a Giordano Bertotti. Quindi visto il perdurare della neve in quota, decido di colmare questa lacuna. Dal Passo Cimirlo mi porto in auto fino all’attacco del sentiero attrezzato (posteggiando un po’ più avanti nello spiazzo al bivio con la forestale alla Fontana del Gal.


Salendo i primi contrafforti rocciosi, sullo sfondo il Calisio

Il sentiero E418 che si stacca dalla strada sale abbastanza ripido dapprima nel bosco, poi, uscendo dal limite della vegetazione, ecco i primi notevoli squarci panoramici su Trento, molto belli. Si punta verso i notevoli roccioni risalendo un ripido costone, a tratti esposto, dove iniziano i brevi tratti attrezzati con cordino molto facili.


Il crinale roccioso dove inizia il sentiero attrezzato


Vista su Trento


Fioritura tra le rocce: Globularia cordifolia


Canedin e Paganella, dietro le Dolomiti di Brenta

Giunto alla base delle rocce, trovo il libro firme della ferrata, quindi un tratto ripido abbondantememte staffato che permette di superare una serie di rocce fino ad una stretta gola tra pareti di roccia verticali abbastanza insospettabili, trattandonsi della modesta Marzola. In particolare c’è una colossale lama di roccia appoggiata alla montagna che pare in precario equilibrio.


Il colossale pilastro appoggiato alla parete


Vista su Trento e il M. Bondone

Si arriva al punto più “tecnico” con un paio di scale quasi verticali. Nulla di che. Non ho l’imbrago ma forse in questo tratto non sarebbe male averlo, basta una vertigine, un malore o una distrazione e c’è tutta l’altezza per farsi molto male :). Comunque chiamare “ferrata” questo percorso attrezzato, mi pare decisamente esagerato.


L'attacco del percorso attrezzato

Superato il tratto più impegnativo, ci si inerpica con percorso vario e piacevole, per tratti di sentiero nel bosco e sulle rocce, con vedute panoramiche sempre più ampie, veramente molto belle e sorprendenti. Si sbuca quindi su una specie di poggio con una grande croce in legno e la solita vista mozzafiato sulla Val d’Adige.


I due scaloni, il tratto più "impegnativo"

Infine il passaggio da brivido su una passerella che si affaccia su un baratro abbastanza spaventoso, anche se largo pochi metri. Una lapide ricorda la triste fine di Antonio Zacchia qui precipitato fatalmente nel 1898.


La passerella sul baratro e la lapide

Arrivati allo Spiaz delle Patate, proseguo per bellissimi boschi per strada forestale fino agli Stoi del Chegul (vecchie caverne di guerra trasformate in casette). Quindi con un lungo e conosciuto traversone su stradella forestale, fatto ormai decine di volte, risalgo  la dorsale nord fino alla Cima nord delle Marzola 1738, dove finalmente mi fermo per sosta panini e per contemplare il formidabile panorama sulla Val d’Adige a est e sulla Valsugana a ovest.


La dorsale alla cima nord


La dorsale con vista sul fianco est


Sella della Marzola, vista sulla Vigolana


Sella della Marzola, verso cima sud


Daphne cneorum, bella e velenosa :)


Vista su Trento


Lago di Caldonazzo


Marzola cima sud


Veduta sulla Vigolana versante nord: ancora molta neve!

Mi dirigo ora, calando leggermente alla Sella della Marzola, verso la cima Sud, quindi scendo al bivacco Bailoni. Col il sentiero 412 calo ancora fino al bivio per Malga Nuova, quindi con lungo traversone in splendide faggete fino al bivio per loc. Fontana dei Gal, dove prendo la forestale che mi riporta fino alla macchina.


Bivacco Bailoni


Rifugio forestale Fontana del Gal

Bel giro facile, molto vario con grandiosi panorami. Disl. circa 1000 m, sviluppo circa 12 km. 


Il percorso
« Ultima modifica: 27/05/2014 18:49 da AGH »
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Offline climbalone

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Bell'itinerario, e bellissime foto come sempre.
Ma il rifugio forestale che tu chiami "Cant del Gal" io l'ho sempre chiamato "Fontana de' gai".
Forse uno è il nome del rifugio, l'altro della località?

Offline AGH

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Bell'itinerario, e bellissime foto come sempre.
Ma il rifugio forestale che tu chiami "Cant del Gal" io l'ho sempre chiamato "Fontana de' gai".
Forse uno è il nome del rifugio, l'altro della località?

no credo tu abbia ragione, ho fatto confusione col "Cant del Gal" in val Canali, anche se sulle carte c'è scritto un po' di tutto :)
« Ultima modifica: 26/05/2014 22:01 da AGH »
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Offline Man

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Montagna sempre fenomenale nella sua apparente 'modestia' la Marzola.
E' un po' banale farti i complimenti per le foto, ma ogni tanto ci vuole  :)
Aut tace aut loquere meliora silentio (taci o di' cose che siano migliori del silenzio)

Offline Selig

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Hai visto la campanella???
Bel giro come sempre! e... splendide foto!  :)
Luisa Tomasi

Offline Selig

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In effetti sono d'accordo con te Agh: anche io ogni tanto mi chiedo quale sia la differenza tra sentiero attrezzato e ferrata.
Interrogando velocemente internet, si dice che <<La differenza tra un sentiero attrezzato ed una via ferrata è sostanziale: il sentiero attrezzato serve esclusivamente ad agevolare e rendere sicuri eventuali tratti pericolosi ed esposti presenti in un percorso escursionistico, ma non a superare tratti di parete verticale, come avviene invece nel caso di una via ferrata. Con il termine di via ferrata s’identifica tutto ciò che è organizzato, preparato e fissato per facilitare il percorso o più propriamente la scalata, in sicurezza, di una parete rocciosa che altrimenti dovrebbe essere salita con le tecniche di procedimento in cordata. >> (dal sito http://www.caisappada.org/cnsas_sappada/pdf/sentieri_attrezzati.pdf)
Quindi... è normale porsi la domanda! ;)
Luisa Tomasi