Autore Topic: Poi si lamentano che si spiaciccano...  (Letto 13516 volte)

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pinko

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Re: Poi si lamentano che si spiaciccano...
« Risposta #15 il: 04/10/2010 16:55 »
Citazione
condivido quello che dici ma c'è un però ...
per indole umana siamo esploratori/conquistatori e spesso c'è la andiamo a cercare ...
ma mi risulta difficile giudicare certe situazioni : ci sono sogni che è difficile rinchiudere in un cassetto e se nessuno avesse 'osato', tante belle cose che ci sono adesso non ci sarebbero
Il problema è semplice, vale la pena ?
Si rischia la pelle ogni giorno, ma da azioni indipendenti dalla nostra volontà, o per nostra stupidità.
Non baratto la mia vita e quella degli altri per un sorpasso azzardato, per andare a 200 all'ora , per scalare una montagna in condizioni proibitive, per rischiare di essere travolto da una valanga, per lanciarmi col paracadute e aprirlo all'ultimo momento, e via dicendo.
Vale la pena di rischiare per qualcosa che ne valga la pena:per salvare una vita, per sperimentare su di se un farmaco a rischio della propria salute, per donare un organo,per scoprire qualcosa di utile, non per puro diletto o per sentire adrenalina, per questo basta anche una bella sbornia.
Io con questo atteggiamento sono riuscito a portare le scarpe da vecchio, altri (molti), anche della mia generazione no.
Perchè è sempre gente giovane a lasciarci la pelle, appena riescono a superare la smania di voler conquistare l'impossibile,si calmano, purtroppo per alcuni è troppo tardi.

Offline Alan

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Re: Poi si lamentano che si spiaciccano...
« Risposta #16 il: 04/10/2010 17:23 »
non sono molto d'accordo!!!

C'è chi dice, io voglio spendere la mia vita per salvare vite, o chi vuole spendere la sua vita per conquistare una montagna o per la montagna stessa...
In quel caso loro sono responsabili della loro vita e non mettono a repentaglio quella altrui come può accadere sulla strada.... è ovvio che indirettamente la vita spezzata di un alpinista morto in vetta o un base jumper può rovinare o rendere più difficile quella di un'eventuale compagna a casa... ed è molto tragico...

è vero che è sempre più la gente giovane che ci lascia la pelle, ma si sa, che la gente giovane è attratta proprio dal "proibitivismo", basti guardare in montagna, come nelle discoteche......
Solo che il manifestarsi della ricerca del limite è fatto in maniera diversa...
c'è chi si impasticca fino all'overdose (vedi la ragazza 19 enne ricoverata questo week end), e c'è chi che cerca di conquistare l'8000 metri, (il nostro amato alpinista scomparso)...

è al nostro occhio, o in base a quello in cui abbiamo sempre creduto che le cose cambiano... io mio modo di vedere il proibito può essere diverso dal tuo... il mio limite può essere diverso dal tuo!!!
 ;)



« Ultima modifica: 04/10/2010 17:26 da Alan »

Offline JFT

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Re: Poi si lamentano che si spiaciccano...
« Risposta #17 il: 04/10/2010 18:20 »
Idioti ed esibizionisti sono quelli che guidano auto e moto come se fossero in pista,in pieno disprezzo degli altri,quelli che fanno i fenomeni sulle affollate piste da sci o i granfighi sulle ferrate.
Resta il fatto che quando certi estremi ci si abitua a toccarli con frequenza,sia per statistica che per un certo calo della tensione/attenzione, la probabilità di lasciarci la pelle o di rompersi aumenta drammaticamente

k+!
"La vita è fatta di rarissimi momenti di grande intensità e di innumerevoli intervalli. La maggior parte degli uomini però, non conoscendo i momenti magici, finisce col vivere solo gli intervalli."
Friedrich Nietzsche

Offline kobang

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Re: Poi si lamentano che si spiaciccano...
« Risposta #18 il: 04/10/2010 21:33 »
Anche su questo 3d ho qualche resistenza ad insistere perchè per me la libertà di scelta, salvo i limiti della altrui libertà, è un valore indiscutibile:sono sempre in difficoltà a spiegare o peggio giustificare la ricerca di emozioni tanto intime e private quanto non coinvolgenti per gli altri.Forse ho la fortuna di avere costruito una famiglia con una donna che nell'amare comprende anche quanto della mia vita/vitalità è legato a certe passioni:preferisce sapermi in mezzo al Sahara o a spasso tra le nuvole piuttosto che "sopportarmi" ridotto ad un gatto in gabbia.Ho la fortuna di aver generato una figlia ed un figlio ricchi di curiosità e motivazioni,con la passione della scoperta sia essa culturale che sportiva.Questo aiuta a condividere e gestire anche lo stress che certe attività comportano,soprattutto per chi è a casa ad aspettare.Io ho enorme rispetto per chi mai dovesse rischiare per soccorrermi:lo ho fatto per anni come tecnico del CNSAS e mai mi ha sfiorato il pensiero che potevo rischiare la pelle per un capriccio altrui.Semplicemente ho pensato di mettere il mio tempo e le mie competenze al servizio di "compagni di viaggio" che erano incappati un una coincidenza sfortunata.Amo profondamente la mia famiglia e ne rispetto i sentimenti,ma per dimostrarlo non ho bisogno di castrarmi la vita con inutili sensi di colpa ogni volta che mi butto in un canalone innevato o che stacco i piedi da terra col parapendio!Lo faccio invece impegnandomi nel lavoro per garantir loro un futuro sereno anche nel caso che...,cercando di condividere le mie emozioni,seguendo con gioia le passioni dei figli:il maschio ha provato il parapendio,poi si è appassionato di snowboard e vela,ogni tanto scende anche lui in MTb tra i boschi e fà qualche tiro di arrampicata.Quando ancora andavo a vela o windsurf e arrampicavo,lui aveva altri interessi.Bene ora sò che quando ci guardiamo negli occhi alla sera dopo una scialpinistica io e una giornata a provare salti lui abbiamo qualcosa di profondo e inossidabile che ci lega,ed è lo stesso quando mia figlia mi racconta del suo viaggio apena concluso.Se dovessi mostrare ansia per quel che fanno,se li avessi frenati durante la loro crescita per quel'egoismo affettivo,paura di soffrire per un loro incidente,sarebbero oggi migliori,più felici?Sarei io un genitore più responsabile e soddisfatto?No Pinko,non è possibile vivere con i freni tirati tutta una vita con la motivazione del rispetto delle ansie degli altri e francamente non mi frega più di tanto campare a lungo rimpiangendo di non aver fatto questo e quest'altro.Sia chiaro che questa non è una critica a chi sceglie di battere sentieri (apparentemente) più sicuri,a chi ha una attitudine meno emotiva,a chi sublima il rispetto per i propri cari e preferisce certe rinunce pur di non rischiare di metterli in pensiero.La libertà come la intendo io esige l'assoluto rispetto delle scelte altrui,solo che come io ben mi guardo dal censurarle,altrettanto vorrei che chi esce anche solo un poco da schematismi comuni non venisse subito messo subito all'indice.E qui mi fermo anche perchè certi discorsi sarebbe più bello farli di persona,magari in baita,con un teroldego in tavola,e la montagna fuori che ascolta.....

pinko

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Re: Poi si lamentano che si spiaciccano...
« Risposta #19 il: 04/10/2010 22:32 »
Sia chiaro, io rispetto tutte le opinioni,tutti devono fare quello che si sentono di fare, ci mancherebbe!
Ognuno agisce e valuta le cose secondo l'esperienza che ha costruito negli anni, il mio punto di vista è quello di uno che ha sofferto la perdita di un carissimo amico che praticava lo sport che fai tu,è caduto in un crepaccio a S.Moritz,circa 10 anni fa,il giorno prima avevamo preparato la taverna per trascorrere con le nostre famiglie il Natale, ogni volta che leggo di simili tragedie maledico quella passione assassina, che porta via per sempre speranze e ambizioni, ha rovinato la vita di sua moglie, per fortuna non avevano figli,anche per scelta, a lui piaceva il rischio.
Lasciami dire :Ne è valsa la pena ?
Se JOHN JAKOB ASTA potesse rispondermi dall'altro mondo direbbe di si o di no?


Offline nantes

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Re: Poi si lamentano che si spiaciccano...
« Risposta #20 il: 05/10/2010 00:00 »
pazzesco... :)

Adrenalinico....  :o
se mi concedessero la possibilità di rinascere un altra volta penso che ci proverei...
queste sensazioni le ho solo sognate; ho provato con il paracadutismo, ma questo è il limite estremo... il passaggio successivo è il volo...

Offline AGH

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Re: Poi si lamentano che si spiaciccano...
« Risposta #21 il: 05/10/2010 07:59 »
Adrenalinico....  :o
se mi concedessero la possibilità di rinascere un altra volta penso che ci proverei...
queste sensazioni le ho solo sognate; ho provato con il paracadutismo, ma questo è il limite estremo... il passaggio successivo è il volo...

mi chiedo se questi sport estremi dove si hanno delle botte di adrenalina pazzesche non siano una forma di droga...
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Offline Alan

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Re: Poi si lamentano che si spiaciccano...
« Risposta #22 il: 05/10/2010 11:12 »
Anche su questo 3d ho qualche resistenza ad insistere perchè per me la libertà di scelta, salvo i limiti della altrui libertà, è un valore indiscutibile:sono sempre in difficoltà a spiegare o peggio giustificare la ricerca di emozioni tanto intime e private quanto non coinvolgenti per gli altri.Forse ho la fortuna di avere costruito una famiglia con una donna che nell'amare comprende anche quanto della mia vita/vitalità è legato a certe passioni:preferisce sapermi in mezzo al Sahara o a spasso tra le nuvole piuttosto che "sopportarmi" ridotto ad un gatto in gabbia.Ho la fortuna di aver generato una figlia ed un figlio ricchi di curiosità e motivazioni,con la passione della scoperta sia essa culturale che sportiva.Questo aiuta a condividere e gestire anche lo stress che certe attività comportano,soprattutto per chi è a casa ad aspettare.Io ho enorme rispetto per chi mai dovesse rischiare per soccorrermi:lo ho fatto per anni come tecnico del CNSAS e mai mi ha sfiorato il pensiero che potevo rischiare la pelle per un capriccio altrui.Semplicemente ho pensato di mettere il mio tempo e le mie competenze al servizio di "compagni di viaggio" che erano incappati un una coincidenza sfortunata.Amo profondamente la mia famiglia e ne rispetto i sentimenti,ma per dimostrarlo non ho bisogno di castrarmi la vita con inutili sensi di colpa ogni volta che mi butto in un canalone innevato o che stacco i piedi da terra col parapendio!Lo faccio invece impegnandomi nel lavoro per garantir loro un futuro sereno anche nel caso che...,cercando di condividere le mie emozioni,seguendo con gioia le passioni dei figli:il maschio ha provato il parapendio,poi si è appassionato di snowboard e vela,ogni tanto scende anche lui in MTb tra i boschi e fà qualche tiro di arrampicata.Quando ancora andavo a vela o windsurf e arrampicavo,lui aveva altri interessi.Bene ora sò che quando ci guardiamo negli occhi alla sera dopo una scialpinistica io e una giornata a provare salti lui abbiamo qualcosa di profondo e inossidabile che ci lega,ed è lo stesso quando mia figlia mi racconta del suo viaggio apena concluso.Se dovessi mostrare ansia per quel che fanno,se li avessi frenati durante la loro crescita per quel'egoismo affettivo,paura di soffrire per un loro incidente,sarebbero oggi migliori,più felici?Sarei io un genitore più responsabile e soddisfatto?No Pinko,non è possibile vivere con i freni tirati tutta una vita con la motivazione del rispetto delle ansie degli altri e francamente non mi frega più di tanto campare a lungo rimpiangendo di non aver fatto questo e quest'altro.Sia chiaro che questa non è una critica a chi sceglie di battere sentieri (apparentemente) più sicuri,a chi ha una attitudine meno emotiva,a chi sublima il rispetto per i propri cari e preferisce certe rinunce pur di non rischiare di metterli in pensiero.La libertà come la intendo io esige l'assoluto rispetto delle scelte altrui,solo che come io ben mi guardo dal censurarle,altrettanto vorrei che chi esce anche solo un poco da schematismi comuni non venisse subito messo subito all'indice.E qui mi fermo anche perchè certi discorsi sarebbe più bello farli di persona,magari in baita,con un teroldego in tavola,e la montagna fuori che ascolta.....

Noi due la pensiamo uguale :)!!!!!
non serve aggiungere altro!!

Offline JFT

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Re: Poi si lamentano che si spiaciccano...
« Risposta #23 il: 05/10/2010 14:46 »
Lasciatemi dire che questa discussione è molto bella, e mi piace il tono con cui Pinko e kobang la stanno portando avanti. E' un piacere leggervi.

per me la libertà di scelta, salvo i limiti della altrui libertà, è un valore indiscutibile:sono sempre in difficoltà a spiegare o peggio giustificare la ricerca di emozioni tanto intime e private quanto non coinvolgenti per gli altri.Forse ho la fortuna di avere costruito una famiglia con una donna che nell'amare comprende anche quanto della mia vita/vitalità è legato a certe passioni:preferisce sapermi in mezzo al Sahara o a spasso tra le nuvole piuttosto che "sopportarmi" ridotto ad un gatto in gabbia.Ho la fortuna di aver generato una figlia ed un figlio ricchi di curiosità e motivazioni,con la passione della scoperta sia essa culturale che sportiva.Questo aiuta a condividere e gestire anche lo stress che certe attività comportano,soprattutto per chi è a casa ad aspettare.Io ho enorme rispetto per chi mai dovesse rischiare per soccorrermi:lo ho fatto per anni come tecnico del CNSAS e mai mi ha sfiorato il pensiero che potevo rischiare la pelle per un capriccio altrui.Semplicemente ho pensato di mettere il mio tempo e le mie competenze al servizio di "compagni di viaggio" che erano incappati un una coincidenza sfortunata.Amo profondamente la mia famiglia e ne rispetto i sentimenti,ma per dimostrarlo non ho bisogno di castrarmi la vita con inutili sensi di colpa ogni volta che mi butto in un canalone innevato o che stacco i piedi da terra col parapendio!Lo faccio invece impegnandomi nel lavoro per garantir loro un futuro sereno anche nel caso che...,cercando di condividere le mie emozioni,seguendo con gioia le passioni dei figli:il maschio ha provato il parapendio,poi si è appassionato di snowboard e vela,ogni tanto scende anche lui in MTb tra i boschi e fà qualche tiro di arrampicata.Quando ancora andavo a vela o windsurf e arrampicavo,lui aveva altri interessi.Bene ora sò che quando ci guardiamo negli occhi alla sera dopo una scialpinistica io e una giornata a provare salti lui abbiamo qualcosa di profondo e inossidabile che ci lega,ed è lo stesso quando mia figlia mi racconta del suo viaggio apena concluso.Se dovessi mostrare ansia per quel che fanno,se li avessi frenati durante la loro crescita per quel'egoismo affettivo,paura di soffrire per un loro incidente,sarebbero oggi migliori,più felici?Sarei io un genitore più responsabile e soddisfatto?

kobang, trovo queste tue parole molto belle e molto condivisibili, anche se la mia vita è molto diversa.
"La vita è fatta di rarissimi momenti di grande intensità e di innumerevoli intervalli. La maggior parte degli uomini però, non conoscendo i momenti magici, finisce col vivere solo gli intervalli."
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Offline miki

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Re: Poi si lamentano che si spiaciccano...
« Risposta #24 il: 05/10/2010 15:33 »
Lasciatemi dire che questa discussione è molto bella, e mi piace il tono con cui Pinko e kobang la stanno portando avanti. E' un piacere leggervi.
L'argomento di discussione è vecchio come il mondo ma sempre interessante.. Sarebbe bello fare un sondaggino su quanti forumisti sono Kobanghini e quanti pinkiani..  non so come si lanciano in una discussione già aperta però ::)

Offline JFT

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Re: Poi si lamentano che si spiaciccano...
« Risposta #25 il: 05/10/2010 16:42 »
Sarebbe bello fare un sondaggino su quanti forumisti sono Kobanghini e quanti pinkiani..  

Nei fatti e nelle intenzioni, aggiungerei... Perchè, ad esempio, io subisco il fascino degli sport estremi e di chi li pratica, ma mi basta un sentiero esposto che mi prende una fifa blu...  :-\
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Offline Mett

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Re: Poi si lamentano che si spiaciccano...
« Risposta #26 il: 05/10/2010 23:15 »
Iron Man esiste!

Impressionante uno dei voli a metà video, sta in quota un sacco di tempo!

Offline jochanan

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Re: Poi si lamentano che si spiaciccano...
« Risposta #27 il: 05/10/2010 23:38 »
mi sembrano tutti ottimi interventi.
Io ormai sarei pinkiano, ma da giovane sono stato kobanghiano. Approccio l'argomento intrigante per gradi.
E' naturale che i giovani pensino di essere immortali, nel senso che il rischio e il brivido della prova quasi estrema (relativamente ai limiti di ognuno) sono esche irresistibili. Diverso, diverso il discorso dello sballo che  per me è ricerca di abolizione dei freni, di sensazioni di tutti i tipi. Ora i giovani non sono condannabili se si mettono in difficoltà in montagna e altri rischiano la vita per salvarli. Non ci avevano pensato proprio. E poco si può fare come prevenzione: si, è giusto, ma io so quanto rischio.  Ho paura che le cose continueranno ad andare così
il mondo sarebbe veramente noioso senza le montagne (E.Kant, mi sembra, che tra l'altro è sempre vissuto in pianura)

Offline AGH

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Re: Poi si lamentano che si spiaciccano...
« Risposta #28 il: 06/10/2010 08:38 »
E' naturale che i giovani pensino di essere immortali, nel senso che il rischio e il brivido della prova quasi estrema (relativamente ai limiti di ognuno) sono esche irresistibili. Diverso, diverso il discorso dello sballo che  per me è ricerca di abolizione dei freni, di sensazioni di tutti i tipi. Ora i giovani non sono condannabili se si mettono in difficoltà in montagna e altri rischiano la vita per salvarli. Non ci avevano pensato proprio. E poco si può fare come prevenzione: si, è giusto, ma io so quanto rischio.  Ho paura che le cose continueranno ad andare così

alzi la mano chi non ha mai rischiato in montagna, o non si è cacciato in situazioni potenzialmente pericolose. L'esperienza che serve veramente è quella che ti fai di persona, negli anni, sbagliando e imparando. Sperando siano sempre errori rimediabili, senza gravi conseguenze. Certo disporre di una "guida spirituale", che ti faccia intuire i pericoli e come affrontarli è certamente utile, ma mi pare una situazione rara, nella maggioranza dei casi mi pare che alla fine ci si arrangia in proprio. Io sono stato iniziato alla montagna da mio padre (delle semplici e raffazzonate escursioni), ma mi sono staccato presto. Poi ho fatto qualche uscita con la Sat e con la Sosat ma l'indole assolutamente non gregaria ha preso ben presto il sopravvento, quindi sono sempre andato per conto mio da splendido autodidatta:). Come alpinista faccio schifo, come scialpinista me la cavo, come escursionista direi che ho una buona e lunga esperienza. A parte qualche rischio di troppo in gioventù, in genere mi sembra di essere abbastanza prudente, prova ne sia che (tocchiamo ferro) non ho mai avuto incidenti. Ci vuole anche un minimo di testa, e di fortuna. Andare in montagna è comunque un'attività potenzialmente rischiosa: bisognerebbe sempre tenere a mente che l'errore o la sbadataggine di un istante può avere conseguenze irreparabili.
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Offline Alan

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Re: Poi si lamentano che si spiaciccano...
« Risposta #29 il: 06/10/2010 10:47 »
agh a proposito io vorrei iscrivermi alla susat , ma fanno escursioni ogni fine settimana???

Cmq in montagna mi hanno detto di non andare mai da solo, e secondo me è una cosa da prendere sempre in considerazione... infatti a volte resto a casa mangiandomi le ....... perchè magari non ho trovato nessuno con il quale andare....