Il giorno 25 aprile avevo deciso di festeggiare, salendo per la prima volta sulla Vigolana. In particolare, avevo programmato di salire su Cima Vigolana partendo da Vigolo Vattaro, seguendo per la maggior parte il sentiero 450. Poi la giornata è andata in modo un po' diverso, ma mi sono divertito comunque tantissimo.
In breve: partenza da Vigolo Vattaro, loc. Maso Tasin. Seguo il sentiero 450 per un lungo tratto, superando vari bivi. Dopo località Col de la Caura si inizia a trovare un po' di neve a tratti. Arrivo quindi fino a Malga Derocca (chiusa). Da qui in poi la copertura nevosa è continua e piuttosto spessa. Oltrepassata la Malga, a causa della neve alta (e della stanchezza) perdo il sentiero, mi ritrovo in un vallone più o meno sotto la cima del Campigolet. Neve davvero alta e "insidiosa" (come punto di riferimento, alla mia destra salendo c'è un grosso ripetitore televisivo -credo).
Cambio programma e taglio verso ovest a cercare il sentiero 435 ravanando tra mughi e neve alta, puntando adesso al Becco della Ceriola.
Ritrovo il 455 e lo seguo fino al Sass dell'aquila. Qui inizio il lungo traverso (sentiero 446) in direzione Malga Palazzo, anche qui con una buona copertura nevosa quasi continua ma senza alcun problema (neve morbida e non troppo profonda).
Provo a salire sul becco della Ceriola dal sentiero 434 ma, arrivato al tratto attrezzato, decido che l'insieme dei fattori pendenza + neve + difficoltà è un po' eccessivo per me (il cavo a un certo punto si infila sotto la neve, non sono mai stato qui e dal basso non riesco neanche a capire dove prosegua il percorso.
Torno giù e proseguo il traverso, sempre verso Malga Palazzo. Arrivato sui pascoli della malga, trovo un altro sentiero che sale verso il Becco della Ceriola (434B. Visto che siamo su un versante più a sud spero di trovare meno neve.
Provo e, con circa 15-20 minuti, sono finalmente sulla cima! Ho conquistato il mio primo "2000" alpino di mezza stagione! (vabbe' come risultato non sarà un granchè però è stato bello lo stesso). Per festeggiare, inizia a cadere una leggerissima pioggerellina, minacciata da ore, che mi accompagnerà a tratti fino alla fine della passeggiata.
Ritorno per il lungo traverso (sentiero 446). Qui la neve è diventata un po' spappata, molliccia e scivolosa, ma si va senza problemi, poi un breve tratto di raccordo sul sentiero 446A e poi a ritroso tutto il 450 fino alla macchina.
Giornata bellissima, un po' di avventura e grande senso di libertà. Tempo incerto e visuali ridotte a causa della nuvolosità ma, almeno, non si soffre troppo il caldo!
Un saluto a tutti.
Qualche foto della giornata:
Si parte su una strada asfaltata che, presto, diventa sterrata. Seguo sempre i segni "450"

Lassù devo arrivare?

Qui la pendenza inizia ad aumentare. Il bosco è davvero bello.

Sempre bosco. Nessuna difficoltà. Si procede in modo un po' monotono.

Uno scorcio sul lago di Caldonazzo. La giornata è un po' grigia e coperta.

Sempre sul "450". I boschi subito prima di Malga Derocca.

Malga Derocca. Il termometro sulla porta segna circa 10 gradi.

Qualcuno cammina insieme a me? Chi è? In tutta l'escursione ho trovato davvero tante impronte di ungulati.

Qui, non so perché, invece di seguire il 450, tiro dritto e perdo ogni traccia...

E mi trovo a ravanare nella neve... (da qualche parte sotto alla Cima del Campigolet, non lontano da un ripetitore della televisione (credo)...

Alta...

E tra i mughi...

Rinuncio a cima Vigolana, taglio verso ovest (destra, salendo), finchè riesco a recuperare il sentiero 455

Che seguo fino al Sass dell'Aquila

Percorro il 446 verso Malga Palazzo

E devio per salire verso il becco della Ceriola sul 434. Qui decido che è un po' troppo e mi fermo.

Riscendo sul panoramicissimo sentiero 446 e proseguo verso Malga Palazzo

E trovo un altro sentiero verso Becco della Ceriola (434B). Lo seguo sui bei pascoli della Malga.

Attenzione a non mancare questo segno!

Su sentierino ripido ma facilissimo, tra pini e poi mughi, ecco la cima!

Vista condizionata dal meteo...

La cresta verso la Cima Vigolana... sarà per la prossima volta. Ora sono un po' stanco.

Ripercorro a ritroso il 446

Che a volte sembra proprio un traverso. La neve si è spappata ed è un po' scivolosa

La Marzola, laggiù di fronte a me...

Finalmente il Becco della Ceriola visibile anche dal basso, più o meno dal Sass de l'Aquila

Scendo lungo il 446

Che poi diventa 446A (sempre ben segnalato)

E poi a ritroso lungo il 450 attraverso bei boschi di faggio e conifere...

Siamo quasi arrivati!
