io invece ho fatto solo quella (che poi è un brevissimo tratto con delle corde e una scaletta) poi son salita in cima e scesa dal bailoni e dal rifugio... boh mi sfugge il nome 
cmq mi è davvero piaciuta e infatti abbiamo deciso che ci torneremo ancora, d'autunno, magari provando un percorso diverso.
Un bellissimo itinerario parte da Maranza (ecco il nome del rifugio), sale alla malga Nova in un fatato bosco di faggi, poi prende il "sinter dele pegore" (anche qua ci sono..., ma solo in senso figurato), arriva al Chegul con i caratteristici "Stoi", caverne nella roccia che i Poèri (abit. di Povo) hanno ristrutturato e reso abitabili. Quindi infila una bella forestale abbastanza ripida che porta fin sotto l'inizio della cresta, passando nei pressi di un torrione roccioso ("el popo"). Le due croci e ritorno a Maranza con visita al Bailoni. Anche in pieno inverno, se non nevica.