GIM - Girovagando in Montagna in Trentino
ESCURSIONI IN MONTAGNA => Trentino Orientale => Escursioni estive in Trentino => Vigolana - Marzola - Calisio - Monti di Cembra => Topic aperto da: AGH - 12/05/2009 07:50
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(http://girovagandoinmontagna.com/forums/images/monti/valdadige.jpg)
Panorama sulla Val d'Adige dal Sentiero Europeo E5
Domenica scorsa traversata della lunga dorsale boscosa che separa la Val d'Adige dalla Val di Cembra, lungo il sentiero Europeo E5. Alcuni tratti fanno parte del Durerweg.
Abbiamo portato un'auto al Lago Santo, quindi siamo partiti da Cauria-Gfrill in Alto Adige. Il percorso è abbastanza vario, con belle stradelle o sentieri, prevalentemente pianeggianti, con lievi saliscendi, che si snodano per bellissimi boschi punteggiati di radure, come quello del biotopo del Lago di Valda, Lago del Vedes, in pratica delle torbiere.
La traversata si compie in circa 4 ore, camminando con molto comodo, problemi di orientamento quasi inesistenti. Il percorso è articolato ma tranquillo, generalmente ben segnato (ogni tanto si biforca con due possibilità per la stessa meta, a piedi o in bici). Essendo prevalentemente boscoso, ci sono pochi punti panoramici, tutti sulla Val d'Adige.
Molto bella la zona di Cauria, imbruttita invece quella del Lago Santo rispetto a quanto ricordavo >:(
Al rientro con l'auto a Cauria, ci siamo fermati a mangiare dei buoni Knodl al ristorantino Firchtenhof, coi titolari abbastanza ciarlieri per essere altoatesini con italiani :)
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Molto bella la zona di CauriaAl rientro con l'auto a Cauria, ci siamo fermati a mangiare dei buoni Knodl al ristorantino Firchtenhof, coi titolari abbastanza ciarlieri per essere altoatesini con italiani :)
Gran bel posto x rilassarsi Cauria (evitare la domenica, però, xchè ci sono spesso chiassosi banchetti all'aperto al Fichtenhof, anche se allietati da allegre musiche tirolesi).
Bello l'itinerario segnalato. L'unica cosa che non mi piace è la vista sulla val d'Adige che mi dà l'impressione di trovarmi in pianura
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Posti sconosciuti ::) ma è dalle parti di Palù di Giovo? 8) ;D
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Posti sconosciuti ::) ma è dalle parti di Palù di Giovo? 8) ;D
no, San Michele all'Adige>Salorno>Cauria
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no, San Michele all'Adige>Salorno>Cauria
volendo, senza portare una macchina dall'altra parte, si possono tentare vari giri ad anello, perdendo quota, o sul lato altoatesino o sul lato cembrano. Da studiare bene perché c'è un intrico di strade, stradelle e sentieri, inoltre la carta Kompass 47 termeno cavalese in scala 1:50.000 non aiuta. Meglio ricorrere a due carte, la Kompass Piné 1:35.000 per la parte in val di Cembra, e la Tabacco 1:25.000 Strada del Vino (che purtroppo copre solo la parte nord)
udpate: aggiungo il percorso alla grossa
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no, San Michele all'Adige>Salorno>Cauria
Ah...allora forse è questo sentierino che si vede ::)
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il sentiero europeo E5 corre lungo la dorsale indicata nella freccia rossa... :)
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piuttosto mi ha sempre incuriosito tantissimo quella specie di "catino" che si vede davanti, a sbalzo sulla val d'adige... un posto davvero stranissimo... una depressione con fianchi ripidissimi, il cui unico accesso facile è da faedo. Il posto è a nord est da dove esce la ferrata del Cadino. Sul fondo della depressione, ci dovrebbe essere un maso e delle coltivazioni... prima o poi vado a vedere :) (ci passa credo un sentiero, il 308)
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il sentiero europeo E5 corre lungo la dorsale indicata nella freccia rossa... :)
Ah ok!! ;)
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Sul fondo della depressione, ci dovrebbe essere un maso e delle coltivazioni... prima o poi vado a vedere :) (ci passa credo un sentiero, il 308)
Anch'io ricordo di aver visto un maso sperduto...forse facendo la Favogna...ma credo sia in una zona simile più verso Salorno...ora vedo se recupero qualche foto ::)
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piuttosto mi ha sempre incuriosito tantissimo quella specie di "catino" che si vede davanti, a sbalzo sulla val d'adige... un posto davvero stranissimo... una depressione con fianchi ripidissimi, il cui unico accesso facile è da faedo. Il posto è a nord est da dove esce la ferrata del Cadino. Sul fondo della depressione, ci dovrebbe essere un maso e delle coltivazioni... prima o poi vado a vedere :) (ci passa credo un sentiero, il 308)
Ha tutta l'aria di essere una frana post-glaciale ::)....bisognerebbe guardare dalle foto aeree.
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Ha tutta l'aria di essere una frana post-glaciale ::)....bisognerebbe guardare dalle foto aeree.
be', basta guardare google earth no? :)
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be', basta guardare google earth no? :)
Stavo propio guardando su google!! si vede bene la nicchia di distacco e il corpo di frana!!!
Per non avere dubbi bisognerebbe fare una uscita sul campo e vedere se c'è continuitá stratigrafica con le formazioni geologiche circostanti. Ti sentiresti di farla tu AGH ;D :D ;D :D
Io dico frana...una bella frana ;)
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Ci assomiglia no? ;) Il piede della frana non c'è dovuto probabilmente all'erosione fluviale nella fase di scongelamento dei ghiacciai presenti nella val d'Adige.
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Ci assomiglia no? ;) Il piede della frana non c'è dovuto probabilmente all'erosione fluviale nella fase di scongelamento dei ghiacciai presenti nella val d'Adige.
infatti mi stavo chiedendo la stessa cosa: se di frana si tratta, dove è il materiale? In effetti è probabile, come dici, sia stato portato via dal fiume adige. Anzi, potrebbe essere il fiume la causa della frana? Si vede che si incunea in quella specie di ansa... (non so se in quella zona è ancora il tracciato originale, come saprai l'Adige è stato rettificato e deviato dagli austriaci...)
PS: anche ad ovest di Cauria si nota una grossa frana.. (vedi allegato)
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piuttosto mi ha sempre incuriosito tantissimo quella specie di "catino" che si vede davanti, a sbalzo sulla val d'adige... un posto davvero stranissimo... una depressione con fianchi ripidissimi, il cui unico accesso facile è da faedo. Il posto è a nord est da dove esce la ferrata del Cadino. Sul fondo della depressione, ci dovrebbe essere un maso e delle coltivazioni... prima o poi vado a vedere :) (ci passa credo un sentiero, il 308)
Lo conosco bene, è di un mio conoscente che lì ha una tenuta con un maso; per poterlo adibire a coltivazione della vite ha dovuto fare una galleria nella roccia lunga una cinquantina di metri;
per arrivarci c'è una strada sterrata che parte dalla pineta di faedo ma poi ad un certo punto è sbarrata da un cancello posto all'ingresso della galleria;
altrimenti ci si arriva solo a piedi dal sentiero che parte da cadino basso.
Praticamente la tenuta è delimitata dalle pareti verso il monte e dal precipizio verso la valle; un piccolo paradiso :).
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Lo conosco bene, è di un mio conoscente che lì ha una tenuta con un maso; per poterlo adibire a coltivazione della vite ha dovuto fare una galleria nella roccia lunga una cinquantina di metri;
per arrivarci c'è una strada sterrata che parte dalla pineta di faedo ma poi ad un certo punto è sbarrata da un cancello posto all'ingresso della galleria;
altrimenti ci si arriva solo a piedi dal sentiero che parte da cadino basso.
Praticamente la tenuta è delimitata dalle pareti verso il monte e dal precipizio verso la valle; un piccolo paradiso :).
molto interessante :) hai qualche foto ravvicinata? Se ci andassi dal sentiero, è uno che spara ad altezza d'uomo? :)
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No, anzi è socievole :), però non è sempre li.
Lo trovi sopratutto in estate e nel periodo delle vendemmie; comunque il posto non è molto frequentato.
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Tutte quelle zone lì sono residui di frane....anche la Rocca Piana dà idea di essere "tagliata" ::)
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Tutte quelle zone lì sono residui di frane....anche la Rocca Piana dà idea di essere "tagliata" ::)
verissimo! Della frana di Roccapiana si vede bene l'accumulo dei detriti che ha riempito la valle. Comunque Cime di Vigo - Roen sono davvero aspre con valloni e canyon paurosi (specie sul versante noneso)
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infatti mi stavo chiedendo la stessa cosa: se di frana si tratta, dove è il materiale? In effetti è probabile, come dici, sia stato portato via dal fiume adige. Anzi, potrebbe essere il fiume la causa della frana? Si vede che si incunea in quella specie di ansa... (non so se in quella zona è ancora il tracciato originale, come saprai l'Adige è stato rettificato e deviato dagli austriaci...)
PS: anche ad ovest di Cauria si nota una grossa frana.. (vedi allegato)
Dopo aver consultato il parere degli altri geologi della famiglia ;D possimo dire che si tratta di una frana post-glaciale:
La frana è delimitata da faglie e fratture (si vedono bene nella foto laterale) e quindi potrebbe avere una origine tettonica; la causa quindi potrebbe essere stata un evento sismico ma anche fenomeni di glaciopressione (spinta del ghiaccio durante il massimo Wurmiano) che avrebbe smosso lungo le fratture la massa di roccia che poi si sarebbe staccata quando il ghiacciao si è ritirato ed è venuto meno il sostegno sui fianchi.
Questa è una ipotesi. Classificandola potrebbe essere una frana di movimento rotazionale singolo.
La seconda invece, presenta debris flow (colate di materiale) successivi ed attuali il che può significare che c'è ancora, intensa attività forse di movimento tettonico ???
Anche questa ha la stessa genesi di movimento solo che differisce per la presenza di debris flow rispetto la prima e come ti ho scritto è segno di equilibri dinamici instabili
La prima sembra invece tranquilla ::)
Per validare tutto occorre naturalmente , come sempre, il controllo sul terreno. ;) ;D (lo farei io se non fossi a 2500 km di distanza :-\)
Alla prossima
Hasta luego ;)
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verissimo! Della frana di Roccapiana si vede bene l'accumulo dei detriti che ha riempito la valle. Comunque Cime di Vigo - Roen sono davvero aspre con valloni e canyon paurosi (specie sul versante noneso)
Bella anche questa foto....molto didattica :o
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Dopo aver consultato il parere degli altri geologi della famiglia ;D possimo dire che si tratta di una frana post-glaciale:
molto interessante :) Ma tu sei geologo? Sull'attività tettonica (ti riferisci ai terremoti?) non saprei, in epoche recenti non sembrerebbe una zona particolarmente sismica, anche se nell'antichità pare che la zona di Riva-Arco (quindi un bel po' distante) sia stata colpita da terremoti devastanti...
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verissimo! Della frana di Roccapiana si vede bene l'accumulo dei detriti che ha riempito la valle. Comunque Cime di Vigo - Roen sono davvero aspre con valloni e canyon paurosi (specie sul versante noneso)
Eh sì!! cmq anche la verticalità delle pareti a valle (valle dell'Adige) fa intuire che sia passato sicuramente un fiume...o forse un ghiacciaio in ritiro ???
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molto interessante :) Ma tu sei geologo? Sull'attività tettonica (ti riferisci ai terremoti?) non saprei, in epoche recenti non sembrerebbe una zona particolarmente sismica, anche se nell'antichità pare che la zona di Riva-Arco (quindi un bel po' distante) sia stata colpita da terremoti devastanti...
Si geologo (inseparabile da martello, bussola, e grappa ;D) per essere precisi geomorfologo!! ;D anche se qui in Spagna stan facendo fare solo cristallografia! :-\
In geologia ragioniamo in ere geologiche quindi un nostro "recente" puó corrispondere a un milione di anni. :o
L'orogenesi, l'attivitá sismica, faglie ecc. sono conseguenza del movimento e impatto tra le varie placche tettoniche. Nel caso della prima foto se osservi sul lato destro del corpo di frana é possibile vedere un lineamento (frattura/faglia) dovuto a "fenomeni tettonici" e/o "fenomeni di glaciopressine" che come dicevo prima, hanno in un certo senso "isolato" quel blocco roccioso. Con il ritiro del ghiacciaio è venuto a mancare l'unico sostegno che gli dava stabilitá. La gravitá ha fatto il resto!
Ps: son tutte ipotesi da verificare quelle che sto facendo! ;)
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Ps: son tutte ipotesi da verificare quelle che sto facendo! ;)
Invece di andare a fare l'Alta Via del Granito ......... 8) ;D ;D
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Eh sì!! cmq anche la verticalità delle pareti a valle (valle dell'Adige) fa intuire che sia passato sicuramente un fiume...o forse un ghiacciaio in ritiro ???
Ti dó una dritta. Se guardi in sezione una valle puoi avere le segunti morfologie:
valle a forma di "U", significa erosione glaciale;
valle a forma di "V" erosione fluviale.
Poi esistono quelle miste cioé nella parte alta della valle hanno una forma ad "U" e si chiudono a "V" (una volta che il ghiacciaio si sia ritirato ovviamente).
Se trovo delle immagini te le mando ;)
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Invece di andare a fare l'Alta Via del Granito ......... 8) ;D ;D
;D ;D ;D vedrai che scopriró una bella frana anche lí
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Si geologo (inseparabile da martello, bussola, e grappa ;D) per essere precisi geomorfologo!! ;D
wow fantastico! Il forum, dopo il meteorologo (rad), ha anche un geologo! :)))
Preparati, la mia brama di sapere non ha limiti... ;D
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Ti dó una dritta. Se guardi in sezione una valle puoi avere le segunti morfologie:
valle a forma di "U", significa erosione glaciale;
valle a forma di "V" erosione fluviale.
Poi esistono quelle miste cioé nella parte alta della valle hanno una forma ad "U" e si chiudono a "V" (una volta che il ghiacciaio si sia ritirato ovviamente).
Se trovo delle immagini te le mando ;)
Sì mi ricordo queste cose...le avevo studiate a scuola ;D allora questa è a "U" ;D cioè poteva anche essere del tipo misto e poi il fiume ha "livellato" tutto....anche se mi sembra troppo ampia....
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Sì mi ricordo queste cose...le avevo studiate a scuola ;D allora questa è a "U" ;D cioè poteva anche essere del tipo misto e poi il fiume ha "livellato" tutto....anche se mi sembra troppo ampia....
Muy bien
Si diciamo che a "U". Il "povero" Adige, bisogna dargli ancora un pó di tempo! ne ha ancora da scavare :D
anche se il potenziale erosivo di un fiume dipende dal livello del mare.
Ps: non sapevo che l'Adige era stato deviato dagli austriaci!! ???
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wow fantastico! Il forum, dopo il meteorologo (rad), ha anche un geologo! :)))
Preparati, la mia brama di sapere non ha limiti... ;D
a disposizione!! :D
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Ps: non sapevo che l'Adige era stato deviato dagli austriaci!! ???
eccome, il fiume una volta attraversava la città di trento :(
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eccome, il fiume una volta attraversava la città di trento :(
Passava per via Brennero, Piazza Centa, Piazza Dante e via Torre Verde....o sbaglio?...o era l'Adigetto ???
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eccome, il fiume una volta attraversava la città di trento :(
Ma è stato deviato solo il tratto che passava per la cittá o ci son state altre modifiche?
Io sapevo che era stato costruito un tunnel che lo collegava col lago i garda per scaricare le acque di piena. ???
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Ma è stato deviato solo il tratto che passava per la cittá o ci son state altre modifiche?
Io sapevo che era stato costruito un tunnel che lo collegava col lago i garda per scaricare le acque di piena. ???
si anche. Ma è stata usata solo due volte (!)
riporto da http://www.campertrentino.it/cctn/notizie/2008-3-trento.htm:
Nella metà dell’800 il governo austriaco decise di regolarizzare l’alveo del fiume per costruire la nuova linea ferroviaria. Il percorso del fiume divenne molto più rettilineo e la sua larghezza fu ridotta tra gli 80 e i 60 metri.
Nel periodo romano l’Adige si dirigeva verso Cologna Montagnana mentre dall’era cristiana al’500 il suo alveo venne spostato verso Megliadino, in seguito ad alcune deviazioni del fiume. Dopo la piena del 1774, affrontata finalmente la situazione, venne abbandonato il criterio di scaricare le piene attraverso varie diramazioni.
Nel 1682 sulla riva destra di Trento c’erano solamente campi ed orti, mentre sulla riva sinistra si affacciavano chiese, torri e palazzi. Oltre Torre Verde c’era solo campagna. Il fiume, terminata la sua grande ansa nella città, riprendeva il suo corso nella valle.
Oggi a Trento Torre Vanga è ridotta ad uno spartitraffico. La Chiesa di San Lorenzo c’è ancora, ma non esiste più il corso del fiume all’interno della città; al suo posto abbiamo strade che ricordano solo con i nomi l’antico percorso dell’Adige.
Alla fine del secolo scorso un canale tagliò via l’intera ansa del fiume per evitare alluvioni e danni alla salute pubblica.
Dopo il 1851, su sollecitazione da parte dell’ amministrazione Austro-Ungarica, si cominciò a progettare una soluzione definitiva per la rettificazione dell’Adige. L’elemento innovatore che stimolò la ricerca di un assesto per la città di Trento fu il progetto della nuova ferrovia Verona-Bolzano. Fu deciso l’allontanamento dell’alveo del corso d’acqua dal centro storico della città a causa della perdita di importanza del fiume come via commerciale e come difesa militare.
All’inizio il problema fu messo da parte perché i proprietari terrieri non volevano accollarsi i costi per lo spostamento del fiume e non si avvertiva la necessità di ampliare l’area urbana di Centa (che ora è zona residenziale).
E’ importante rilevare come il centro di interesse in questo periodo fosse ancora focalizzato sull’area di piazza Grande (piazza Duomo), perciò la proposta della collocazione della stazione ferroviaria avrebbe portato allo sconvolgimento dei poli tradizionali della città.
Nonostante le opposizioni di ordine locale sopra citate, nel 1853, a causa dell’irrigidimento governativo dell’Austria-Ungheria, alla città di Trento furono imposti il progetto della ferrovia Verona-Bolzano e il conseguente spostamento dell’Adige.
Una delle conseguenze più importanti di questa radicale modifica, che annullava il secolare rapporto città-fiume, fu il fatto che venne inglobata nella città una grande e nuova area periferica; questa, a lavori conclusi, appariva comunque come una zona paludosa e abbandonata, soggetta a continui pericoli di inondazioni (la più disastrosa avvenne nel 1882) e per nulla considerata come possibile nuova area residenziale.
A questo proposito l’amministrazione municipale acquistò e urbanizzò molti terreni tra la ferrovia e l’Adigetto per stimolare l’urbanizzazione, ma ciò non portò ai risultati sperati. Dopo il 1900 la zona di Centa, secondo i nuovi piani di urbanizzazione, fu destinata a diventare “nuovo quartiere industriale della città”.
Nessun fiume italiano subì, dal punto di vista idrico, trasformazioni come l’Adige: sia per le particolari caratteristiche idrogeofisiche sia per la suddivisione politica fino al 4 novembre 1918. L’opera di sistemazione dei due grandi tronchi in cui è diviso l’Adige (superiore e inferiore) venne eseguita con diversi criteri tecnici. Tra le opere più importanti eseguite lungo il corso superiore dell’Adige sono da segnalare quelle sul Fersina. Questo torrente scaricava nell’Adige, dopo ogni piena, ingenti quantitativi di materiale detritico, arrecando notevoli danni alla parte meridionale della città. Per liberare la città di Trento dall’ incombente minaccia, il Fersina venne portato a confluire nell’Adige più a valle rispetto alla città (all’incirca dove sfocia attualmente). Nel XVI secolo vennero eseguite parziali e rudimentali difese arginali lungo l’Adige, soprattutto nel tratto terminale dell’Avisio che minacciava Lavis.
L’11 settembre 1886 venne approvata la legge per la completa sistemazione idraulica dell’Adige, che diede inizio ad un’opera senza dubbio grandiosa.
Il concetto di base fu quello di porre al fiume sezioni sufficienti per smaltire le acque di piena.
A fine lavori risultò assegnato all’Adige un alveo fisso e protetto da argini continui da Merano a Sacco (Rovereto). Nei tratti terminali dei più importanti affluenti furono eseguite altre opere di sistemazione (arginature con rivestimenti di muratura). Più enti privati lavorarono nella costruzione delle difese dell’Adige. Per questo non risultò evidente nessun piano organico, in particolare si può notare una scarsa conoscenza degli elementi ideologici e dell’entità delle perdite di deflusso nelle diverse località nelle quali vennero valutate le portate di massima piena. Terminati i lavori di sistemazione l’Adige e le opere relative vennero consegnate per la manutenzione ad appositi consorzi.
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piuttosto mi ha sempre incuriosito tantissimo quella specie di "catino" che si vede davanti, a sbalzo sulla val d'adige... un posto davvero stranissimo... una depressione con fianchi ripidissimi, il cui unico accesso facile è da faedo. Il posto è a nord est da dove esce la ferrata del Cadino. Sul fondo della depressione, ci dovrebbe essere un maso e delle coltivazioni... prima o poi vado a vedere :) (ci passa credo un sentiero, il 308)
fatto!!! :)
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