Vista dalla cima sulla Val di Cembra, all'orizzonte Cogne, Croce, Fregasoga
Di solito frequento zone più in quota ma stavolta mi sono concesso una escursione per scoprire una delle poche zone di Trentino ancora a me ignote, tra l’altro vicina a casa. E l'ho trovata bellissima. Questa
modesta montagna di 1100 metri scarsi di quota sovrasta la bassa Val di Cembra con un picco roccioso spettacolare che domina la valle dell’Avisio.
Specchi d'acqua e stagni ovunque
La pineta che si attraversa verso la cima
L'inquietante cristone sulla cima
Una delle tante caratteristiche baite nelle radure
Un sistema complesso di acquitrini e canali alimenta i laghetti
Boschi di faggio
Stagno nel bosco
Radura con baita
L'ampia e boscosa dorsale, in pratica un altopiano, si sviluppa come propaggine, quasi pianeggiante, della dorsale principale dei
Monti di Cembra. Dal
rif. Maderlina il percorso attraversa boschi di faggi, pini, abeti e larici, punteggiati di bellissime radure con specchi d'acqua, stagni, con numerose e caratteristiche baite di legno e porfido.
La forestale costeggia gli specchi d'acqua
Rif. Maderlina
I sentieri nelle pinete
Uno dei molti specchi d'acqua nel bosco
Le radure si susseguono lungo il facile percorso nei boschi
Gli specchi d'acqua sono numerosissimi nel piccolo altopiano di Maderlina
In circa un’ora di cammino dal rifugio su strada forestale e sentieri in mezzo ai boschi, con la bella pineta finale alla cima, si arriva al
Piz dele Agole, con dei roccioni a sbalzo sulla valle e un inquietante cristone opera dello scultore valdostano Silvano Ferretti, originario del paese di Lisignago, che ingombra la vista. Ho sempre pensato che se un ipotetico marziano capitasse su questa come su altre vette con vari uomini in croce, scapperebbe a gambe levate pensando “ma qui ci sono pazzi furiosi!”.
L'inquietante cristone con le vetta di Cogne, Fregasoga, Croce, Rujoch
Vista su Albiano, con la tremenda cava nella montagna, sullo sfondo Marzola e Vigolana
Vista verso ovest, con la Paganella e il Brenta sullo sfondo
Sentiero nella pineta presso la vetta
Vista sui vigneti in basso, col "gravone" sullo sfondo verso Albiano, in mezzo, nascosto nella forra, scorre l'Avisio
Lago di Lases con la cava del M. Gorsa letteralmente sventrato
Molti stagni sono stati "bonificati" in epoca più o meno recente per trasformarli in prati. Nelle radure ci sono casette vecchie e nuove, abitate durante l’estate. La vista dal Piz dele Agole (aquile) è veramente strepitosa e spazia su tutta val valle e le cime del Pinetano col
M. Cogne, il
Fregasoga, il
M. Croce e il
Rujoch.
Negli ambienti umidi brulica la vita
L'abitato di Cembra
Vista verso Lases e Albiano
A tre minuti dalla cima, abbassandosi leggermente nella bella pineta verso sudest, si arriva all’altro poggio panoramico con vista su
Albiano, con lo sfondo della
Vigolana e del
M. Bondone. Dopo le foto di rito ed aver ammirato il panorama, torno indietro seguendo una traccia alternativa: molte volte sono tentato di vagolare per una delle tante stradine che si inoltrano nei boschi, ma l’ora è tarda e dopo una girovagata più o meno a naso a curiosare nei dintorni, riprendo la forestale di rientro.
Rientro vagolando per stradelle secondarie, qui incrocio il sentiero che sale da Lisignago
Un'altra splendida radura con baita
Quasi tutte le radure, nonostante gli sforzi di prosciugarle, sono acquitrinose...
Ennesimo specchio d'acqua
Forestale di rientro
Bosco meraviglioso
Qui in autunno deve essere uno spettacolo di colori, da tornare sicuramente, così come nell'inverno per una bella escursione in ciaspole. In tutto sono circa 8 km tra a/r, il dislivello è appena di 100 metri, con partenza e arrivo dal rif. Maderlina. E' un percorso facilissimo adatto a tutti da fare anche in mezza giornata, 2 ore circa tra andata e ritorno, soste escluse.
Gli splendidi boschi di faggio
Il facile percorso, adatto a tutti