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Giro ad anello sulla Vigolana

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Gino61:
Dopo aver dovuto rinunciare al  Vallone delle Dodici, siamo tornati sulla Vigolana per riprovare il giro ad anello, finora off limits dato il meteo di questa estate.
Partiti dalla malga dosso del Bue a quota 1.036,  dove abbiamo lasciato la macchina alle 7 di mattina, abbiamo preso la forestale che ci ha portato sul sentiero per salire a malga De Rocca prima di arrivare alla malga,  giriamo a destra verso il sasso dell’Aquila per poi salire al becco della Ceriola m. 1.935; fino a qui il meteo non è stato gran che, sempre dentro alla nebbia con qualche raffica di vento.
Dalla cima si risale la dorsale verso il Campigolet dove la nebbia incomincia a diradarsi ed il sole ci propone un piccolo spettro di Brocken, ma una folata di vento ce lo porta via.
Questo tratto di sentiero, già fatto tre volte quest’anno, è un po’ noioso:  si cammina in mezzo ai mughi con pochissima vista sul panorama , poi si scende alla forcella omonima dove, volendo, si può raggiungere malga De Rocca.
Noi invece proseguiamo verso la cima Vigolana e da lì in avanti il cielo si rasserena definitivamente regalandoci bei panorami a 360° gradi e l’incontro con una ventina di camosci. Raggiunta la cima a m.2.148 inizia la discesa: lasciamo il Becco di Filadonna sulla sinistra e scendiamo verso il Casa Rotta, poco prima del rifugio prendiamo il sentiero n°432 verso il rifugio Paludei, segnalato per alpinisti esperti. E’ vero che si passa su un costone molto ripido, ma il sentiero è ben tenuto, dove è più esposto sono stati messi dei cordini ben ancorati e ben tesi e si passa tranquilli.
Ad un certo punto questo sentiero va a immettersi  su una forestale e la si segue per circa un chilometro;  li troviamo la possibilità di seguire il n° 444, che ci farebbe risalire verso la Val Larga, ma noi ormai “coti” ci abbassiamo di una cinquantina di metri e troviamo un’altra forestale che ci mantiene sulla stessa quota, fino a ritornare a Malga dosso del Bue dove si chiude l’anello. A  parte il lungo tratto sulle forestali, piuttosto noioso, si tratta di un bel giro da fare in mezza giornata. Partenza ore 7 ed arrivo alla macchina alle 12 con 1.700 m. di dislivello.

AGH:
complimenti per il girazzo mica male :)
Sono posti che conosco piuttosto bene, ma il versante nord della Vigolana non riesco tanto a farmelo digerire :)
PS: prox volta puoi postare le foto anche più grandi, il limite è di 100k l'una :)

trabuccone:
Bravissimo Gino, bel giro!!  ;) La Vigolana ancora mi manca ma sto progettando un bel anellone. Concordo con Agh, vogliamo foto più grandi!! (e qualcuna in più  ;D )

hardhu:
Ciao a tutti,
mi aggancio a questo vecchio topic perché vorrei fare anch'io prossimamente un giro ad anello sulla Vigolana: l'idea è partire dal rif. Paludei, salire per il 444 fino al bivacco della Vigolana, poi traversare fino a sotto Bocca Lavinella per il 435, salire alla bocca per il 453a, poi in cima alla Vigolana e al Becco di Filadonna per il 450-425, scendere inzialmente per il 442 verso il rif. Casarota, poi prendere il 432 e tornare al rif. Paludei. Ho fatto un collage dei gpx dei sentieri Sato coinvolti, e la lunghezza dell'itinerario non è nulla di che (11,6 km), ma mi preoccupano un po' i tempi di percorrenza: secondo la guida dei sentieri delle sezioni vicentine del CAI, Valdastico e Altopiani trentini, solo per il tratto iniziale dal Paludei al bivacco della Vigolana si impiegano circa 4 ore, e ho calcolato circa 8 ore per il giro completo. Questo mi fa pensare che l'itinerario sia particolarmente tecnico/difficile (leggo che ci sono diversi tratti attrezzati) e quindi che possa essere troppo faticoso considerando sia l'impegno fisico e mentale, considerando che anche la discesa per il 432 non è banalissima.
Voi che ne pensate? Avete suggerimenti utili in merito?

Alex Bear:

--- Citazione da: hardhu - 05/09/2015 21:57 ---Ciao a tutti,
mi aggancio a questo vecchio topic perché vorrei fare anch'io prossimamente un giro ad anello sulla Vigolana: l'idea è partire dal rif. Paludei, salire per il 444 fino al bivacco della Vigolana, poi traversare fino a sotto Bocca Lavinella per il 435, salire alla bocca per il 453a, poi in cima alla Vigolana e al Becco di Filadonna per il 450-425, scendere inzialmente per il 442 verso il rif. Casarota, poi prendere il 432 e tornare al rif. Paludei. Ho fatto un collage dei gpx dei sentieri Sato coinvolti, e la lunghezza dell'itinerario non è nulla di che (11,6 km), ma mi preoccupano un po' i tempi di percorrenza: secondo la guida dei sentieri delle sezioni vicentine del CAI, Valdastico e Altopiani trentini, solo per il tratto iniziale dal Paludei al bivacco della Vigolana si impiegano circa 4 ore, e ho calcolato circa 8 ore per il giro completo. Questo mi fa pensare che l'itinerario sia particolarmente tecnico/difficile (leggo che ci sono diversi tratti attrezzati) e quindi che possa essere troppo faticoso considerando sia l'impegno fisico e mentale, considerando che anche la discesa per il 432 non è banalissima.
Voi che ne pensate? Avete suggerimenti utili in merito?

--- Termina citazione ---
Sono salito molto spesso sulla Vigolana data la vicinanza con la città,mi piace molto ed è bella tosta,la maggior parte delle volte sono salito dalla malga Dos del Bue,appena sopra Vattaro,secondo me,quella è la vera diretta per il bivacco,ti avverto che non da tregua,altre volte dal Paludei,ma non amo per nulla da quella parte,altre invece dal Sindech (via Casarota),già più interessante. Oltre a salire al Becco di Filadonna,diverse volte mi sono spinto lungo la cresta,con vari saliscendi accettabili, fino al punto più estremo che da sulla valle dell'Adige,si lo so,non è un giro ad anello,perchè poi non fai altro che fare a ritroso il giro dell'andata,ma ti garantisco molto bello e non eccessivamente lungo,riguardo ai tempi,tutto dipende dal passo che uno tiene,dall'allenamento,partire comunque  presto è già un buon inizio

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