GIM - Girovagando in Montagna in Trentino

Nel primo giorno di ferie, esco dall'uscio di casa alle 7:30 con l’intenzione di fare una lunga passeggiata nel bosco, ma con lo zaino in spalla con dentro cibarie e bevande per me e per la mia fedele compagna d’avventura. Ho una direzione di massima ma mi piace anche improvvisare. Su percorso fatto e rifatto molte volte mi dirigo verso il forte Brusafer. Un po' sopra il forte imbocco una forestale che percorro in direzione Vigolo V. fino a quando mi stufo ("animus ravanans") e taglio su diritto per il bosco di maestosi faggi. Trovo una seconda forestale (delle “Valesele”) e me la cucco fino al bivio per il sentiero “del croz dele ore". Questo sentiero, segnato con il segnavia SAT 440, sale lungo lo sperone boscoso che si protende verso sud partendo in pratica dalla vetta della Marzola. Esso va a morire sui campi a metà strada fra Valsorda e Vigolo V. All’inizio il sentiero è bello, sale comodamente tra i faggi e poi tra i pini.
Tutta un’illusione! Alla prima impennata va su diritto, senza concedere tregua. La dorsale si stringe, appiaono i primi tratti rocciosi, c’è qualche cordino lungo il quale la cagna cerca con ostinazione la strada migliore e sempre la trova. Ci si mette anche il sole che picchia non poco. Il sentiero corre ora sul filo della dorsale, ora sull’assolato versante vigolano, ora sull’ancora ombroso versante trentino. Finalmente una zona di sosta, sotto un sole cocente, però. Si sale ancora un po’ e improvvisamente ecco un meraviglioso e fresco bosco di faggi immerso in un ombrosa oscurità. Dura poco. Si sale ancora ripidamente, costeggiando spesso delle caratteristiche trincee naturali. Si giunge alla sella del Prà Picol, dove di prato, per quanto piccolo, non è rimasto nulla. Ancora un breve strappo nel bosco e poi il sentiero comincia ad attraversare in leggerissima salita il ripido pendio erboso che anticipa il bosco sotto il bivacco. Bel tratto, aperto, ma da percorrere con attenzione.
Dopo alcuni tornanti nel bosco, eccomi al Bailoni, teatro di tante feste con la SAT di Villazzano e di tante cantate con il mio ex coro. E’ aperto e scopro che è abitato da un pastorello di nazionalità rumena che vi ha trascorso, senza mai scendere alla civiltà, tre mesi e mezzo. Abbandonerà il suo romitaggio tra una settimana.  La gregge affidata alla sua custodia non la vedo e non la vedrò, ma visibili e odorabili sono i segni della sua presenza. Per farla breve, salgo alle due croci, ritorno alla sella,  scendo al cippo Sartori e tagliando alcuni tornanti delle zete sono a Maranza, battuta da un sole impietoso. Poi Sass del piocio, Pin dei frati, Grotta e poco dopo le 13 e 30 varco la soglia di casa, “stanco ma felice”. La lunga passeggiata è stata di 16 km con dislivello di 1500 m. Bel colpo!
Un itinerario che mi conferma la bellezza della Marzola, alla quale manca solo un po’ di quota per essere una gran montagna, e che mi sento di consigliare per i mesi autunnali prima della neve.
Poche foto tra un po’.

Vero, marzola sempre bella, l' ho salita da tutti i versanti, tranne la ferratina... Il panorama dalla cima é tra i più  spettacolari

Secondo te la Sat di Villazzano è al corrente di questo ospite?
Per sentito dire questo non sarebbe possibile  .
Dalle mie parti, anni fa, un giovane aveva provato a bivaccare "a lungo" ma alla fine, dietro segnalazioni (non so di chi  ), è stato allontanato

ma non è lo stesso che qualcuno aveva visto in Lagorai?  però se realmente è il pastore e gli animali ci sono come potrebbe essere "abusivo"?

Sono stato tentato di chiedere al ragazzo, ma mi sembrava di metterlo in imbarazzo .

Hai fatto bene 
Probabilmente qualcuno della Sat ne è a conoscenza. Un gregge non passa inosservato.
All'inizio dell'estate sopra Malga Sorgazza, sulla stradina che porta alla teleferica, c'era un furgoncino dove viveva (o vive se è ancora lì) un giovane pastore rumeno. Indirettamente ho saputo che sta in zona con il gregge fino a settembre. Lo stipendio (al netto di vitto e alloggio  ) è di mille euro al mese. Che vita ragazzi!   

Sono stato tentato di chiedere al ragazzo, ma mi sembrava di metterlo in imbarazzo . Mi ha detto che le vettovaglie gli vengono conferite settimanalmente dal proprietario della gregge, eventualmente è a lui che bisogna chiedere.

ma il gregge in marzola dove pascola, di grazia?

Lo stipendio (al netto di vitto e alloggio  ) è di mille euro al mese. Che vita ragazzi!   

La frase può essere male interpretata. La riscrivo  , scusatemi:
"la retribuzione (al netto di vitto e alloggio) è di mille euro al mese.
Ma che vita ragazzi...lontano da tutto e da tutti  "

Come ho scritto la gregge si sente ma non si vede. Dalla croce mi pareva di scorgere delle macchie bianche verso quel dosso sopra il sentiero che sale dai piani di Vigolo, a est, per capirci (baito del Gusto ecc.). Io non non me ne intendo, ma mi pare che l'erba della Marzola non sia delle più invitanti.

hai provato a brucarla?  Battute a parte, l'ho chiesto perché a parte le due cimotte spelaccchiate e con poca erba, non mi pare ci siano pascoli decenti in zona... O no?

Vero, marzola sempre bella, l' ho salita da tutti i versanti, tranne la ferratina... Il panorama dalla cima é tra i più  spettacolari

io invece ho fatto solo quella (che poi è un brevissimo tratto con delle corde e una scaletta) poi son salita in cima e scesa dal bailoni e dal rifugio... boh mi sfugge il nome

cmq mi è davvero piaciuta e infatti abbiamo deciso che ci torneremo ancora, d'autunno, magari provando un percorso diverso.