Laghi Valbona superiori
Esploro una zona sconosciuta: i
Laghi di Valbona nel Gruppo dell’Adamello. Da Tione si sale fino alla bella
località Zeller 1400 punteggiata di casette, dove si parcheggia. Di qui per il
sentiero 225, che interseca la forestale fino alla incantevole
Malga Cengledino 1667 circondata da alberi di sorbo.
La bella Malga Cengledino circondata da alberi di sorbo
La prendo larga perché prediligo i giri ad anello: quindi non salgo direttamente ai laghi ma voglio fare un giro più ampio salendo alla
Malga Stablo Marcio verso nord ovest. Qui però Trekkart mi incasina, il sentiero non parte dallo stallone di Cengeledino come riportato sulla mappa ma più a monte (qui la 4land è più precisa). Ravano un po’ nel bosco seguendo improbabile e vecchie tracce, in compenso però trovo una brisa che raccolgo lesto
. Impossibile che non ci sia un segno, il
sentiero è numerato 225A. Infatto lo trovo più in alto e con un lungo traversone arrivo alla meravigliosa radura di
Malga Stablo Marcio 1735. Sullo sfondo svetta il Brenta, una veduta per me insolita da questa angolazione. Che posto magnifico!
Malga Stablo Marcio, all'orizzonte il Brenta occidentale
Particolare della fontana
Ci sono due baite, quella antica è aperta, sembrano ci siano in corso lavori di ripristino, fuori rustici tavoli e un massiccio “brenz”, una bella fontana scavata in un tronco. C’è un caldo africano: proseguo per il sentiero, uno stradello pratoso, che ora diviene più ripido e sbuca in una vasta conca tappezzata di cespugli bassi che hanno già i colori caldi dell’autunno, dal giallo al rosso. Ora il sentiero torna indietro per un tratto pianeggiante per arrivare allo stupendo
Bait Fontana delle Laste 1900, un baitello “Canada style ”, con tanto di tendine a quadretti rosse, che sorge su un cocuzzolo panoramico circondato da grandi larici. Un posto davvero da sogno. L’interno del baito è bellissimo: peccato che, come spesso succede per queste baite recuperate, non ci siano tavolacci per dormire, altrimenti ci avrei fatto un pensiero.
Bait Fontana delle Laste
L'interno del Bait, nei pressi esiste una sorgente. Peccato invece non ci siano brande per dormire
Proseguo per il sentiero che si inerpica sul fianco della lunga
dorsale NO del Cengledino, avvistando dapprima i
Laghi Valbona inferiori 2046, quindi con ultimo strappo arrivando nella magnifica conca coi
Laghi Valbona superiori m 2200, separati da un sottile istmo. Grandiosa la vista sulla Val Rendena e sul Brenta occidentale.
Laghi Valbona inferiori; sotto, la busa di Tione
Laghi Valbona superiori
Laghi Valbona superiori, il lago principale
Vista dall'alto dei Laghi Valbona superiori
Ai laghi faccio la sosta pranzo, stavolta panini, poi mi sparo pure una super pennica al tepore di un caldo sole. Dopo le solite foto di rito, verso le 16.00 mi rimetto in marcia, risalgo il breve tratto ripido a sud dei laghi che rimonta la cresta. Percorro quindi verso SE la cresta con panorami vastissimi sulle
Giudicarie, la Val Rendena, la busa di Tione, il Brenta meridionale, la Val Breguzzo e la Valle del Chiese. All’orizzonte verso NO spunta la vedretta del Carè Alto e più a nord il Corno di Cavento, più lontano svetta inconfondibile la Presanella.
La lunga cresta NO del M. Cengledino, a dx spunta il Caré Alto
Vista sulla Presanella
La lunga dorsale verso il Monte Cengledino
Veduta sulla Val Rendena e il Brenta
Caré Alto
Discesa dal M. Cengledino
Calano le tenebre rientrando a Malga Cengledino: vista sul Brenta
Con vari e leggeri saliscendi la cresta, in cima a costoni pratosi ripidissimi sulla Val Breguzzo, raggiungo la cima panoramica di
Cengledino a 2139 metri. Di qui calo di quota per 235 seguendo ancora la dorsale fino a quota 1863, quando il sentiero svolta verso nord per raggiungere con un traversone Malga Cengledino, e quindi alla macchina per lo stesso tratto dell’andata. Giro magnifico, rilassante, incontrato nessuno in tutta la giornata
.
Sviluppo km 17, dislivello circa 900.
Il percorso