Dalla quota massima del Lago Nero 2560 vista sul Lago Lavagna e sullo sfondo il Lago Lungo
Finalmente si presenta l’occasione di fare una escursione nel
Gruppo di Tessa, a nordest di Merano in Alto Adige, vagheggiato ormai da troppo tempo. Dopo il solito studio preliminare di mappe e viste aeree con Google Earth, il piano di attacco è pronto e prevede un’escursione che tocchi
tutti i Laghi di Sopranes (Spronser See), che sono ben 10! Precisamente: i due Laghi di Latte a quota 2.540 m, Lago Lungo 2.380 m, Lago Verde 2.338 m, Lago Nero 2.589 m, Lago Lavagna 2.501 m, Lago del Catino 2.512 m, Lago di Casere 2.117 m, Lago di Vizze 2.126 m, lago di Mückenlacke 2320 m.
Gampen Kunalm
La giornata si annuncia splendida, fresca, ci sono solo delle innocue nuvole basse. Da
Lagundo dopo Merano risaliamo in auto fino alla partenza del secondo tronco dell’impianto che porta a
Malga Leiteralm 1522. Di qui ci aspetta un dura rampa di 700 metri per raggiungere col
sentiero 25 e risalendo un ripido canalone, il
Giogo di Quaira a 2230. Ora si cala leggermente per bei costoni pratosi al suono dei campanacci delle vacche al pascolo, per
sentiero 25b fino alla
spettacolare piana di Malga di Oberkaser 2131, con primi due magnifici Laghetti: il
Lago di Vizze 2126 e, poco distante, il
Lago della Casera 2117.
Lago di Vizze
Malga Oberkaser
Lago della Casera
Lago della Casera
La malga-ristoro Oberkaser è bellissima (trentini imparate come si fa turismo!) e inviterebbe ad una sosta goduriosa-mangereccia, che tuttavia allontaniamo dalle nostre menti con la morte nel cuore: poi la salita e il lungo giro che abbiamo in mente sarebbero durissimi a stomaco pieno.
Malga Oberkaser
La bellissima malga Oberkaser invita ad una sosta ma tiriamo dritto a malincuore, il giro è ancora lungo
La spianata fantastica del Lago della Casera con Malga Oberkaser
Lago di Vizze e Lago della Casera visti dall'alto
Proseguiamo dunque col sentiero n 6, incredibilmente selciato con grande cura incluse lunghe scalinate fatte di sassi, passando vicino ad una fragorosa cascata. Arriviamo quindi al terzo lago della giornata, il
Muckensee a quota 2320, in una splendida conca pratosa nei pressi dell’
ex rifugio Meraner (ruderi con tabelle informative). Qui decidiamo di fare sosta pranzo in riva al lago.
Sosta pranzo al Lago Muckensee
I prati attorno al lago pullulano di ranocchie
Ultimo sguardo al Muckensee prima di ripartire
Nel primo pomeriggio ci rimettiamo in marcia, raggiungendo in breve il
Lago Verde 2338 e quindi, sempre col
sentiero n 6, saliamo per versante ripido col sentiero scalinato, fino alla
magnifica spianata del Lago Lavagna 2501, racchiusa da grandi lastronate di roccia. Abbandoniamo ora il sentiero principale per salire fino al
Lago Nero 2598, il punto più alto della nostra escursione, incastonato tra le rocce sotto la
cima Schwarzkopf di 2805.
Lago Verde salendo verso il Lago Nero, sullo sfondo Cima Tschigot 2998
Qualcuno ha deciso che valeva la pena una siesta in questo posto, che ne dite?
Qui si vedono 4 laghi in un colpo solo
La spianata col Lago Lavagna
Lago Lavagna, cima Tschgot sullo sfondo
Lago Lavagna dal'alto, salendo verso il Lago Nero
Ed ecco il Lago Nero a 2600 metri, il punto più alto della nostra escursione, sullo sfondo la cima Schwarzkopf
I panorami sono spaziali, un misto di Norvegia e Islanda. Ricordano in qualche modo i maestosi paesaggi dei
Laghi Corvo nella Maddalene occidentali. Scendiamo ora per andare a “stanare” il 7° lago della giornata, non raggiunto da alcun sentiero: saliamo fino a
Forcella Sopranes 2581 quindi ci infliamo in una specie di labirinto di roccioni e lastroni, dove con tortuoso percorso raggiungiamo il
Lago del Catino 2512 in una bellissima conca rocciosa.
Sulla destra la salita al Passo Sopranes: poco sotto, nascosto nella foto, il Lago Catino
Ed ecco il Lago del Catino con cima Rotelspitz sullo sfondo
Lago del Catino incastonato tra le rocce
Ricovero del pastore
Percorriamo ancora il labirinto di rocce per trovare una via d’uscita e riprendere il cammino nei pressi del Lago Lavagna, dove ripercorriamo il sentiero a ritroso scendendo fino al Lago Verde, quindi riprendiamo a salire col
sentiero 22 fino al
Lago Lungo 2380, il più grande di tutti con la sua lunghezza di circa un chilometro, che spicca con le sue acque azzurrissime.
Lago Grande
Lago Grande, ora di nuovo salita verso i Laghi del Latte
Ancora il Lago Grande, sullo sfondo Cima Schwarzkopf sotto la quale c'è il Lago Nero
Ancora salita per raggiungere gli ultimi due laghi, con la fatica comincia a farsi sentire: i
Laghi del Latte a quota 2547, separati di poco da una fascia di roccioni e da qualche metro di dislivello. Anche qui panorami a dir poco meravigliosi, coi due laghetti incastonati in conche pietrose, con una dorsale rocciosa alle spalle disseminata di
massi erratici in apparente precario equilibrio sulle lisce lastronate di roccia.
Siamo agli ultimi due laghi, i Laghi del Latte!
Il decimo lago, Lago del Latte superiore
Massi erratici sule lastronate di roccia
E con questi sono
10 laghi visti in un solo giorno! Ora ci aspetta un duro
rientro con ben 1500 metri di dislivello: torniamo indietro per prendere il
sentiero n 7 che per bei pianori e conche rocciose ci conduce a
Il Valico 2441, dove il sentiero si inabissa per un
ripido canalone percorrendo uno stretto costolone roccioso. Il sentiero ha
diversi tratti esposti ma è
ottimamente attrezzato con catenelle nei tratti più critici, il fondo è praticamente tutto scalinato con grossi sassi, un lavoro davvero enorme mai visto altrove.
Verso Passo Il Valico con il Rotespitze
Ultima foto al Lago Nero prima di scendere per il vertiginoso canalone sotto il Valico
Affacciati sulla val Venosta, prima di iniziare l'eterna discesa
A quota 1830 arriviamo al Rif. Valico, ma abbiamo poco tempo per “festeggiare” la rognosa discesa, il buio incombe ed affrettiamo il passo per il facile ma lungo traversone del
sentiero 24 che ci riporta a Leiteralm. L’ultima corsa dell’impianto per tornare a valle era alle 18, già passata da un pezzo e quindi ci accingiamo di buon grado a tornare a valle a pedini. La discesa per
sentiero 25A è assai laboriosa per l’intrico di bivi, strade, stradine e stradelle, ma controllando spesso col gsp del cello riusciamo a districarci ed arrivare alla macchina verso le 21.15 poco prima che faccia buio. Sani e salvi anche stavolta.
Il percorso
Giro veramente grandioso nel
Parco Naturale del Gruppo di Tessa, nel complesso lacustre più vasto dell’Alto Adige: i Laghi di Sopranes. Le difficoltà sono praticamente inesistenti se si eccettua l’impervia discesa da il Valico, con tratti esposti anche se ben attrezzati (no vertigini). Itinerario abbastanza impegnativo fisicamente per lunghezza e dislivello, per la quota e i numerosi saliscendi per raggiungere tutti e 10 i laghi. Laborioso anche l’orientamento nella parte finale per tornare alla stazione di partenza dell’impianto.
Dislivello m 1300, sviluppo km 26,6
I 10 laghi di Sopranes con la traccia gps del nostro percorso