Riesumo questo post per raccontare la mia gita di ieri al Rifugio Larcher 2607m, per la prima volta in invernale.
Abbiamo innanzitutto scritto all'apt che ci ha assicurato che la strada per Malga Mare è agibile con gomme da neve e catene (di cui non abbiamo avuto bisogno), e confermo che è fattibile. Alcuni tratti ghiacciati ma niente di che.
Lasciamo la macchina alla centrale alle 9 e calziamo subito le ciaspole. C'è sole già caldo, parto in maglietta intima e felpa, che presto toglierò. Sappiamo da Nantes che la via di salita invernale dovrebbe passare per una canale abbastanza ripido dietro a Malga Mare, sulla sinistra. Si vedono solo tracce di sci in discesa, mentre tutte le tracce di salita percorrono il sentiero normale, quindi anche noi andiamo su per di lì. Fà caldissimo e a tratti il sentiero è già senza neve. Sbuchiamo dal bosco vicino al torrente, bellissima vista sulla Presanella, e facciamo un breve traverso seguendo le tracce di chi ci ha preceduto, finchè si presenta un tratto abbastanza ostico. Traverso col nulla sulla sinistra
Davanti a noi, un uomo ci grida di non proseguire da lì, che lui s'è appena fatto uno scivolone di una ventina di metri, perdendo una racchetta. Noi risaliamo alcuni metri per andare a intercettare la dorsale, la percorriamo verso nord e poi scendiamo verso le casette che ospitano l'inizio dela teleferica. Per chi conosce la zona, in pratica è il sentierino che collega la normale via di salita al rifugio con quello di ritorno dal giro dei laghi.
Facendo questo piccolo sforzo ci siam sentiti più sicuri, perchè i traversi in ciaspole non son proprio belli...
Lunga pausa ai tavoli che ci sono all'inizio della vallata e poi iniziamo a percorrere in piano, in basso vicino al torrente, tutta la vallata, fino a portarci sotto al Rifugio. Una volta lì, con diverse Z molto faticose a causa del caldo (ormai ho persino i pantaloni arrotolati) si risale l'ultimo dislivello e si raggiunge il rifugio da dietro.
Non c'è una nuvola (ma un po' di vento che solleva neve sì) ed il panorama è grandioso, si estende fino al Brenta ed alla Presanella, al Cevedale... Merita davvero, in una giornata così poi...
Per il ritorno decidiamo di fare il canale che diceva nantes ma, quando lo raggiungiamo e lo guardiamo bene, con la neve molle dopo una giornata di caldo, decidiamo di lasciar perdere e di fare la stessa via di salita.
Alle 16 in punto siamo in macchina, cotti dopo 7 ore di sole senza tregua... E pronti a visitare la Pasticceria della Nonna di Pejo