Siccome non è da molto che son entrato nella vs. allegra banda, mi sto ora dedicando a leggere i vari post. Leggendo qui, mi son ricordato di quella volta che trovai dei tali che al tempo chiamai con l'appellativo di "vecchietti", su al Becco di Filadonna. Quattro passi in invernale per respirare un po' di aria buona. Ricordo erano di Rovereto, molto simpatici. Parlavano sempre di donne e di montagne. Mi vennero in simpatia, anche per gli argomenti trattati ed iniziammo così a scambiarci impressioni ed itinerari. Il gioco era fatto. Così al ritorno, complice qualche "ombra" e un (beh, due o tre...) assaggio ai campionari di liquori del rifugio sotto, mi riempirono la testa di immagini del rifugio Roma e su quante belle cime c'erano da fare là intorno. Una settimana dopo, la cresta NW del Collalto. Ricordo che certi traversi su vetrato mi facevano paura, c'era una forte esposizione e scivolare non era proprio da prender in considerazione. Ma che bei ricordi. Ero un bòcia (= ragazzino per i foresti). E quei vecchietti, sessantacinque anni di media con punte di settantacinque, mi insegnarono che l'entusiasmo ed una grande passione per le cose belle della vita, non hanno davvero età. Un bel ricordo, che ho voluto qui condividere con voi.