Partenza di buon mattino da Malga Bedole,risaliamo lungamente il Matterot fino alle placche di roccia che costeggiano le
Lobbie.
Sono perfettamente asciutte e la loro risalita risulta divertente a tal punto che le corde risultano un di più. Così non
sarebbe con il bagnato immaginiamo...
Spuntiamo sulla parte terminale del Ghiacciaio della Lobbia, la neve è marcia, calziamo i ramponi per aver maggior presa.
La neve molle ci affatica parecchio e gli zaini pesanti non aiutano! L'ambiente però e grandioso e ci ricompensa largamente
della fatica.
Ci accompagna sulla sinistra il Crozzon di Lares con un meraviglioso arcobaleno.
La risalita verso il Passo della Lobbia è faticosa, in alcuni punti si sprofonda fino al ginocchio!
Giungiamo al Rifugio Lobbia che è già l'una, il gestore ci accoglie con simpatia e ospitalità. Rinunciamo subito all'idea
di risalire la Cresta Croce, nostro iniziale obiettivo,in quanto la neve ha rallentato pesantemente la nostra marcia.
Ci godiamo il panorama verso Adamello, COrno Bianco e Pian di Neve con una bella birra fresca.
Una volta recuperate le forze ripartiamo in direzione rif. Mandrone, attraversiamo il ghiacciaio del Mandrone che ancora
ricoperto di abbondante neve ci preserva dal pericolo dei crepacci egiunti al suo termine possiamo togliere l'attrezzatura
da ghiacciaio e incamminarci su sentiero verso il rifugio. Ruscelli e marmotte accompagnano il nostro andare, gratificati
dall'ambiente e dalla vista sulle cime circostanti. Arriviamo al rif Mandrone che sono ormai le 17.00. Altre due ore ci
aspettano per il rientro a valle. Breve pausa per fotografare gli stambecchi, sorpresi quanto noi di vedere qualcuno a
quest'ora e poi giù veloci fino a Malga Bedole.
Arriviamo a valle con 10 ore circa di cammino effettivo e 1500 m circa di dislivello, attraversata veramente impegnativa e
ricca di soddisfazione!!