Questa è la storia di un colpo di testa, o forse di un colpo in testa, fatto stà che se io voglio fare una cosa e la testa gira la faccio e nessuno mi può fermare.
La Relazione integrale è sempre sul mio blog (chi lo conosce sà il link, chi non lo conosce può contattarmi per info)
Ore 4.00 suona la sveglia, mi alzo, mi preparo un the con dei biscotti, controllo il materiale e parto alla volta di Pinzolo e successivamente Val Nambrone dove parcheggio a Malga Vallina D’Amola (2008m).
Val d'Amola
Alba
Alba
Sono le 5.50 l’aria è fresca ma non come temevo, fa fin quasi caldo, mi avvio verso il Rifugio Segantini, mentre il sole inizia a sorgere e a scaldare l’aria.
Alba di un nuovo giorno
Arrivo al Rif. Segantini dove una ragazza mi accoglie e mi prepara un The caldo, una giusta pausa me la merito, partito senza voler strafare in 45 min dall’auto sono già al rifugio, per tanto già in anticipo sulla tabella di marcia.
Comunico a Egidio che sono il ragazzo che ha telefonato il giorno prima e mi spiega facendomi vedere una relazione dove vengono spiegati alcuni passaggi chiave per il proseguo della mia “spedizione”. (Debbo fare i complimenti a lui e a chi ha contribuito a tracciare la nuova via di ascesa alla Presanella, che è ben fatta, anche se debbo essere sincero, in alcuni punti non è proprio banale).
Così mi incammino guadagnando subito un pò di dislivello camminando al fil di “cresta” su una morena. Intanto il panorama inizia a regalare gioia felicità e sopratutto la cosa che più ricerco la solitudine!!
La morena che dovrò percorrere
Quattro Cantoni
La giornata è straordinariamente stupenda, non posso non immortalare il panorama che ho girandomi, quello a cui sto dando la schiena durante la mia ascensione, non voglio, sembra di farli un dispetto, di ignorarlo e invece………….
Brenta
Brenta
Questa vista mi lascia di sasso, mi fermo un attimo, non posso non ammirare la giornata, la vista, le leggere nuvole che accarezzano un paesaggio così… Tolgo lo zaino e mi ci siedo sopra, ubriaco di gioia mi rilasso 10 minuti dove bevo qualcosa.
La marcia prosegue e si inizia a guadagnare il nevaio che ancora presente porta all’attacco della ferrata che va verso il Monte Nero, (non più verso destra, ma verso sinistra in quanto il canale di destra ormai scarica numerosi sassi)
Nevaio verso il Monte Nero
In poco tempo guadagno l’attacco della ferrata, un pò ostico in quanto la presenza di neve ancora obbliga a qualche peripezia per raggiungere la parte rocciosa, ma senza difficoltà guadagno la “terra ferma”.
il Capocordata
Faccio un cenno al capocordata il quale dice si, si può andare!!!! (ahahahahahah scherzi dell’inizio dell’alta quota)
Quindi qui iniziano le roccette che per metà non sono assicurate da cordino ma in modo alternato.
via di salita
via di salita
alcuni tratti attrezzati da pioli e scale
el piolo
Da una parte è roccia dall’altra si intravede il dislivello che mano a mano si guadagna (ma che poi si perderà).
Cornisello
dalla Bocchetta di Monte Nero
In una susseguirsi di tratti attrezzati si giunge poi in calata su un nevaio che porta verso quella che sembrerebbe la Cima, ma che in realtà non è neanche l’anticima ma è il Monte Bianco di Presanella (il nome sembra già una garanzia)
Monte Bianco di Presanella 3382
Una breve sosta idrico culinaria (si potrà dire?) e poi si attacca l’ultima parte, sullo sfondo già pregusto sua maestà la Presanella !!!!
Monte Bianco di Presanella (il capocordata)
Incontro una persona che scende e gli chiedo se può farmi una foto, mi chiede se sono con i signori che mi precedono, ma dall’accento mio e dall’accento loro capisce che c’è qualcosa che non quadra, così si complimenta con me e prosegue nel suo percorso !!!
Attimi finali quasi in vetta
Qui la fatica inizia a farsi sentire, il cuore inizia a cantare di gioia, vedo la Croce ma manca ancora… Passato il bivacco Orobica mi dirigo con passo frizzante verso la vetta.
Presanella 3558m
Sono in vetta, l’emozione è grande, la giornata è super, riesco a farmi scattare una foto e poi mi siedo a mangiare il mio panino al prosciutto!!! Si inizia a parlare, siamo in 6 in cima in quel momento, quasi tutti del posto, a parte i 3 bresciani.
dalla vetta contraddistinguo subito alcune cime, già fatte e alcune che farò il prossimo week end.
Cresta Croce, Crozzon di Lares , Lobbia Alta e Bassa, Corno Bianco, Adamello e tante tante altre
Panorama dalla vetta
Dopo breve sosta di 30 minuti circa riparto verso la strada di ritorno, che verrà fatta a ritrovo in quanto le altre vie di accesso alla Presanella portano tutte in punti diversi dal mio punto di partenza.
Scorcio di Cresta
L’azione del Sole che scalda il ghiacciaio alza modeste nuvole
La stanchezza inizia a farsi sentire, il caldo, ma sopratutto la sete e la fame, ho un pò sottovalutato il rifornimento idrico, forse per il non volermi portare troppo peso dietro in quanto già era piuttosto sostenuto.
Durante la salita non sono stati necessari, ma durante la discesa i Ramponi hanno fatto il loro sporco lavoro, mi ha un pò lasciato stupito come io fossi l’unico che avesse un minimo di dimestichezza sulla progressione su terreno misto roccia neve ghiaccioi. Gli altri si sentivano negati, ne evidenziavano la pericolosità, tutte cose che ho provato a smentire, ma senza grande successo… Così io andavo avanti a passo svelto e loro tentennavano cercando di scendere alla bene meglio….
Il Rifugio, lontana ma rassicurante visione!
Dopo aver sciato il nevaio ormai ridotto a granita delle più pessime e l’aver corricchiato in stile Trail Running giù per la morena, arrivo al Rifugio. Mangio un minestrone di verdure buonissimo, un pò di pane una meritata Radler e faccio due chiacchiere con la ragazza. Racconto un pò le condizioni e mi fa i complimenti per il tempo impiegato.
Dopo aver asciugato il materiale e averlo riposto nello zaino ridiscendo verso l’auto!!!
Conclusione:
Giornata spettacolare, ricca di grandi emozioni, salita piuttosto veloce, mi accorgo sempre più di sentirmi sicuro anche per quanto riguarda le gite di modesta durata. (unico neo, il mal di testa che dalla cima mi accompagnerà fino all’auto, colpa dell’ascensione veloce)
Partenza ore 5.50, vetta ore 11.00, numerose le pause, al rifugio per il The, in coda sulla ferrata….
Arrivo al rifugio ore 15.10 pranzo, sosta e all’auto 17.20 circa.