Autore Topic: Becco di Filadonna  (Letto 14175 volte)

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Offline kobang

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Becco di Filadonna
« il: 30/10/2011 17:49 »
Una giornata così andava dedicata alla montagna!Partenza comoda alle 10,20 dal Sindech,sulla strada della Fricca e veloce corsa fino al Casarota (37 minuti) tanto per vedere come sono le gambe in attesa della neve.C'è più gente di quanto pensassi perchè oggi è l'ultimo giorno di apertura del rifugio.Sosta veloce e in marcia per la cima.Il sentiero 442,risegnato e tabellato sale attraverso il "cimitero dei mughi",il tragico lascito dell'incendio che anni fà devastò buona parte della val delle Zole,del vallone degli Albi e del costone dello Spilech.
Ho ancora vivo il ricordo delle enormi fatiche a lottare contro le fiamme,l'infinita stesa di manichette e pompe a motore,la rabbia e l'impotenza di fronte a tanta devastazione.Allora ero ancora tra i VVF volontari di Caldonazzo e tutti dicevano che i mughi non sarebero ricresciuti,di certo non in tempo per rivedere la montagna come era prima e purtroppo così è stato...
Ala forcelletta delle Zole una brezza leggera mitiga il caldo inusuale;sosta per le foto e poi ultimo tratto fino alla vetta dove si potrebbe mettersi in costume a prendere il sole.La vista è a 360°,la pianura veneta appare intasata dalla nebbia mentre  il resto del panorama sembra di poterlo toccare con un dito!
Si pesta qualche cm2 di neve ghiacciata nel tratto di sentiero che riporta giù dalla croce e poi via a salti fino al rifugio dove si stempera il caldo con una bella radler.I bastoncini sono effettivamente un notevole vantaggio,devo decidere di portarli sempre.Il rientro attraverso la faggeta è uno spettacolo di colori e luci che acompagna fino giù al Sindech.
Dopo tanta grazia di sole e caldo penso però che sarebbe l'ora di portarsi avanti con la stagione nevosa!

Offline kobang

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Re: Becco di Filadonna
« Risposta #1 il: 30/10/2011 17:50 »
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Offline kobang

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Re: Becco di Filadonna
« Risposta #2 il: 30/10/2011 17:52 »
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Offline kobang

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Re: Becco di Filadonna
« Risposta #3 il: 30/10/2011 18:31 »
E qui la traccia, colorata in funzione della quota e riportata su cartorafia kompass

Offline Alan

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Re: Becco di Filadonna
« Risposta #4 il: 30/10/2011 18:39 »
Complimenti Leo Angela, devi spiegarmi come fai a sovrapporre cartine compas (trovate dove??) e la tua traccia...

Offline kobang

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Re: Becco di Filadonna
« Risposta #5 il: 31/10/2011 13:56 »
Ciao Alan,
basta che ti legga il manualetto scritto da me e publicato da Agh:trovi tutte le risposte,compreso come realizzare la cartografia in digitale
Preparati per lo skialp!!
Leonardo

Offline gabi

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Re: Becco di Filadonna
« Risposta #6 il: 01/11/2011 01:25 »
Ho ancora vivo il ricordo delle enormi fatiche a lottare contro le fiamme,l'infinita stesa di manichette e pompe a motore,la rabbia e l'impotenza di fronte a tanta devastazione.Allora ero ancora tra i VVF volontari di Caldonazzo e tutti dicevano che i mughi non sarebero ricresciuti,di certo non in tempo per rivedere la montagna come era prima e purtroppo così è stato...
La salita al Becco di Filadonna è sempre molto piacevole. Da quell'incendio preferisco salire con la neve per non vedere lo scempio. Sento ancora l'odore acre di quei rami bruciati  :(


Offline jochanan

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Re: Becco di Filadonna
« Risposta #7 il: 01/11/2011 08:31 »
scusate, una domanda: ma quell'incendio, di cui st'estate ho visto i risultati, non ha avuto uno straccio di elicottero con ritardanti, canadair in aiuto?... Mi sembra abbastanza recente. Quando?
Io invece ho ancora nella mente circa 25 anni fa un'estate infernale di secco e di caldo. Il lago di Volaia sotto livello di 2 mt. e le giovani tedesce che ci nuotavano (2000mt.) mio figlio piccolo che voleva buttarcisi, l'unico elicottero che andava e veniva col secchiello dal lago di Centro Cadore con risultati magrissimi. I primi di settembre, tornando a casa ho visto almeno 5-6 focolai, dai costoni del Bosconero, alle cime di S.Sebastiano, Vette Feltrine e altro. Oggi le cicatrici sono quasi totalmente sparite, ma se succedesse un'altra estate come quella, saremmo preparati o no? Il recente incendio della Grecia ha insegnato anche a noi?
il mondo sarebbe veramente noioso senza le montagne (E.Kant, mi sembra, che tra l'altro è sempre vissuto in pianura)

Offline AGH

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Re: Becco di Filadonna
« Risposta #8 il: 01/11/2011 09:02 »
scusate, una domanda: ma quell'incendio, di cui st'estate ho visto i risultati, non ha avuto uno straccio di elicottero con ritardanti, canadair in aiuto?... Mi sembra abbastanza recente. Quando?

tanto recente non direi, saranno 10 anni fa cosi' a naso. La Vigolana all'epoca "fumò" per parecchi giorni, e il pennacchio di fumo si vedeva a svariati chilometri... all'epoca non c'erano i mezzi che c'erano adesso, il luogo oltretutto è molto impervio e i pompieri dovettero faticare giorni e giorni per spegnere l'incendio che si sviluppò eccezionalmente, per via della boscaglia secca e vento sostenuto...

Un altro incendio notevole si verificò nel 2003 sul fianco est del Monte Bondone. Le fiamme che incendiavano il versante, di notte illuminavano la città...
« Ultima modifica: 01/11/2011 09:10 da AGH »
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Offline pianmasan

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Re: Becco di Filadonna
« Risposta #9 il: 01/11/2011 09:10 »
L'incendio si sviluppò nei primi giorni del 2002. Il 12 gennaio ero sul Ruijoch e si vedeva chiaramente il fumo che saliva dalla Vigolana.

Offline Claudia

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Re: Becco di Filadonna
« Risposta #10 il: 02/11/2011 21:49 »
Mi domandavo proprio, mentre ci salivo due settimane fà, a cosa fosse dovuta quella moria di piante.
Nella mia estrema ignoranza in materia ero convinta che con un incendio sarebbe bruciato tutto, quindi pensavo a una qualche malattia...

Offline gabi

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Re:Becco di Filadonna
« Risposta #11 il: 09/04/2012 21:40 »
Una giornata così andava dedicata alla montagna!
Una giornata così andava dedicata alla montagna. Oggi, piacevole e tranquilla escursione (in compagnia) al Becco di Filadonna. Partenza alle 8.00 dal Passo della Fricca/Sindech con temperature sotto lo zero (segn.442);  passiamo per il Rif. Casarota (chiuso) e saliamo al Bus de le Zole (ora senza neve lo scempio del vecchio incendio è ancora più evidente). Da lì , in breve arriviamo al Becco di Filadonna. Il panorama e la giornata sono eccezionali  :D, la temperatura è di pochi gradi sopra lo zero.  Sorprendentemente incontriamo solo due persone in vetta, salite da Vigolo Vattaro e dirette al Cornetto  :P. Non c'è vento e la sosta è piacevole (pile e guanti). Per la discesa, prendiamo il segn. 425, superiamo la Terza Cima (un po’ di neve dura sul sentiero) e la Seconda e poco dopo imbocchiamo il segn.439 che ci porterà al Pralongo, al Baito Tre Avezi , al Ponte delle Zente e quindi al Sindech (chiudendo l’anello)
« Ultima modifica: 09/04/2012 21:46 da gabi »

Offline gabi

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Re:Becco di Filadonna
« Risposta #12 il: 09/04/2012 21:43 »
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