Autore Topic: Grande Guerra: Monte Calisio, la "Fortezza di Trento"  (Letto 9516 volte)

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Offline AGH

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Primavera su Trento vista dal Calisio nei pressi del rifugio Campel

La gigantesca fortezza del Calisio, con il suo complesso sistema di casematte per artiglierie in caverna e le due cupole corazzate girevoli, è una delle più sofisticate realizzazioni del Genio Militare Austriaco del primo conflitto mondiale.


Una delle cupole corazzate in una foto dell'epoca: sull sfondo si distinguono il Canfedin e Cima Paganella (foto Ecomuseo Argentario)

Ne avevo sentito parlare diverse volte: sul Calisio ero salito anni fa, ma sempre distrattamente. Dopo le entusiamanti escursioni "belliche" al Corno Battisti in Vallarsa, a Cima Rocca in Val di Ledro, sul Monte Celva alle porte di Trento, tre escursioni quasi "sotterranee" nel dedalo di gallerie scavate nella roccia, era venuto il tempo di tornare sul Calisio, a pochi km a nord di Trento, per approfondire.


Il piccolo ma bel parco nei pressi del rif. Campel


Segnavia :)


Il bosco è pieno di Anemome epatica

Approfitto di mezza giornata buona per partire dal rif. Campel a m 750. L'escursione è elementare, parcheggio nello spazio poco sopra il rifugio (chiuso per lavori) e attraverso il parco fino a raggiungere il sentiero 403 che risale dolcemente la dorsale sudest seguendo la falsariga della strada militare. Ci vuole circa 1 ora e mezza per raggiungere la bella cima pianeggiante e ultrapanoramica del Calisio a quota m 1096, con grandiosa vista su Trento, sulla Val d'Adige e Valsugana.


Punto panoramico verso Trento e il Monte Bondone


La vista verso nord, l'altopiano di Montevaccino e, sullo sfondo la Piana Rotaliana con la Rocchetta, la Catena delle Cime di Vigo


Schema delle galleria sotto la cima

Si possono osservare i pozzi dove erano alloggiate le artiglierie, i resti dei basamenti delle cupole girevoli, poca roba in tutto. Ma la parte più interessante è tutta sottoterra: spostandosi verso il ciglio in direzione NO, il sentiero 401 cala con rapidi zig zag, e con un breve, facile passaggio attrezzato con staffe e cordino, scende fino all'imbocco delle gallerie principali. La pila è obbligatoria perché dopo pochi metri si piomba nel buio.


Il tunnel principale

Ci sono varie diramazioni, una a sx risale un cunicolo ripido e buio fino a delle postazioni che guardano verso Bosco e Montevaccino. Un altro penetra nelle viscere della montagna, fa un paio di secche curve fino a sbucare in una grossa galleria, decisamente ripida e dal fondo disagevole in sassi e ghiaino, che risale la montagna fino a sbucare poco sotto la cima.


Il dedalo di gallerie

Diramazione: a sx verso la galleria principale che attraversa tutta la montagna fino alla cima

Sulle pareti si vedono ancora i segni dei martelli pneumatici utilizzati per scavare le gallerie


Torno giù ed esploro tutte le diramazione rimanenti. Una è chiusa da una grata che impedisce l'accesso a un pozzo verticale: un cartello avvisa del pericolo "Attenzione presenza di forre profonde". Chissà cosa c'è la sotto. Cerco pipistrelli ma non ne trovo, in compenso trovo delle strane cavallette, abbastanza impressionanti, ammassate a centinaia, forse migliaia, in fondo ad una grotta: dovrebbe essere il Troglophilus nenglecta, un ortottero cavernicolo, privi di ali e con occhi molto ridotti, ma dotati di zampe e antenne lunghissime e molto mobili.


Una presenza inquietante sulle rocce emerge dal buio...

Le cavallette cavernicole della specie "Troglophilus"



Verso l'uscita

Il breve passaggio attrezzato verso la cima

Quindi con strada militare quasi pianeggiante rientro senza problemi alla macchina. Molto interessante anche questa visita al Calisio, una facile mèta alle porte di Trento, da fare anche in mezza giornata. Volendo, si può fare un anellone col periplo completo della cima, oppure aumentare il dislivello partendo più in basso da Martignano o Montevaccino.


Vista su Trento dal versante NO

Qualche nota storica dal sito Trentinograndeguerra
Parte integrante della cintura armata della città di Trento, il monte Calisio ospita quella che lo storico Jeschkeit definisce la più grande fortezza di Trento e la più moderna di tutto il fronte austro-ungarico. Qui la guerra non giunse mai, ma nel giro di poco più di un anno dall'agosto 1915 al novembre del 1916 l'esercito imperiale costruì una fortificazione all'interno della montagna. In soli quattro mesi vennero scavate oltre 10 mila tonnellate di roccia utilizzando mezzi tradizionali ed esplosioni controllate per non intaccare la capacità di resistenza della montagna. Oggi il Calisio offre la possibilità di visitare gallerie, caverne, basamenti in calcestruzzo di una batteria antiaerea, di un riflettore e di postazioni di batterie oltre a punti di osservazione.
Da http://www.trentinograndeguerra.it/context.jsp?area=101&ID_LINK=250&id_context=546
« Ultima modifica: 02/05/2015 10:07 da AGH »
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Re:Grande Guerra: Monte Calisio, la "Fortezza di Trento"
« Risposta #1 il: 08/04/2015 18:40 »
Seguo sempre con interesse ( con un pensiero a quei poveri ragazzi che hanno sofferto e perso la vita ) tutto quello che riguarda la GG.