Palude Longa
Dopo la prima bella esplorazione del Parco Naturale del
Parco Naturale Monte Corno versante nord (Malga Cislon), ora tocca a quello sud. Il problema principale, per capire dove andare guardando le mappe, è l
’intrico di stradine, sentieri e tracce, dove è difficile stabilire un percorso logico solo su sentiero cercando di evitare le forestali. Stranamente online non si trova nulla (io almeno non ho trovato itinerari).
Partenza da Anterivo
Vedute di Anterivo
Oche prendono il sole in un giardino
In ogni caso anche stavolta, andando un po’ a intuito, è andata bene. Da
Anterivo - Altrei m 1200 prendiamo il
segnavia n. 5 che si inoltra nel bosco, con l’intenzione di raggiungere
Le Malghette m 1540. La nevicata del giorno e della nottata precedente rende ancora più fiabesco il paesaggio.
Calziamo subito i ramponcelli per un passo più sicuro e svelto sui 10 cm di neve soffice. Per una fortuita ma benvenuta svista, anziché prendere la
deviazione 9 insistiamo sul s
entiero n. 5 arrivando alla
bellissima spianata della Palude Longa, veramente spettacolare. Le zone paludose come queste si sono formati dopo
l’ultima era glaciale: le betulle e i pini mughi presentano in queste zone una crescita stentata, quasi bonsai, mentre le
piante carnivore come
Drosera e la
Pinguicola trovano qui un habitat ideale, integrando le loro esigenze nutritive
catturando gli insetti.
La magnifica stradella nel boso verso Palude Longa
La stradella costeggia il biotopo
Palude Longa
Torretta di avvisamento
Una magnifica stradella fiancheggiata da alberi e canneto costeggia la palude fine alla radura dove c’è la
Baita del Felice 1452. Qui intercettiamo la
strada forestale con segnavia n 9 che ci porta alla spettacolare
radura di Krabes Alm - Le Maghette m 1540. Da questa posizione si può ammirare
uno dei più grandiosi panorami del Lagorai che io abbia mai visto: si vede tutta la catena dalla Pale di S. Martino fino a Costalta!
Malghette
La grandiosa vista su tutta la Catena del Lagorai
Alle Malghette
La "mostruosa" vista sulla Catena del Lagorai settentrionale
Dopo la sosta panini il tempo si annuvola decisamente ma decidiamo di proseguire. Per una
bellissima strada forestale nel bosco (sempre ottima la segnaletica), praticamente pianeggiante, arriviamo ad un
pugno di case dette “Le Malghette”. Ci fermiamo a scambiare due chiacchiere con un simpatico e socievole signore di Capriana, l’unico temporaneo abitante nel piccolo borgo altrimenti deserto. Ci racconta che in origine le case
erano appunto malghette: un tempo in paese quasi ogni famiglia aveva 2 o 3 vacche, che portavano quassù a pascolare. Il posto è isolato e magnifico, una radura al limitar dei boschi con splendida esposizione. Per lui è un piccolo paradiso e ci viene ogni volta che può.
I magnifici sentieri nel bosco
Le antiche malghette
L'unico abitante, un simpatico signore di Capriana
Il pugno di case con vista sul Lagorai
Le malghette
Salutiamo il signore, che ci avvisa che per il Monte Corno ci vogliono ancora due ore e che sulla cima ci saranno 30 cm di neve. Riprendiamo dunque il cammino, la forestale diventa un bel sentierino che attraversa in costa
il bosco con maestosi esemplari di abete, larice e cirmolo, fino al
Passo della Cisa 1489. Visto il tempo che volge al brutto e l’ora un po’ tarda, decidiamo di rinunciare alla
salita al Monte Corno, che rimandiamo ad altra futura escursione per completare l’esplorazione del Parco Naturale del Monte Corno, che anche oggi ci ha sorpreso con le sue notevoli bellezze naturali.
Ancora splendide stradine nel bosco pianeggianti, verso il Passo Cisa
Alberi maestosi
Sosta in una bella baita nella radura(foto LS)
Il sentiero nel bosco verso Passo Cisa
Con un lungo traversone in leggera discesa per
altra splendida forestale - segnavia n. 3) e
attraverso magnifici boschi rientriamo verso Anterivo, dove arriviamo con una bella deviazione per
segnavia 17, un delizioso sentierino nel bosco che ci riporta al punto di partenza. Nel frattempo le nuvolaglie si sono diradate e Anterivo è illuminato dalla splendida luce del tramonto.
Sentiero finale verso Anterivo
Eccoci Anterivo baciato dal sole del tramonto, siamo arrivati al punto di partenza, una volta tanto non a notte fonda
Giro molto bello, con chilometraggio e dislivello modesti da ultrapensionati o postinfartuati, ma molto panoramico e rilassante, con difficoltà nulle. Neve poca, siamo infatti andati a piedi lasciando in macchina le ciaspole ma non i preziosi ramponcini. Situazione neve: circa 10 cm a Anterivo, circa 20-25 alla Baita del Felice, 25 al Passo Cisa. Dislivello circa 400 m scarsi, sviluppo circa 14 km.
Il percorso