Posto con una settimana di ritardo, causa impegni lavorativi, una splendida gita fatta in compagnia dei miei carissimi amici del GAM nei giorni 2-3 luglio.
Partiti da Schio alle 5.30, ci siamo diretti a Maso Corto (m.2011), dove abbiamo preso la funivia che sale alla Croda delle Cornacchie (.3202). Da lì abbiamo iniziato la prima parte dell’escursione: siamo scesi inizialmente ai limiti della Vedretta del Giogo Alto fino a quota m.2860 circa nei pressi del confine italo-austriaco e del Rifugio Bellavista, da dove abbiamo attraversato tutto il ghiacciaio Hochjoch Ferner in direzione est, salendo lungamente in diagonale e mirando così alla cima dello Saykogel. Dopo il pranzo al sacco, a quota m.3000, abbiamo cambiato direzione e abbiamo salito il pendio in direzione dell’ampio valico fra la Punta Finale e l’Hauslabkogel. Transitando sotto la Punta Finale, abbiamo raggiunto il Giogo di Tisa (m.3280), nei pressi del quale sorge la stele costruita nel luogo di ritrovamento di Ötzi, l’uomo del Similaun. Da lì, attraverso terrazze lastronate, campi di neve e semplici passaggi attrezzati, abbiamo percorso la dorsale rocciosa del confine italo-austriaco, raggiungendo così il rifugio Similaun al Giogo Basso (m.3019), dove abbiamo cenato e pernottato.
Il giorno seguente siamo saliti dal rifugio verso est, in direzione del ghiacciaio del Giogo Basso fino ad una sella da dove, con ripida salita , abbiamo puntato dritti verso la cresta che scende dalla cima, passando accanto al Piccolo Similaun. Raggiunta la cresta nevosa sommitale, l’abbiamo percorsa fino alla grande croce metallica della cima del Similaun (m.3606). Siamo poi ridiscesi al rifugio per la stessa via di salita, dove abbiamo pranzato. Nel primo pomeriggio abbiamo preso il sentiero n.2, che attraverso il Giogo Basso scende lungo la Valle di Tisa, dapprima fra rocce e poi fra praterie e boschi, fino a raggiungere il lago di Vernago (m.1707).