Autore Topic: [DOLOMITI DI BRENTA] La ferrata più bella del mondo: le Bocchette Centrali  (Letto 42209 volte)

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Offline AGH

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L'apparente disinvoltura non tragga in inganno: le chiappe son ben serrate (foto Gaby)

Finalmente dopo tanti anni che vagheggiavo di fare la celeberrima Via ferrata delle Bocchette nelle Dolomiti di Brenta, mi sono deciso. Sempre rimandata un po’ per timore delle esposizioni, un po’ per l’affollamento dei mesi estivi, alla fine mi riducevo sempre ad aspettare settembre ma poi capitava la nevicata precoce o il brutto tempo e quindi ciao all’anno prossimo. Ma ieri sabato 21 settembre era una giornata perfetta per colmare questa indecente lacuna e così mi sono deciso, assieme alla fortissima Gaby :)



Che dire, un itinerario davvero fantastico e stupefacente che attraversa, sfruttando incredibili cenge naturali, una delle zone più spettacolari e selvagge del Brenta tra paurosi strapiombi, arditi campanili, maestose parete verticali e forcelle sospese nel vuoto. Questo spettacolare sentiero attrezzato è ancora pià incredibile se si pensa che fu ideato addirittura negli anni Trenta da Arturo Castelli e Giovanni Strobele, entrambi dirigenti della Società degli Alpinisti Tridentini. Iniziato nel 1937, fu completato dopo la Seconda Guerra mondiale con il contributo di Bruno Detassis,  Rizieri Costazza, Celeste Donini, Enrico Giordani.


Verso la Bocca di Brenta

La particolarità di questa alta via sta nel fatto che, a differenza delle vie ferrate tradizionali che di solito si sviluppano in verticale per facilitare l’accesso a qualche cima, in questo caso si sviluppa sostanzialmente in orizzontale sfruttando le vertiginose cenge naturali, conosciute e sfruttate un tempo solo dai cacciatori di camosci più spericolati. Un percorso con pochi eguali nell’arco alpino e oserei dire nel mondo, che ha reso celebri le Dolomiti di Brenta e che ogni anno -assieme al tratto più impegnativo delle Bocchette Alte- richiama migliaia di escursionisti.


Tratto centrale col Campanil Basso


Aereo passaggio

La ferrata in sé non è difficile ma richiede assoluta assenza di vertigini perché le cenge, in gran parte larghe meno di un metro, si affacciano su strapiombi spaventosi. Il percorso è ottimamente attrezzato con cordino ma diversi tratti, anche se meno esposti, sono senza alcuna protezione. Indispensabile il set da ferrata e, a seconda della stagione, piccozza e ramponi per affrontare eventuali nevai e ghiaccio.


In marcia verso il rif. Brentei, sullo sfondo Cima Margherita e il colossale Crozzon di Brenta


Zoomata sulla Presanella


Rifugio Brentei, sullo sfondo il Canalone Neri e il Crozzon


Vista su Carè Alto e Cavento

Siamo partiti dal parcheggio (6 euro) di Vallesinella a quota 1513 (strada poco a sud di Campiglio). La tabella con “Rif. Alimonta ore 4” ci ha un po’ sconcertato e leggermente depresso: pensavamo fosse più breve. In realtà abbiamo raggiunto l’Alimonta in circa 3 ore e mezza con comodo e con varie soste, prima al Rif. Casinei e quindi al Rif. Brentei


Rifugio Alimonta


Verso Bocca dell'Armi dove inizia il tratto delle Bocchette Centrali


L'attacco della ferrata a Bocca delle Armi

Dall’Alimonta 2580 dopo breve pausa abbiamo risalito il nevaio fino a Bocca delle Armi 2749.
Questo tratto è il più insidioso, ci sono tratti di ghiaccio vivo sotto il terriccio, se la neve del nevaio è troppo dura (mattino presto e stagione avanzata) è meglio mettere i ramponi: una scivolata verso le rocce a tutta velocità non sarebbe piacevole. Noi comunque non abbiamo usato i ramponi né la piccozza che avevamo nello zaino perché il breve tratto di nevaio offriva abbastanza presa.


I baratri dai pressi di Bocca delle Armi


Le scale quasi verticali salgono al cengione

Dalla forcella una serie di scale verticali supera una serie di contrafforti rocciosi fino alla cengia dove inizia la traversata. E’ una specie di sentierello roccioso a picco sul vuoto, largo dai 50 agli 80 cm, per fortuna sempre dotato di cordino altrimenti sarebbe il panico assoluto. Il percorso si snoda tortuoso attraversando in costa varie parte verticali, sempre sfruttando le cenge naturali con esposizioni abbastanza impressionanti. Nulla di così terribile ma chi soffre di vertigini è meglio che stia a casa :).


Vista da Bocca delle Armi


Primo tratto col brivido

Grandioso il tratto il cui ci si affaccia sul colossale pilastro del Campanil Basso, che visto da lontano in mezzo a cime più alte sembra modesto ma da sotto fa paura :). Ci sono diverse cordate che salgono, per le quali tuttavia non proviamo alcuna invidia :).


Spunta il colossale Campanil Basso


Alpinisti sul Campanil Basso


Paesaggio lunare

La cengia costeggia le pareti in orizzontale e attraversa parecchi canalini, il cordino comunque offre sempre una buona sicurezza psicologica. Ci sono dei tratti tuttavia senza alcuna protezione ma, essendo abbastanza larghi, si passa senza grossi patemi d’animo. Comunque bisogna sempre stare molto attenti a non inciampare o scivolare, una caduta sarebbe fatale.


La parte centrale


La cengia percorre le pareti verticali


Uno dei tratti più vertiginosi (foto Gaby)


Le incredibili cenge delle Bocchette centrali: se non ci fosse il cavo sarebbe il panico!


Verso la Bocca di Brenta


Ardito passaggio tra le pareti a picco, a dx il Campanil Basso

Sotto al Campanil Basso il percorso si infila una una specie di forra rocciosa, attrezzata nei punti più critici. Arrivati ad una forcelletta, la cengia si sviluppa in leggera salita fino ad un cengione finale  (senza protezioni) che arriva poco sotto la Bocca di Brenta dove si conclude, dopo circa 3 ore, la traversata delle Bocchette Centrali. Ritornati al rif. Brentei, dove abbiamo fatto una sosta per rifocillarci, siamo scesi per il percorso dell’andata, arrivando alla macchina all’imbrunire.


Il cengione finale, senza protezioni, verso la Bocca di Brenta


Val Brenta Alta con la Bocca di Brenta


La chiesetta al rif. Brentei


Rif. Brentei e Crozzon al tramonto


Discesa verso il rif. Casinei

Concludendo: un percorso assolutamente grandioso in mezzo alle guglie del Brenta, da fare almeno una volta nella vita. L’avvicinamento è lungo e richiede un discreto allenamento e resistenza fisica. L’ideale potrebbe essere spezzare l’avvicinamento dormendo al rifugio Brentei o Alimonta.
Sviluppo totale 20 km, disl. 1400 circa


Ultimo sguardo al Crozzon


Calano le tenebre, noi caliamo a valle :)


Il percorso
« Ultima modifica: 22/09/2013 18:59 da AGH »
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Offline Man

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Ho cercato casualmente di invogliare Woman mostrandole le foto, ma e' caduta dalla poltrona solo a guardarle  :o
Mah, bisogna che mi procuri questo cavolo di set da ferrata e nella prossima stagione per una volta andro' da solo, vertigini non ne ho, difficolta' alpinistiche mi sembra di capire non ce ne siano, e  quelle cenge e quegli ambienti sono davvero troppo belli per resistergli  :)
Aut tace aut loquere meliora silentio (taci o di' cose che siano migliori del silenzio)

Offline AGH

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Man, devi farle fare le cose per gradi, altrimenti non la convincerai mai. Inizia con qualcosa di facile... :)
Difficoltà alpinistiche serie non ce ne sono, certo io non porterei mai sulle Bocchette un esordiente, le esposizioni sono notevoli, se uno non è un po' abituato gli viene l'infarto :)
« Ultima modifica: 22/09/2013 22:35 da AGH »
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Offline edel

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Beh che dire?...talmente bello ed emozionante anche solo a guardare le foto spettacolari da non trovare le parole! :D Complimenti...gli scenari sono davvero strepitosi, unici!!
Parecchi anni fà abbiamo dormito al rif. Alimonta, per essere riposati il giorno dopo, avevamo il set da ferrata nello zaino e non soffriamo di vertigini...ma non ci siamo poi azzardati a partire, forse avremmo avuto bisogno di una persona esperta che ci incoraggiasse... adesso itinerari così resteranno solo nei sogni, con un pò di rimpianto!  :)
Comunque ricordo che ci siamo alzati all'alba (in rifugio si dorme ben poco di solito...) e ai piedi del rifugio c'era una distesa immensa di nuvole...un mare! era un  paesaggio molto suggestivo, bellissimo...ci siamo poi incamminati verso l'attacco della ferrata, la  giornata era stupenda! nonostante ciò ci siamo limitati ad osservare, con una punta di invidia e ammirazione,  coloro che la intraprendevano con sicurezza.  :)   

Offline AGH

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Parecchi anni fà abbiamo dormito al rif. Alimonta, per essere riposati il giorno dopo, avevamo il set da ferrata nello zaino e non soffriamo di vertigini...ma non ci siamo poi azzardati a partire, forse avremmo avuto bisogno di una persona esperta che ci incoraggiasse... adesso itinerari così resteranno solo nei sogni, con un pò di rimpianto!  :)

ma perché? Coi giri che fate mi pare assolutamente alla vs. portata, magari appunto dormendo all'Alimonta per partire freschi. Se non soffrite di vertigini, il percorso non presenta particolari problemi ad escursionisti come noi :)
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Offline jochanan

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ricordi stupendi... una volta altri fotografavano io no, (stupido).
0.tentativo verso il Costanzi. Dopo Bocch. 3 sassi mammelloni ghiaiosi senza prot. Non avevamo uno straccio di cordino, dietrofront
1.rif.Graffer-rif.Tuckett. Più facile delle bocchette centrali, qualche colatoio scarica a volte. Visto uno sul ghiacciaietto in sandali  :o
2.XIIApostoli-Brentei pioggia e neve. ritornati
3. (finalmente, è il 3° tentativo che conta) Tuckett-Brentei (il più grandioso come dice AGH)
faccina che fa ciao ciao....
il mondo sarebbe veramente noioso senza le montagne (E.Kant, mi sembra, che tra l'altro è sempre vissuto in pianura)

Offline climbalone

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Eh, no, AGH, questa volta mi spiace ma non mi spenderò in retorici complimenti, tipo "oh che bel giro, oh che belle foto". Invece PROTESTO, perché mentre TU eri in Brenta a spassartela, IO ero in cucina con l'idraulido a spaccare il pavimento cercando il tubo che perde. Facciamo che il prossimo weekend IO vado in Brenta e TU stai con l'idraulico.
 ;D ;D ;D
Scherzi a parte, mi è molto piaciuto il report, veramente un bel giro e delle belle foto!

Offline AGH

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Eh, no, AGH, questa volta mi spiace ma non mi spenderò in retorici complimenti, tipo "oh che bel giro, oh che belle foto". Invece PROTESTO, perché mentre TU eri in Brenta a spassartela, IO ero in cucina con l'idraulido a spaccare il pavimento cercando il tubo che perde. Facciamo che il prossimo weekend IO vado in Brenta e TU stai con l'idraulico.

Se posso, evito l'idraulico :D. Per quel che riguarda il Brenta, questi sono giorni da acchiappare al volo prima che cambi il meteo!
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Offline SPIDI

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Bellissimo giro in posti unici e spettacolari  :)
Quando feci il giro alcuni anni fa lo trovai deludente dal punto di vista atletico, non ci sono i passaggi strapiombanti o la verticalità che si possono trovare in altre ferrate, c'è solo una continua esposizione al vuoto.
Pensare che usarono anche la dinamite durante la costruzione di questo itinerario unico e bellissimo  ::) Altri tempi, ora sarebbe impensabile  :) 
Bisogna andare dove pochi sono andati per vedere   
ciò che pochi hanno visto

Offline AGH

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Bellissimo giro in posti unici e spettacolari  :)
Quando feci il giro alcuni anni fa lo trovai deludente dal punto di vista atletico, non ci sono i passaggi strapiombanti o la verticalità che si possono trovare in altre ferrate, c'è solo una continua esposizione al vuoto.
Pensare che usarono anche la dinamite durante la costruzione di questo itinerario unico e bellissimo  ::) Altri tempi, ora sarebbe impensabile  :)

la dinamite? Dove, come, perché, chi e quando?
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Offline JFT

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Difficoltà alpinistiche serie non ce ne sono, certo io non porterei mai sulle Bocchette un esordiente, le esposizioni sono notevoli, se uno non è un po' abituato gli viene l'infarto :)

Io ripeto che alle esposizioni, protette dove sono davvero impressionanti, si finisce per abituarsi... Per uno poco esperto imho è molto più rognosa la lunga discesa non protetta dietro al Basso... Meno esposta, è vero, ma, se uno scivola, vorrei vedere chi lo ferma...   :o
Riprova ne è il fatto che io non ho fatto nemmeno una foto di quel tratto, dove ero piuttosto concentrato a non fare errori... E, mi pare, in giro si trovino poche foto, tanto è che, mentre il resto del percorso da un senso di deja vu, vista l'abbondante documetazione reperibile, quel tratto è piuttosto inaspettato. Idem dicasi del tratto non protetto durante l'aggiramento di Cima Brenta, che, però, è più breve.
Alla fine, il cengione non protetto, che era pure bagnato in un paio di tratti, l'ho fatto fischiettando, poichè convinto di aver già visto di peggio...  :)
"La vita è fatta di rarissimi momenti di grande intensità e di innumerevoli intervalli. La maggior parte degli uomini però, non conoscendo i momenti magici, finisce col vivere solo gli intervalli."
Friedrich Nietzsche

Offline Selvagem

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Io le chiappe serrate le ho tenute a vedere le vostre foto...bravi, nonostante l'età....avanzata ;D
Più ne hai meno ne perdi

Offline gabi

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Quando feci il giro alcuni anni fa lo trovai deludente dal punto di vista atletico, non ci sono i passaggi strapiombanti o la verticalità che si possono trovare in altre ferrate, c'è solo una continua esposizione al vuoto.
 
Ciao Spidi, non sono un’appassionata di ferrate. Ne ho fatte alcune con passaggi strapiombanti o la verticalità, senza mai cercare l’aspetto atletico (che non fa parte del mio modo di andare in montagna).
Non  facevo ferrate dal lontano 2009, quando mi hanno portata a fare la Olivieri  con la variante Aglio e su fino alla Tofana di Mezzo.
Sinceramente mi sono piaciute di più le Bocchette Centrali, fatte  con calma, ammirando un paesaggio grandioso e incontrando poche persone  :).

Io le chiappe serrate le ho tenute a vedere le vostre foto...bravi, nonostante l'età....avanzata ;D
Guarda che in ferrata abbiamo trovato anche un "diversamente giovane" ma tanto diversamente  :P.
Al confronto noi sembravamo giovincelli  ;)



Offline Theno

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Paradossalmente, questa ferrata anche se l'esposizione è costante e può incutere molto timore,  essendo attrezzata bene e corre lungo cenge e tratti piani probabilmente anche per chi è alle prime armi può risultare meno "stressante" di ferrate più atletiche e ripide che necessitano di sforzi e attenzioni maggiori. Con  questo non voglio sminuire affatto il bellissimo giro che avete fatto eh! Certo che  l'esposizione fa la sua parte ;D....

Offline Theno

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Ops...Non mi sono accorto che Spidi aveva fatto una "osservazione" simile..... Pensiero personale comunque....