Davvero “la bellezza salverà il mondo?” La famosa frase de L’idiota di Dostoevskij, a pronunciarla oggi, rischierebbe di far sembrare l’idiota in questione un idiota a tutto tondo, di un’idiozia tragicamente definitiva e irrimediabile. Perché ovunque si volga lo sguardo, fatte salve le bellezze naturali che ancora resistono miracolosamente, quel che si vede in giro induce a ben poche speranze. L’opera dell’uomo moderno suscita spesso l’orrore, la rabbia o la pietà a seconda dei casi. Sembra vi sia quasi un’ostinata e implacabile volontà di rovinare quanto di bello è rimasto.
In special modo è l’accanimento puntiglioso contro la natura, contro il paesaggio, il consumo forsennato del territorio, l’urbanizzazione selvaggia che si spinge fino in alta quota, che lascia semplicemente sconcertati. Quando ci si trova di fronte all’ennesimo sconcio si resta attoniti e sorge spontanea la solita domanda, quasi sempre senza risposta: “Ma perché?”.
Nel link riportato qui sotto propongo un piccolissimo ma credo significativo campionario di orrori, sconci, scempi inutili, sciatterie, crimini naturali e qualche famigerata “valorizzazione”, termine ormai divenuto sinonimo di scempio. Le immagini parlano da sole.
Campionario di orrori, scempi, crimini naturali, “valorizzazioni”
3 commenti
Rispondi →